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Cassazione

Tutto quello che c'è da sapere sulla Corte di Cassazione: cos’è e quali sono i poteri dell’organo di vertice della magistratura italiana

di Mauro Di Gregorio

La Corte di Cassazione, o Corte suprema di Cassazione secondo la dicitura esatta, è il più alto tribunale di giurisdizione ordinaria e la sua competenza copre tutto il territorio nazionale. Compito della Corte è esercitare la funzione di giudice di legittimità: non entra dunque nel merito delle questioni che le sono sottoposte e non riesamina le prove, ma verifica che i processi in primo grado e in appello si siano svolti secondo le regole del diritto e che la legge sia stata correttamente applicata.

Già nel suo nome la Corte reca il significato di una delle proprie funzioni, ovvero quella di cassare (annullare) le sentenze emesse secondo un iter incorretto o una errata interpretazione del diritto.

Dove si trova la Corte di Cassazione
La sede della Corte di Cassazione è nel quartiere Prati a Roma, nel monumentale Palazzo di Giustizia in piazza Cavour di fronte al ponte Umberto I. Il palazzo è in stile umbertino e fu progettato dall’architetto perugino Guglielmo Calderini. La prima pietra fu posta nel 1889 e l’ultimazione dei lavori avvenne nel 1911.

Membri e composizione della Cassazione
La Corte di Cassazione è composta da magistrati che per almeno sette anni abbiano esercitato le funzioni di giudici di Corte di Appello. Per passare in Cassazione è necessario che un magistrato presenti domanda. Domanda che sarà valutata dal Consiglio superiore della magistratura che deciderà prendendo in esame il curriculum professionale del candidato.

La Cassazione ha sei sezioni civili e sette penali. Fra le sezioni civili, la quarta è la sezione lavoro e la quinta è la sezione tributaria. La sesta è la cosiddetta ‘sezione filtro’ che decide sui ricorsi in camera di consiglio. Compito gemello della settima sezione penale che decide sui ricorsi in materia penale.

Sono cinque, compreso il presidente, i giudici che compongono un collegio giudicante della Corte di Cassazione. Quando la Cassazione giudica a Sezioni Unite (SS.UU.) il collegio giudicante è composto da nove giudici, compreso il Primo Presidente.

Le Sentenze delle Sezioni Unite sono il massimo livello della giurisprudenza italiana per quanto concerne la legittimità procedurale. Gli orientamenti delle Sezioni Unite prevalgono su quelli delle singole sezioni. Le singole sezioni possono discostarsi da tali orientamenti esclusivamente dietro autorizzazione delle Sezioni Unite.

La Cassazione decide a Sezioni Unite quando chiamata a fornire un’interpretazione normativa in caso di contrasto tra gli orientamenti delle singole sezioni.

Quando interviene la Corte di Cassazione
La definizione del ruolo della Cassazione nell’ordinamento italiano è contenuta nel regio decreto 12/1941:

“La Corte Suprema di Cassazione assicura l'esatta osservanza e l'uniforme interpretazione della legge, l'unità del diritto oggettivo nazionale, il rispetto dei limiti delle diverse giurisdizioni; regola i conflitti di competenza e di attribuzioni ed adempie gli altri compiti ad essa conferiti dalla legge”.

Funzione nomofilattica
La Cassazione esercita una funzione interpretativa e unificatrice nell’attribuzione di senso alle norme. Si tratta della cosiddetta ‘funzione nomofilattica’.
Funzione giurisdizionale

La Corte dirime poi i conflitti di giurisdizione e di competenza. Interviene cioè qualora un giudice (sia ordinario che speciale, sia italiano che straniero) si ritenga competente a giudicare una causa ma al contempo un altro giudice avanzi la stessa pretesa. La Corte interviene anche nel caso inverso, ovvero quando entrambi i giudici ritengano che la competenza spetti a un’altra autorità giudicante.

Ricorso per Cassazione
La Corte emette inoltre sentenze di terzo grado. Il ricorso per Cassazione può essere presentato contro le sentenze di appello o contro le sentenze emesse nel grado unico.

Il ricorso può essere con rinvio o senza rinvio. Cassazione senza rinvio significa che la Corte si limita a eliminare una sentenza senza rinviare la causa ad altro giudice. Cassazione con rinvio significa l’opposto, ovvero che la Corte stabilisce che il processo debba continuare di fronte a un altro magistrato definito ‘giudice del rinvio’. Il rinvio è legato alla natura della Cassazione che essendo giudice di legittimità non può entrare nel merito dell’accertamento dei fatti. Per questo motivo rinvia la causa a un giudice di merito. Normalmente, e salvo i casi tassativamente stabiliti dalla normativa, il giudice del rinvio è un giudice di pari grado, ma diverso, rispetto a quello che ha emesso la sentenza.

Il ricorso per Cassazione può riguardare sia il processo civile che il processo penale.

Il ricorso può essere avanzato per violazione del diritto materiale (errores in iudicando), per violazione del diritto procedurale (errores in procedendo), per vizi in merito alla motivazione della sentenza (mancanza, insufficienza o contraddizione) o per motivi inerenti alla giurisdizione.

Qualora la Corte rilevasse un vizio, eserciterebbe il suo potere cassando la decisione del giudice di grado inferiore e scrivendo i principi normativi ai quali il provvedimento impugnato dovrà conformarsi. Il magistrato del rinvio sarà quindi obbligato a conformarsi a tali principi quando giudicherà il riesame della causa.

Altri giudici estranei al rinvio invece non sono per legge vincolati a uniformarsi ai dettami stabiliti dalla Corte di Cassazione, anche se la prassi registra come le decisioni della Corte costituiscano orientamenti giurisprudenziali ai quali i giudici dei gradi inferiori si uniformano nella stragrande maggioranza dei casi.

Ricorso per Cassazione: chi può farlo
Il ricorso per Cassazione è un diritto costituzionalmente garantito. All’articolo 111 della Costituzione italiana si legge che “[…] Contro le sentenze e contro i provvedimenti sulla libertà personale, pronunciati dagli organi giurisdizionali ordinari o speciali, è sempre ammesso ricorso in Cassazione per violazione di legge. Si può derogare a tale norma soltanto per le sentenze dei tribunali militari in tempo di guerra. Contro le decisioni del Consiglio di Stato e della Corte dei conti il ricorso in Cassazione è ammesso per i soli motivi inerenti alla giurisdizione”.

Ogni cittadino ha dunque la facoltà di ricorrere in Cassazione contro sentenze non divenute definitive e contro provvedimenti che ne limitino la libertà personale.
Il ricorso per Cassazione può essere presentato esclusivamente tramite l’intermediazione di un avvocato cassazionista.

Altre funzioni della Corte di Cassazione
La Corte di Cassazione ha il potere di pronunciarsi sulla legittimità del referendum popolare per l'abrogazione delle leggi e opera come garante del corretto svolgimento delle operazioni elettorali. Per fare questo si avvale dell’operato dell’ufficio elettorale presso la Corte di Cassazione, che viene nominato prima delle elezioni.

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