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Prodi sbotta sul Manifesto di Ventotene e il "senso della storia": punta il dito contro una giornalista

Romando Prodi se la prende con una giornalista che gli aveva chiesto cosa pensasse e se condividesse un passaggio del Manifesto di Ventotene

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Romano Prodi sbotta sul Manifesto di Ventotene dopo una domanda che gli era stata posta da una giornalista. Alla cronista che gli aveva chiesto cosa ne pensasse di un passaggio del testo, citato da Giorgia Meloni, l’ex presidente del Consiglio e della Commissione europea, irato, ha rivolto l’accusa di non avere “senso della storia“.

Romano Prodi sbotta sul Manifesto di Ventotene

Continua a far discutere il Manifesto di Ventotene dopo che il testo fondativo del federalismo europeo era stato citato dalla premier Giorgia Meloni in Parlamento. Questa volta però a perdere le staffe è stato Romano Prodi, dopo una domanda di una giornalista che partiva proprio da questo argomento.

La cronista ha chiesto all’ex premier cosa ne pensasse del passaggio sulla proprietà privata e sulla necessità che venga “abolita”. E il fondatore dell’Ulivo è sbottato: “Ma che cavolo mi chiede?”, ha subito accusato prima di invitare a contestualizzare la frase del manifesto.

prodi giornalista manifesto di ventoteneFonte foto: IPA
Giorgia Meloni

Il confronto con la giornalista e la domanda che l’ha fatto arrabbiare

Botta e risposta tra Romano Prodi e una giornalista del programma di Rete 4,Quarta repubblica”, a margine della presentazione del libro “Il dovere della speranza”.

Al primo, la donna ha chiesto cosa ne pensasse di una delle frasi contenute nel Manifesto di Ventotene, e citata da Giorgia Meloni, e se la condividesse. In particolare, il riferimento era al passaggio sulla proprietà privata che “deve essere abolita, limitata, corretta, estesa caso per caso, non dogmaticamente in linea di principio”.

L’ex premier allora si è scaldato e ha replicato: “Ma che cavolo mi chiede? Io ho mai detto una roba del genere in vita mia?“. Allora la cronista ha sottolineato che si trattava di un passaggio del Manifesto di Ventotene, e Prodi ha risposto: “Ma lo so benissimo signora, non son mica un bambino, sa? Era nel 1941, gente messa in prigione dai fascisti. A cosa pensavano secondo lei, al trattato dell’articolo secondo della Costituzione? Dico, ma il senso della storia ce l’ha lei, o no?“. Infine, quando la giornalista ha aggiunto che la domanda nasceva dal fatto che era stato citato, ha chiosato: “Vabe, ma io allora le cito un verso di Maometto, e lei mi dice ‘Cosa ne pensa di Maometto?’. Su, questo è far politica in un modo volgare, scusi”.

La ricetta dell’ex premier

All’evento citato, Romano Prodi aveva suggerito la ricetta al Centrosinistra per riprendere quota.

“Bisogna ricostruire la rete democratica e poi si penserà a chi farà la leadership. Il problema non è chi sia il primo ministro ma come facciamo una coalizione: con quali idee, con quali obiettivi e su questo si può trovare una fortissima alleanza. Va costruita in fretta una coalizione vincente per le prossime elezioni. Siamo a metà legislatura e o ci si mette a pensare a questo o non si fa a tempo ad arrivare a questo obiettivo: il momento è adesso perché la destra non sta mantenendo le sue promesse la gente se ne sta accorgendo in tanti campi dalla scuola alla salute e alla politica estera dove il governo è del tutto incartato”, aveva detto.

L’acceso confronto tra Romano Prodi e la giornalista, come detto, è nato da un passo del Manifesto di Ventotene, il cui testo è stato pronunciato da Giorgia Meloni in Parlamento. Questo fatto ha sollevato moltissime polemiche da parte dell’opposizione ed è diventato tema del dibattito politico degli ultimi giorni.

prodi-giornalista-manifesto-di-ventotene Fonte foto: IPA
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