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Nicola Porro contro Roberto Saviano su Sanremo definito "Festival sovranista": "Come rosica". L'attacco

In un video Roberto Saviano ha attaccato Carlo Conti e il suo Festival di Sanremo, definendolo “sovranista”. La replica di Nicola Porro allo scrittore

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In un video pubblicato sul proprio canale YouTube, lo scrittore Roberto Saviano ha duramente criticato il Festival di Sanremo, definendolo “sovranista” e sostenendo che è “uno strumento di controllo e censura” dei governi. Parole che non sono piaciute al giornalista Nicola Porro, per il quale il video dello scrittore napoletano “sa tanto di rosicata”.

Roberto Saviano contro il Festival di Sanremo

“Questo Festival di Sanremo è un Festival sovranista”. Inizia con queste parole il video caricato sul proprio canale YouTube da Roberto Saviano.

“Il Festival di Sanremo è da sempre lo specchio del nostro Paese – dice Saviano nel suo video – ma anche strumento di controllo e censura. I governi hanno spesso cercato di influenzare testi e scelte artistiche, arrivando a censurare direttamente voci e comportamenti”.

Nicola Porro Roberto Saviano SanremoFonte foto: ANSA
Lo scrittore Roberto Saviano, che ha criticato il Festival di Sanremo ed è stato attaccato dal giornalista Nicola Porro

Lo scrittore, nei quasi 20 minuti di video, ha attaccato il Festival, definendolo “il Festival del silenzio imposto”, chiedendosi: “Perché quest’anno nessun monologo? Perché non si parla di immigrazione e guerre? E soprattutto, come mai nessuna polemica sui cachet?”.

Le ragioni di Saviano

Percorrendo il filo del suo ragionamento, Roberto Saviano ha esposto tre ragioni per le quali definisce il Festival di Sanremo 2025 “sovranista”, e la prima riguarda la volontà di non parlare mai di politica. Una scelta più volte espressa dal direttore artistico Carlo Conti, che ha preferito dare spazio ai brani dedicati all’amore, alla famiglia e, in generale, ai buoni sentimenti.

Altro punto esposto da Saviano è l’assenza di monologhi o di artisti capaci di esprimere un punto di vista che può creare attriti o accendere un confronto. Per Saviano “non scegliere significa comunque scegliere”.

Ultimo punto toccato riguarda l’assenza di polemiche sui cachet, che generalmente accompagna il Festival e i suoi ospiti: “Quando l’Italia è in crisi, si parla di compensi solo se chi li prende ha una posizione politica. Se invece ti limiti a fare intrattenimento, allora sei inattaccabile” ha detto Saviano.

La risposta di Nicola Porro

Il giornalista Nicola Porro si è lanciato all’attacco di Saviano dalle pagine del suo blog, dove ha pubblicato un lungo articolo nel quale afferma che, a suo dire, lo scrittore avrebbe preferito “il baraccone di Amadeus, il gay pride impegnato, i monologhi alla Ferragni bambina, quelli di Rula Jebreal, i baci di Rosa Chemical, l’antifascismo militante di Fedez”.

L’analisi di Porro si incentra sull’ipotesi che Roberto Saviano ha realizzato, giunto alla fine del Festival, che “che non ci saranno sorprese e che gli ascolti continuano ad andare comunque alla grande”, e che in assenza di un flop della presunta TeleMeloni lo scrittore si sia lasciato andare a una “rosicata”.

nicola-porro-roberto-saviano-sanremo Fonte foto: ANSA
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