Stefano Lanciani morto investito più volte dal fratello Davide a L'Aquila, arrestato dopo un inseguimento
Stefano Lanciani è morto investito più volte dal fratello Davide a L’Aquila dopo una lite. Arrestato per omicidio volontario, indagini in corso
Un drammatico episodio di violenza familiare ha scosso L’Aquila. In via Peltuinum, nel quartiere di Pettino, Stefano Lanciani, 60 anni, è morto dopo essere stato speronato e investito più volte dal fratello Davide, di 55 anni, al culmine di un litigio violento. Davide, armato di una mazza, avrebbe prima inseguito il fratello a bordo della sua vettura, una Volkswagen bianca, per poi investirlo volontariamente, tentando di fuggire subito dopo.
- Stefano Lanciani morto dopo essere stato investito dal fratello
- Cosa è successo a L'Aquila
- Le indagini
Stefano Lanciani morto dopo essere stato investito dal fratello
Secondo le prime ricostruzioni fornite dai carabinieri, la lite di martedì 25 marzo sarebbe degenerata fino a trasformarsi in un inseguimento in auto.
Grazie alla segnalazione di alcuni testimoni, i carabinieri sono riusciti a fermare Davide Lanciani poco dopo l’accaduto. L’uomo è stato arrestato in flagranza di reato con l’accusa di omicidio volontario.

Stefano Lanciani è morto in via Peltuinum a L’Aquila
La vittima, soccorsa dal personale sanitario del 118, è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale San Salvatore, dove è arrivata in codice rosso. Nonostante i tentativi di rianimazione, Stefano è deceduto poco dopo l’arrivo in ospedale, a causa delle gravi lesioni riportate.
Cosa è successo a L’Aquila
Gli inquirenti hanno ricostruito una prima dinamica dell’evento: lo scontro tra i due fratelli sarebbe iniziato con un incidente stradale all’incrocio tra via Peltuinum e via Antica Arischia, dove una Fiat Panda gialla e una Volkswagen si sarebbero speronate.
A quel punto, il confronto si è spostato sul piano fisico e poi su quello criminale, con il gesto estremo di investimento volontario. Le condizioni della vittima sono apparse disperate sin da subito.
Le indagini
Le indagini, coordinate dalla Procura dell’Aquila, sono condotte dai carabinieri con il supporto della polizia locale, che ha provveduto a chiudere il tratto di strada interessato per i rilievi tecnici.
Il pubblico ministero ha disposto l’autopsia, che verrà effettuata nei prossimi giorni per stabilire le cause esatte della morte.
Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti, emerge quella di dissapori familiari legati a questioni ereditarie, che avrebbero innescato il violento confronto.
La comunità locale è sconvolta per la brutalità dell’accaduto e per il fatto che una simile tragedia sia maturata all’interno dello stesso nucleo familiare. Molti i post social di cittadini aquilani sulla morte di Stefano Lanciani.
