Salvini blocca il decreto Autovelox, qual è il motivo e cosa prevederebbe la nuova legge
Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini blocca il decreto che avrebbe introdotto nuove regole per l’installazione e l’utilizzo degli Autovelox
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha deciso di bloccare il decreto che avrebbe introdotto nuove regole per l’installazione e l’utilizzo degli Autovelox in Italia. La misura, che era già pronta per essere varata, è stata sospesa per consentire ulteriori approfondimenti tecnici da parte del Ministero delle Infrastrutture.
- Salvini blocca il decreto Autovelox
- I contenuti della normativa: cosa prevedeva il decreto sospeso
- Le reazioni delle associazioni dei consumatori
Salvini blocca il decreto Autovelox
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, guidato da Matteo Salvini, ha bloccato il decreto che avrebbe regolamentato l’installazione e l’uso degli Autovelox su scala nazionale.
La decisione è stata presa per consentire ulteriori approfondimenti tecnici e normativi, con l’intento di evitare abusi nell’impiego dei dispositivi da parte delle amministrazioni locali. Il ministro Salvini ha più volte ribadito che gli Autovelox non devono essere utilizzati per scopi di “finanza creativa” da parte dei Comuni, ma esclusivamente per garantire la sicurezza stradale.

Il decreto è stato quindi rinviato per garantire che risponda pienamente agli obiettivi di prevenzione degli incidenti, senza trasformarsi in uno strumento per “fare cassa”.
I contenuti della normativa: cosa prevedeva il decreto sospeso
Il decreto fermato dal MIT introduceva modifiche sostanziali alla normativa in materia di Autovelox. Tra le misure previste vi era l’obbligo di installare i dispositivi esclusivamente in aree ad alta incidentalità, individuate attraverso dati certificati.
Inoltre, il testo prevedeva distanze minime obbligatorie tra un dispositivo e l’altro e imponeva l’uso di segnaletica ben visibile per ogni Autovelox installato.
Tra le novità principali figurava anche l’introduzione di criteri più severi per l’omologazione delle apparecchiature, da effettuare sotto la supervisione diretta del MIT, con l’intento di uniformare i criteri di controllo della velocità su tutto il territorio nazionale e limitare l’uso arbitrario da parte degli enti locali.
Le reazioni delle associazioni dei consumatori
Anche le principali associazioni dei consumatori si sono esposte sulla sospensione del decreto, con il Codacons che ha espresso preoccupazione, affermando che lo stop “allunga l’agonia degli automobilisti e accresce ancora di più la confusione nel settore delle multe per violazione del Codice della strada”
Assoutenti, invece, ha manifestato il timore che il rinvio del decreto possa tradursi in una “stangata estiva” per gli automobilisti. L’associazione ha evidenziato il rischio di un aumento delle multe durante i mesi estivi, periodo in cui si registra una maggiore presenza di Autovelox sulle strade più frequentate dai vacanzieri.
E proprio per evitare una nuova ondata di sanzioni e ricorsi, Assoutenti ha proposto l’apertura di un tavolo tecnico tra Comuni, associazioni dei consumatori e il Ministero, al fine di trovare soluzioni condivise che garantiscano sia la sicurezza stradale sia la tutela dei diritti degli automobilisti.
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