Nuovo attacco di Ultima Generazione a Carlo Cracco, pomodoro contro la veranda del ristorante dello chef
"La cena costa quanto la spesa di un mese", Ultima Generazione ha fatto un altro blitz al ristorante di Carlo Cracco dopo quello del 19 marzo
Gli attivisti di Ultima Generazione hanno di nuovo preso di mira il ristorante dello chef Carlo Cracco in Galleria Vittorio Emanuele a Milano. Si contesta il costo “non etico” della cucina stellata. Quattro persone hanno versato della passata di pomodoro sulla vetrata del locale.
- L'attacco di Ultima Generazione contro il ristorante di Cracco
- La contestazione di Ultima Generazione
L’attacco di Ultima Generazione contro il ristorante di Cracco
L’azione di Ultima Generazione è stata pubblicizzata con un comunicato.
“Per la seconda volta in una settimana torniamo a gridare contro l’assurdità di un paese dove una cena di lusso costa quanto la spesa mensile di una famiglia. E ancora, da Carlo Cracco, solo silenzio. Le chiediamo: qual è il prezzo giusto per chi lavora duramente nei campi per noi?”.

La veranda del ristorante di Cracco
Il blitz è stato fatto intorno alle otto del mattino da quattro persone che sono entrate nella veranda del ristorante e hanno versato il contenuto di tre bottiglie di passata di pomodoro.
Uno dei presenti ha spiegato di aver “portato un simbolo dello sfruttamento agricolo: la passata di pomodoro”.
“Agricoltori e braccianti lavorano per briciole, schiacciati da prezzi che non coprono i costi, mentre la crisi climatica inaridisce il suolo”, ha continuato
Ultima Generazione ha allestito anche un “pranzo di piazza” in piazza Mercanti, dopo che la Digos “ci ha impedito di farlo in Galleria”. Una protesta analoga, sempre davanti al ristorante di Cracco in Galeria, era stata messa in scena con dei cartelli il 19 marzo, in quel caso erano state identificate cinque persone.
La contestazione di Ultima Generazione
Gli attivisti hanno contestato il governo di Giorgia Meloni e l’operato del ministero dell’Agricoltura, presieduto da Francesco Lollobrigida.
“Esaltano il Made in Italy“, ha detto un esponente di Ultima generazione “ma abbandonano chi lo produce. Lo stesso meccanismo che permette a un ristorante come Cracco di far pagare una cena quanto una spesa mensile: mentre i clienti gustano piatti da centinaia di euro, migliaia di lavoratori lottano per sopravvivere“.
L’azione del 23 marzo fa parte della campagna chiamata Il Giusto Prezzo, nell’ambito della quale il 22 marzo è stato organizzato anche il pranzo in Piazza Mercanti insieme a circa 30 persone.
“Ci è dispiaciuto molto che un evento del genere non possa svolgersi proprio nel cuore di un luogo simbolo delle diseguaglianze come la Galleria – hanno dichiarato – a quanto pare, certe realtà il Comune di Milano preferisce nasconderle agli occhi dei turisti e della gente per bene”.
