Nuove aliquote Irpef, Landini costringe il Governo Meloni alla retromarcia: "Smascherato un inganno"
Maurizio Landini accusa il Governo Meloni di inganno dopo l'acconto Irpef ricalcolato con le vecchie aliquote più alte
Maurizio Landini ha parlato in merito alle nuove aliquote Irpef , costringendo il Governo Meloni a fare marcia indietro. Il sindacalista aveva più volte espresso contrarietà ai metodi della Premier.
- Maurizio Landini accusa il Governo Meloni di inganno
- Cos'è successo ieri
- L'ammissione del Governo Meloni
Maurizio Landini accusa il Governo Meloni di inganno
Il Segretario Generale della Cgil Maurizio Landini si è espresso così a margine dell’assemblea dei candidati e delle candidate Fp Cgil: “Sull’Irpef abbiamo incassato una vittoria? Mi sembra proprio di sì. Il governo avrebbe preso 4 miliardi ai lavoratori dipendenti e ai pensionati. Siamo riusciti a smascherare un inganno“.
Successivamente ha commentato la questione salariale attuale: “Serve una riforma fiscale degna di questo nome. Ognuno paghi in base a ciò che prende in proporzione. I dati Istat di oggi dimostrano che il modello che si è affermato in questi ultimi 15-20 anni è un modello del cavolo, che va cambiato, e i nostri referendum vanno in questa direzione”.

Il segretario generale CGIL Maurizio Landini in conferenza stampa per i referendum proposti, alla vigilia dell’incontro a Palazzo Chigi con il governo Meloni
E ancora: “Questo sistema si regge su leggi balorde, che hanno precarizzato il lavoro, creando attraverso appalto e subappalto un modello assurdo di fare impresa, che uccide”.
Cos’è successo ieri
Nella giornata di ieri martedì 25 marzo, il Ministero dell’Economia guidato da Giancarlo Giorgetti ha annunciato un intervento normativo “in tempo utile” per la dichiarazione dei redditi, assicurando di applicare le nuove aliquote così da “evitare aggravi“.
Il tutto è avvenuto dopo la denuncia della Cgil, secondo cui ci sarebbero state delle conseguenze importanti. Secondo il dicastero dell’Economia invece, gli effetti sarebbero stati limitati soltanto ai lavoratori dipendenti titolari di altri redditi.
La Cgil ha seguito manifestato il proprio appagamento, tramite il Segretario Confederale Cgil Christian Ferrari, e Monica Iviglia, Presidente del Consorzio Nazionale dei Caaf Cgil: “Siamo soddisfatti di aver difeso le persone che rappresentiamo, inducendo il governo a rivedere una norma profondamente ingiusta”.
L’ammissione del Governo Meloni
Di fronte al rischio concreto di far pagare più tasse del dovuto a milioni di lavoratori e pensionati, il Governo Meloni ha fatto retromarcia ammettendo l’errore. L’acconto Irpef era stato ricalcolato con le vecchie aliquote più alte, ma le segnalazioni da parte di alcuni Caf sono presto state riportate dagli organi di stampa.
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