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Saluto romano è reato per la Cassazione, ma non nelle commemorazioni: battuta di Fiorello su Ignazio La Russa

Per la Cassazione il saluto romano non si configura sempre come reato: la battuta di Fiorello durante ViVaRai2, che ironizza sul presidente La Russa

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Dopo le polemiche sui fatti di Acca Larentia, la Cassazione ha stabilito che il saluto romano si configura come reato di apologia di fascicmo solo quando c’è il “concreto pericolo di riorganizzazione del disciolto partito fascista”. Reazioni contrastanti, dalla soddisfazione di CasaPound all’ironia di Fiorello sul presidente La Russa.

La Cassazione sul saluto romano

Il saluto romano si configura come reato a seconda del contesto nel quale è utilizzato. È quanto stabilito dalla Corte suprema di Cassazione, che a sezioni riunite a deciso che il saluto fascista, se utilizzato in forma commemorativa, non è reato.

Nello specifico, il saluto romano e la chiamata del “presente” sono “un rituale evocativo della gestualità propria del disciolto partito fascista” che dunque “integra il delitto previsto dall’articolo 5 della legge Scelba” laddove, “avuto riguardo a tutte le circostanze del caso, sia idonea a integrare il concreto pericolo di riorganizzazione del disciolto partito fascista”.

Saluto romano è reato per la Cassazione, ma non nelle commemorazioni: battuta di Fiorello su Ignazio La RussaFonte foto: ANSA
Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, sul quale Fiorello ha ironizzato in seguito alla sentenza della Cassazione che stabilisce quando il saluto romano si configura come reato

La Corte si era in realtà espressa sul caso di otto persone condannate in appello (in primo grado erano stati tutti assolti) per aver fatto il saluto fascista in occasione di una commemorazione nel 2016, che si differenzia però dal caso di Acca Larentia: “Con 5mila persone è una cosa diversa rispetto a quattro nostalgici che si vedono davanti a una lapide di un cimitero di provincia e uno di loro alza il braccio. Bisogna distinguere la finalità commemorativa con il potenziale pericolo per l’ordine pubblico”.

Le reazioni della destra

Soddisfazione, più o meno esplicita, è arrivata trasversalmente dall’universo della destra italiana. A cominciare dal presidente del Senato, Ignazio La Russa, che stando a quanto riportato da Ansa ha accolto con “rispettoso riconoscimento” la sentenza della Cassazione, che “si commenta da sola e alla quale non occorre aggiungere altro”.

In una intervista al Corriere il presidente La Russa aveva chiarito la sua intenzione “da avvocato” di voler attendere “con interesse” l’esito “della imminente decisione a sezioni riunite della Cassazione” perché, a suo dire, occorreva “chiarezza”.

Soddisfazione anche dal movimento di estrema destra di matrice neofascista CasaPound, per il quale la sentenza è “una vittoria storica” che “mette la parola fine anche alle polemiche indegne che si sono scatenate dopo la commemorazione di Acca Larentia”.

La battuta di Fiorello su La Russa

C’è anche però chi ha preferito ironizzare (con un pizzico di satira) sulla vicenda, come Fiorello, che durante la puntata vi Viva Rai2 andata in onda nella mattinata di oggi – venerdì 19 gennaio – ha lanciato una stoccata proprio al presidente del Senato.

Secondo il conduttore, con la sentenza della Cassazione “La Russa ha cominciato a fare il saluto ieri sera”. Una battuta per ironizzare sulle mai nascoste simpatie di destra del presidente.

“È stato ricoverato per una lussazione alla spalla. Sul referto c’è proprio scritto lussazione per saluto romano” ha poi concluso il conduttore.

fiorello-viva-rai2 Fonte foto: IPA
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