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Trump attacca la Fed sul mancato taglio dei tassi, critiche e avvertimento in vista dei dazi all'Europa

La scelta della Fed di congelare i tassi di interesse non è piaciuta a Donald Trump, che ha invitato con tono "minaccioso" a rivedere la decisione

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La Fed mantiene invariati i tassi d’interesse, scatenando l’ira di Trump, che su Truth esorta a tagliarli. La tensione tra il presidente e la banca centrale cresce, con il rischio che Trump cerchi di rimuovere Powell. Intanto, la Commissione UE rinvia i dazi al 13 aprile per negoziare con gli Stati Uniti.

La Fed nel mirino di Donald Trump

“La Fed farebbe molto meglio a tagliare i tassi, mentre i dazi statunitensi iniziano a farsi strada nell’economia” ha scritto su Truth il presidente Trump. “Fate la cosa giusta. Il 2 aprile è il giorno della liberazione in America”.

“Inizieremo a riprenderci parte dell’enorme ricchezza che ci è stata sottratta a causa dei tanti politici deboli, incompetenti e forse persino disonesti che ci hanno rappresentato in passato” ha aggiunto.

trump fed powellFonte foto: ANSA

Jerome Powell, presidente della Federal Reserve

I dazi rinviati dalla UE

Intanto la Commissione europea ha annunciato, tramite un suo portavoce, la decisione di posticipare al 13 aprile l’applicazione delle misure compensative stabilite nel 2018 e nel 2020, precedentemente sospese dopo un accordo.

Inizialmente previste per il 1 aprile, queste misure entreranno in vigore insieme a un nuovo pacchetto di dazi. La scelta, ha chiarito un portavoce, è dettata dalla necessità di guadagnare tempo per trattare con gli Stati Uniti.

Le tensioni tra Trump e la Fed

Le tensioni tra Trump e la Fed non sono una novità. Già durante la sua prima presidenza, il tycoon ha definito la banca centrale un “nemico” e minacciato di rimuovere Jerome Powell, da lui stesso nominato nel 2017.

Ora, con segnali di rallentamento economico, Trump potrebbe intensificare gli attacchi, attribuendo alla Fed la colpa della crisi. La banca centrale ha avvertito che i dazi stanno influenzando l’inflazione, contraddicendo la narrazione protezionista di Trump.

Lo scontro con Powell

Powell ha ribadito che quantificare l’impatto preciso dei dazi è complesso, ma il loro effetto è evidente. Se la situazione peggiorasse, Trump potrebbe tentare di sostituire Powell con un presidente più incline a seguire la sua linea politica, indipendentemente dalle conseguenze economiche.

Sebbene la Fed abbia mantenuto un approccio prudente, sottolineando che è prematuro stabilire se l’attuale inflazione sia temporanea, le sue dichiarazioni mettono in dubbio l’idea che il protezionismo possa, con un semplice colpo di spugna, rilanciare l’industria americana.

Questa posizione non può che irritare Trump, il quale potrebbe decidere di passare dalle parole ai fatti, realizzando la minaccia che ripete da tempo: rimuovere Powell dal suo incarico, senza preoccuparsi troppo delle possibili ripercussioni sull’economia del Paese.

 

trump fed Fonte foto: ANSA
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