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Perché per Trump la Groenlandia è importante per la pace nel mondo, il ruolo strategico dell'isola per la Nato

Donald Trump è tornato a insistere sull'annessione della Groenlandia, nel giorno della visita sull'isola del vice JD Vance, evocando la pace nel mondo

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Sulla Groenlandia Donald Trump fa sul serio e non esita a farlo capire anche con allusioni intimidatorie a Danimarca e Ue. Nel giorno in cui il suo vice JD Vance è andato in visita sull’isola, il presidente Usa è tornato a battere sull’annessione del territorio autonomo sotto il regno danese, evocando la pace nel mondo per giustificare le sue intenzioni.

Le parole di Trump

“Abbiamo bisogno della Groenlandia, è importante per la sicurezza internazionale” ha affermato Donald Trump ribadendo le sue mire espansionistiche sull’isola nel Mar Glaciale Artico, sostenendo che gli Stati Uniti “non possono farne a meno“.

A sostegno dei suoi piani, il Capo della Casa Bianca ha spiegato che il controllo del territorio “è molto importante per la sicurezza internazionale: se guardiamo le rotte marittime ci sono navi cinesi e russe dappertutto, e non ci affideremo alla Danimarca o a nessun altro per occuparci di quella situazione”.

“E non stiamo parlando di pace per gli Stati Uniti – ha sottolineato – stiamo parlando di pace nel mondo, stiamo parlando di sicurezza internazionale: la Groenlandia è molto importante per la pace globale, penso che la Danimarca lo capisca e penso che l’Unione Europea lo capisca. E se non lo fanno, dovremo spiegarglielo“.

groenlandia-proteste-usaFonte foto: ANSA

La visita di JD Vance

Le parole di Donald Trump sono arrivate nella stessa giornata in cui il vicepresidente Usa, JD Vance, ha visitato la Groenlandia insieme alla moglie, atterrando nella base militare spaziale americana di Pituffik, nel nord ovest dell’isola.

La coppia è arrivata a bordo dell’Air Force 2, aereo del governo statunitense, nel pomeriggio di venerdì 28 marzo, tra l’irritazione dei politici locali.

Citato dal The Guardian, JD Vance ha dichiarato come il governo federale Usa e lo stesso Donald Trump siano molto interessati alla sicurezza dell’Artico: “Come sapete tutti, è una grande questione e non farà che crescere nei prossimi decenni“.

Nella stessa giornata, quattro dei cinque partiti nel parlamento della Groenlandia hanno firmato un accordo per costituire un governo di ampia coalizione, per “far fronte alle forti pressioni esterne“, come spiegato dal nuovo primo ministro Jens-Frederik Nielsen.

Perché Trump vuole la Groenlandia

Quello di Trump non è il primo tentativo di annettere la Groenlandia da parte degli Stati Uniti, che in diverse occasioni hanno cercato di acquistare l’ex colonia della Danimarca, dal 1953 territorio autonomo politicamente sotto il regno del Paese europeo.

Con i suoi 2.175.600 chilometri quadrati è l’isola più grande del mondo e, per la sua posizione geografica tra l’Oceano Atlantico e quello Artico, rappresenta un territorio strategico per il controllo della Rotta Artica.

Oltre ai giacimenti di materie prime energetiche, minerali preziosi e terre rare, la Groenlandia è ambita proprio perché approdo naturale per le tratte commerciali, sempre più numerose negli anni a causa dello scioglimento dei ghiacci, che permette il passaggio più agevole delle navi.

L’isola appartiene geologicamente e geograficamente al Nord America, per questo gli Stati Uniti reclamano da sempre il diritto di influenza sul Paese.

Per la sua posizione strategica tra i porti sovietici in territorio artico e gli Usa, ebbe un ruolo centrale nella Guerra Fredda, durante la quale furono usate siti nel nord del territorio per monitorare l’uso di missili balistici.

In Groenlandia è presente oggi una base Nato e la Danimarca ha siglato a dicembre 2023 con gli Stati Uniti un accordo per rafforzare la presenza delle forze dell’Alleanza atlantica a difesa dell’isola.

donald-trump-groenlandia Fonte foto: ANSA
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