Assalto a due portavalori sull'Aurelia a San Vincenzo vicino Livorno, fiamme e strada chiusa dopo il blitz
Commando armato assalta due portavalori sull’Aurelia a San Vincenzo: esplosioni, fiamme e traffico paralizzato. Traffico in tilt e indagini in corso
Momenti di terrore sull’Aurelia, vicino San Vincenzo (Livorno), dove due furgoni portavalori sono stati assaltati da un commando armato. Fiamme, spari ed esplosioni hanno scatenato il panico: la carreggiata è stata chiusa e il traffico in tilt. Sul posto forze dell’ordine e ambulanze.
- Assaltati due portavalori sull’Aurelia
- Le dinamiche dell’assalto
- Nei portavalori i soldi delle pensioni
Assaltati due portavalori sull’Aurelia
È stato lo stesso presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, a confermare l’assalto ai portavalori.
Scrive su Facebook: “Assalto a portavalori a mano armata avvenuto sulla SS1 a San Vincenzo”. Al momento entrambe le carreggiate risultano chiuse al traffico. Sul posto è in corso un massiccio intervento coordinato dal sistema regionale di emergenza sanitaria, con la presenza di polizia, carabinieri e Vigili del Fuoco.

La situazione è in evoluzione, ma è chiaro che si tratti di un blitz armato ben organizzato.
Le dinamiche dell’assalto
Secondo una prima ricostruzione, l’assalto è stato pianificato con modalità militari. Infatti sembra che un camion sia stato posizionato di traverso sulla carreggiata per bloccare il traffico e isolare il bersaglio.
Subito dopo, un commando armato ha preso di mira i portavalori. Nonostante la violenza dell’azione, al momento non risultano persone ferite.
La dinamica fa pensare a un colpo studiato nei dettagli, con l’obiettivo di colpire rapidamente e guadagnare tempo prezioso prima dell’arrivo delle forze dell’ordine.
Numerose le pattuglie di carabinieri e della polizia impegnate sulle strade della Toscana, fra le province di Livorno, Grosseto e anche Pisa, per rintracciare e fermare la banda criminale.
Come ricostruito da Ansa, dopo il colpo i banditi hanno percorso l’Aurelia in direzione di Venturina e Grosseto a tutta velocità, ma potrebbero essere usciti a uno svincolo per raggiungere zone riparate dove fare cambio di mezzi e poter proseguire con veicoli non riconoscibili verso dei possibili nascondigli.
Posti di controllo e di blocco sono stati disposti su tutte le direttrici che il commando potrebbe aver imboccato, anche strade provinciali in direzione dell’entroterra: si tratta di malviventi pericolosi e armati probabilmente anche con fucili a pompa.
Nei portavalori i soldi delle pensioni
Stando a quanto emerge dalle prime indagini, i banditi hanno utilizzato dell’esplosivo per forzare i furgoni. Durante l’assalto sarebbero anche stati esplosi colpi d’arma da fuoco, probabilmente in aria per creare panico e guadagnare tempo.
I mezzi partivano da Cecina e trasportavano denaro destinato al pagamento delle pensioni. In particolare, i contanti erano diretti alla sede della ditta Battistolli a Grosseto e poi destinati agli uffici postali della zona per le consegne previste il giorno successivo.
