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Aumenta l'inquinamento in Italia, la classifica delle 25 città con più smog: maglia nera a Frosinone e Milano

Legambiente ha pubblicato i dati su inquinamento e smog nelle citàt italiane: quali sono le 25 fuorilegge, da Frosinone a Milano

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Legambiente ha diffuso i dati del report Mal’Aria di città sull’inquinamento nelle principali città italiane nel 2024. Rispetto alla rilevazione precedente, è emerso l’aumento dello smog. Il quadro è critico: 50 centraline in 25 città su 98 hanno superato i limiti giornalieri di PM10 con la maglia nera a FrosinoneMilano, dove lo sforamento si è verificato rispettivamente per 70 e 68 giorni.

La classifica con le città più inquinate d’Italia nel 2024

Ecco la classifica delle città più inquinate d’Italia secondo i dati di Mal’aria, qui la classifica di Legambiente dell’anno scorso:

Città Centralina Giorni di superamento
Frosinone Scalo 70
Milano Marche 68
Verona Borgo Milano 66
Vicenza San Felice 64
Padova Arcella 61
Venezia Via Beccaria 61
Cremona Piazza Cadorna 57
Napoli Ospedale N. Pellegrini 57
Rovigo Centro 57
Brescia Villaggio Sereno 56
Torino Rebaudengo e Lingotto 55
Monza Via Machiavelli 54
Treviso Via Lancieri 53
Modena Giardini 52
Mantova Piazza Gramsci 50
Lodi Viale Vignati 49
Pavia Piazza Minerva 47
Catania Viale Vittorio Veneto 46
Bergamo Via Garibaldi 40
Piacenza Giordani – Farnese 40
Rimini Flaminia 40
Terni Le Grazie 39
Ferrara Isonzo 38
Asti D’Acquisto 37
Ravenna Zalamella 37

milano inquinamento smogFonte foto: ANSA
Milano avvolta dallo smog

Le misure necessarie per migliorare la qualità dell’aria

L’inquinamento non si limita a singole centraline, ma interessa vaste aree urbane.

La situazione peggiorerà con i nuovi limiti europei previsti per il 2030: il 71% delle città risulterebbe fuorilegge per il PM10 e il 45% per l’NO2.

Legambiente avverte che senza interventi immediati, il rispetto dei nuovi standard sarà impossibile. Le priorità individuate sono:

  • potenziamento del trasporto pubblico elettrico
  • creazione di aree pedonali e ciclabili
  • transizione energetica degli edifici
  • riduzione delle emissioni agricole e zootecniche

Cos’è il PM10 e perché è pericoloso per la salute

Il PM10 consiste nelle polveri sottili (o particolato) e ha diverse fonti di emissione, quelle principali sono:

  • riscaldamento domestico
  • attività industriali
  • agricoltura
  • trasporto su strada

L’Istituto superiore di sanità sostiene che:

“Il PM10 causa diversi effetti sulla salute tra cui molti disturbi collegati all’apparato respiratorio. L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha classificato l’inquinamento dell’aria (di cui il particolato atmosferico è un indicatore) nel Gruppo 1, vale a dire tra le sostanze cancerogene per l’uomo”.

Cos’è l’NO2 e perché è pericoloso per la salute

L’NO2 è il biossido di azoto, un inquinante atmosferico strettamente legato al traffico veicolare e alle attività industriali.

Le sue emissioni derivano principalmente dai gas di scarico delle automobili, con un impatto maggiore nei centri urbani densamente popolati.

A queste fonti si aggiungono i processi di combustione nell’industria e nella produzione di energia, che contribuiscono ulteriormente all’inquinamento dell’aria

Se da un lato nessuna città italiana ha superato il valore limite annuale di 40 µg/mc stabilito dalla normativa europea, dall’altro alcune aree sono al limite della soglia.

Napoli e Palermo registrano valori di 40 µg/mc, seguite da Milano e Como (32 µg/mc), Catania (32 µg/mc), Torino (31 µg/mc), Roma (30 µg/mc), Brescia e Trento (29 µg/mc).

Tuttavia, un’analisi più dettagliata delle centraline urbane rivela un quadro meno rassicurante: ben 11 centraline in cinque città hanno superato il limite normativo.

Le centraline con i dati più critici si trovano a:

  • Palermo (Di Blasi) con 59 µg/mc
  • Napoli (Ferrovia) con 54 µg/mc
  • Genova (Corso Europa) con 48 µg/mc
  • Bari (Cavour) con 46 µg/mc
  • Catania (V.le Vittorio Veneto) con 42 µg/mc

Come riferito dall’Iss, il biossido di azoto ha un odore pungente e può provocare irritazione oculare, nasale o a carico della gola e tosse.

Alterazioni della funzionalità respiratoria si possono verificare in soggetti sensibili, come bambini, persone asmatiche o affette da bronchite cronica.

Una sintomatologia precoce a carico delle prime vie aeree in soggetti con patologia polmonare può manifestarsi a partire da concentrazioni pari a 0,2 mg/m3.

smog-inquinamento-citta-legambiente Fonte foto: ANSA
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