Vance in visita in Groenlandia dopo le dichiarazione di Trump sull'annessione, la politica risponde unita
JD Vance visita la base Usa in Groenlandia. Dopo le parole di Trump sull’annessione, il nuovo governo dell’isola è unito per dire no a Washington
Il vicepresidente Usa JD Vance è atterrato in Groenlandia, poco dopo le nuove dichiarazioni di Trump sull’idea di annessione del Paese. Ma l’isola risponde compatta con il nuovo governo trasversale e dice “no”.
Vance in Groenlandia
“Fa un freddo cane qui”, scherza JD Vance, vicepresidente degli Stati Uniti, appena atterrato alla base militare americana di Pituffik. Ma l’atmosfera è tutt’altro che leggera.
La visita, accompagnata dal ministro dell’Energia Chris Wright, dal consigliere per la sicurezza nazionale Michael Waltz e dal senatore Mike Lee, è stata accolta con gelo dalle autorità locali. A seguito delle tensioni, infatti, il viaggio è stato ridimensionato: Vance ha evitato ogni contatto con la popolazione civile e si è limitato a visitare la base militare, formalmente territorio Usa.

Perfino l’agenzia turistica che doveva assistere sua moglie, Usha Vance, ha fatto marcia indietro. Secondo la tv danese Tv2, nessuna famiglia groenlandese ha accettato di farsi fotografare con la Second Lady.
L’importanza dell’isola secondo Trump
“La Groenlandia è molto importante per la pace nel mondo”, ha dichiarato Donald Trump. Un’affermazione che riassume la linea della sua amministrazione: ottenere il controllo dell’isola artica, strategica per motivi geopolitici e militari.
Lo aveva già detto nel 2019, ma dalla rielezione è tornato a ribadirlo in modo ancora più netto. Secondo Trump, l’isola non è solo cruciale per la sicurezza americana, ma anche per la stabilità globale.
E Vance ha seguito il copione, dichiarando che “molti Paesi minacciano la Groenlandia per colpire gli Stati Uniti e il Canada”. Una narrazione che non trova conferme, ma che punta a giustificare la pressione diplomatica sull’isola. Un pressing che continua a irritare sia Copenaghen che Nuuk.
Il nuovo governo
Proprio nel giorno dell’arrivo di Vance, la Groenlandia ha annunciato la formazione del nuovo governo. Sarà una coalizione larghissima, guidata da Jens-Frederik Nielsen (Demokraatit), il centrista vincitore delle elezioni dell’11 marzo.
L’accordo coinvolge quattro dei cinque partiti presenti in parlamento, lasciando fuori solo i sovranisti di Naleraq, gli unici apertamente favorevoli a un referendum per l’indipendenza. È una scelta politica precisa: mostrarsi uniti, da sinistra a destra, nel rifiutare le pressioni statunitensi.
“Congratulazioni al nuovo governo. Vi meritate partner che vi rispettino e vi trattino da pari a pari”, ha scritto su X Ursula von der Leyen, in un messaggio che sembra destinato anche – e soprattutto – alla Casa Bianca.
TAG:
