Nube di Pm10 proveniente dal Sahara avvolge l'Italia, cos'è e quali sono i rischi per la salute
Una nube carica di polveri sottili proveniente dal Sahara sta avvolgendo l'Italia: le concentrazioni di Pm10 sono elevatissime. I rischi per la salute
La nube carica di polveri sottili proveniente dal Sahara sta avvolgendo l’Italia: secondo i dati, le concentrazioni di Pm10 sono elevatissime e superano i limiti stabiliti dall’Ue. Le autorità sanitarie consigliano di evitare attività all’aperto, soprattutto da parte di soggetti allergici o con patologie respiratorie. L’allarme, comunque, cesserà già a partire dai prossimi giorni.
- Una nube di Pm10 avvolge l’Italia: cos’è
- Polveri sottili dal Sahara: i rischi per la salute
- Le regioni più a rischio
Una nube di Pm10 avvolge l’Italia: cos’è
Il fenomeno è stato in parte causato dalla bassa pressione che ha interessato (e ad oggi interessa) la penisola iberica. Un vortice ciclonico ha poi innescato un sollevamento di polveri sottili e sabbie nel deserto del Sahara.
Il vento ha poi trasportato la sabbia verso il Mediterraneo e le condizioni meteo stabili hanno fatto sì che le polveri stazionassero negli strati dell’atmosfera più bassi.

La nube carica di Pm10 e polveri sottili sta avvolgendo soprattutto il Mezzogiorno
Secondo le rilevazioni del Servizio di Monitoraggio Atmosfera di Copernicus, la nube di polveri sottili ha una concentrazione di Pm10 elevatissima, che ha superato i limiti previsti dalle norme Ue.
Polveri sottili dal Sahara: i rischi per la salute
Le polveri sottili, soprattutto se cariche di Pm10 come in questo caso, rappresentano un rischio per la salute umana.
I soggetti allergici potrebbero risentire degli effetti della nube proveniente dal Sahara sviluppando irritazioni all’apparato respiratorio o agli occhi.
Particolare attenzione va inoltre prestata soprattutto dai soggetti che soffrono di patologie respiratorie, ma le raccomandazioni valgono per tutti: sarebbe bene evitare le attività all’aperto fino a che l’emergenza nube del Sahara non sarà rientrata.
Inoltre, è consigliabile l’utilizzo di una mascherina filtrante nel caso in cui si eseguano attività all’esterno.
Ricordiamo infatti che, secondo il XIV Rapporto “Qualità dell’ambiente urbano” Edizione 2018 dell’ISPRA diversi studi “hanno evidenziato associazioni tra le concentrazioni in massa del PM10 e un incremento sia di mortalità che di ricoveri ospedalieri per malattie cardiache e respiratorie nella popolazione generale”
Il particolato, inoltre, è stato inserito dall’IARC nell’elenco dei cancerogeni di gruppo 1.
Le regioni più a rischio
Gli effetti della nube proveniente dal Sahara non saranno comunque avvertiti su tutta l’Italia allo stesso modo.
L’ondata di Pm10 e polveri sottili è particolarmente intensa nelle regioni del Sud Italia, in particolare in Sicilia, Puglia, Calabria, Campania e Basilicata.
In ogni caso, la situazione migliorerà a breve: infatti, già da mercoledì 26 marzo i livelli di Pm10 sono scesi rispetto al giorno precedente.
Complice anche la fine della depressione iberica, l’aria si ripulirà entro i prossimi giorni.
