Sentenza della Cassazione sulla strage di Rigopiano, decisione su condanne definitive e processo da rifare
La Corte di Cassazione ha confermato la condanna dell'ex prefetto Provolo e ha chiesto un nuovo processo per i dirigenti della Regione Abruzzo sulla strage dell'hotel di Rigopiano
La Corte di Cassazione ha emesso la sentenza sulla strage dell’hotel di Rigopiano di Farindola confermando la condanna all’ex prefetto di Pescara Francesco Provolo e chiedendo un nuovo processo per sei dirigenti della Regione Abruzzo.
- La sentenza della Cassazione su Rigopiano
- Perché la sentenza è slittata
- La strage dell'hotel
- Chi erano le vittime
La sentenza della Cassazione su Rigopiano
I giudici della sesta sezione penale della corte di Cassazione hanno riformato parzialmente la sentenza d’Appello per la strage di Rigopiano. Dopo la requisitoria degli scorsi giorni, infatti, hanno deciso di confermare delle condanne e chiedere invece un nuovo processo per dirigenti precedentemente assolti.
A essere condannato, con la conferma di quanto chiesto, è l’ex prefetto Francesco Provolo. Per lui, stando a quanto deciso, diventa definitiva la condanna a un anno e otto mesi per rifiuto di atti d’ufficio e falso.
I parenti delle vittime del disastro di Rigopiano davanti alla Cassazione
Appello bis invece per sei persone, tutti dirigenti della Regione Abruzzo all’epoca dei fatti, che erano stati assolti nei due precedenti gradi di giudizio
Perché la sentenza è slittata
La decisione doveva arrivare lo scorso 28 novembre, ma è slittata a martedì 3 dicembre.
I giudici, infatti, hanno deciso di prendere tempo dopo che è emersa la “complessità del processo” per il numero di posizioni da vagliare.
La strage dell’hotel
Sono passati sette anni dalla strage dell’hotel di Farindola, a Rigopiano. Era il 18 gennaio 2017 quando, dopo una serie di scosse di terremoto, l’hotel venne investito dalla valanga distaccatasi dal massiccio orientale del Gran Sasso tra il Vado di Siella e il Monte Siella.
La neve colpì con violenza la struttura del Rigopiano – Gran Sasso Resort, causando 29 vittime. Tra i morti 11 dipendenti della struttura, tra cui anche il proprietario Roberto Del Rosso, e 18 ospiti.
Le operazioni di soccorso, ritardate per la forte tempesta che colpì la zona, andarono a rilento e si conclusero dopo diversi giorni.
Chi erano le vittime
A perdere la vita, come detto, sono stati in 29.
Tra i 18 ospiti:
- Valentina Cicioni (ospite, 32 anni);
- Marco Tanda (ospite, 25 anni);
- Jessica Tinari (ospite, 24 anni);
- Tobia Foresta (ospite, 60 anni);
- Bianca Iudicone (ospite, 50 anni);
- Stefano Feniello (ospite, 28 anni);
- Marina Serraiocco (ospite, 36 anni);
- Domenico Di Michelangelo (ospite, 41 anni);
- Piero Di Pietro (ospite, 53 anni);
- Rosa Barbara Nobilio (ospite, 51 anni);
- Sebastiano Di Carlo (ospite, 49 anni);
- Nadia Acconciamessa (ospite, 47 anni);
- Sara Angelozzi (ospite, 40 anni);
- Claudio Baldini (ospite, 40 anni);
- Luciano Caporale (ospite, 54 anni);
- Silvana Angelucci (ospite, 46 anni);
- Marco Vagnarelli (ospite, 44 anni);
- Paola Tomassini (ospite, 46 anni).
Tra gli 11 dipendenti, invece:
- Roberto Del Rosso (proprietario e gestore, 53 anni);
- Linda Salzetta (addetta alla Spa, 31 anni);
- Alessandro Giancaterino (maitre, 42 anni);
- Cecilia Martella (estetista e massaggiatrice nel centro benessere, 24 anni);
- Emanuele Bonifazi (addetto reception, 29 anni);
- Luana Biferi (staff hotel, 30 anni);
- Marinella Colangeli (addetta alla Spa dell’hotel, 32 anni);
- Alessandro Riccetti (addetto reception, 33 anni);
- Ilaria Di Biase (cuoca, 22 anni);
- Gabriele D’Angelo (cameriere, 31 anni);
- Dame Faye (tuttofare, 30 anni).