Matteo Salvini sfida i sindaci sugli autovelox con le nuove regole del suo decreto: cosa può cambiare da marzo
Matteo Salvini sfida i sindaci sulle zone 30 e prepara un decreto con nuove regole sugli autovelox in Italia: cosa può cambiare dal mese di marzo
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini vuole riorganizzare gli autovelox con nuove regole ed è pronto a sfidare i sindaci sulle zone 30.
- Cosa ha detto Matteo Salvini sugli autovelox
- Il messaggio sugli autovelox di Matteo Salvini su X
- Le nuove regole pensate da Matteo Salvini sugli autovelox
Cosa ha detto Matteo Salvini sugli autovelox
Ai microfoni di ‘Rtl 102.5’, Matteo Salvini ha affermato che sugli autovelox “non può esserci il fai da te” e ha spiegato che il governo sta pensando a una “omologazione nazionale” perché “per salvare vite vicino a scuole, ospedali, una curva pericolosa ci sta, ma piazzati dalla sera alla mattina su stradoni per tassare gli automobilisti hanno poco a che fare con la sicurezza“.
Il vice presidente del Consiglio ha aggiunto: “Il limite dei 50 in stradoni larghi larghi larghi lascio a voi giudicare se è per sicurezza o per fare alcune centinaia di multe al giorno”.
In Italia sono in arrivo nuove regole sugli autovelox.
Il messaggio sugli autovelox di Matteo Salvini su X
Nella giornata di domenica 18 febbraio, Matteo Salvini aveva commentato la notizia sul boom di multe in Italia con un messaggio su ‘X’: “Come ministero siamo impegnati per limitare il moltiplicarsi degli autovelox ‘fai-da-te’ ovunque. I rilevatori di velocità sono utili nei punti e nelle strade più a rischio, ma non possono essere piazzati ovunque, senza alcuna motivazione di sicurezza, solo per tartassare lavoratori e automobilisti”.
Le nuove regole pensate da Matteo Salvini sugli autovelox
Come si legge su ‘Il Messaggero’, il decreto interministeriale Autovelox, scritto dagli uffici dell’Interno e delle Infrastrutture, è atteso nel mese di marzo.
Tra le nuove regole, una prevede lo stop ai rilevatori per la velocità nelle aree dei centri storici dove auto e moto non possono superare i 30 km all’ora, lanciate e rivendicate da diversi sindaci in Italia. I misuratori potranno essere montati sulle strade comunali solo dove il limite di velocità non è inferiore ai 50 chilometri orari, incluse le zone 30.
Un’altra regola che dovrebbe essere contenuta nel nuovo decreto sugli autovelox prevede che i misuratori non potranno essere installati sulle strade provinciali e regionali, se il limite previsto su quelle strade è già inferiore ai 90 chilometri orari.
Nel decreto voluto da Salvini è poi previsto che, al di fuori dai centri abitati, ci debba essere almeno un chilometro tra l’autovelox e il cartello che ne annuncia il suo funzionamento. Anche nei centri storici, ci deve essere un’adeguata segnalazione. Sarà previsto inoltre anche un distanziamento (al momento non ancora quantificato) tra un dispositivo e l’altro.
Nel decreto interministeriale dovrebbe essere chiarito che gli autovelox possono essere usati solo in presenza di una reale esigenza di tutelare la sicurezza della circolazione e di stimolare comportamenti virtuosi. In alcuni tratti è previsto anche il ritorno della contestazione immediata della sanzione (per esempio quando le rilevazioni sono effettuate con l’utilizzo di dispositivi a bordo di un veicolo in movimento).
Più in generale, gli autovelox in Italia dovranno essere autorizzati dalla Prefettura.