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Mirna Mastronardi e il suicidio della figlia Dea, Meloni telefona alla madre: "Pensavo fosse uno scherzo"

La telefonata di Giorgia Meloni a Mirna Mastronardi, la madre della 15enne Dea: la ragazza si è tolta la vita lo scorso ottobre

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Giorgia Meloni ha telefonato a Mirna Mastronardi, la madre di Dea, la 15enne che si è suicidata lo scorso 5 ottobre. La 52enne aveva scritto una lettera alla premier in occasione della Giornata della Donna. La leader di Fratelli d’Italia, colpita dalla storia, ha chiamato Mirna, intrattenendo con lei una lunga e intensa conversazione in cui ha espresso solidarietà per la tragica vicenda.

La telefonata di Meloni a Mirna Mastronardi, madre di Dea

“Ciao Mirna, sono Giorgia Meloni”. Così ha esordito la premier lo scorso lunedì 25 marzo, alle ore 19:41, quando ha chiamato Mirna Mastronardi, fondatrice dell’associazione “Dea per sempre”,. Inizialmente la donna pensava che fosse uno scherzo. E, invece, dall’altro capo del telefono c’era davvero la presidente del Consiglio.

“Ho la tua lettera davanti”, ha proseguito Meloni. La Mastronardi è scoppiata in lacrime. Ripresasi, ha conversato con la leader di FdI.

Giorgia Meloni solidarietàFonte foto: ANSA
La premier Giorgia Meloni

“Le ho parlato di me, della mia vita difficile e di “Dea” – ha spiegato Mirna via social – Tanto, tantissimo di Dea. Le ho parlato delle mamme che piangono i propri figli che hanno scelto di volare altrove per motivi incomprensibili, sui quali si allunga la lunga ombra di un utilizzo non corretto dei social, in una società in cui tutto è apparenza e poco spazio è lasciato all’essere”.

“Ho scritto con il cuore in mano, raccontando le difficoltà degli adolescenti e quelle di una donna single capofamiglia con un piccolo lavoro part-time”, ha aggiunto Mirna.

Meloni ha espresso grande stima nei confronti di Mirna, manifestando solidarietà per la sofferenza vissuta dalla 52enne.

“La Presidente Meloni ha letto la mia lettera e ha avuto voglia di chiamarmi – ha continuato Mirna – Mi ha parlato da donna, da figlia e da madre. E da premier di questo Paese. Ha ascoltato il mio pianto ed ha avuto per me parole di vicinanza e affetto, usando una umanità ed una delicatezza che mi hanno commossa. Ho nel cuore e nella mente l’impegno che lei ha assunto con me e di cui la ringrazio infinitamente”.

“Sono pronta a combattere nel nome della mia Dea – ha concluso Mastronardi -, a favore di tutti i giovani come Lei. E se chi è a capo dell’Italia è sensibile a questo tema, allora questa difficile e dolorosa battaglia può davvero essere vinta”.

Le indagini sul suicidio di Dea

Mirna va ripetendo di avere piena fiducia nel lavoro degli inquirenti che stanno cercando di fare luce sul suicidio di Dea. “Un giorno forse arriveremo alla verità, o forse la verità è composta da un insieme di fattori che compongono un puzzle che solo Dea, un giorno, in un’altra vita, mi spiegherà”, ha dichiarato la donna, come riferito dal Corriere della Sera.

Oggi la, cinquantaduenne di Marconia di Pisticci (Matera) è impegnata in prima linea ad arginare il disagio giovanile con l’associazione “Dea per sempre”.

Mirna Mastronardi: “Io e Dea ci rincontreremo”

Quando parla della sua situazione non vuole essere apostrofata come un persona coraggiosa. “Non c’è coraggio alcuno nella mia vita – ha spiegato al CorSera – in questa fase. Semplicemente, cinque mesi fa il mio mondo, in un istante, è andato in frantumi”.

E ancora: “Quella sera, di fronte ai miei occhi ho visto spalancarsi un baratro, nel quale ho avuto voglia di tuffarmi per non doverne mai più riemergere. Quando però ho sollevato gli occhi, ho visto i miei genitori – nonni adorati di Dea e da Dea, che per lei sono stati dei secondi genitori e compagni di scherzi e gioco -, le mie sorelle, le sue migliori amiche. Tutti loro mi osservavano”.

Mirna ha aggiunto di essere cattolica e di nutrire la convinzione che un giorno incontrerà Dea per poter stare con lei:” In quel luogo ritroverò tre amiche speciali e le mie nonne, tutte portatemi via dal cancro, che nel 2015 colpì anche me. Se sono ancora qui, con una croce molto pesante da portare, è per ricordarle, per dare un senso anche alla loro assenza, affinché il loro infinito amore non scompaia”.

mirna-mastronardi-dea Fonte foto: Ansa/Facebook Mirna Mastronardi
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