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Sulla strage di Viareggio la Cassazione conferma le responsabilità: processo ter per attenuati Moretti

Confermate le responsabilità della strage di Viareggio. La Cassazione dispone un processo ter sulla attenuanti di alcuni imputati

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La Cassazione ha confermato le responsabilità penali e civili già accertate per la strage di  Viareggio risalente al 29 giugno 2009. La Corte, dopo ore di camera di consiglio, ha diffuso una nota nella quale  conferma le responsabilità e rigetta diversi ricorsi. Un terzo processo si terrà per le attenuanti di alcuni imputati.

Cassazione: confermate responsabilità

La terza sezione penale della Cassazione ha confermato le responsabilità della strage di Viareggio e disposto un nuovo processo per le attenuanti generiche di alcuni imputati.

Nella sentenza si legge inoltre di come, in parziale accoglimento dei ricorsi, sia stata annullata la sentenza emessa dalla Corte di appello di Firenze il 30 giugno 2022 in merito all’entità della riduzione di pena inflitta a tali imputati per le circostanze attenuanti generiche.

strage Viareggio sentenza cassazioneFonte foto: ANSA
 Sit-in famigliari delle vittime di fronte alla Cassazione in attesa della sentenza

Cos’è la strage di Viareggio

La strage di Viareggio è un episodio triste avvenuto in Italia, presso la stazione della città di Viareggio (in provincia di Lucca) il 29 giugno 2009. Nel disastro morirono 32 persone e ci furono un centinaio di feriti.

L’incidente venne causato dalla fuoriuscita di GLP da una cisterna danneggiata. Il gas liquefatto prese fuoco e procurò un’esplosione che interessò stazione e aree abitate circostanti.

La difesa di Moretti

“Manca qualsiasi elemento di prova della responsabilità di Moretti sia come Ad di Rfi che come Ad di Fs”, aveva ricordato l’avvocato dello stesso prima della sentenza. L’amministratore delegato di Rfi, Mauro Moretti (condannato due anni fa a 5 anni nel processo appello bis) era infatti imputato nel processo, accusato di non tracciare i carri come previsto da una normativa Ue dell’epoca.

 “In riferimento al ruolo di Amministratore delegato di Rfi anzi c’è la prova del contrario: lui aveva firmato una prescrizione per tracciare i carri ferroviari esteri circolanti in Italia”, aveva ricordato l’avvocato. Proprio per queste e altre motivazioni, i giudici di Firenze hanno disposto un terzo processo per le attenuanti di alcuni imputati.

sit-in-famigliari-vittime-strage-viareggio Fonte foto: ANSA
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