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Fratelli d'Italia

Fratelli D’Italia è un partito di destra fondato da Giorgia Meloni, Ignazio La Russa e Guido Crosetto nel 2012. Alle elezioni 2022 è risultato il più votato nel Paese, entrando così a Palazzo Chigi

di Stefania Bernardini

Fratelli d’Italia è il partito fondato nel 2012 da Giorgia Meloni, Ignazio La Russa e Guido Crosetto e si presenta come il proseguimento ideale della tradizione politica di Alleanza Nazionale e del Movimento Sociale Italiano. Fino al 2017 comparivano nel simbolo anche il nome di Alleanza Nazionale e la sigla “MSI”, poi di è mantenuta solo la fiamma tricolore, usata in passato dal Movimento Sociale Italiano.

FdI è un partito di destra, nazionalconservatore, post fascista, euroscettico e atlantista. Fratelli d’Italia è nato in un momento di rottura con la crisi tra Gianfranco Fini e Silvio Berlusconi e la decisione di Meloni di non seguire il suo mentore in “Futuro e Libertà” e creare un nuovo movimento politico di destra insieme a Ignazio La Russa e Guido Crosetto. FdI nasce anche in polemica con il leader di Fi, in particolare riguardo allo stop alle primarie aperte nel Pdl.

La nascita di Fratelli d’Italia

Durante il Governo Monti, all’interno del Pdl si creano delle correnti che non approvano del tutto il sostegno all’esecutivo tecnico. Con l’annullamento delle primarie del Popolo della Libertà, il 16 dicembre 2012 Meloni e Crosetto organizzarono la convention Primarie delle Idee. Il giorno dopo, Ignazio la Russa annuncia la fondazione di un nuovo partito di destra, che nei giorni successivi fu poi presentato col nome di Fratelli d’Italia.

Il debutto alle elezioni della nuova formazione non è dei migliori: alle Politiche del 2013 Fdi non arriva neanche al 2%. Intanto, a dicembre 2013 l'assemblea della Fondazione Alleanza Nazionale concede per un anno a Fratelli d'Italia l'uso del logo del partito. L’anno successivo, alle primarie del partito, Giorgia Meloni viene eletta presidente e si approva anche il cambio del nome in “Fratelli d'Italia - Centrodestra Nazionale”.

In questa occasione si ratificano i dieci temi fondamentali della linea politica, tra i quali il blocco dell’immigrazione, l’abbandono dell’euro, il condono fiscale, il divieto di importazione dei beni in concorrenza sleale al made in Italy, la riapertura delle case d’appuntamenti, gli incentivi alle famiglie numerose, l'abbattimento dell'imponibile fiscale in base ai consumi, il controllo del gioco d’azzardo, l'elezione diretta del capo dello Stato e le elezioni primarie.

Fdi all’opposizione e l’aumento dei consensi

Dal 2013 al 2018 Fratelli d’Italia resta sempre all’opposizione. Intanto, alle elezioni europee del 2014 registra un leggero aumento dei consensi ottenendo il 3,7% dei voti, quota comunque non sufficiente per superare la soglia di sbarramento. Prima il partito aveva annunciato l'abbandono del Gruppo del Partito Popolare Europeo, reputato non sufficientemente di destra, e il passaggio a posizioni euroscettiche.

Lo stesso anno, però, viene eletto sindaco il primo esponente di FdI in un comune capoluogo: si tratta di Dario De Luca a Potenza. Due anni dopo, alle amministrative del 2016, FdI candida Giorgia Meloni a sindaco di Roma, a capo di una coalizione di destra. La candidata ottiene il 20,7% e la lista il 12,3%, ma viene battuta da Virginia Raggi del M5S.

Nel frattempo Fratelli d’Italia fa una decisa campagna per il no in vista del referendum costituzionale voluto dall’allora presidente del Consiglio Matteo Renzi. Restando sempre all’opposizione, il partito di centrodestra continua a guadagnare terreno alle successive elezioni amministrative 2017 con l’elezione di sindaci Fdi a Pistoia e a L’Aquila. Nello stesso periodo alcuni parlamentari di Forza Italia e del Nuovo Centrodestra aderiscono a Fratelli d’Italia, come Stefano Bertacco, Bartolomeo Amidei, Bruno Mancuso e Daniela Santanchè.

Fratelli d’Italia durante i due Governi Conte

Alle politiche del 2018 il partito di Giorgia Meloni si presenta in coalizione con Forza Italia, Lega e Noi con L’Italia - UDC. Ottiene il 4,3% dei voti e questo permette di far entrare in parlamento 32 deputati e 18 senatori Fdi. Durante il voto di fiducia al Governo Conte I, nato da un accordo tra Movimento 5 stelle e Lega, Fratelli d’Italia si astiene dal voto. Nel corso dei mesi vota a favore dei provvedimenti portati avanti dalla Lega Nord a discapito di quelli del M5S. Alle amministrative del 2018, la formazione di Meloni segna un grande passo avanti risultando la seconda forza della coalizione di centrodestra.

In vista delle elezioni europee aderisce al Gruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei e stipula un accordo federativo con La Destra di Francesco Storace. Infine, nel 2019, per la prima volta Fratelli d’Italia conquista una regione con Marco Marsilio che viene eletto presidente dell’Abruzzo, mentre alle Europee il partito ottiene il 6,5% ed elegge sei parlamentari. Con la nascita del Governo Conte II, Fratelli d’Italia torna all’opposizione.

Il Governo Draghi e le elezioni 2022

Fratelli d’Italia resta all’opposizione anche durante il Governo Draghi. Nelle ultime tornate amministrative il centrodestra non riesce a ottenere risultati significativi, ma FdI si impone come primo partito della coalizione, certificando il sorpasso anche sulla Lega, con percentuali a doppia cifra praticamente ovunque. Alle politiche 2022, Meloni mantiene l’alleanza con Lega e Forza Italia e ottiene un risultato che va oltre gli obiettivi prefissati dai suoi fondatori: si impone con il 26% dei voti come primo partito italiano.

Il 13 ottobre Ignazio La Russa viene eletto Presidente del Senato, il 22 ottobre la leader Giorgia Meloni viene incaricata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella di formare il nuovo governo. Per la prima volta, con una scalata durata 10 anni, Fratelli d’Italia entra a Palazzo Chigi.

Controversie e curiosità su Fratelli d’Italia

Nell’agosto 2014 una fotografia di Oliviero Toscani è stata usata dal partito senza avvisare il fotografo che ha sporto denuncia. L’immagine, che originariamente era stata scattata in favore delle diverse tipologie di famiglie, era stata decontestualizzata da FdI per diventare parte di un manifesto anti-adozioni gay. Toscano stesso definì il manifesto di Fratelli d'Italia come omofobo. Nel corso degli anni, alcuni membri della famiglia Mussolini si sono candidati con Fratelli d'Italia come Rachele Mussolini, per il Consiglio comunale di Roma, e Caio Giulio Cesare Mussolini, per le elezioni del Parlamento europeo 2019, rispettivamente nipote e pronipote del Duce.

La senatrice a vita Liliana Segre ha aspramente criticato la presenza della fiamma tricolore del Movimento Sociale Italiano nel simbolo di Fratelli d’Italia durante la campagna elettorale per le politiche 2022, in quanto richiamo al fascismo. La replica della Meloni è stata che la presenza del simbolo doveva essere intesa come riconoscimento della tradizione della destra italiana.

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