Codacons denuncia Tony Effe e la Rai per la collana a Sanremo: l'esposto per pubblicità occulta e la risposta
Codacons ha annunciato la denuncia all'Agcom per pubblicità occulta contro la Rai e Tony Effe, per la collana indossata dall'artista dopo l'esibizione
Scatta l’esposto Codacons per la collana di Tony Effe. Se tra il trapper e Carlo Conti la polemica sul gioiello vietato si è stemperata tra i sorrisi sul palco dell’Ariston, per l’associazione il caso non è finito qui: la sigla in difesa dei diritti dei consumatori ha denunciato sia la Rai sia il cantante all’Agcom per pubblicità occulta. Uno sviluppo che lo stesso cantante ha commentato in conferenza.
La collana di Tony Effe
Il caso è scoppiato dopo lo sfogo di Tony Effe al termine della sua esibizione nella terza serata del Festival, perché gli era stato vietato di salire sul palco con la sua collana d’oro di Tiffany&co. da 71mila euro.
Dopo l’esibizione il trapper si era detto “inc***** nero” ai microfoni di Rai Radio 2, ospite di Ema Stokholma e Gino Castaldo. Arrabbiatura ribadita anche al Dopofestival di Alessandro Cattelan, facendo addirittura intendere di lasciare Sanremo.
Il regolamento
Il divieto di indossare la collana davanti alle telecamere era stato disposto in forza del regolamento di Sanremo 2025, ancora più restrittivo dopo il caso della pubblicità occulta delle scarpe di John Travolta della precedente edizione, che non permette ad artisti e ospiti di portare sul palco oggetti con marchi e loghi riconoscibili.

La denuncia di Codacons
Anche se l’artista non ha indossato la collana della discordia durante le esibizioni, l’ha fatto nell’intervista a Rai Radio 2 e al Dopofestival. Comportamento ritenuto da Codacons un “illecito“.
Come dichiarato dal vicedirettore Intrattenimento Prime Time Rai, Claudio Fasulo, infatti, Tony Effe “sta derogando agli accordi presi”.
“Gli artisti – ha spiegato in conferenza stampa – firmano un accordo con la Rai che prevede il divieto di pubblicità occulta sia con i marchi sia con oggetti riconducibili ai marchi. La Rai ha una concessionaria che vende la pubblicità, la pubblicità occulta è una violazione delle regole della pubblicità. Ci sono accordi firmati, chi viola gli accordi si prende le sue responsabilità”.
La versione dell’azienda è stata ripresa da Codacons per annunciare la presentazione della denuncia all’Autorità garante per le comunicazioni, alla quale si è rivolta per “la possibile fattispecie di pubblicità occulta, chiedendo una maxi-sanzione verso l’artista e nei confronti della Rai”.
“Oggi gli stessi vertici Rai – si legge nella nota di Codacons – per bocca del vicedirettore Intrattenimento Prime Time Rai, Claudio Fasulo, ammettono che la decisione del rapper di indossare al Dopofestival e nella green room di Radio 2 la collana vietata sul palco dell’Ariston rappresenta una chiara violazione degli accordi firmati dagli artisti che si impegnano a evitare qualsiasi forma di pubblicità occulta durante il Festival. Il comportamento di Tony Effe viola palesemente gli accordi contrattuali assunti dal rapper, e rappresenta un danno per milioni di telespettatori colpiti da una forma di pubblicità occulta in favore di un marchio commerciale”.
Lo stesso Tony Effe è tornato sulla diatriba, sostenendo che per lui “c’è un regolamento che non è stato uguale per tutti. Non è una polemica ma in quell’outfit per me era importante la collana”. E sull’esposto di Codacons ha commentato: “Risponderanno i miei avvocati“.
