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Cambia il testo di Bella stronza a Sanremo, Fedez modifica il brano di Masini inserendo le "scuse": cosa dice

Bella stronza cambia: via le strofe che hanno scatenato le polemiche. D'accordo con Masini, Fedez ha introdotto delle rime molto personali create per l'occasione

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Fedez fa retromarcia e, d’accordo con Marco Masini, cambia quelle strofe di Bella stronza che avevano scatenato le polemiche. Sul palco di Sanremo, dunque, niente più riferimenti a sesso e violenza, ma rime autobiografiche nelle quali alcuni hanno letto richiami all’ormai ex moglie Chiara Ferragni, oppure a quella Angelica Montini che ha infiammato il gossip.

Le frasi incriminate di Bella stronza di Marco Masini

Per la serata dei duetti, la quarta, Fedez e Marco Masini hanno dunque scelto una versione edulcorata di Bella stronza.

Sono saltate le strofe “… Che hai chiamato la volante quella notte… E volevi farmi mettere in manette… Solo perché avevo perso la pazienza…”.

bella stronza sanremo fedez masini ContiFonte foto: ANSA

Carlo Conti e Fedez a Sanremo

Addio anche a “Mi verrebbe di strapparti… Quei vestiti da putta*a e tenerti a gambe aperte… Finché viene domattina… Ma di questo nostro amore… Così tenero e pulito… Non mi resterebbe altro che un lunghissimo minuto di violenza…”

Le nuove strofe di Fedez

I passaggi incriminati sono stati sostituiti da rime scritte ad hoc da Fedez, ad ogni evidenza pieni di riferimenti alla sua vita privata: “Sulla pancia ho una ferita… Che mi ha fatto meno male”.

E poi anche “Riusciremo mai a ferire chi ci odia… Come chi ci ama per davvero”. E poi: “Baciarsi e dirsi ti amo, sì, ma farlo di nascosto“, che sembra suggerire l’idea di un amore clandestino, che i patiti di gossip hanno riferito ad Angelica Montini.

Un altro riferimento sembra essere alla cicatrice post operatoria che Fedez porta sull’addome e ai tormentati rapporti con una misteriosa donna che l’ha amato e che lui avrebbe ferito.

La frase conclusiva che ha il sapore delle scuse: “Chi cerca quello che non deve trova quello che non vuole… Ti ho dato tutte le ragioni per essere una bella stronza”.

I precedenti

Fedez e Marco Masini con Bella stronza non sono i primi, e probabilmente neppure gli ultimi, ad aver cambiato il testo di una canzone per adattarlo al bon ton politicamente corretto del Festival di Sanremo.

Nel 1996, per due serate, Federico Salvatore aveva cantato una versione edulcorata della sua struggente Sulla porta, cedendo alle pressioni della produzione di Sanremo (“Sono un diverso, mamma, e questo ti fa male”). Alla terza esibizione, il cantautore intonò le strofe originali e cioè “Sono un diverso mamma, un omosessuale”, pronunciando per la prima volta quella parola che sul palco sanremese era un tabù. Federico Salvatore, che stava lasciando il cabaret per la canzone socialmente impegnata, venne inghiottito dall’oblio per anni.

Nel 1994 I soliti accordi di Enzo Jannacci e Paolo Rossi aveva un passaggio che parlava di “tre ladroni”. L’esibizione avrebbe previsto un urlo, “Forza Italia!”, che però venne cambiato in un “Forza Thailandia!”.

Un altro caso è quello di “A me mi piace vivere alla grande” di Franco Fanigliulo che nel 1979 avrebbe voluto cantare “Foglie di cocaina, voglio sentirmi male” e invece cantò “Bagni di candeggina, voglio sentirmi uguale”.

Nel 1971 I Nuovi Angeli, in Donna Felicità, avrebbero voluto cantare “Scommettiamo che lo so a chi darà la rosa”, invece intonarono “La divertiremo noi col gioco delle noci intorno al fuoco”.

E così via…

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