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Trovata impiccata in doccia a Caldiero vicino Verona, indagato il compagno della vittima 27enne

Giovane donna trovata impiccata nel bagno di casa a Caldiero, vicino Verona: morte giudicata “sospetta”, indagini in corso. Disposta l’autopsia

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Una donna di 27 anni è stata ritrovata priva di vita dal compagno nel bagno del suo appartamento a Caldiero, in provincia di Verona. L’uomo ha chiamato i Carabinieri, che dopo i primi rilievi hanno classificato la morte come “sospetta”: indagini ancora in corso.

La donna morta a Caldiero (Verona)

È giallo a Caldiero, comune della provincia di Verona, dove nella giornata di domenica 1 dicembre una giovane donna di 27 anni di origini calabresi, Cristina Pigliese, è stata ritrovata priva di vita nel proprio appartamento, sito in via Marinetti.

A trovare la donna, come spiegato dal Corriere della Sera, è stato il compagno, un uomo di 40 anni residente a Caldiero che ha chiamato i Carabinieri dicendo di aver trovato la 27enne impiccata al tubo flessibile della doccia.

caldiero veronaFonte foto: © 2024 OpenMapTiles | © 2024 OpenStreetMap contributors | © 2024 TomTom | Tuttocittà
Caldiero, comune della provincia di Verona nel quale è stato ritrovato il corpo senza vita di una donna di 27 anni

Sul posto sono quindi accorsi i Carabinieri della stazione di Tregnago e dell’aliquota radiomobile della compagnia di San Bonifacio, che hanno effettuato i primi rilievi nell’appartamento, in presenza anche del sostituto procuratore di turno, per poi informare la Procura, che ha quindi assunto la direzione delle indagini.

I dubbi sulla morte

Nell’appartamento è quindi giunto anche il medico legale, impegnato a ricostruire quanto accaduto. La salma è stata poi sequestrata, trasferita presso l’istituto di Medicina Legale dell’ospedale di Borgo Roma e sarà presto sottoposta ad autopsia, disposta dopo aver concluso gli accertamenti preliminari.

Successivamente, le Forze dell’Ordine hanno ascoltato alcuni testimoni e persone informate sui fatti, per poi disporre il sequestro dell’appartamento. Proprio al termine degli accertamenti, il compagno della donna è stato messo sotto indagine, anche per permettere la nomina di consulenti in vista dell’esame autoptico.

Come spiegato da Raffaele Tito, Procuratore capo di Verona, per “consentire al compagno della donna di poter esercitare tutte le garanzie di legge, il medesimo è stato iscritto sul registro degli indagati per il delitto di omicidio volontario”.

I sospetti sul caso

Sebbene inizialmente si sia pensato a un gesto estremo, i primi sopralluoghi, dai quali sarebbero emerse alcune anomalie, hanno messo non pochi dubbi agli inquirenti, che non escludendo una morte violenta hanno quindi aperto un’inchiesta sul caso.

La vittima, Cristina Pugliese, era originaria di Marina di Gioiosa Ionica, in provincia di Reggio Calabria, ed era madre di una bambina di 5 anni.

carabinieri-1 Fonte foto: iStock
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