Sospetti su Morellato per la vendita di gioielli e orologi, Guardia di Finanza e Antitrust nelle sedi
L'Antitrust e la Guardia di Finanza hanno eseguito alcune perquisizioni nelle sedi di Morellato, su cui è stata avviata un'istruttoria: l'accusa
L’Antitrust e la Guardia di Finanza hanno svolto delle perquisizioni nelle sedi di Morellato, primario operatore nel settore della produzione, commercializzazione e vendita di gioielli e orologi. Nei confronti dell’azienda è stata avviata un’istruttoria finalizzata ad accertare presunte condotte anticoncorrenziali messe in atto da Morellato in violazione dell’articolo 101 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea.
- Di cosa è accusata Morellato
- Morellato e il caso Amazon
- Le ispezioni di Guardia di Finanza e Antitrust nelle sedi di Morellato
- La nota di Morellato
Di cosa è accusata Morellato
L’istruttoria su Morellato, come riporta una nota dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, è stata avviata in seguito a una segnalazione anonima pervenuta il 28 agosto 2024, che faceva riferimento a presunte condotte anticoncorrenziali messe in atto dall’azienda. Ha lo scopo di accertare una presunta violazione dell’articolo 101 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea.
Nello specifico, Morellato avrebbe posto un esplicito divieto contrattuale ai suoi distributori autorizzati in riferimento alla vendita dei prodotti sulle piattaforme online appartenenti a soggetti terzi.

L’azienda Morellato è un primario operatore nel settore della produzione, della commercializzazione e della vendita di gioielli e orologi, sia a marchio proprio che tramite altri marchi, proprietari e in licenza.
Morellato e il caso Amazon
Nella nota si legge che, secondo il segnalante, su Amazon, dove Morellato ha un proprio virtual store, la vendita dei prodotti acquistati dai distributori autorizzati presso Morellato sarebbe “impedita, in quanto il produttore abbinerebbe ciascuna referenza a un codice elaborato dalla stessa Morellato ad hoc sulla piattaforma, senza il quale il rivenditore non sarebbe in grado di procedere al caricamento del prodotto su tale piattaforma”.
Questa procedura, ideata allo scopo di evitare la vendita di prodotti contraffatti, “si applicherebbe anche a prodotti regolarmente acquistati dai rivenditori autorizzati presso il fornitore”.
Le ispezioni di Guardia di Finanza e Antitrust nelle sedi di Morellato
Comunicando l’avvio dell’istruttoria, l’AAGCM ha reso noto che entro 60 giorni dalla data di notifica del provvedimento i legali rappresentanti delle parti possono chiedere di essere sentiti. Il procedimento, si legge ancora nella nota, dovrà concludersi entro il 20 marzo 2026.
Nella giornata di martedì 25 marzo, come riportato da Il Sole 24 Ore, sono state eseguite delle ispezioni nelle sedi di Morellato da parte di funzionari dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, con l’ausilio del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza.
La nota di Morellato
Morellato, tramite una nota, ha confermato l’avvio di una istruttoria dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per presunte restrizioni verticali alla distribuzione dei propri prodotti e ha fatto sapere che nella giornata di martedì “è stata oggetto di accertamenti ispettivi, durante i quali ha prestato all’AGCM tutta la dovuta collaborazione, fornendo ogni informazione richiesta”.
Nella nota si legge ancora: “Morellato ritiene di aver sempre agito nel pieno rispetto della legge e, in particolare, del diritto della concorrenza, nonché delle migliori pratiche commerciali del settore di riferimento, con l’obiettivo unico di migliorare l’esperienza di acquisto dei clienti. La Società confida, pertanto, che nel corso del procedimento le proprie ragioni verranno accolte e condivise”.
