Tony Effe indagato per la rissa in discoteca in Costa Smeralda, le minacce al buttafuori: "Ammazziamo tutti"
Nuovi dettagli emergono sulla violenta rissa in una discoteca della Costa Smeralda in cui è coinvolto il trapper Tony Effe
Il trapper Tony Effe, assieme ad altre cinque persone, è tra gli imputati di un’indagine per rissa aggravata. La maxi-rissa ebbe luogo al Sanctuary, discoteca della Costa Smeralda frequentata da vip, il 18 agosto del 2023. Dai documenti depositati emergono le minacce inferte dal trapper al bodyguard del locale: “Fateci entrare o vi ammazziamo tutti”.
- “Vi ammazziamo tutti”: le minacce del trapper
- L’indagine sulla rissa in discoteca
- La “notte di follia” di Tony Effe
“Vi ammazziamo tutti”: le minacce del trapper
Dai documenti depositati al fine delle indagini sulla maxi-rissa al Sanctuary, pubblicati dal Corriere, emergono dettagli di estrema violenza.
Il “lui non può entrare” affermato dal direttore artistico del locale a uno degli amici di Tony Effe ha scatenato un’escalation di aggressività.

Alle parole del manager, così come dichiarato da quest’ultimo alla polizia giudiziaria, il trapper avrebbe risposto: “Se lui non entra, vi ammazziamo tutti”.
Tony e i suoi amici si sono poi scagliati contro il personale della sicurezza della discoteca con pugni e colpi inferti con sedie e tavoli.
L’indagine sulla rissa in discoteca
Degli otto sospettati, soltanto 5 sono stati indentificati. Nicolò Rapisarda (vero nome di Tony Effe) è definito il “personaggio pubblico promotore della lite”.
Nel registro degli indagati anche Morgan Leonardo Moricca, milanese di 30 anni.
Hanno 34 e 33 anni e sono di Olbia Gabriele Ritano e Ermes Paolantonio, entrambi con una condanna per droga sulla fedina penale.
L’amico cui è stato vietato l’ingresso al locale è Christian Perozzi, 34 anni, condannato a 11 anni di detenzione per omicidio.
Nel 2011 bastonò per strada il musicista Alberto Bonacci, morto a causa delle ferite dopo tre anni di coma.
La “notte di follia” di Tony Effe
Le testimonianze raccolte dagli inquirenti raccontano di 5 minuti di “follia”.
Dopo il veto di ingresso a Perozzi, il gruppo ha divelto i paletti divisori dei parcheggi usandoli come spranghe contro i bodyguard.
I pos delle casse sono stati distrutti e, mentre staff e clienti si barricavano all’interno della discoteca, è partita una vera e propria sassaiola.
Contro le vetrate del Sanctuary sono state lanciate pietre, bicchieri, tavoli e sedie.
I danni materiali sono “ingentissimi” cui si aggiungono quelli economici provocati dalla conseguente chiusura del locale per 15 giorni ad agosto.
La notte di violenza si è conclusa al pronto soccorso. Tony Effe era ferito ma ha rifiutato le medicazioni.
Un suo amico ha riportato fratture multiple, uno degli addetti alla sicurezza del locale è stato costretto a 109 giorni di cure per le ferite riportate.
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