Giorgia Meloni attaccata da Matteo Renzi da Lilli Gruber: "Non tocca palla", poi la stoccata sul consenso
Renzi attacca Giorgia Meloni a Otto e mezzo: “Non tocca palla”. Dubbi su consenso, dazi e riforme. “I nodi verranno al pettine”, mette in guardia
Matteo Renzi ospite a Otto e mezzo su La7 lancia dure critiche contro la premier Giorgia Meloni. Secondo il leader di Italia Viva, la presidente del Consiglio è isolata in Europa e priva di una linea chiara. “Non tocca palla”, afferma Renzi e avverte sui dazi che ammazzeranno il Made in Italy.
- Matteo Renzi sulla posizione di Meloni in Europa: “Non tocca palla”
- Il consenso di Giorgia Meloni
- Dazi contro il Made in Italy
Matteo Renzi sulla posizione di Meloni in Europa: “Non tocca palla”
Alla domanda di Lilli Gruber sul ruolo di Meloni nei negoziati europei, Matteo Renzi è netto: “Non l’ho capito io e non l’ha capito neanche Giorgia Meloni”. Per l’ex premier, la presidente del Consiglio cambia idea a seconda dell’interesse personale.
Ricorda quando Meloni, proprio a Otto e mezzo, disse che “tra Putin e le istituzioni italiane, sto con Putin”. Renzi evidenzia quindi l’incoerenza della premier: “Da Putin a Zelensky, da Biden a Trump, dall’usciremo dall’euro a fare la leader europea”.

Oggi, prosegue Renzi, Meloni non chiarisce la sua posizione e si ritrova con una maggioranza divisa, tra Lega e Fratelli d’Italia, anche sul tema del riarmo. “La Meloni non tocca palla”, conclude, sottolineando che l’Italia è passata dall’essere leader in Europa a restare ai margini, mentre un nuovo asse si rafforza tra Germania, Francia, Polonia, Spagna e Regno Unito.
Il consenso di Giorgia Meloni
Lilli Gruber chiede a Renzi se il consenso di Meloni stia calando. La risposta è chiara: “Sono un esperto di consensi che crollano all’improvviso. Suggerisco prudenza”.
Renzi ricorda infatti che alle elezioni europee la premier ha ottenuto il 29%, un buon risultato, ma il peggiore per un leader negli ultimi dieci anni: “Salvini nel 2019, io nel 2014 e Berlusconi nel 2009 abbiamo fatto meglio”.
Il vero problema, aggiunge Renzi, è che il potere d’acquisto delle famiglie non aumenta. “Non è questione di consenso, ma di economia reale”.
Dazi contro il Made in Italy
Renzi critica la premier anche sulle riforme e sulla politica economica. “L’unica riforma che va avanti è quella di La Russa sul Burraco”, ironizza, spiegando che l’autonomia differenziata e il premierato sono stati ormai messi da parte.
Poi passa al tema dei dazi: “Trump vuole i dazi. Meloni dice che non è detto che dobbiamo reagire. Ma così si ammazza il Made in Italy”. Secondo Renzi, questa scelta danneggia le imprese italiane e l’economia.
E avverte: “Le famiglie hanno buste paga più basse, bollette più alte, aumentano le accise sul gasolio e da aprile ci saranno maggiori costi per le piccole e medie imprese”. Il rischio è che l’inflazione diventi il vero problema della Meloni. “I nodi verranno al pettine”, conclude.
