Autovelox approvato ma non omologato, ordinanza della Cassazione dichiara la multa nulla: il caso
La Cassazione smentisce il ministero dei Trasporti: l'autovelox deve essere sia approvato che omologato. In caso contrario la multa non è valida
Una recente ordinanza della Cassazione apre a migliaia di eventuali ricorsi contro le multe prese in seguito alle foto degli autovelox. I supremi giudici hanno specificato che l’autovelox non deve essere solo approvato, ma anche omologato. In caso contrario, le multe non sono valide.
- Omologazione e approvazione dell'autovelox
- Il ricorso di Treviso
- Il precedente
- Il commento del sindaco di Treviso
Omologazione e approvazione dell’autovelox
La Cassazione, con l’ordinanza 10505/2024 del 19 aprile, ritiene dunque illegittima la prassi fino ad oggi seguita dalla polizia e dai vigili urbani.
Fino ad oggi, secondo le circolari del ministero dei Trasporti, omologazione e approvazione erano sostanzialmente utilizzati come sinonimi. La Cassazione è intervenuta per cambiare le carte in tavola. L’omologazione, infatti, prevede test e controlli più stringenti della semplice approvazione.
Molti degli autovelox oggi in funzione in Italia sono approvati, ma non omologati. Questo si traduce nella possibilità per gli automobilisti sanzionati di poter sperare nel ricorso. La legge, inoltre, impone la taratura annuale dello strumento di rilevazione.
Il ricorso di Treviso
Il caso nasce dalla multa presa da un avvocato a Treviso. L’uomo è stato sanzionato per aver viaggiato a 97 chilometri all’ora in un tratto in cui la velocità massima consentita è di 90 km/h.
Al ricorso dell’avvocato, approvato, il Comune di Treviso ha risposto con un altro ricorso recentemente respinto dalla Cassazione. La multa, in definitiva, è stata annullata perché l’autovelox che aveva rilevato l’infrazione era stato unicamente approvato.
Il precedente
L’ordinanza della Cassazione apre potenzialmente le porte a una valanga di ricorsi. I Comuni italiani saranno ora costretti a mettere a budget delle risorse per provvedere all’omologazione degli autovelox, ove dovesse mancare.
Intanto il nuovo codice della strada voluto dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha introdotto numerose novità, alcune delle quali vanno a modificare l’utilizzo degli autovelox.
Recentemente è emerso come in Italia sia presente il 10% di tutti gli autovelox del mondo.
Il commento del sindaco di Treviso
Raggiunto da La Repubblica, il sindaco di Treviso Mario Conte ha ammesso che “un po’ di preoccupazione c’è”. Il Comune ha tuttavia emesso una nota in cui spiega che gli autovelox rimarranno attivi.
“Preso atto dell’ordinanza della Suprema Corte di Cassazione, – viene scritto – fermo restando un maggiore approfondimento delle motivazioni e delle conseguenze del citato provvedimento anche con la ditta che fornisce la strumentazione si ritiene opportuno mantenere operativi i sistemi di rilevazione della velocità considerato che i termini per l’eventuale notificazione delle sanzioni possono scadere successivamente all’emanazione di ulteriori pronunce giurisprudenziali o auspicabili provvedimenti normativi o regolamentari”.