Cassazione conferma la condanna di Walter Biot per spionaggio, 29 anni per la vendita di notizie segrete
La Cassazione ha condannato in via definitiva Walter Biot a 29 anni per spionaggio. L'ex alto funzionario aveva venduto segreti ai russi per 5.000 euro
Termina nel peggiore dei modi, per l’imputato, la spy story dell’Eur: la Cassazione ha condannato in via definitiva Walter Biot a 29 anni di carcere per spionaggio. Il funzionario aveva venduto segreti militari ai russi in cambio di 5.000 euro. La vicenda risale al 30 marzo 2021, quando Biot venne fermato dai carabinieri di Roma nel quadrante ovest della Capitale mentre era in macchina con il dipendente dell’ambasciata di Mosca Dmitry Ostroukhov. Nell’abitacolo venne trovata una scheda Sd piena di informazioni top secret.
- Funzionari russi espulsi dall'Italia
- Spionaggio allo Stato Maggiore della Difesa
- Walter Biot fotografato sul fatto
Funzionari russi espulsi dall’Italia
Dimitri Ostroukhov era assistente dell’addetto militare dell’ambasciata russa a Roma Alexey Nemudrov. Entrambi vennero poi espulsi dall’Italia.
Spionaggio allo Stato Maggiore della Difesa
Biot aveva fotografato una serie di atti mentre era in servizio presso il suo ufficio allo Stato Maggiore della Difesa, settore Politica militare e pianificazione, che si occupa della proiezione di tutti gli assetti italiani della Difesa in teatri operativi esteri e della polizia internazionale delle forze armate italiane sotto il patrocinio di Nato, Ue e Onu.
Alexey Nemudrov in una foto del 2020.
La Cassazione ha dunque confermato quanto stabilito dalla corte d’Appello militare, respingendo il ricorso di Biot.
L’ex capitano di fregata sbarcato nel 2010 dalla portaerei Garibaldi per andare a svolgere alte funzioni burocratiche è finito due volte sotto processo per gli stessi fatti: di fronte alla giustizia penale ha preso 20 anni di carcere in primo grado, mentre la sua vicenda di fronte alla giustizia militare è terminata, come detto, con una condanna in via definitiva a 29 anni.
La scheda di memoria traboccante di segreti di Stato era custodita nel bugiardino di una confezione di Crestol, nascosta di fianco a uno smartphone Huawei, dietro un lembo di stoffa, tra il sedile posteriore e quello del passeggero dell’auto di Biot.
Nella schedina c’erano 181 foto che immortalavano varie parti di 19 documenti top secret. Solo 4 di essi sono stati resi noti durante il procedimento.
Walter Biot fotografato sul fatto
Come riporta Sky TG24, agli atti dell’indagine ci sono anche tre video del 18, 23 e 25 marzo 2021: in essi l’ufficiale è immortalato mentre fotografa dal pc i documenti da consegnare ai russi.