Salvini e il legame con Vance e Musk che avrebbe irritato Meloni, il post in codice di Stroppa e le smentite
La Meloni non ha apprezzato l'iniziativa individuale di Salvini che prova a ricucire: "Nessuna guerra con la premier". Interviene anche Tajani
Una telefonata di un quarto d’ora di Matteo Salvini con il vicepresidente americano JD Vance ha infastidito Giorgia Meloni, che non ha gradito la mossa solitaria del leader leghista in un momento molto delicato dal punto di vista delle relazioni internazionali. Sullo sfondo del contatto Salvini-Vance c’è Starlink: per questo non sembra casuale l’entusiasmo per la telefonata espresso da parte di Andrea Stroppa, il referente in Italia di Elon Musk.
- La telefonata tra Salvini e Vance
- Il fastidio di Giorgia Meloni per la mossa di Salvini
- Il messaggio di Andrea Stroppa, il referente di Musk
- Andrea Stroppa contro Fratelli d'Italia
- Salvini: "Nessuna guerra con Giorgia Meloni"
- Tajani: "La politica estera la facciamo io e la Meloni"
La telefonata tra Salvini e Vance
Il contatto telefonico tra il vicepremier leghista e il numero due di Donald Trump arriva, infatti, in un momento cruciale del braccio di ferro fra Stati Uniti ed Europa sui dazi.
Matteo Salvini, dopo il colloquio con Vance, ha annunciato “la volontà di una missione negli Usa con imprese e investitori”, sottolineando “l’importanza del Made in Italy nel mondo”.

Matteo Salvini
E con il vice di Donald Trump, il leader leghista ha affrontato un altro tema delicato, riconoscendo “l’eccellenza americana nel campo della connessione satellitare“. Il riferimento è chiaramente a Starlink.
Il fastidio di Giorgia Meloni per la mossa di Salvini
La mossa di Salvini verso Washington è avvenuta mentre le antenne della politica sono puntate a capire quando Giorgia Meloni si recherà in visita alla Casa Bianca.
Da Palazzo Chigi per ora non sono arrivati commenti. Ma dietro le quinte filtra il fastidio della premier, non tanto per i risvolti della telefonata, ma piuttosto perché si è trattato di un’iniziativa personale di Salvini in un momento delicato e di tensione.
La mossa di Salvini, infatti, non è stata concordata con Giorgia Meloni, che sui dazi sta elaborando una strategia per un bilanciamento fra il surplus commerciale di beni (ora l’interscambio è a favore dell’Europa) e servizi (a favore degli Usa), ed è soddisfatta per la “lucida” decisione del Consiglio Ue di rinviare le contromisure europee. E nemmeno c’è stato un confronto tra Salvini e Antonio Tajani, il ministro degli Esteri.
Il messaggio di Andrea Stroppa, il referente di Musk
Decisamente opposto l’umore di Andrea Stroppa, il referente in Italia di Elon Musk, che da giorni lanciava indizi e poche ore prima della telefonata Salvini-Vance annunciava “una giornata interessante” sull’asse Italia-Usa.
“Si è parlato di tecnologie americane come i satelliti, tema molto caro all’amministrazione che guarda con attenzione le scelte degli alleati”, ha poi scritto.
Stroppa si è detto “felice” del colloquio tra Salvini e il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance e su X ha rilanciato: “Salvini sarà protagonista nei rapporti tra Italia e Stati Uniti, per un semplice dato di fatto: l’amministrazione americana apprezza Salvini, che dal 2016 ha sostenuto le politiche del Presidente Trump”.
Andrea Stroppa contro Fratelli d’Italia
Non è la prima volta che Andrea Stroppa mostra divergenze, per così dire, con il partito di Giorgia Meloni. Recentemente da parte del referente in Italia di Elon Musk era arrivato un vero e proprio attacco a Fratelli d’Italia sul ddl Spazio.
Stroppa aveva accusato FdI di aver collaborato con il Pd per introdurre “paletti” che potrebbero penalizzare Starlink e SpaceX. Aveva inoltre definito le scelte del partito come una “minaccia” per la sicurezza nazionale.
Salvini: “Nessuna guerra con Giorgia Meloni”
Dopo le polemiche e le voci di irritazione, Matteo Salvini ha provato a ricucire. La smentita, in merito a un possibile scontro ma anche a un semplice fastidio, è arrivata direttamente dal leader della Lega.
“Ho parlato al telefono con il vicepresidente americano Vance e ho letto alcuni giornali che parlando di guerra con Meloni” sui rapporti con gli Stati Uniti, ha detto Salvini, che poi ha precisato: “Siamo su scherzi parte, non è giornalismo”.
Intervenendo in videocollegamento con la scuola di formazione politica del suo partito, Salvini ha definito quelle ricostruzioni “retroscena inesistenti e surreali“.
Tajani: “La politica estera la facciamo io e la Meloni”
Sulla vicenda è intervenuto anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani: “La politica estera la fa il presidente del consiglio e il ministro degli Esteri. Il resto sono iniziative legittime personali. Sono queste le posizioni ufficiali del governo“, ha detto.
Il leader di Forza Italia, dunque, ha precisato la linea del governo, definendo comunque legittima l’iniziativa di Salvini. “Poi è legittimo se un ministro vuole parlare con esponenti di amministrazioni di vari Paesi. Però, ripeto, la linea politica per l’estero la dà il presidente del Consiglio e il ministro degli Esteri”.
