Ultime news sulla guerra in Ucraina, diretta e aggiornamenti: cosa sta succedendo ora
Cosa succede tra Russia e Ucraina? La diretta della guerra, approfondimenti e ultime notizie sull'invasione e i bombardamenti in corso
Nella notte tra il 23 e il 24 febbraio la Russia ha avviato una vasta operazione militare in Ucraina. L’offensiva di Mosca, partita da tre diversi fronti, è arrivata in poco tempo alle porte della capitale Kiev. La tensione è cresciuta alla fine del 2021, quando la Russia ha iniziato a schierare al confine dell’Ucraina sempre più soldati. Poi la situazione è precipitata: prima la decisione di Putin di riconoscere le due repubbliche separatiste nel Donbass poi la dichiarazione di guerra e l’avvio della vasta operazione militare.
- Le cause della guerra in Ucraina: il riassunto
- Gli eserciti e le forze in campo di Russia, Ucraina e dei rispettivi alleati
- Quali Paesi fanno parte della Nato
- Dove si trova il Donbass e perché è importante
- Quali scenari potrebbero portare alla Terza Guerra Mondiale
Lo scenario politico vede contrapposta la Russia agli Stati Uniti e agli alleati Nato. A margine rimangono superpotenze come la Cina, oppure stati nell’orbita russa. Putin è il protagonista assoluto di questa guerra, con i suoi confronti a distanza con l’americano Biden. Ma sono saliti agli onori delle cronache anche altri personaggi, dal presidente ucraino Zelensky all’omologo bielorusso Lukashenko.
- Quali sono gli obiettivi di Putin
- Chi è Volodymyr Zelensky, il presidente dell’Ucraina
- Chi è Lukashenko, il presidente della Bielorussia e alleato di Putin
- Chi è Mizintsev, il “macellaio di Mariupol”
L’attenzione è anche per le armi utilizzate in guerra e per il pericolo nucleare dovuto sia alla paura di un utilizzo catastrofico di testate nucleari che alla presenza di molte centrali sul terreno di battaglia.
- Quante sono e dove si trovano le centrali nucleari in Ucraina
- Chi può dare l’ordine per il lancio di un missile nucleare
- Cosa sono le bombe termobariche
La guerra in Ucraina non viene combattuta solo sul campo da soldati, carri armati, caccia militari e missili. Una delle armi utilizzate è quella finanziaria e dietro la crisi ci sono profonde ragioni economiche e significative ripercussioni sull’economia italiana.
- Sanzioni: cos’è lo Swift e come funziona
- Quanto gas viene importato dalla Russia
- Gasdotto Nord Stream 2: dove si trova e perché è importante
- Quanto grano viene importato dalla Russia
- Le grandi aziende in fuga dalla Russia
Guerra Russia-Ucraina, gli ultimi aggiornamenti
28 settembre. Stranieri invitati a lasciare la Russia “immediatamente”
22.51 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato, su Twitter, l’arrivo di aiuti militari per 1,1 miliardi di dollari dagli Usa: “Oggi il dipartimento della Difesa americano ha annunciato un nuovo pacchetto di sostegno alla sicurezza da 1,1 miliardi di dollari per l’Ucraina. Avremo altri 18 Himars, altro equipaggiamento cruciale che avvicinerà la vittoria. Una decisione molto tempestiva che dimostra che il ricatto russo non funziona. Grazie al presidente degli Stati Uniti e a tutti i nostri amici americani”.
20.50 – Karine Jean-Pierre, portavoce della Casa Bianca, ha detto che gli Stati Uniti non riconosceranno mai i tentativi russi di annettersi parti del territorio ucraino. Inoltre, la stessa portavoce ha annunciato nuove sanzioni economiche in arrivo contro Mosca.
18.54 – La premier britannica Liz Truss ha sentito telefonicamente il presidente ucraino Volodymyr Zelensly. Lo rende noto Downing Street. Nel corso del colloquio Truss ha ribadito al leader di Kiev il “fermo sostegno” ribadendo che Londra “non avrebbe mai riconosciuto i tentativi russi di annettere territorio sovrano” tramite “falsi referendum”.
17.30 – “È in corso una guerra e credo sia un errore pensare che sia un film di cowboy dove ci sono buoni e cattivi. Ed è un errore anche pensare che questa è una guerra tra Russia e Ucraina e basta. No: questa è una guerra mondiale”. Lo ha detto il Papa in occasione del suo viaggio in Kazakistan. La conversazione è del 15 settembre ed è stata raccolta dal direttore de La Civiltà Cattolica padre Antonio Spadaro.
16.10 – Secondo Angela Merkel, le dichiarazioni di Vladimir Putin sulle armi nucleari vanno prese sul serio. L’ex cancelliera tedesca, secondo quanto riportato dalla radio tedesca ‘Rnd’, ha detto: “Bisogna prendere sul serio le sue parole” e “non minimizzarle fin dall’inizio come se fossero un bluff”. LE DICHIARAZIONI DI ANGELA MERKEL
15.45 – La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, citata dalla Tass, ha lanciato un appello sugli incidenti avvenuti al gasdotto Nord Stream. Zakharova ha invitato il presidente americano Joe Biden a chiarire se gli Usa abbiano qualche responsabilità in merito.
14.00 – Il ministro degli Esteri polacco Zbigniew Rau, alla ‘Nbc’, ha dichiarato che la risposta della Nato a qualsiasi uso di armi nucleari da parte della Russia in Ucraina sarà “devastante”.
12.40 – L’ambasciata americana a Mosca sta invitando i cittadini statunitensi a “lasciare la Russia immediatamente”, usando le “limitate opzioni” di trasporto commerciale disponibili. Sarebbero particolarmente a rischio le persone con doppia cittadinanza. L’appello si aggiunge a quello, arrivato in mattinata, delle ambasciate di Bulgaria e Polonia.
11.30 – Il portavoce del ministro degli Esteri sinico fa sapere che la posizione della Cina sulla guerra in Ucraina e i referendum della Russia “è stata sempre chiara” e a sostegno de “l’integrità sovrana e territoriale di tutti i Paesi”, che “dovrebbe essere rispettata” insieme a tutti i principi della Carta dell’Onu.
09.05 – Lo Stato Maggiore delle Forze armate ucraine, nel suo report giornaliero, afferma che nelle forze di occupazione russe è iniziata l’accoglienza del personale richiamato dalla mobilitazione parziale: “parziale. Sono arrivati rinforzi per le unità del primo reggimento di carri armati, seconda divisione di fucili motorizzati del primo esercito di carri armati, che sono schierati in zone di combattimento zona”. Personale che, sostengono, “Non hanno svolto alcun addestramento. Persone condannate per reati penali sono arrivate a rinforzare le unità che stanno già combattendo in Ucraina”.
07.03 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha commentato in un video i risultati del controverso referendum tenutosi nei giorni scorsi: “agiremo per proteggere il nostro popolo nelle regioni di Kherson, Zaporizhzhia, nel Donbass, nelle zone occupate di Kharkiv e in Crimea” ha detto sui social, aggiungendo inoltre che le autorità russe hanno rivendicato i risultati. “È chiaro e comprensibile che a queste condizioni Kiev non può negoziare con la Russia” annuncia.
27 settembre. Referendum Donbass: il sì passa col 97% dei voti
00:11 – Giorgia Meloni accoglie gli auguri di Zelensky per il nuovo governo e su Twitter scrive: “Caro Zelensky, sai che puoi contare sul nostro leale sostegno alla causa della libertà del popolo ucraino. Sii forte e mantieni la tua fede!”.
22.47 – Secondo ‘Unian’, le forze armate di Kiev hanno abbatuto due missili russi dal Mar Nero verso Odessa. Volodymyr Zelensky ha inviato un videomessaggio al Consiglio di Sicurezza dell’Onu per ribadire che “con Putin non c’è più nulla su cui discutere”. Il riferimento era ai referendum per l’annessione delle regioni ucraine. La Russia, a tal proposito, nella persona dell’ambasciatore Vassily Nebenzia all’Onu, ribatte: “I referendum sono stati condotti in maniera trasparente”.
19.45 – L’Unione Europea “sta pagando un prezzo” per il sostegno all’Ucraina a causa dell’impennata dei prezzi dell’energia e “dobbiamo prepararci a un duro inverno”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ad un convegno del gruppo Socialisti e Democratici al Parlamento europeo.
19.10 – “Non conosciamo ancora i dettagli di quello che è successo lì, ma possiamo vedere chiaramente che c’è stato un atto di sabotaggio“. Così il premier polacco Mateusz Morawiecki ha commentato l’imponente fuga di gas dal gasdotto Nord Stream nel Baltico.
18.30 – “Ho appena parlato con il presidente Zelensky e ho chiarito che gli alleati della Nato sono incrollabili nel nostro sostegno alla sovranità e al diritto di autodifesa dell’Ucraina: i referendum fasulli indetti dalla Russia non hanno alcuna legittimità e sono una palese violazione del diritto internazionale, queste terre sono dell’Ucraina”. Così su Twitter il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.
17.50 – In Siberia un giovane russo richiamato alle armi ha sparato e ucciso un comandante all’interno di un centro di reclutamento militare.
17.08 – Secondo i dati preliminari della Commissione elettorale, al controverso referendum per l’annessione delle repubbliche di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia alla Federazione Russa ha vinto il sì con il 97% dei voti. Il conteggio finora comprende tra il 12 e il 20% dei voti, ma sembra che in alcuni territori si sia superato anche il 98%. Il referendum non è stato riconosciuto dall’Ucraina ed è fonte di nuova tensione tra i territori del Donbass e Kiev.
15.43 – Preoccupa la situazione del gasdotto Nord Stream: è stata indetta una riunione di emergenza tra Danimarca e Svezia dopo la scoperta di fughe di gas lungo la tratta off shore. “Non voglio fare speculazioni su quello che è accaduto. Bisogna capirlo con certezza e come influisce sulla nostra sicurezza” ha detto la ministra degli esteri svedese, Ann Linde. L’osservatorio sismico svedese, inoltre, ha rivelato “due forti esplosioni” nelle acque interessato dalle perdite – lo riferisce la tv svedese Stv. “Si vede chiaramente come le onde rimbalzino dal fondo alla superficie. Non c’è dubbio che sia stato uno scoppio” ha dichiarato il docente di sismologia Bjorn Lund.
13:40 – “Oggi, nel contesto di un’operazione militare speciale e dei referendum nel Donbass, salvare persone in tutti i territori, cioè in tutti i territori in cui si tiene questo referendum, è al centro dell’attenzione della nostra intera società, dell’intero Paese”. Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, secondo quanto riportano le agenzie di stampa russe.
12:25 – La Commissione Europea considera “certamente un’opzione” imporre sanzioni individuali ai cittadini europei che si trovano nelle regioni ucraine dove sono in corso i referendum “come osservatori”. Lo sostiene un portavoce dell’esecutivo Ue, sottolineando come “non ci siano solo europei”. “Ogni sostegno a questi referendum sarà considerato come illegale e ovviamente tutto dipenderà dal livello di partecipazione accordato. Certo, la responsabilità di capire se vanno adottate misure, caso per caso, è degli Stati membri”.
12:20 – Le nostre sanzioni economiche alla Russia stanno funzionando: la Russia sta soffrendo la sua più grave recessione dagli anni Novanta e si attende “un crollo del suo Pil pari all’11%” che rappresenta la contrazione “più forte dalla caduta dell’Unione Sovietica”. Lo ha dichiarato Luc Pierre Devigne, vice direttore generale del Seae (Servizio europeo per l’azione esterna) nell’audizione alle commissioni congiunte per gli Affari esteri e la Difesa del Parlamento europeo.
12:15 – Il Cremlino definisce la diminuzione della pressione sulle linee del gasdotto Nord Stream “una situazione senza precedenti che richiede un’indagine urgente”. Lo afferma il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, secondo quanto riferisce la Tass.
12:10 – Varsavia punta il dito contro Mosca per le tre fughe di gas scoperte lungo i gasdotti NordStream 1 e NordStream 2. Per le autorità polacche si tratterebbe di una provocazione russa: “Purtroppo, il nostro vicino persegue costantemente una politica aggressiva. Se è capace di una politica militare aggressiva in Ucraina è ovvio che non si può escludere alcuna provocazione, anche…in Europa occidentale”, ha dichiarato il viceministro degli Esteri Marcin Przydacz.
11:15 – Il gasdotto Nord Stream 1 che collega la Russia alla Germania è stato interessato da due fughe di gas nel Mar Baltico. A lanciare l’allarme, le autorità danesi e svedesi il giorno dopo l’annuncio di un’altra perdita dal gasdotto Nord Stream 2. Oggetto di un braccio di ferro geopolitico, i due gasdotti gestiti da un consorzio dipendente dal colosso russo Gazprom non sono operativi come conseguenza della guerra in Ucraina. Ma entrambi erano ancora pieni di benzina e contengono gas sotto pressione. Nord Stream Ag, l’operatore della rete, ha riferito da parte sua che tre condotte deli gasdotti Nord Stream 1 e 2 hanno subito danni “senza precedenti” in un solo giorno. E ha spiegato che è impossibile stimare quando potrà essere ripristinata la capacità di funzionamento dei due.
11.00 – I bambini uccisi in Ucraina dal giorno dell’invasione russa sono 395, mentre 1.171 sono i feriti. Lo ha reso noto l’ufficio del Procuratore generale ucraino, precisando che gran parte delle vittime si è registrata nelle regioni di Donetsk, Kharkiv, Kiev, Mykolaiv e Chernihiv.
9.00 – La ministra degli Esteri francese Catherine Colonna si trova a Kiev in segno di supporto all’Ucraina. Lo ha reso noto la stessa ministra su Twitter con un breve messaggio e una foto: “Ciao Ucraina, la Francia è al tuo fianco“.
7.00 – Nel consueto messaggio notturno, il presidente Volodymyr Zelensky ha detto che l’Ucraina continua a impegnarsi per respingere la Russia nell’oblast di Donetsk. Poi ha affermato: “I continui tentativi dell’offensiva russa nella regione di Donetsk passeranno sicuramente alla storia delle guerre come uno dei più cinici omicidi dei propri soldati”.
26 settembre. Minaccia nucleare, gli Usa lanciano l’allarme
23.00 – L’ambasciata russa a Roma ha diffuso tramite i propri canali social una precisazione “in merito alla discussione sulla possibilità di utilizzo di armi nucleari da parte degli Stati Uniti e della Russia. La dottrina americana consente l’uso di armi nucleari in caso di minaccia agli interessi degli Stati Uniti, dei suoi alleati e partner. Quella russa solo in risposta a un attacco, quando sia minacciata l’esistenza stessa dello stato”.
22.00 – I servizi di sicurezza dell’Ucraina hanno reso nota la cattura di un militare russo, ritenuto essere tra i responsabili delle atrocità di Bucha. Secondo il comunicato, il militare russo avrebbe sparato contro l’auto di un civile nei pressi del villaggio di Zdvizhivka, uccidendo l’autista. Il corpo dell’uomo era stato poi sepolto in un bosco vicino.
19.30 – “L’Italia è un alleato della Nato, un partner del G7 e dell’Ue, e lavoreremo con il Paese sulle questioni comuni come la guerra in Ucraina”. Lo ha dichiarato Karine Jean-Pierre, portavoce della Casa Bianca, in conferenza stampa, parlando dei risultati delle elezioni in Italia.
18.43 – Secondo i servizi di sicurezza russi, almeno 261 mila uomini in età di chiamata alle armi hanno lasciato la Russia la scorsa settimana dopo l’annuncio della mobilitazione parziale. Mosca starebbe pensando di chiudere i confini a tutti gli uomini in età arruolabile.
17.26 – “L’era del ricatto nucleare deve finire, l’idea che un Paese possa combattere e vincere una guerra nucleare è folle. Le armi nucleari sono il potere più distruttivo mai creato. Qualsiasi uso di un’arma atomica provocherebbe un Armageddon umanitario. Dobbiamo fare un passo indietro”. Sono state le parole di Antonio Guterres, segretario generale Onu, in occasione della giornata mondiale sull’eliminazione delle armi nucleari.
16.49 – “Siamo pronti ad accogliere qualsiasi forza politica in grado di andare oltre il mainstream consolidato, pieno di odio verso il nostro Paese, e di mostrarsi più oggettiva e costruttiva nei confronti”. È il messaggio con cui il presidente russo Vladimir Putin ha salutato i risultati parziali delle elezioni italiane.
14.00 – Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha dichiarato che la Russia ha “canali dialogo, ma molto sporadici” con gli Stati Uniti d’America su questioni relative alle armi nucleari. Questi scambi, ha spiegato ancora Peskov, permettono alle due potenze di delineare le loro posizioni.
13.00 – Mentre prosegue il conflitto in Ucraina, in Russia un uomo armato è entrato in una scuola nella città di Izhevsk e ha aperto il fuoco: decine di feriti nella sparatoria, diversi bambini tra le vittime.
11.30 – Il presidente russo Vladimir Putin ha ammesso durante i colloqui con il suo omologo turco Recep Erdogan a Samarcanda che la Russia potrebbe tornare a negoziare con l’Ucraina. Lo ha rivelato il ministro degli Esteri di Ankara Mevlüt Cavusoglu, citato dall’agenzia di stampa statale russa ‘Tass’.
09.00 – Una forte esplosione è risuonata nel centro di Melitopol, regione ucraina di Zaporizhzhia, dove e’ in corso il referendum voluto dalla Russia sull’annessione dei territori occupati nel Sud-est e Sud ucraino. Lo riferisce Ria Novosti. Un violento scoppio si era gia’ registrato il 23 settembre, primo giorno della consultazione imposta da Mosca.
07.00 – Le conseguenze sarebbero “catastrofiche” se il presidente russo Vladimir Putin mettesse in atto la sua minaccia di usare armi nucleari nella guerra in Ucraina. È il monito lanciato da un alto consigliere del presidente americano Joe Biden. Gli Stati Uniti intendono chiarire alla Russia “quali sarebbero le conseguenze se prendesse il sentiero oscuro dell’uso delle armi nucleari, e sarebbero catastrofiche”, ha affermato Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, alla Nbc.
25 settembre. La Russia vieta ai cittadini in età di mobilitazione di lasciare il Paese
22.00 – I Comitati Centrali elettorali delle repubbliche separatiste di Donetsk e di Luhansk hanno riconosciuto validi i referendum per l’annessione alla Russia. Secondo quanto riporta Tass, che cita Elena Kravchenko, capo della Commissione elettorale centrale della Regione di Luhansk, e l’omologo di Donetsk Alexander Kofman, in entrambe le auto-proclamate repubbliche si e’ oltre il 50%, dato che rende valido il voto.
21.00 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista alla Cbs, ha annunciato che gli Stati Uniti hanno inviato due sistemi di difesa aerea Nasams in Ucraina. “Abbiamo assolutamente bisogno che gli Stati Uniti mostrino leadership. Voglio ringraziare il presidente Biden per una decisione positiva che e’ gia’ stata presa”, ha detto Zelensky
20.00 – “La coscrizione di massa forzata dei tartari di Crimea è un vero genocidio etnico e un’enorme tragedia per l’intera nazione”. Lo scrive su Twitter Mikhailo Podolyak, uno dei consiglieri del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo le notizia sulla convocazione militare arrivata a circa 1500 tartari della penisola sul Mar Nero, annessa unilateralmente dalla Russia nel 2014. “Costringere i cittadini a una guerra nelle regioni occupate non e’ altro che il tentativo di Mosca di ripulire il territorio da una popolazione che non le e’ leale”, aggiunge Podolyak.
19.00 – Il patriarca Kirill, capo della Chiesa ortodossa russa, ha annunciato oggi nel suo sermone che ai soldati che muoiono in Ucraina saranno lavati tutti i peccati. “Siamo consapevoli che chi muore adempiendo al proprio dovere militare si sacrifica per gli altri – ha detto Kirill, secondo quanto si vede in un video pubblicato da Disclose tv su Twitter -. Questo sacrificio lava via tutti i peccati commessi”. Nei giorni scorsi Kirill aveva esortato i fedeli ad arruolarsi con queste parole: “Vai coraggiosamente a compiere il tuo dovere militare. E ricorda che se muori per il tuo Paese, sarai con Dio nel suo regno”.
17.50 – Il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, ha dichiarato che gli Stati Uniti d’America “risponderanno in modo deciso” se la Russia dovesse usare la bomba atomica nella guerra in Ucraina.
16.45 – Il servizio di sicurezza di frontiera dell’Fsb russo sta vietando ai cittadini della Federazione di lasciare il Paese. Lo ha reso noto su Telegram Pavlo Chikov, presidente del gruppo per i diritti umani Agorà, citato da Unian.
15.00 – Il sito indipendente Meduza, citando una fonte del Cremlino, ha riferito che probabilmente dal 28 settembre agli uomini in età di mobilitazione nella Federazione Russa sarà vietato lasciare il Paese senza il permesso del Commissariato militare.
14.15 – Sono 799 i manifestanti attualmente detenuti in Russia dopo gli arresti nel corso delle proteste contro la mobilitazione, secondo i dati aggiornati del progetto media indipendente sui diritti umani Ovd-Info.
12.46 – La città di Odessa, nell’Ucraina meridionale, ha subito un attacco di droni questa mattina. Lo ha affermato su Telegram il portavoce dell’amministrazione militare Sergey Bratchuk. Un edificio amministrativo nel centro della città è stato colpito tre volte, ha precisato Bratchuk, che ha aggiunto che uno dei droni kamikaze e’ stato abbattuto e non ci sono state vittime.
10.08 – Le forze russe hanno lanciato cinque attacchi nel distretto di Nikopol, nella regione di Dnipropetrovsk. Come riferisce Ukrinform, Valentyn Reznichenko, il capo dell’amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk, ha detto in un post su Telegram. “Il nemico ha sparato più di 170 proiettili da Grad MLRS e artiglieria a botte contro tre comunita’ del distretto di Nikopol: Chervonohryhorivka, Nikopol e Marhanets. Secondo le informazioni preliminari, non sono state segnalate vittime”, ha scritto.
09.15 – “Ciò che ha fatto più male a tutti è stato il fatto che la Russia ha iniziato i cosiddetti referendum nei territori occupati. Vediamo che nelle condizioni di occupazione militare, qualsiasi elemento di democrazia che si voglia dimostrare, è di solito solo una presa in giro. È un altro tipo di disprezzo per la gente”. Lo ha detto l’arcivescovo di Kiev Sviatoslav Shevchuk in un videomessaggio.
07.35 – Droni kamikaze russi hanno colpito la città meridionale di Odessa, sul Mar Nero: lo riferisce il Comune citato da Ukrinform. “Il nemico ha colpito tre volte un edificio amministrativo nel centro della città. Le operazioni di soccorso sono in corso, non sono state segnalate vittime”, è stato spiegato. Le forze di difesa aerea ucraine hanno abbattuto uno dei droni.
06.45 – Dieci esplosioni sono risuonate durante la notte nella città di Zaporizhzhia: lo ha detto Oleksandr Starukh, capo dell’amministrazione militare regionale, come riporta The Kyiv Independent. Nel suo discorso notturno, il presidente Volodymyr Zelensky ha dichiarato che l’Ucraina risponderà a “tutti gli attacchi” a Zaporizhzhia, Kharkiv, Mykolaiv, Nikopol, Donbas e in tutte le città e regioni ucraine.
06.10 – Le forze armate ucraine hanno eliminato ieri 57 soldati russi e 30 mezzi nel sud del Paese. Lo ha riferito il Comando operativo dell’area, secondo quanto riporta Ukrinform. “La situazione nella zona operativa meridionale rimane tesa, ma controllata. Le forze di occupazione continuano la campagna e le misure coercitive nell’ambito dell’organizzazione dello pseudo-referendum“, si legge nel rapporto. “Nell’ultimo giorno, le forze russe hanno lanciato quattro attacchi aerei sulle posizioni ucraine lungo la linea di contatto. In risposta, la nostra aviazione ha effettuato cinque attacchi contro due sistemi di difesa aerea nemici nei distretti di Kherson e Kakhovka, su tre aree di concentrazione di armi e attrezzature nell’area di Beryslav. Le unità missilistiche e di artiglieria hanno eseguito 266 missioni di fuoco, anche rafforzando il controllo del fuoco nell’area del Kakhovka HPP, dove gli occupanti stanno cercando di costruire attraversamenti e indebolendo l’esercito nemico in quartier generale di tre unità lungo la linea del fronte. La posizione della Guardia nazionale russa a Kherson è stata colpita. Il quartier generale dell’unità è stato distrutto nell’area di Davydiv Brid”, ha affermato il comando operativo.
00.45 – “Le dichiarazioni irresponsabili di Putin e Lavrov sul possibile uso di armi nucleari sono assolutamente inaccettabili”. Lo ha dichiarato su Twitter il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. “L’Ucraina non si arrenderà. Chiediamo a tutte le potenze nucleari di esprimersi ora e di chiarire alla Russia che tali retoriche mettono a rischio il mondo e non saranno tollerate”.
24 settembre. Accuse da Kiev: “Referendum finalizzato alla mobilitazione”
23.10 – Una potente esplosione ha scosso la parte settentrionale di Melitopol, città temporaneamente occupata dai russi. Lo ha annunciato in serata il sindaco ucraino Ivan Fedorov citato da Ukrinform. ”
22.30 – Il ministro degli esteri indiano, Subrahmanyam Jaishankar, nel suo intervento all’Onu ha rivolto un appello al “dialogo e alla diplomazia” per trovare una soluzione alla guerra in Ucraina.
21.40 – “Vladimir Putin manda consapevolmente i suoi cittadini a morire”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ha lanciato un appello ai russi a scappare dalla “mobilitazione criminale”. Parlando in russo nel suo consueto video messaggio serale, Zelensky ha affermato che “i comandanti russi non si preoccupano della vita” del loro popolo e che “è meglio non accettare una convocazione che morire in una terra straniera come criminale di guerra.
21.10 – L’affluenza alle urne al referendum nella autoproclamata Repubblica popolare di Lugansk ha superato il 45 per cento nel secondo giorno di votazioni. Lo ha affermato il capo della commissione elettorale.
19.30 – Oltre 700 persone sono state arrestate oggi dalle autorità russe in occasione di manifestazioni di protesta contro la mobilitazione dei riservisti decretata dal presidente Vladimir Putin. Lo ha reso noto l’ong Odv-Info.
18.30 – Alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia “occupata dai russi, rimane il personale tecnico ma sono come ostaggi, perché sul posto ci sono 500 combattenti russi. Ed è stato confermato dall’Aiea”. Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista ai media francesi citata da ‘Ukrinform’.
16.15 – Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un pacchetto di emendamenti al codice penale che riguarda il servizio militare: la diserzione o la mancata comparizione alla leva è punita con la reclusione da 5 a 10 anni, mentre coloro che si arrendono volontariamente al nemico dovranno affrontare una pena detentiva fino a 10 anni. Lo riporta l’agenzia ‘Tass’.
15.51 – Secondo quanto dichiarato alla tv ucraina dal governatore in esilio Sergiy Gaidai, “Durante il referendum-farsa in Lugansk vengono rilasciati passaporti russi alle persone che votano e contestualmente avvisi di mobilitazione agli uomini”. Ukrinform riporta che secondo Gadai “lo pseudo-voto è più che altro finalizzato alla mobilitazione, non ci sono seggi elettorali preparati e semplicemente non ci sono osservatori”.
13.10 – Secondo il vice governatore dell’amministrazione regionale di Kherson, Yuri Sobolevsky, i soldati russi presenti nella regione stanno costringendo gli abitanti a votare più volte al referendum sull’annessione alla Russia.
13.00 – La Lituania non concederà asilo ai russi in fuga. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Gabrielius Landsbergis, su Twitter: “La Lituania non concederà asilo a coloro che stanno semplicemente scappando dalle responsabilità. I russi dovrebbero restare e combattere. Contro Putin”.
12.45 – Il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel, in un’intervista a Politico ha detto che “l’Europa dovrebbe aprire le porte ai cittadini russi in fuga dal paese, e a tutti quelli che non vogliono essere strumentalizzati dal Cremlino”.
12.05 – Il presidente Zelensky ha mosso una dura accusa contro lo Stato di Israele: “Israele non ha fatto nulla per aiutare l’Ucraina, non le ha fornito le armi antiaeree di cui ha bisogno, ma continua invece a esportare armi ad altri Paesi”.
12.00 – Nelle zone occupate dai russi, gli uomini stanno ricevendo la notifica di convocazione per la mobilitazione annunciata da Vladimir Putin. Lo ha reso noto lo Stato maggiore ucraino su Facebook.
11.45 – Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha dichiarato che il governo ucraino intende ritirare le credenziali all’ambasciatore dell’Iran, dopo che l’esercito russo ha usato droni prodotti dalla Repubblica islamica per una serie di attacchi su Odessa e sulla regione di Dnipropetrovsk.
11.30 – L’Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera,Josep Borrell, ha detto alla Bbc che il conflitto ucraino è entrato in una fase stremamente seria e delicata, e che “la reazione di Putin, che minaccia di usare armi nucleari, è molto grave”.
11.00 – Il portavoce della presidenza turca, Ibrahim Kalin, ha dichiarato alla CNN Turk che la Turchia “non ritiene corretti i tentativi unilaterali di referendum”. Di conseguenza, così come “non abbiamo riconosciuto il referendum in Crimea nel 2014 e il suo risultato”, il governo turco “riconosce l’integrità territoriale del popolo e dello Stato ucraini ed esprime il suo appoggio all’Ucraina”.
10.40 – L’esercito russo sta cercando di attaccare le dighe per inondare i punti di passaggio dell’esercito ucraino. Lo riferisce l’Intelligence britannica, che ha chiarito che “è improbabile che gli attacchi abbiano provocato interruzioni significative alle operazioni ucraine, a causa della distanza tra le dighe danneggiate e le aree di combattimento”.
08.45 – Secondo il governatore ucraino di Lugansk, Serhiy Gaidai, le persone sono prelevate con la forza per andare a votare. Ha inoltre raccontato di come il direttore di una società abbia spiegato ai dipendenti che il voto è obbligatorio e che chiunque si rifiuterà di prendervi parte sarà licenziato e il suo nominativo passato ai servizi di sicurezza russi.
08.40 – Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si è rivolto ai connazionali che vivono nelle aree del Paese sotto il controllo di Mosca: “mettete in salvo le vostre vite e aiutateci a indebolire e distruggere gli occupanti. Nascondetevi dalla mobilitazione russa con ogni mezzo. Evitate la leva e cercate di raggiungere il territorio libero dell’Ucraina – ha proseguito il presidente – Ma se entrate nell’esercito russo, sabotate qualsiasi attività del nemico, ostacolate ogni operazione russa, forniteci qualsiasi informazione importante sugli occupanti: sulle loro basi, i quartier generale ed i depositi di munizioni”.
08.30 – Nelle regioni dell’Ucraina interessate è ricominciato il referendum di adesione alla federazione russa.
07.35 – Ci sono due vittime e due feriti nell’attacco con droni di ieri a Odessa. Nella serata di ieri, diversi altri droni sono stati abbattuti dai missili antiaerei ucraini, riferisce lo Stato maggiore di Kiev; si trattava di mezzi di fabbricazione iraniana.
07.01 – “A seguito di un attacco nemico a Zaporizhia, un edificio residenziale è stato danneggiato. Ci sono vittime”. Lo scrive il sindaco Anatoliy Kurtiev secondo quanto riportato da ‘Ukrinform’. Si tratterebbe di un missile russo. Sempre secondo ‘Ukrinform’ sul luogo del raid sono attivi i servizi di emergenza sanitaria
21:45 – Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, in un’intervista alla Cnn ha affermato che ci saranno “gravi conseguenze” se le armi nucleari verranno utilizzate dalla Russia in Ucraina.
21:05 – “Gli Stati Uniti e i nostri alleati sono pronti a nuove sanzioni e a nuovi costi contro la Russia se procederà con l’annessione di territori ucraini”. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre in un briefing con la stampa. “La guerra in Ucraina è una guerra ingiusta e non provocata che è stata iniziata dal Cremlino”, ha sottolineato.
21:55 – “Le elezioni italiane sono il primo test della risolutezza occidentale anti Putin”: è il titolo di una corrispondenza da Roma del Wall Street Journal, che nell’occhiello avvisa: “Si prevede, per ora, che gli elettori domenica respingano le speranze del leader russo che i più alti costi dell’energia spingano il governo italiano contro le sanzioni”.
19.30 – Dura replica da parte del portavoce di Volodymyr Zelensky alle dichiarazioni di Silvio Berlusconi in favore di Vladimir Putin. Le dichiarazioni del Cav a Porta a Porta sono arrivate fino in Ucraina. Il leader di Forza Italia aveva dichiarato che il presidente russo avrebbe inviato l’esercito a Kiev per instaurare un “governo di persone perbene“.
19.00 – I leader del G7 condannano fermamente i “referendum farsa” che la Russia sta usando “per cambiare lo status della sovranità territoriale ucraina, soggetta all’aggressione in corso”. Azioni che “violano chiaramente la carta delle Nazioni Unite e il diritto internazionale, e vanno in direzione diametralmente opposta allo stato di diritto fra le nazioni”.
17.00 – L’esercito ucraino ha rivendicato di aver riconquistato nuovi territori nell’est del Paese. Nel dettaglio, il vice capo di Stato maggiore Oleksii Hromov ha dichiarato che è stato ripreso il villaggio di Yatskivka nell’oblast di Donetsk e che sono state riguadagnato posizioni precedentemente perse nella direzione di Bakhmut.
16.00 – Mosca “non minaccia nessuno con armi nucleari, i criteri per il loro utilizzo sono descritti nella dottrina militare e specificati nei fondamenti della politica statale della Federazione russa in materia di deterrenza nucleare”. Lo ha dichiarato il viceministro degli Esteri russo Serghei Ryabkov, come riportato da Ria Novosti.
15.30 – Il bilancio dei corpi estratti dalla fossa comune a Izyum è di 436 cadaveri. Trenta di essi mostrerebbero evidenti segni di tortura. Lo ha reso noto il servizio di Sicurezza ucraino.
15.00 – Secondo quanto dichiarato dal viceministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov, “Un confronto aperto con Stati Uniti e Nato non è nel nostro interesse”. Per questo, dal Cremlino si augurano che l’amministrazione Biden “sia consapevole del pericolo di un’escalation incontrollata del conflitto in Ucraina”. Nega inoltre che la Russia stia minacciando con armi nucleari, il cui utilizzo sarebbe specificato nei fondamenti politico-statali della Federazione “in materia di deterrenza nucleare”.
13.00 – Se il Donbass dovesse diventare territorio russo, con la vittoria del “sì” al referendum, il Cremlino considererà ogni attacco contro questo territorio come “un attacco al proprio territorio”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla Tass: “In questi tetrritori entrerà in vigore la Costituzione della Federazione russa”.
12.30 – Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha ammesso che di fronte alla dichiarazione di mobilitazione del Presidente Putin, la popolazione ha avuto “una reazione isterica”, che ha però definito “estremamente emotiva” data l’assenza di indicazioni chiare, “ma già dalla giornata di ieri sono state attivate tutte le linee di informazione necessarie”.
12.00 – Il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie Kirill. secondo quanto riportato dal media indipendente bielorusso Nexta, ha esortato tutti i fedeli a “non avere paura della morte”. “Vai coraggiosamente a compiere il tuo dovere militare. E ricorda che se muori per il tuo Paese, sarai con Dio nel suo regno, gloria e vita eterna”.
11.30 – Gli investigatori dell’Onu hanno confermato che in Ucraina “sono stati commessi crimini di guerra”. Le indagini hanno documentato una vasta gamma di “stupri, torture e confini illegali”. Secondo gli investigatori “l’età delle vittime di violenza sessuale e di genere va dai 4 agli 82 anni. Ci sono stati episodi in cui i parenti sono stati obbligati ad assistere ai crimini”.
10.00 – Il Presidente del Messico, Andrés Manuel López Obrador, ha presentato alle Nazioni Unite una proposta per un processo di pace per mettere fine al conflitto in Ucraina, chiedendo “la costituzione di un comitato per il dialogo e la pace in Ucraina, con la partecipazione di altri capi di Stato e di governo”.
09.15 – Secondo la Tass, la presidente del Consiglio della Federazione russa Valentina Matviyenko ha dichiarato che i referendum che si sta tenndo nelle (autoproclamate) Repubbliche popolari di Donetsk (Rpd) e Lugansk (Rpl) e nei territori liberati sono conformi alle norme internazionali e alla Carta delle Nazioni Unite.
08.30 – Una potente esplosione è stata avvertita nel centro di Mariupol, nella regione occupata di Zaporizhzhia.
08.00 – Secondo il governatore ucraino Sergey Gaidai, le forze di occupazione russa “hanno organizzato gruppi armati per circondare le abitazioni e costringere le persone a partecipare al cosiddetto ‘referendum’, minacciandoli anche di farli licenziare dal lavoro”.
07.30 – Sono iniziati i referendum sull’annessione di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia alla Federazione Russa. Si concluderanno il 27 settembre, e la Russia potrebbe sfruttare i risultati come scusa per giustificare una nuova controffensiva.
06.50 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un messaggio video in lingua russa, ha esortato i cittadini russi a protestare contro la mobilitazione dei riservisti o ad arrendersi alle forze di Kiev.
22 settembre. Ue annuncia l’arrivo di nuove sanzioni contro il Cremlino, fuga di russi in Ucraina
22.30 – La Cnn fa sapere che il presidente russo Vladimir Putin starebbe dando ordini diretti ai generali che si trovano in Ucraina. Questo starebbe influendo negativamente sull’esito dell’operazione e causando scontri tra gli alti comandanti, causati anche dal fatto che il Cremlino e i media di regime starebbero nascondendo le vere responsabilità dei fallimenti militari collezionati da Mosca.
21.30 – Il Consiglio Atlantico, organo decisionale della Nato, ha fatto sapere in via ufficiale che non riconoscerà alcun referendum condotto dai russi sul suolo ucraino. Vladimir Putin ha infatti annunciato di voler chiamare alle urne i cittadini dei territori occupati.
20.30 – L’intelligence di Kiev fa sapere che Vladimir Putin starebbe considerando seriamente la possibilità di utilizzare armi nucleari contro l’Ucraina. Un gesto che avrà pesanti conseguenze anche su altri Paesi.
17.45 – “Nonostante i suoi tanti problemi interni, per l’Italia la situazione in Ucraina rimane molto importante“. Lo ha dichiarato su Telegram il presidente Volodymyr Zelensky dopo l’incontro con il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, sottolineando il costante sostegno “per la nostra lotta”.
17.00 – Incontro all’Onu a margine dell’Assemblea generale tra il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov e il segretario di Stato Vaticano Pietro Parolin. Lo ha reso noto su Telegram lo stesso ministero degli Esteri di Mosca.
16.30 – “Sono profondamente preoccupato per le notizie sui piani per organizzare referendum in aree dell’Ucraina che attualmente non sono sotto il controllo del governo”. Lo ha detto il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres al Consiglio di Sicurezza sull’Ucraina, evidenziando che qualsiasi annessione del territorio di uno Stato da parte di un altro risultante dalla minaccia o dall’uso della forza costituisce una violazione della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale”.
15.50 – I giovani ucraini che studiano all’estero non potranno più lasciare il Paese. Lo ha annunciato il portavoce del Servizio di frontiera di Stato Andriy Demchenko, come riportato dai media ucraini, evidenziando che il divieto è stato deciso a causa delle troppe certificazioni false.
15.00 – Revocare le sanzioni imposte dall’Unione europea contro la Russia entro la fine di quest’anno, “facendo tutto il possibile”. È l’appello lanciato dal presidente ungherese Viktor Orban al suo partito Fidesz, secondo quanto riportato dai media locali, per evitare una “guerra economica mondiale”.
13.47 – Per il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov non sarebbe contro la legge russa l’arruolamento nell’esercito di chi ha partecipato alle proteste contro la mobilitazione parziale voluta da Putin, tramite la quale saranno spediti al fronte in Ucraina 300mila giovani. Le parole di Peskov arrivano in risposta alle denunce di alcuni siti, tra cui la Bbc in russo.
12.40 – Rinnovate minacce di utilizzo del nucleare da parte del russo Dmitry Medvedev. Il vicepresidente del consiglio di sicurezza ha scritto su Telegram: “Si terranno referendum e le repubbliche del Donbass e altri territori saranno annessi alla Russia. La protezione di tutti i territori che hanno aderito sarà significativamente rafforzata dalle Forze Armate russe. La Russia – ha continuato Medvedev – ha annunciato che non solo le capacità di mobilitazione, ma anche che qualsiasi arma russa, comprese le armi nucleari strategiche e le armi basate su nuovi principi, potranno essere utilizzate per tale protezione”
12.36 – Oggi si riunisce il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per discutere della guerra combattuta dalla Russia in Ucraina, della “mobilitazione parziale” voluta dal Cremlino e della velata minaccia di Putin di utilizzare armi nucleari. Intorno al tavolo si siederanno i ministri degli Esteri di Stati Uniti e Russia e i membri del Consiglio europeo.
10:45 – In crescita il traffico dei cittadini russi che arrivavano in Finalndia varcando i valichi di frontiera nell’area sudorientale: lo afferma la guardia di frontiera finlandese su Twitter. Matti Pitkäniitty, capo dell’unità di cooperazione internazionale della Guardia di frontiera, ha affermato che un totale di 4.824 cittadini russi sono arrivati ieri in Finlandia attraverso il confine. Rispetto al mercoledì della settimana precedente, il numero di arrivi è stato superiore al normale. Quando 3.133 russi hanno attraversato il confine. “La situazione è però sotto controllo”, scrive Pitkäniitty.
10:15 – Esplosione in un negozio del mercato centrale della città dell’Ucraina sud-orientale Melitopol occupata dall’esercito russo: la deflagrazione ha provocato tre vittime. Lo riferiscono le autorità filorusse citate dalla Tass.
09:45 – Putin dovrà “lottare sul piano logistico e amministrativo per radunare 300mila riservisti” da inviare in Ucraina. Ne è convinta l’intelligence britannica, che nel suo report quotidiano sulla guerra in Ucraina parla di “mobilitazione che probabilmente è decisamente impopolare tra la popolazione russa”. Inoltre ritiene che sia “improbabile che le truppe siano efficaci in combattimento per mesi”. La mossa di Putin è “di fatto un’ammissione che la Russia ha esaurito la sua scorta di volontari disposti a combattere in Ucraina”, ha aggiunto.
08:55 – Le forze armate russe hanno colpito una stazione ferroviaria a Kharkiv con alcune razzi. Lo ha affermato il portavoce dell’amministrazione militare regionale di Odessa, Serhiy Bratchuk, citato dal Kiev Independent.
08:40 – La Cina continuerà ad avere una posizione “obiettiva ed equa” sulla crisi ucraina e a “lavorare per la pace e per i negoziati”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, in un incontro con il collega russo, Serghei Lavrov, a margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York.
06.30 – Cinque comandanti della difesa dell’Azovstal sono stati scambiati con 55 prigionieri di guerra “che non meritano né pietà, né simpatia, né parole”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, commentando l’imponente passaggio di prigionieri con la Russia.
05:30 – La Corea del Nord ha negato la fornitura di armi o munizioni alla Russia, ipotizzata dall’intelligence americana, respingendo attraverso i media statali la “voce di traffici” e assicurando che la nazione non ha piani sull’export militare.
04:05 – “Altre misure restrittive verranno adottate al più presto in coordinazione con i nostri partner”. Questa la decisione adottata dal Consiglio degli affari esteri straordinario dell’Ue comunicata dall’Alto Rappresentante degli Affari Esteri Josep Borrell. Il quale ha precisato che “continueremo ad aumentare il nostro supporto militare all’Ucraina e studieremo un nuovo pacchetto di sanzioni che prenda di mira settori dell’economia russa e una nuova lista di individui”.
03:20 – “Londra si impegna a fornire aiuti militari all’Ucraina fino alla vittoria sulla Russia”, così Liz Truss all’Assemblea generale dell’Onu. “In questo momento critico del conflitto – ha detto la premier britannica – prometto che manterremo o aumenteremo il nostro sostegno militare all’Ucraina per tutto il tempo necessario. Non ci fermeremo finché l’Ucraina non avrà trionfato” ha concluso.
03:10 – “La decisione del presidente Putin di mobilitare parzialmente i cittadini russi, ordinando loro di combattere in Ucraina, riflette le difficoltà del Cremlino sul terreno di battaglia, l’impopolarità della guerra e la riluttanza dei russi a combatterla”: lo afferma il segretario di Stato Usa Antony Blinken. “Putin non sta operando da una posizione di forza ma questo è piuttosto un segno del fallimento della sua missione”, ha aggiunto.
03:00 – “Non crediamo che, a prescindere dall’esito del voto, l’Italia in qualche modo si sfilerà dalla coalizione occidentale dei Paesi che sostengono l’Ucraina.”: lo ha riferito un alto dirigente della Casa Bianca ai giornalisti a margine dell’assemblea dell’Onu. “E pensiamo che neppure i nostri partner chiave in Europa lo pensino, anche se questo non significa che sarà esattamente lo stesso che con Draghi”, ha aggiunto. “Ma – ha proseguito – pensiamo che questa narrativa ‘da fine del mondo’ sulle elezioni italiane non corrisponda con le nostre aspettative di cosa accadrà”.
01:50 – Vladimir Putin “sta giocando ora la carta nucleare” e sta costruendo un altro “pretesto legale” con i referendum-farsa nel Donbass, in modo che, se passano, ogni tentativo dell’Ucraina di riprendere quei territori sarà visto come un attacco alla Russia, consentendo di usare tutte le opzioni: lo ha detto un alto dirigente dell’amministrazione Usa in un briefing.
00:15 – Il parlamento ucraino ha annunciato il rilascio di alcuni ufficiali del battaglione Azov. La conferma anche dalla Russia, attraverso il canale pubblico Suspline, che parla di uno scambio di prigionieri avvenuto nei pressi della città di Chernihiv, nel nord dell’Ucraina. Ulteriore conferma, un’immagine apparsa sull’account Telegram di Andriy Biletsky, il fondatore del battaglione, che lo mostra assieme a uno dei soldati liberati e fare il segno della vittoria con la didascalia: “In servizio”.
21 settembre. Gli Usa mettono in guardia Mosca dopo le minacce nucleari. Manifestazioni in Russia contro la mobilitazione parziale militare
00.08 – Con un clima sempre più rovente, dovuto al discorso di Putin e alle conseguenti manifestazioni in Russia, salgono a 1335 gli arresti tra i dimostranti. Zelensky è intervenuto in collegamento con l’assemblea generale dell’Onu a New York e ha chiesto l’istituzione di un Tribunale speciale per processare i “crimini commessi dai russi”. Zelensky ha posto 5 condizioni non negoziabili per arrivare alla pace, ottenendo una standing ovation dall’assemblea.
22.30 – Sale a circa 1000 il numero dei dimostranti fermati in Russia. I cittadini delle città più importanti, Mosca compresa, sono scesi in piazza per protestare contro l’annuncio della mobilitazione parziale per la chiamata alle armi contro l’Ucraina. Ursula von der Leyen dichiara: “Il Presidente Putin sta mostrando la sua debolezza ora, perché si vede che cerca di mobilitare personale meno addestrato, meno esperto, meno motivato e vuole avviare referendum farsa sul suolo sovrano ucraino. Quindi penso che questo richieda ancora una volta sanzioni da parte nostra”.
20.00 – Sono oltre 500 le persone fermate alle manifestazioni contro la mobilitazione parziale che si sono svolte in diverse città della Russia. Ad aggiornare il bilancio è stata la ong Ovd-Info.
18.00 – “Un Paese membro permanente del consiglio di sicurezza dell’Onu ha invaso un Paese vicino, ha cercato di cancellare uno Stato sovrano. La Russia ha violato i principi della Carta Onu“. Lo ha detto il presidente americano Joe Biden intervenendo all’assemblea generale dell’Onu.
17.20 – Sono già circa 70 le persone fermate nelle manifestazioni organizzate in diverse città contro la mobilitazione russa. Lo ha riferito la ong Ovd-Info, che registra le attività dell’opposizione e assiste legalmente gli arrestati.
16.50 – Annunciata in diverse città della Russia una protesta contro la mobilitazione parziale militare proclamata da Vladimir Putin. La procura di Mosca intanto ha avvisato che chi partecipa rischia 15 anni di carcere.
16.30 – Intervistato dal quotidiano tedesco ‘Bild’, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che il capo del Cremlino Vladimir Putin “vuole affogare l’Ucraina nel sangue, ma anche nel sangue dei suoi stessi soldati”.
16.00 – Gli Stati Uniti “prendono sul serio la minaccia” di Putin e se la Russia dovesse usare l’arma nucleare “ci saranno conseguenze gravi”. Lo ha affermato il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana John Kirby ad ‘Abc News’, sottolineando che l’atteggiamento del Cremlino è “da irresponsabili”.
14.49 – Il discorso di Vladimir Putin e la mobilitazione parziale in Russia hanno spinto anche la Cina ad alzare il livello d’allerta: il ministro degli esteri Wang Wenbin ha esortato a “trovare un modo per affrontare le preoccupazioni sulla sicurezza di tutte le parti” e richiesto un cessate il fuoco per la guerra in Ucraina. Nel frattempo, sarebbero andati esauriti i voli per lasciare Mosca.
12.45 – La guerra, e le conseguenti sanzioni, fanno male all’economia russa: il prodotto interno lordo della Russia si contrarrà del 2,9% nel 2022 rispetto all’anno precedente. Lo fa sapere Maxim Rechetnikov, ministro russo dello Sviluppo economico, in un discorso alla Camera alta del Parlamento.
12.01 – Per il cancelliere tedesco Olaf Scholz le ultime dichiarazioni di Vladimir Putin, che ha parlato di mobilitazione militare parziale, sono la prova delle difficoltà russe in Ucraina. Tali parole, ha detto Scholz, possano essere “spiegate solo con il fatto che l’aggressione russa all’Ucraina non si è sviluppata con successo”.
8.50 – Nel suo discorso alla nazione il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato la mobilitazione militare parziale della Russia e ha minacciato l’Occidente: “Coloro che cercano di ricattarci con armi nucleari dovrebbero sapere che le abbiamo anche noi. Questo non è un bluff”,
07.10 – “La guerra di aggressione in Ucraina ha risvegliato o rafforzato in molti Paesi il desiderio di Europa. Il governo italiano ha fortemente voluto la candidatura dell’Ucraina a Stato membro e sostiene con convinzione l’integrazione dei Balcani occidentali, della Moldavia, della Georgia nell’Unione Europea. Dalle crisi si esce soltanto guardando lontano, con coraggio e con ambizione. Il nostro obiettivo è la pace. Una pace che sia ritenuta accettabile dall’Ucraina – la sola che può essere duratura e sostenibile”. Così il premier Mario Draghi nel suo intervento all’Assemblea generale dell’Onu.
06.50 – L’invasione russa dell’Ucraina è un “ritorno all’età degli imperialismi e delle colonie”: lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron nel suo intervento all’assemblea generale delle Nazioni Unite.
20 settembre. Scholz si scaglia contro i “referendum farsa”
23.49 – Il discorso alla nazione di Vladimir Putin, programmato per questa sera, è stato posticipato a domani. A dirlo è Sergei Markov, politologo ed ex stretto consigliere del presidente russo, sul suo canale Telegram. Lo slittamento trova conferma anche da una dichiarazione della direttrice dell’emittente statale Rt, Margarita Simonyan, che ha scritto “andate a dormire” su Telegram.
21.47 – Secondo quanto riportato dall’Agi, Vladimir Putin avrebbe rimandato a domani il discorso sull’annessione dei territori occupati in Ucraina alla Russia. Agi cita fonti vicino al presidente della Federazione russa.
20.02 – “Non riconosceremo mai il tentativo della Russia di legittimare la sua occupazione illegale e brutale dei territori ucraini”. Lo ha detto la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, in merito ai piani di Mosca di svolgere referendum nei territori occupati in Ucraina.
17.54 – Il cancelliere tedesco Olaf Scholz non ha usato mezzi termini per definire le annunciate consultazioni popolari nelle Repubbliche di Lugansk e Donetsk: sono “referendum farsa inaccettabili”. Il primo ministro tedesco in giornata parlerà all’Onu, nella stessa assemblea interverrà anche Mario Draghi.
16.45 – Le Repubbliche Popolari di Lugansk e Donetsk (il Donbass) e la regione occupata di Kherson hanno annunciato referendum per l’annessione alla Russia. Si terranno dal 23 al 27 settembre 2022. Dura risposta di Kiev: “I ‘falsi referendum’ non cambieranno nulla. Né lo farà alcuna ‘mobilitazione ibrida’. La Russia rimane un aggressore che occupa illegalmente e l’Ucraina ha tutto il diritto di liberare i suoi territori e continuerà a farlo qualunque cosa la Russia abbia da dire”.
14.50 – La Duma ha approvato pene più severe per i renitenti alla leva militare. Con la modifica al codice penale, che andrà in votazione domani, il militare di leva che rifiuti di imbracciare le armi rischia fino a 10 anni di galera. Nel pacchetto di modifiche anche altri emendamenti che riguardano legge marziale, guerra e mobilitazione.
13.30 – La Russia intende indire dei referendum per annettere tramite vie politiche e legali i territori del Donbass. Una volta tenuti, e vinti, i referendum la Russia potrebbe mettere in atto ogni azione per difendere il proprio territorio senza temere reazioni internazionali. Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev, spiega che “l’invasione del territorio della Russia” sarebbe “un crimine che consente l’uso di tutte le forze di autodifesa”. Il sottotesto di questa dichiarazione è che la Russia si sentirebbe legittimata a utilizzare ogni arma, inclusa l’atomica.
Secca la risposta, via Twitter, del ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba: “I ‘referendum’ farsa non cambieranno nulla. Né lo farà qualsiasi ‘mobilitazione’ ibrida. La Russia è stata e resta un aggressore che occupa illegalmente parti del territorio ucraino”.
10.50 – “In Uzbekistan, mi sono incontrato con il presidente Putin e abbiamo avuto discussioni molto approfondite. Mi sta dimostrando che è disposto a porre fine a questa situazione il prima possibile. Questa è stata la mia impressione, perché il modo in cui si stanno svolgendo le cose ora è piuttosto problematico; 200 ostaggi saranno scambiati in seguito a un accordo tra le parti. Penso che si farà un passo avanti significativo”. Così il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, in un’intervista alla tv americana Pbs.
10:30 – Sette persone, compresi tre bambini, sono morte a causa di un bombardamento che ha colpito la località di Krasnorichenske, zona della regione di Luhansk controllata dai russi. Lo riporta l’agenzia russa Tass, citando funzionari nell’area nominati dai russi che accusano gli ucraini.
09:20 – Le forze armate ucraine hanno affondato un traghetto che trasportava truppe e attrezzature russe attraverso il fiume Dnieper, nei pressi di Nova Kakhovka, nella regione di Kherson. Lo riferisce il Kyiv Independent. In una dichiarazione su Facebook, l’esercito ucraino ha affermato che: “I tentativi di costruire un passaggio non hanno resistito al fuoco delle forze ucraine e sono stati fermati”.
09:15 – L’ex presidente russo Medvedev ha dichiarato che i referendum per l’annessione alla Russia nei territori controllati da Mosca vanno fatti. Le consultazioni erano state “congelate” alla luce della controffensiva ucraina che ha messo in discussione il controllo di vaste aree dell’Ucraina precedentemente controllate da Mosca.
06.40 – Il comando russo della Flotta del Nero “ha quasi certamente spostato i suoi sottomarini classe Kilo dalla base di Sebastopoli, in Crimea, a Novorossiyk, nel sud della Russia”. Lo rivela l’intelligence britannica nel consueto aggiornamento della guerra in Ucraina, secondo cui questo è “molto probabilmente dovuto ai recenti cambiamenti nel livello di minaccia alla sicurezza locale, a fronte dell’accresciuta capacità ucraina di condurre attacchi a lungo raggio”.
04:00 – “L’invasione russa dell’Ucraina rischia di inaugurare una nuova era di polarizzazione, un’era che non abbiamo visto dalla fine della guerra fredda. La questione di come trattiamo con le autocrazie definirà la nostra capacità di plasmare il futuro comune per molti anni a venire. L’eroismo di Zelensky ci ricorda ciò in cui crediamo”: lo ha detto il premier Mario Draghi ricevendo al Pierre Hotel di Nyc il premio ‘World Statesman’ (statista dell’anno).
01:45 – “La guerra in Ucraina sta inviando onde d’urto in tutto il mondo, il conflitto colpisce tutti noi. Siamo fortemente convinti che difendere l’Ucraina è difendere i principi che ognuno che viene a New York ha firmato, come sovranità e indipendenza”. Lo ha detto l’Alto Rappresentante per gli Affari Esteri dell’Unione Europea, Josep Borrell, parlando con i giornalisti a New York al termine di un incontro con i ministri degli Esteri dell’Unione.
01:00 – Le autorità delle autoproclamate repubbliche separatiste del Lugansk e del Donetsk in Ucraina hanno lanciato oggi un appello ai rispettivi leader, Leonid Pasechnik e Denis Pushilin, a “indire immediatamente un referendum” per l’annessione alla Russia. Lo riporta Ria Novosti, secondo cui anche anche il vice capo dell’amministrazione della regione di Kherson, Kirill Stremousov, ha riferito di richieste simili da parte dei residenti locali.
19 settembre. Zelensky: “Non rallenteremo di un passo”, il Regno Unito consiglia prudenza
23.20 – Attacco hacker ucraino al sito del Gruppo Wagner, la potente compagnia militare privata russa indicata spesso come l’esercito privato di Putin. Grazie all’hackeraggio Kiev ha ottenuto tutti i dati personali dei mercenari. Lo ha affermato su Telegram il ministro ucraino della Trasformazione digitale, Mikhail Fedorov.
22.10 – Nel dipartimento di polizia di Izyum, che l’esercito russo aveva trasformato nel suo quartier generale durante l’occupazione, le forze ucraine hanno trovato una stanza delle torture. Lo ha riferito su Facebook Sergey Bolvinov, capo del dipartimento investigativo della polizia regionale.
21.20 – La liberazione del villaggio di Bilohorivka annunciata oggi dalle autorità ucraine rappresenta “una vittoria piccola ma simbolica” secondo il Guardian, perché significa che la Russia non controlla più l’intera regione di Luhansk, occupata dai primi di luglio.
20.00 – Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, intervenuto a Limes, ha dichiarato: “Oggi non c’è più nessuna crisi regionale che abbia effetti solo nell’area in cui si determina. Il conflitto ucraino crea tensioni in altre aree. Al momento consideriamo la Russia come una minaccia nel Mediterraneo”.
18.00 – La Russia, durante il colloquio telefonico tra il ministro degli Esteri russo Lavrov e l’omologa francese Catherine Colonna, ha accusato (di nuovo) l’Ucraina di aver bombardato la centrale nucleare di Zaporizhzhia con “l’uso di armi fornite dai Paesi occidentali”, esponendo così “l’Europa al pericolo di una catastrofe nucleare”.
16.30 – In Ucraina il presidente russo Vladimir Putin “conta sempre più su forze di volontari irregolari” anziché sulle “unità regolari delle forze armate russe”. Lo ha rivelato il think tank americano Institute for the study of war (Isw).
15.30 – Nella zona di Kherson le forze di difesa ucraine stanno mettendo alle strette i soldati russi. Secondo quanto riporta Ukrainska Pravda i comandanti russi vorrebbero mettersi in contatto con gli ucraini per deporre le armi.
14.15 – Un dipendente dell’Osce è stato condannato dai separatisti filo-russi a 13 anni di carcere con l’accusa di “alto tradimento”. Lo riportano le agenzie russe.
13.00 – Si allunga la lista delle sanzioni contro la Russia. Da oggi entrano in vigore le limitazioni decise da Polonia, Lituania, Lettonia ed Estonia ai danni dei cittadini russi, ai quali sarà negato l’ingresso anche in possesso di un visto europeo “per motivi turistici, culturali, sportivi o professionali”.
12.15 – Negli ultimi dieci giorni di combattimenti l’esercito russo ha perso quattro caccia. Lo rende noto il ministero della Difesa britannico. La perdita, viene spiegato, sarebbe stata causata dalle difficoltà che i soldati russi stanno affrontando sul campo. I russi sarebbero dunque spinti a intensificare gli sforzi dell’aviazione per compensare. A ciò si sommerebbe anche una non ottimale preparazione dei piloti russi ad operare in Ucraina.
07.02 – Prosegue l’avanzata dell’Ucraina con la riconquista dei territori. Il leader Volodymyr Zelensky, nel consueto video messaggio inviato su Telegram, dichiara: “Non ci sarà alcun rallentamento finché l’intera Ucraina non sarà liberata”. Il ministero della Difesa del Regno Unito, tuttavia, invita alla prudenza: la Russia di Putin potrebbe incrementare gli attacchi contro gli obiettivi civili come rappresaglia. Il procuratore generale dell’Ucraina, intanto, lancia una nuova stima: dall’invasione russa del 24 febbraio sono morti 390 bambini con particolare concentrazione nella regione di Donetsk.
23.30 – Secondo indiscrezioni provenienti dalla Russia il presidente Valdimir Putin vuole rinforzare ulteriormente il suo esercito: sarebbero attesi altri 137mila nuovi soldati entro il 2022, con una crescita delle forze militari del 10%. Le unità impiegate nel conflitto in Ucraina sarebbero così destinate a superare quota 1.150.000.
21.30 – Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, intervistato dal canale Rfi, si è detto pessimista su una fine a breve termine del conflitto. “Russi e ucraini pensano di poter vincere la guerra – ha spiegato – e non vedo alcuna possibilità, a breve termine, di un serio negoziato”.
20.00 – L’Ucraina ha raccolto prove di “crimini di guerra di enormi proporzioni”. Lo ha affermato l’ambasciatrice ucraina negli Stati Uniti Oksana Markarova, alla Abc. “È importante che tutti vedano il volto vero di questa aggressione”, ha sottolineato.
18.33 – Le forze russe hanno bombardato oggi con lancia missili Grad il distretto ucraino di Nikopol nella regione di Dnipropetrovsk, provocando la morte di due persone e il ferimento di altre tre. Lo denuncia su Telegram il capo dell’amministrazione militare della regione, Valentyn Reznichenko, citato da Ukrinform.
17.51 – “Armi all’Ucraina? Difendersi è lecito. Ma la guerra è un errore“. Così Papa Francesco, nel volo di ritorno dal suo viaggio in Kazakistan, in 45 minuti con i giornalisti ha parlato del conflitto russo-ucraino e della politica italiana.
15.40 – Kiev ritiene che tutti i negoziati con Mosca, in questa fase della guerra in Ucraina, non avrebbero senso. A riferirlo è stato il consigliere presidenziale Mykhailo Podoliak, che ha sottolineato che la Russia starebbe ancora puntando a una vittoria totale e che qualsiasi incontro oggi servirebbe solo a fissare lo status quo.
13.57 – Secondo quanto riferito da Ukrainska Pravda citando il capo dell’amministrazione statale regionale di Kharkiv, Oleg Sinegubov, quattro operatori sanitari e due pazienti sarebbero morti per un bombardamento russo nel villaggio di Strelecha: “I medici hanno cercato di evacuare i pazienti da un ospedale psichiatrico. Gli operatori sanitari, anche sotto i bombardamenti, rischiando la vita, hanno cercato di salvare i malati”. I russi avrebbero iniziato un massiccio bombardamenti proprio durante l’evacuazione
11.53 – Secondo fonti dell’intelligence britannica, “Negli ultimi sette giorni , la Russia ha intensificato gli attacchi contro obiettivi civili anche quando non ne percepisce probabilmente un immediato effetto militare”. Un azione, riferisce il report, che comprende attacchi contro la rete elettrica e una diga sul fiume Inhulets River a Kryvyi Rih.
10.01 – Russia e Cina non aspirano a governare il mondo, come invece fanno altri Paesi: lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, secondo l’agenzia Tass. “Sappiamo invece che altri Paesi mostrano questa tendenza” ha detto, senza fare nomi.
06.50 – Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto per aumentare gli effettivi delle forze armate russe di 137 mila unità.
17 settembre. Biden avverte Putin: “Non usare armi nucleari, la risposta sarebbe consequenziale”
00.00 – Volodymyr Zelensky, nel suo messaggio serale pubblicato su Telegram, afferma: “La tortura era una pratica diffusa nei territori occupati. Questo è ciò che hanno fatto i nazisti. Questo è ciò che fanno i russi. E risponderanno allo stesso modo, sia sul campo di battaglia sia nelle aule di tribunale. Il leader ucraino i riferisce specialmente a quanto emerso dal rinvenimento della fossa comune di Izyum, con i corpi dei civili ammassati dopo torture e atrocità.
21.58 – Secondo l’esercito ucraino, le forze occupanti russe sono in ritirata nell’oblast di Kherson. Le forze armate di Kiev rivendicano la morte di 180 soldati russi. Questo il comunicato dello stato maggiore dell’Ucraina pubblicato su Facebook e ripreso da ‘Ukrainska Pravda’: “Grazie ai successi delle forze armate ucraine nel rendere inutilizzabili tutti i punti di attraversamento sul fiume Dnipro al fronte di Kherson, gli occupanti stanno preparando vie di ritirata. Per questo hanno affondato nove vagoni vicino alla centrale idroelettrica di Khakovka per costruire un passaggio”.
18.20 – L’inviato del Papa in Ucraina, Konrad Krajewski, è rimasto coinvolto in una sparatoria insieme a due vescovi, uno cattolico e uno protestante. Stando alle prime informazioni riportate da Ansa, il cardinale elemosiniere non ha riportato conseguenze e sta bene, così come gli altri componenti in una delle tappe della missione al fronte.
17.45 – Secondo quanto riferito, dall’Sbu, ovvero i servizi segreti ucraini, al Kyiv Independent, gli agenti del servizio di sicurezza russo Fsb hanno torturato i residenti di Kupyansk, città dell’Oblast di Kharkiv riconquistata di recente dalle forze di Kiev, “minacciando di spedirli su un campo minato e di uccidere le loro famiglie”. Intanto a vicino a Izyum, altra città liberata dall’occupazione russa, tra le centinaia di corpi trovati in una fossa comune è stata trovata un’intera famiglia di sei membri composta da madre, il padre, entrambi trentenni, i nonni e la bambina di 5-6 anni.
15.27 – “Legga la dottrina, è tutto scritto lì”. Lo ha detto Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, riguardo alla possibilità che la Russia usi armi nucleari nel conflitto in Ucraina. Secondo la dottrina di Mosca, l’uso di armi nucleari scatta in caso di aggressione contro la Federazione Russa. L’aggressione deve essere tale da mettere in pericolo “l’esistenza” e “la sovranità e l’integrità territoriale della Russia”.
14.39 – “Cari amici, Sono felice di potervi dire che sto rientrando in Italia grazie all’aiuto della Farnesina. Non preoccupatevi, sto bene e presto potrò darvi mie notizie! Ho tanto da raccontarvi!”. Lo ha scritto su Facebook Mattia Sorbi, il giornalista italiano ferito in Ucraina appena rientrato in Italia.
13.23 – È rientrato in Italia giornalista italiano Mattia Sorbi, che era stato ferito da un proiettile vicino Kherson e ricoverato in un ospedale occupato dai russi.
10.55 – Secondo l’ultimo report dell’intelligence britannica, i russi stanno difendendo in maniera ostinata i territori conquista ma non è chiaro se possano contare su forze sufficienti e “morale adeguato”. “Ogni sostanziale perdita di territorio in Luhansk minerebbe in modo certo la strategia russa”, conclude il rapporto.
07.10 – L’esercito russo ha lanciato negli ultimi tre giorni 13 missili contro Kryvyh Rih, la città natale del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. A renderlo noto, su Telegram, è stato il capo dell’amministrazione militare della città, Oleksandr Vilkul, citato da Ukrinform.
05.05 – “Non farlo, non farlo. Se lo facessi il volto della guerra cambierebbe e la risposta sarebbe consequenziale”, lo ha detto il presidente americano Joe Biden, in un’intervista a 60 Minutes, rivolgendosi a Vladimir Putin. “Se il Cremlino decidesse di usare armi chimiche o nucleari diventerebbe “ancora di più paria nel mondo”, ha aggiunto
01.50 – Il leader ceceno Ramzan Kadyrov, secondo quanto riporta la Tass, ha annunciato l’invio di due battaglioni in Ucraina. Si tratta del battagliano Zapad-Akhmat e del Vostok-Akhmat. “Possiedono un equipaggiamento moderno e armamenti avanzati”, ha scritto Kadyrov su Telegram.
16 settembre. Orrore a Izyum, l’Onu indagherà per crimini di guerra
22.30 – Un nuovo decreto firmato dal presidente russo Vladimir Putin prevede un aumento della spesa militare e degli uomini in campo. Gli effettivi salgono di 137 mila unità, arrivando così a uno spiegamento di ben 1.150.628 uomini sul campo. Secondo gli analisti internazionali, il Cremlino starebbe così tamponando le grosse perdite subite in Ucraina nei primi 6 mesi di invasione. E sarebbe anche un segnale del fatto che la guerra continuerà ancora.
21.00 – Comunità internazionale sotto shock a causa degli orrori scoperti a Izyum, la città ucraina dove, dopo la ritirata russa, sono stati rinvenuti i corpi di 440 persone, in gran parte civili. Molti avevano segni di tortura: alcuni sarebbero stati legati, altri seppelliti dopo esecuzioni sommarie avvenute per impiccagione. Fonti dell’Onu fanno sapere che l’Alto commissariato per i diritti umani indagherà per i crimini di guerra avvenuti nell’area.
19.40 – Il presidente russo Vladimir Putin, intervenuto in conferenza stampa a Samarcanda, ha affermato che “l’Occidente ha coltivato sistematicamente per decenni l’idea di far crollare l’Unione Sovietica e la Russia”. Poi ha aggiunto che “Gazprom e la Russia hanno sempre adempiuto e intendono adempiere a tutti i loro obblighi nel quadro dei nostri accordi e contratti, non ci sono mai stati e non ci saranno mai violazioni” sulle forniture di gas.
17.55 – Il segretario di Stato americano, Antony Blinken torna a puntare il dito contro la Russia per la guerra in Ucraina e il nuovo ritrovamento di fosse comuni, a Izyum questa volta: “fa parte, orribilmente, di una storia continua e in corso ogni volta che vediamo la marea russa ritirarsi dalle parti dell’Ucraina occupate. Vediamo cosa resta dietro” ha dichiarato.
16.06 – Il presidente Vladimir Putin, durante un incontro con il premier indiano Narendra Modi a Samarcanda, ha dichiarato che la Russia ha intenzione di fare di tutto per porre fine al conflitto in Ucraina il prima possibile, ma che Kiev avrebbe rifiutato di negoziare.
13.30 – Un attentato esplosivo oggi ha colpito l’edificio che ospita gli uffici della Procura di Lugansk. Morti il procuratore generale dell’autoproclamata repubblica di Lugansk, Serghei Gorenko, e la sua vice Ekaterina Steglenko. Per l’agenzia russa Tass, l’attentato sarebbe la “prova che l’Ucraina, sotto la guida dell’attuale leadership, è uno Stato terrorista”.
13.20 – A Berdyansk, città portuale sul fiume Depr nella regione di Zaporizhzhia, sono stati uccisi il vicesindaco e la moglie che guidava la commissione elettorale territoriale. Entrambi erano filorussi. Come riportano le agenzie russe, Oleg Boyko e sua moglie Lyudmila sono stati uccisi vicino al loro garage”.
10.30 – Sono cinque i civili uccisi e sei feriti a seguito dei bombardamenti russi nella regione di Donetsk. Lo ha affermato il governatore della regione di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, come riporta Kiev Independent. Dal fronte ucraino, nelle ultime 24 ore l’esercito di Kiev ha lanciato nove attacchi aerei e oltre 330 attacchi con razzi e artiglieria contro le posizioni russe nel sud del Paese. Lo ha reso noto il Comando Operativo Meridionale dell’esercito di Kiev, secondo quanto riporta Ukrinform.
05.15 – L’esercito ucraino avrebbe bombardato la città di Valuiki, nella regione russa di Belgorod, provocando un morto due feriti. Lo ha reso noto su Telegram il governatore di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, secondo quanto riporta la Tass. “Le forze armate ucraine hanno bombardato Valuiki. I sistemi di difesa aerea hanno risposto, ma ci sono stati danni a terra. Secondo le informazioni preliminari, un civile è stato ucciso. Due persone ferite stanno ricevendo assistenza medica sul posto”, ha scritto Gladkov.
03.30 – Nella città ucraina Izyum, appena liberata dall’occupazione russa, sono stati trovati 440 corpi in una fossa comune, “una delle più grandi sepolture di massa trovate in una città liberata”, come riferito a Sky News dall’investigatore capo della polizia della regione di Kharkiv, Serhii Bolvinov. Al momento “sappiamo che alcuni sono stati uccisi (a colpi d’arma da fuoco), altri dal fuoco d’artiglieria, o per l’esplosione di mine. Alcuni sono morti negli attacchi aerei. Molti corpi non sono stati ancora identificati. Quindi le cause della morte verranno stabilite dalle indagini”, ha spiegato.
15 settembre. Zelensky coinvolto in un incidente d’auto: “Nessuna ferita grave”
23.51 – Ursula von der Leyen, in un’invervista concessa a ‘Bild’, ha considerato giusto consegnare carri armati all’Ucraina: “Dopo tutto, gli ucraini stanno dimostrando che possono difendersi da soli se hanno i mezzi militari giusti”. Volodymyr Zelensky, intanto, ha comunicato che nella città di Izyum, nella parte della regione di Kharkiv riconquistata dalle forze ucraine, è stata rinvenuta una fossa comune: “Domani ci saranno giornalisti ucraini e internazionali. Vogliamo che il mondo sappia cosa ha portato l’occupazione russa”.
19.20 – Il Consiglio dei governatori dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) ha adottato una risoluzione chiedendo alla Russia di ritirarsi dalla centrale ucraina di Zaporizhzhia. Il testo, presentato da Polonia e Canada, è stato approvato da 26 dei 35 Stati membri, con voto contrario di Russia e Cina.
17.40 – “Siamo stati rapidissimi a collegare l’Ucraina alla rete elettrica europea, ora aumenteremo la fornitura elettrica dall’Ucraina all’Ue”, ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen a Kiev.
16.50 – Il processo di adesione dell’Ucraina all’Unione europea “è sulla buona strada”. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, nella conferenza stampa oggi a Kiev con Volodymyr Zelensky. “L’Ucraina vuole aderire al mercato comune europeo”, ha affermato il presidente ucraino.
15:45 – La liberazione dei territori “occupati” dell’oblast di Luhansk, nell’Ucraina orientale, non sarà rapida come quella di Kharkiv. Lo ha dichiarato il governatore ucraino di Luhansk, Serhiy Haidai, secondo cui le forze russe stanno scavando delle trincee.
15:40 – Circa 20 militari ucraini effettueranno esercitazioni in una base spagnola situata a San Gregorio (Saragozza): lo conferma l’agenzia di stampa Efe dopo che la notizia era stata anticipata dal quotidiano locale Heraldo de Aragon.
15:30 – La Germania consegnerà all’Ucraina altri due lanciarazzi del tipo Mars e 50 blindati del tipo Dingo. Lo rende noto la ministra della Difesa, Christine Lambrecht (Spd).
15:05 – “Voi siete dei deboli che combattono i civili”. Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, in un discorso alla nazione ha commentato gli attacchi delle forze armate russe su Kryvyj Rih (città natale dello stesso leader ucraino, in russo Krivoy Rog) e ha fatto parte della dichiarazione in russo, rivolgendosi direttamente all’esercito russo.
14:00 – La Cina vuole apportare “stabilità ed energia positiva in un mondo caotico”. Lo ha detto il presidente Xi Jinping, incontrando a Samarcanda la controparte russa Vladimir Putin.
13.45 – Il presidente russo Vladimir Putin ha detto a quello cinese Xi Jinping che comprende “le preoccupazioni della Cina sulla questione ucraina” e che intende “chiarire la posizione russa” a questo proposito. Lo ha riferito l’agenzia Tass.
11.30 – L’account Twitter del Ministero della Transizione ecologica è stato hackerato: il principale sospettato è il programmatore russo Vitalik Buterin.
11.00 – Gli occupanti russi hanno ritirato truppe ed equipaggiamenti da molti villaggi e città vicini alla linea di contatto nella regione di Zaporizhzhia: lo ha riferito a ‘Espreso tv’ il vice del Consiglio regionale, l’ucraino Sergiy Lyshenko.
01.30 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è rimasto coinvolto in un incidente d’auto ma non ha riportato ferite gravi. Lo ha comunicato su Facebook il suo portavoce Serhii Nykyforov, senza specificare le circostanze del fatto, spiegando che il capo di Stato è stato visitato da un medico e che sulla dinamica c’è un’indagine in corso.
00.00 – Se gli Stati Uniti fornissero missili a lungo raggio all’Ucraina sarebbero direttamente coinvolti in conflitto militare contro la Russia. La minaccia arriva dall’ambasciatore russo negli Usa, Anatoly Antonov.
14 settembre. Von del Leyen: “Gli Stati riducano elettricità”
21.57 – Secondo il ministero della Difesa di Kiev, dal 6 settembre scorso le forze ucraine hanno liberato 388 località nella regione di Kharkiv, complessivamente di 8.500 metri quadrati e 150mila persone.
19.45 – Un attacco missilistico contro infrastrutture idrauliche di Kryvyi Rih, una delle città più importanti dell’Ucraina centrale, ha causato l’innalzamento del livello delle acque del fiume Inhulets. Lo ha affermato il vicecapo dell’ufficio presidenziale di Kiev Kyrylo Tymoshenko sul suo canale Telegram, aggiungendo che questo mette in serio pericolo la città.
18.20 – Un disegno di legge in preparazione in Ucraina prevede l’introduzione della responsabilità penale per i suoi cittadini che ottengano o anche solo richiedano il passaporto russo nei “territori temporaneamente occupati”. Il documento è stato redatto con la partecipazione di specialisti della Procura generale, del Servizio di sicurezza, del Ministero del Reinserimento, di difensori dei diritti umani e rappresentanti del popolo, secondo quanto riporta Unian.
13.03 – Nel suo discorso all’Eurocamera, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen ha detto che l’Unione dovrebbe prendere esempio dalla sua gente. “Ridurre la domanda durante le ore di punta farà durare più a lungo l’offerta e farà scendere i prezzi. Questo è il motivo per cui stiamo proponendo misure affinché gli Stati membri riducano il loro consumo complessivo di elettricità” ha detto. Necessario inoltre un supporto più mirato a industrie come le vetrerie, per far fronte all’aumento dei costi derivato dalla guerra tra Russia e Ucraina.
10:45 – L’esercito russo sta attaccando in tutte le aree della regione di Donetsk dove passa la linea del fronte, in particolare, c’è stato un massiccio bombardamento di Avdiivka: lo ha affermato il capo militare regionale Pavlo Kyrylenko. “Ad Avdiivka, i massicci bombardamenti di artiglieria al mattino hanno colpito di nuovo la parte vecchia e centrale della città. Non abbiamo ancora informazioni sufficienti su eventuali vittime e danni”, ha detto.
10:20 – Dall’inizio dell’invasione russa, 384 bambini ucraini sono stati uccisi e 749 feriti. Lo ha dichiarato il servizio stampa della Procura generale di Kiev in un post su Telegram, riporta Ukrinform. Queste cifre – dice la Procura – non sono definitive, poiché sono in corso accertamenti nelle aree di ostilità attive, nei territori temporaneamente occupati e liberati. La maggior parte dei bambini è stata colpita nelle regioni di Donetsk, Kharkiv, Kiev.
08:45 – Scontri tra le guardie di frontiera del Kirghizistan e del Tagikistan ieri dopo una disputa sul confine tra le due nazioni dell’Asia centrale. La tensione – alla vigilia di una riunione dell’organismo regionale di sicurezza e sullo sfondo dei combattimenti tra Russia e Ucraina, nonché Azerbaigian e Armenia – è divampata dopo che le guardie di frontiera kirghize hanno accusato i tagiki di prendere posizione in una parte del confine che non è stata demarcato. Sia il Kirghizistan che il Tagikistan sono alleati con la Russia e ospitano basi militari russe, ma i conflitti per questioni di confine sono frequenti e l’anno scorso è quasi sfociato in una guerra totale tra le ex repubbliche sovietiche.
06:50 – Papa Francesco: “Dio è pace e conduce sempre alla pace, mai alla guerra. Impegniamoci dunque, ancora di più, a promuovere e rafforzare la necessità che i conflitti si risolvano non con le inconcludenti ragioni della forza, con le armi e le minacce, ma con gli unici mezzi benedetti dal Cielo e degni dell’uomo: l’incontro, il dialogo, le trattative pazienti, che si portano avanti pensando in particolare ai bambini e alle giovani generazioni. Esse incarnano la speranza che la pace non sia il fragile risultato di affannosi negoziati, ma il frutto di un impegno educativo costante, che promuova i loro sogni di sviluppo e di futuro”.
03:30 – In un’intervista a France 24, il vice primo ministro ucraino Olga Stefanishyna ha dichiarato che funzionari russi hanno contattato negli ultimi giorni Kiev per negoziare: una mossa che secondo la vicepremier è legata alla recente controffensiva ucraina, che ora Mosca vorrebbe cercare di fermare. Stefanishyna ha anche ammesso che il suo Paese si stava “preparando allo scenario peggiore” in termini di rappresaglia russa, ma che finora l’Ucraina “non è stata colta di sorpresa”. La vicepremier di Kiev si è detta poi fiduciosa che il Donbass e la Crimea possano tornare sotto il controllo ucraino. Ha esortato dunque i leader europei a imporre più sanzioni alla Russia, prendendo di mira specialmente il settore energetico. Stefanishyna ha infine sottolineato che l’Ucraina ha ora “chiaramente dimostrato di essere un candidato legittimo” per l’adesione all’Ue.
02:00 – “Non si può rispondere alla domanda se l’Ucraina è a un punto di svolta; è difficile dirlo”. Lo ha affermato il presidente americano Joe Biden, rispondendo ad una domanda dei giornalisti al seguito in Delaware. “È chiaro che gli ucraini hanno fatto progressi significativi. Ma sarà un lungo cammino”, ha aggiunto.
01:20 – Il Pentagono ha constatato che “un certo numero di soldati russi” si sono ritirati dalla regione ucraina di Kharkiv. Lo ha detto il portavoce del dipartimento della Difesa americano, il generale Pat Ryder. “Abbiamo visto un certo numero di forze di Mosca, specialmente nel nordest, nella regione di Kharkiv, attraversare il confine per tornare in Russia”, ha detto il portavoce del Pentagono precisando tuttavia che “i soldati russi si trovano ancora in massa in Ucraina”.
00:05 – “Ad oggi, le misure di stabilizzazione sono state completate nei distretti con un’area totale di oltre 4.000 chilometri quadrati. La stabilizzazione continua nel territorio liberato di circa la stessa estensione. Gli occupanti e gruppi sovversivi vengono individuati, i collaboratori vengono arrestati e viene ripristinata la piena sicurezza”, ha dichiarato il Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale riportato da Ukrinform. “È molto importante che insieme alle nostre truppe, con la nostra bandiera, la vita normale arrivi nei territori liberati”, ha sottolineato il presidente.
13 settembre. Continua l’avanzata ucraina a Kharkiv. Nuove minacce da Medvedev
22.30 – Trovato senza vita l’ennesimo oligarca russo. Si tratta di Ivan Pechorin, direttore generale della Far East and Arctic Development Corporation. Secondo la versione ufficiale è caduto dal suo yacth in preda ai fumi dell’alcol ed è morto annegato in mare.
21.00 – La Russia ha trasferito segretamente oltre 300 milioni di dollari a partiti politici, dirigenti e politici stranieri in oltre una ventina di Paesi a partire dal 2014, con l’obiettivo di guadagnare influenza. È quanto affermato da un alto dirigente Usa sulla base di accertamenti dell’intelligence americana. Le informazioni, declassificate, sono già state condivise con altri Stati.
19.45 – Dall’inizio di settembre le forze armate ucraine hanno recuperato oltre 300 insediamenti nella regione di Kharkiv e più di 3.800 chilometri quadrati di territorio. Lo ha dichiarato, come riportato dal Kyiv Independent, Hanna Maliar, viceministro della Difesa ucraino.
19.00 – La bozza delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina diffusa oggi dalla presidenza di Kiev è “di fatto un prologo alla Terza Guerra Mondiale“. Lo ha scritto su Telegram il vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo Dmitry Medvedev.
18.00 – Forti esplosioni sono state avvertite nella base aerea occupata dai russi a Melitopol, città dell’Ucraina sud-orientale nell’oblast di Zaporizhzhia . Lo ha riferito il sindaco in esilio Ivan Fedorov, citato dal Kyiv Independent.
17.30 – “Chiedo ai cittadini europei che non facciano mancare il loro appoggio all’Ucraina, perché sta funzionando“. Lo ha detto Josep Borrell intervenendo al Parlamento Europeo. “Questo è il momento di rinnovare i nostri sforzi: Putin punta sul fatto che questo inverno le democrazie non reggeranno a causa dell’aumento dei prezzi, del costo dell’energia. Io non sono il ministro della Difesa europeo, sono un coordinatore e dipendo dalla buona volontà dei coordinati. Ma vi posso assicurare che stiamo facendo pressione ai Paesi membri, anche la Germania, perché capiscano che ora il tempo è cruciale per quanto riguarda gli aiuti militari”.
15.45 – Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, si è detto “deluso” dalla Germania per la mancata fornitura di carri armati Leopard e Marder che servono per “salvare le persone dal genocidio”. “Segnali deludenti dalla Germania mentre l’Ucraina ha bisogno di Leopards e Marders ora, per liberare le persone e salvarle dal genocidio”, ha scritto Kuleba su Twitter, “non un solo argomento razionale sul perche’ queste armi non possono essere fornite, solo timori e scuse astratte. Di cosa ha paura Berlino che Kiev non ha?”.
13.10 – Alexei Arestovich, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha affermato che coloro che nei territori riconquistati dalle truppe di Kiev hanno ottenuto il passaporto russo volontariamente e “appoggiano attivamente la Russia”, saranno processati “per alto tradimento.
11.30 – Mosca non sta pensando a una mobilitazione generale per raggiungere i propri obiettivi nella guerra in Ucraina. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, come riporta Tass. “Al momento no, non stiamo parlando di questo”, ha detto Peskov.
10.15 – Dagli Stati Uniti si comunica che i russi sarebbero in ritirata dopo aver ceduto le conquiste di Kharkiv. I media statunitensi lo stanno riferendo alle testate internazionali, tra cui il ‘The Guardian’.
06.57 – La rettrice dell’università di Kherson Tatiana Tomilina è scampata ad un attentato dinamitardo nel corso del quale è rimasta uccisa la sua guardia del corpo. Lo riferisce un funzionario filorusso della regione alla Tass.
23.20 – L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) ha reso noto che è stata ripristinata la seconda linea elettrica di riserva per l’alimentazione della centrale nucleare di Zaporizhzhia.
22.30 – “Le nostre truppe continuano ad avanzare”: lo ha detto il presidente ucraino Volodymir Zelensky nel consueto messaggio serale, ribadendo che le forze di Kiev nell’ultimo mese hanno riconquistato “6mila kmq di territorio” nell’Ucraina orientale e meridionale. Zelensky ha attacco i russi: “Non possono fare nulla ai nostri eroi sul campo di battaglia ed è per questo che la Russia dirige i suoi vili attacchi contro le infrastrutture civili. È un segno di disperazione”.
20.10 – Secondo lo stato maggiore ucraino, il comando militare russo ha smesso di inviare nuove unità di soldati in Ucraina dopo i successi della controffensiva di Kiev nella regione di Karkhiv.
19.30 – Nei sotterranei di una delle città liberate dall’esercito ucraino, Balaklia, sono state scoperte una camera di tortura e celle di detenzione utilizzate dall’esercito di Mosca. Lo ha denunciato su Maryana Bezugla, parlamentare del partito di Zelensky, pubblicando le foto sui social. Secondo quanto comunicato dalle autorità ucraine, inoltre, quattro corpi di civili con evidenti “segni di tortura” sono stati trovati in un paese riconquistato nella parte orientale dell’Ucraina dalle forze armate di Kiev dopo l’occupazione russa.
16.00 – La Commissione europea proporrà un obiettivo obbligatorio di riduzione dei consumi di elettricità durante le ore di picco. È quanto emerso dalla bozza di regolamento in materia, che comporterebbe la selezione di 3 o 4 ore per giorno della settimana in cui ridurre i consumi, lasciando agli Stati un “margine di discrezionalità” sulla scelta degli orari.
15.20 – Nuovo pesante blackout nella regione di Kharkiv, dove le truppre ucraine hanno riconquistato numerosi centri strategici. Secondo quanto riferito dal consiglio comunale a Ukrinform, la fornitura di elettricità è stata interrotta e tutti i trasporti ad alimentazione elettrica, metropolitana compresa, sono stati bloccati.
13.30 – L’esercito ucraino ha riconquistato 500 chilometri quadrati di territorio nel Sud del Paese. Lo ha dichiarato la portavoce del comando militare del Sud Natalia Gumenyuk, che ha sottolineato come “alcune unità russe in prima linea a Kherson” stiano “negoziando la resa”.
12.15 – Le forze aerospaziali e missilistiche russe continuano a lanciare attacchi di precisione contro le unità delle forze armate dell’Ucraina nei territori in cui sono avanzate nella regione di Kharkiv. Ad affermarlo è stato Igor Konashenkov, portavoce del ministero della Difesa di Mosca, citato da Interfax.
11.00 – Il vicepresidente del consiglio di sicurezza russo Dmitri Medvedev ha dichiarato su Telegram, come riportato da Interfax, che l’unica condizione per dare avvio ai negoziati è “la capitolazione totale del regime di Kiev alle condizioni di Mosca”.
09.45 – Un referendum sull’adesione alla Russia della regione ucraina di Zaporizhzhia si terrà quando la situazione sarà completamente sicura per i suoi residenti: lo ha dichiarato oggi su Telegram il capo dell’amministrazione militare-civile filorussa della regione, Evgenij Balitskij, secondo quanto riporta la Tass. “Ultimamente mi chiedono sempre più spesso la data del referendum. La mia risposta è: il referendum si terrà non appena saremo completamente pronti dal punto di vista della sicurezza dei residenti della regione di Zaporizhzhia. Completamente fiduciosi che chiunque lo desideri possa partecipare al voto in modo comodo e sicuro”.
09.15 – Le forniture di elettricità e acqua nella regione di Kharkiv sono state ripristinate all’80%: lo ha reso noto su Telegram il vice capo dell’Ufficio del presidente ucraino Kyrylo Tymoshenko, secondo quanto riporta Ukrinform. “Regione di Kharkiv. Le forniture di elettricità e acqua alla città e alla regione sono state ripristinate all’80%. Continuiamo a lavorare”, ha affermato Tymoshenko. Come è noto, ieri le forze russe hanno lanciato 11 missili da crociera su tutto il territorio ucraino, causando l’interruzione delle forniture di elettricità e acqua in diverse regioni.
07.35 – Le forze ucraine hanno riconquistato nelle ultime 24 ore oltre 20 insediamenti che erano stati occupati dai russi: lo ha reso noto lo Stato Maggiore delle Forze Armate dell’Ucraina in un post su Facebook, secondo quanto riporta Ukrinform. “Le forze ucraine continuano a liberare dagli invasori russi gli insediamenti nelle regioni di Kharkiv e Donetsk”, prosegue il messaggio sottolineando che “il nemico continua ad attaccare le posizioni ucraine, conducendo ricognizioni aeree e tentando di prendere misure per riguadagnare terreno”.
07.15 – “A fronte delle avanzate ucraine, la Russia ha probabilmente ordinato il ritiro delle sue truppe dall’intera Oblast di Kharkiv occupata a Ovest del fiume Oskil”. Lo si legge nell’ultimo aggiornamento dell’intelligence militare britannica. “Isolate sacche di resistenza rimangono in questo settore ma da mercoledì l’Ucraina ha riconquistato un territorio pari ad almeno due volte l’area metropolitana di Londra”, sottolinea ancora il bollettino.
02.55 – “Condanniamo gli attacchi aerei della Russia contro le infrastrutture strategiche dell’Ucraina che hanno lasciato migliaia di civili senza elettricità e acqua pulita”. Lo scrive il dipartimento di Stato americano in una nota sottolineando che gli Stati Uniti “sono al fianco dell’Ucraina contro l’aggressione della Russia”.
02.15 – “La risposta della Russia alla liberazione di città e villaggi da parte dell’Ucraina nell’est è stata lanciare missili per distruggere infrastrutture civili strategiche”. Lo ha denunciato su Twitter l’ambasciatrice americana a Kiev, Bridget Brink, dopo che sono state esplosioni e blackout in diverse regioni, soprattutto nell’est del Paese.
00.55 – L’esercito russo la lanciato sull’Ucraina 12 missili, sei missili da crociera Kalibr partiti da navi nell’area del Mar Nero e sei missili da crociera Kh-101 da aerei nell’area del Mar Caspio: l’aviazione ucraina ha abbattuto 9 missili su 12. Lo riporta il servizio stampa del Comando Est, citato da Unian.
00.15 – Zelensky, ha affermato che al momento non è pronto a negoziare con la Russia. “Al momento no, non vedo alcun desiderio da parte loro”, ha risposto a Fareed Zakaria che in un’intervista trasmessa per la Cnn gli chiedeva se fosse disposto a riprendere il negoziato.
“Non parlo con coloro che emettono ultimatum, è il mio principio”, ha spiegato il leader di Kiev.
00.05 – ll presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ringraziato i suoi compatrioti per aver difeso il Paese in una guerra che dura ormai da 200 giorni. “In questi 200 giorni abbiamo ottenuto molto, ma la cosa più importante e quindi più difficile è ancora davanti a noi”, ha detto Zelensky in un discorso video ringraziando, tra gli altri, le forze di terra ucraine, l’aviazione, le forze navali – e tutti coloro che hanno scritto “la storia dell’indipendenza, la storia della vittoria, la storia dell’Ucraina”.
11 settembre. Prosegue la controffensiva dell’Ucraina, riconquistate altre città. La Russia lancia missili a Est
23.30 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato in un’intervista alla ‘Cnn’ che al momento non intende negoziare con Mosca. Qualche ora fa il ministro degli esteri russo Sergej Lavrov aveva spiegato che le trattative con l’Ucraina non vengono rifiutate ma Kiev, ritardandole, complica la possibilità di trovare un accordo.
21.30 – A seguito del bombardamento massiccio nell’Est dell’Ucraina, il presidente Volodymyr Zelensky ha confermato che molte zone sono rimaste senza elettricità e ha accusato Mosca di essere la responsabile. Secondo il consigliere presidenziale Mykhailo Podolyak l’attacco è “una chiara manifestazione del terrorismo della Federazione russa”.
20.15 – Allarme aereo in tutta l’Ucraina. Lo ha riportato ‘Unian’, secondo cui si sono verificate esplosioni e blackout in diverse regioni del Paese, in particolare a Est. Secondo le indiscrezioni sarebbero stati lanciati dal Mar Nero alcuni missili russi.
19.30 – Hanno preso il via le consultazioni sulla creazione di una zona cuscinetto di sicurezza nucleare e fisica attorno alla centrale di Zaprozhzhia. Lo ha annunciato il direttore generale dell’Aiea Rafael Grossi attraverso un tweet.
19.00 – Le forze ucraine hanno riconquistato circa 40 insediamenti nell’oblast di Kharkiv. Lo ha reso noto il governatore regionale Oleg Sinegubov, citato da ‘Unian’.
17.50 – Il presidente francese Emmanuel Macron ha chiesto in una telefonata a Vladimir Putin di ritirare armi pesanti e leggere russe dalla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo ha reso noto l’Eliseo.
16.00 – Il ministro degli Esteri russo Lavrov ha parlato a ‘Rossiya 1’: “La Russia non rifiuta le trattative con l’Ucraina, ma vi sono alcuni ritardi che complicano il processo negoziale”.
15.01 – La centrale di Zaporizhzhia è tornata in funzione. Lo ha fatto sapere l’Aiea, che afferma che la linea elettrica di backup per la centrale nucleare è stata ristrutturata, fornendo l’impianto con l’elettricità esterna necessaria per il raffreddamento del reattore e altre funzioni di sicurezza.
14.30 – L’esercito ucraino ha ripreso il controllo delle città di Vasylenkove e Artemivka nella regione di Kharkiv. Kreminna è la prima città dell’Oblast del Lugansk riconquistata dalle truppe ucraine, lo ha fatto sapere il governatore regionale ucraino in esilio, Sergiy Gaidai.
12.06 – L’esercito ucraino prosegue nell’offensiva nelle regioni occupate dai russi. Secondo il capo di stato maggiore ucraino le truppe di Kiev stanno sfondando anche a nord (e non solo a est) entrando nella zona di Kharkiv e si troverebbero a poche decine di chilometri dal confine russo.
11.00 – Gli occupanti russi e i loro collaboratori locali stanno fuggendo dalla regione di Lugansk, diretti verso la Russia: lo scrive su Telegram il capo dell’Amministrazione militare regionale, Serhiy Gaidai, secondo quanto riporta Ukrinform.
08.39 – L’ultimo reattore della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia che era ancora attivo è stato spento: lo hanno reso noto le autorità.
08.15 – Dieci civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti ieri durante i bombardamenti russi nella regione di Donetsk, nell’Ucraina orientale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell’Amministrazione militare regionale, Pavlo Kyrylenko. Lo riporta Ukrinform. “Il 10 settembre i russi hanno ucciso 10 civili nella regione di Donetsk: quattro a Pokrovsk, tre a Krasnohorivka, due a Bakhmut e uno a Raihorodok – ha detto Kyrylenko -. Altre 19 persone sono rimaste ferite”.
06.20 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che dall’inizio del mese le forze di Kiev hanno ripreso il controllo di “2mila km quadrati di territorio”, mentre il ministero della Difesa russo parla di una riorganizzazione nella regione di Kharkiv per aumentare gli sforzi in direzione di Donetsk.
10 settembre. L’esercito ucraino riconquista 30 località nel Nord-Est del Paese
23.10 – L’Ucraina “non vede ostacoli” alla fornitura di carri armati Leopard da parte della Germania e chiede rifornimenti di munizioni di artiglieria prima di questa decisione. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, durante una conferenza stampa congiunta con la sua omologa tedesca Annalena Baerbock a Kiev
21.40 – “In questi giorni l’esercito russo sta dando il meglio di sé, mostrando le spalle. E, dopo tutto, è una buona scelta per loro scappare. Non c’è e non ci sarà posto per gli occupanti in Ucraina”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo messaggio video serale.
20.50 – Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, e la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, hanno parlato oggi della situazione in Ucraina e dell’appoggio da garantire al paese di fronte all’invasione russa. Von der Leyen ha espresso su Twitter la sua “gratitudine” per essere stata informata della visita di Blinken a Kiev e “per la nostra conversazione sulla nostra rispettiva sicurezza e il sostegno economico per l’Ucraina”.
19.30 -“Il grido e il pianto del popolo ucraino si alza al cielo. Pesanti battaglie sono in corso lungo l’intera linea del fronte, in particolare, nella regione di Donetsk dove il nemico attacca ininterrottamente le nostre citta’ e villaggi con un gran numero delle sue truppe”. Cosi’ l’arcivescovo maggiore di Kiev Sviatoslav Shevchuk nel quotidiano videomessaggio
17:05 – Per il New York Times la liberazione di Izyum rappresenterebbe “un punto di svolta” nella guerra in Ucraina, secondario, per importanza, solo dall’umiliante sconfitta dei russi presso Kiev, nella primavera di quest’anno. Izyum era infatti un centro strategico per l’esercito di Putin, dove transitavano uomini e merci. I soldati, secondo i resoconti, sono fuggiti dalla città senza neanche tentare di opporsi alle truppe di Kiev
15:45 – Le truppe russe si stanno ritirando dalla città di Izyum e da alcuni altri insediamenti nella regione di Kharkiv. Lo affermano i media ucraini, sulla base delle testimonianze di diversi corrispondenti di guerra. L’Ukrainska Pravda cita anche un account Telegram del primo viceministro dell’Informazione dell’autoproclamata repubblica separatista filorussa di Donetsk, Danylo Bezsonov, secondo cui la fuga dei soldati “è il risultato di errori dell’alto comando”, ma ora “la cosa principale è ammettere gli errori e trarre le giuste conclusioni”.
14:10 – Le truppe di Kiev rivendicano un’avanzata di “decine di chilometri” nel sud del Paese. “Le nostre truppe stanno avanzando lungo le linee meridionali in vari settori, per diverse decine di chilometri”, ha detto ai media locali Nataliya Gumenyuk, portavoce del Comando meridionale dell’esercito ucraino.
11:55 – I russi confermano che stanno lasciando Izyum.
11:20 – Le autorità locali ucraine annunciano la liberazione di Kupiansk, nell’oblast orientale di Kharkiv. Lo ha annunciato su Telegram, Nataliia Popova, consigliere del capo del Consiglio regionale di Kharkiv. “Kupiansk è ucraina! Gloria alle forze armate dell’Ucraina!”, ha detto su Telegram, citata da Ukrainska Pravda. Kupiansk era considerato uno dei principali hub logistici dell’esercito invasore russo.
11.05 – Secondo il bollettino giornaliero dello Stato maggiore, l’esercito ucraino nelle ultime 24 ore avrebbe ucciso 350 soldati russi. Il totale, sempre secondo i dati di Kiev, sarebbe di 52.250 uomini dall’inizio dell’invasione
09.15 – Secondo il Kyiv Independent, la Russia ha inviato 1.300 soldati ceceni nella regione di Kherson, nell’Ucraina meridionale. I soldati, spiega lo Stato Maggiore dell’esercito ucraino, sono stati inviati per resistere alla controffensiva ucraina in corso nel sud del Paese.
07.02 – Nella zona di Kharkiv, dove sono in corso duri combattimenti tra le forze ucraine e russe, si sta procedendo all’evacuazione della popolazione civile. Lo ha detto il capo dell’amministrazione statale regionale di Kharkiv, Vitaly Ganchev, secondo quanto riporta l’agenzia Tass.
06.30 – L’esercito ucraino ha ripreso il controllo di oltre 30 località nel Nord-Est del Paese. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. comandante russo della zona Vitaly Ganchev, in un’intervista a Russia 24, ha ammesso che gli ucraini abbiano “fatto breccia nelle nostre difese”.
9 settembre. Ucraina chiederà 300 miliardi di euro di risarcimento a Putin
21.40 – “Le forze armate ucraine hanno liberato e preso il controllo di più di 30 insediamenti nella regione di Kharkiv. In parte dei villaggi della regione sono in corso misure per controllare e mettere in sicurezza il territorio, stiamo gradualmente prendendo il controllo di nuovi insediamenti, ovunque stiamo restituendo la bandiera ucraina e protezione per tutto il nostro popolo”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale.
20.10 – La guerra in Ucraina sta entrando in una “fase critica” grazie alla controffensiva di Kiev. Lo ha sostenuto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in una conferenza stampa a Bruxelles insieme al segretario di Stato americano Antony Blinken: “Le forze ucraine sono state in grado di bloccare l’offensiva di Mosca nel Donbass, di colpire dietro le linee russe e di riprendere il territorio”.
18.00 – Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel a Berlino, presentandosi alla stampa insieme al cancelliere tedesco Olaf Scholz, ha detto: “Rimarremo calmi, non dobbiamo farci intimidire”. Il riferimento è alla minaccia del presidente russo Vladimir Putin di chiudere i rubinetti dei suoi gasdotti se l’Ue dovesse varare un tetto al prezzo del gas.
15.45 – Non si ferma la controffensiva di Kiev nella regione Kharkiv, finita sotto il controllo delle truppe russe, che continuano tuttavia a resistere. Secondo le ultime indiscrezioni provenienti da Mosca sarebbero stati inviati nelle ultime ore nuovi veicoli blindati e cannoni di rinforzo.
14.10 – “In questo momento non vediamo la volontà della Russia di riprendere la strada della diplomazia”. Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken al quartiere generale della Nato a Bruxelles.
12.30 – La guerra in Ucraina è entrata in una fase cruciale, i prossimi mesi un test per l’unità dell’alleanza atlantica. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.
10:40 – Il Consiglio dell’Ue ha appena adottato la decisione che sospende completamente l’accordo di facilitazione del visto tra l’Ue e la Russia del 2007, come deciso nel Consiglio informale Esteri del 31 agosto. La decisione, che dovrebbe essere pubblicata nella Gazzetta ufficiale il 9 settembre 2022, entrerà in vigore il giorno della sua adozione e si applicherà a partire dal 12 settembre 2022. Ciò comporterà per i cittadini russi un aumento della tassa per la domanda di visto da 35 a 80 euro, la necessità di presentare prove documentali aggiuntive, tempi di elaborazione dei visti più lunghi e regole più restrittive per il rilascio di visti per ingressi multipli.
10:30 – Un incontro bilaterale tra il presidente russo, Vladimir Putin, e l’omologo ucraino, Volodymyr Zelensky, a margine del G20 in Indonesia “per ora non è in programma”. Lo ha ribadito il ministero degli Esteri di Mosca, come riporta l’agenzia Ria Novosti.
10:00 – “Siamo di fronte a una seria crisi energetica. Da un lato vediamo un’incapacità di garantire le forniture e dall’altro un aumento della domanda di energia. Siamo in guerra, non abbiamo bisogno di giocare con le parole, siamo in una guerra energetica con la Russia e Putin sta cercando di manipolare i mercati per rompere la pace sociale nei nostri paesi e colpire il nostro modo di vivere”. Così il vice primo ministro ceco, Jozef Sikela, della presidenza del Consiglio Ue, al suo arrivo al Consiglio Energia a Bruxelles. “Dobbiamo mandare un segnale chiaro e forte che faremo tutto il necessario per proteggere le nostre famiglie, le nostre economie e per garantire che ci sarà energia sufficiente e a prezzi accessibili. Sono abbastanza sicuro che tutti gli Stati membri e la Commissione capiranno che non c’è tempo da perdere”.
08.10 – I russi usano la popolazione locale come “scudo umano” in alcune zone della regione di Kherson (sud): è la gravissima accusa che fa attraverso Facebook lo stato maggiore delle forze armate di Kiev. “In alcune aree della regione di Kherson, le unità delle forze armate della Federazione Russa stanno passando alle tattiche di azioni terroristiche contro i civili locali – si legge nel messaggio -. Secondo le informazioni disponibili, nel villaggio di Bolshaya Aleksandrovka, gli occupanti usano la popolazione locale come ‘scudo umano’. L’insediamento è chiuso all’ingresso e all’uscita”.
07:30 – Kiev chiederà alla Russia più di 300 miliardi di euro di risarcimenti per i danni causati dalle sue truppe durante l’invasione del paese. Ad annunciarlo è stato il ministro della Giustizia ucraino, Denys Maliuska. “Il nostro obiettivo è arrivare a una risoluzione in una sessione speciale dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite a ottobre che getti le basi per un meccanismo internazionale di indennizzi”. E aggiunge: “Vogliamo un risarcimento per tutti i danni che la Russia ha causato in Ucraina attraverso la sua guerra di aggressione. I danni diretti causati dalla distruzione di infrastrutture, edifici residenziali o industrie ammontano attualmente a oltre 300 miliardi di euro”, ha dichiarato. Il ministero della Giustizia ucraino ha anche individuato “danni ambientali” e “danni personali inflitti alle vittime di guerra”, che ha definito incalcolabili.
00:50 – Gli Usa hanno imposto sanzioni ad una società iraniana, la Safiran Airport Services, che ha aiutato a inviare droni alla Russia da usare in Ucraina e hanno ammonito aziende non iraniane a non farsi coinvolgere in tale commercio. La misura è stata presa dal Tesoro due mesi dopo che la Casa Bianca ha divulgato informazioni di intelligence secondo cui Mosca aveva chiesto droni a Teheran per il conflitto in Ucraina.
8 settembre. Allarme Onu: Mosca potrebbe aver deportato bambini ucraini per le adozioni
23.04 – Il sindaco di Energodar, la città che ospita la centrale nucleare di Zaporizhzhia, ha reso noto che ci sono stati nuovi blackout. “Per un breve periodo, i fornitori di energia sono stati contenti del ripristino della fornitura di elettricità. Venti minuti fa la luce si è spenta di nuovo. E ancora” è così “in tutta la città. Riferiscono anche che non c’è luce nei villaggi circostanti e in altri insediamenti della regione”, ha affermato Orlov.
20.00 – “La Russia non si chiuderà ai cittadini dell’Unione Europea”. Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova. “La Russia — ha precisato — è un Paese aperto e veramente libero che rispetta tutti i popoli indipendentemente dalle capacità intellettive delle loro elite”.
18.00 – Nel corso di una teleconferenza con gli alleati occidentali sulla situazione in Ucraina, il presidente Usa Joe Biden ha parlato anche del nodo energia. Lo ha fatto sapere il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale, John Kirby, nel corso di un briefing con un gruppo ristretto di giornalisti.
13.00 – Un giornalista italiano freelance, Mattia Sorbi, è stato ferito in Ucraina nella regione di Kherson controllata dai russi. Su Facebook ha poi rassicurato tutti: “Sto bene e sono al sicuro, ma purtroppo le difficoltà di comunicazione in Ucraina mi hanno impedito di essere online come al solito”.
12.30 – Il capo della diplomazia americana Antony Blinken è atterrato a Kiev, in una visita a sorpresa per parlare degli aiuti militari.
12.00 – Sarebbero più di 51mila i soldati russi che avrebbero perso la vita durante la guerra in Ucraina, secondo Kiev. Le stime — come sempre — non trovano conferme da parte di Mosca. Per l’Ucraina la Russia ha perso in totale “2,112 carri armati, 4,557 veicoli da trasporto corazzati, 239 aerei”.
10.50 – A Melitopol è saltata in aria la sede del partito di Putin, “Russia Unita”. Nessuna vittima registrata, come detto da Vladimir Rogov, membro del consiglio dell’amministrazione militare-civile della regione sotto il controllo russo.
10.17 – La quinta unità di alimentazione della centrale nucleare di Zaporizhzhia è stata spenta. Lo ha riferito Aleksander Volga, a capo dell’amministrazione della città di Energodar dove si trova l’impianto. La scelta è dovuta al cedimento delle linee elettriche. Intanto il direttore generale dell’Aiea Rafael Mariano Grossi, a seguito dell’ispezione, ha riferito a ‘Repubblica’ che nella centrale nucleare è stato sfiorato il disastro. “Mi hanno molto colpito due fori da colpi di mortaio di un metro di diametro sul tetto di un magazzino di combustibile nucleare”, ha detto.
06.54 – L’ONU, nella persona della vice segretaria per i diritti umani Ilze Brands Kehris, ha parlato di “accuse credibili” in riferimento alla possibile deportazione di bambini ucraini in Russia per le adozioni a favore delle famiglie della Federazione o dei territori occupati. “Siamo preoccupati che le autorità russe abbiano adottato una procedura semplificata per concedere la cittadinanza russa ai bambini senza cure parentali e che questi bambini possano essere adottati dalle famiglie russe”. Sull’argomento si è pronunciato l’ambasciatore Maurizio Massari: “È fondamentale ribadire il divieto di trasferimenti forzati di civili, indipendentemente dal motivo”.
22.22 – Il premio Sakharov, che l’Eurocamera conferisce a chi si distingue nella battaglia per i diritti dell’uomo, sarà assegnato probabilmente a Volodymyr Zelensky, il presidente ucraino. Ad esempio di deputati del Ppe hanno annunciato come proprio candidato ufficiale “il popolo ucraino ed il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky”. La consegna avverrà a Strasburgo il 14 dicembre.
22.18 – Secondo l’Associated Press le sanzioni dell’Occidente hanno messo in difficoltà l’esercito di Vladimir Putin, costringendo la Russia a rivolgersi alla Nord Corea per i rifornimenti di missili e munizioni.
20.00 – L’Unione Europea renderà più difficile, per i russi, ottenere il visto per entrare nell’Ue. Risulteranno allungati i tempi per l’ottenimento del lasciapassare (fino a un mese e mezzo) e il costo (che raggiungerà gli 80 euro). Zelensky esulta: “È assolutamente inaccettabile che il territorio europeo possa essere utilizzato per il turismo o lo shopping da chi in Russia sostiene la scissione e la beffa dell’Europa, o addirittura lavora per questo”.
17.00 – Il partito di Putin, Russia Unita, propone un referendum di annessione dei territori ucraini il 4 novembre.
14.50 – “Gli accordi firmati a Istanbul riguardano solo una questione, ovvero il trasferimento di navi da carico attraverso il Mar Nero. La Russia non può imporre all’Ucraina dove inviare il suo grano e l’Ucraina non può imporre lo stesso alla Russia”. Lo afferma, secondo quanto riporta il Guardian, il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak replicando alle affermazioni del presidente russo Vladimir Putin che ha detto di avere in mente di imporre restrizioni sull’esportazione di grano e sementi ucraini verso l’Europa e di volerne discutere con il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan.
13.20 – “Abbiamo lavorato davvero duramente negli ultimi mesi per avere una rete di solidarietà. Questo lavoro è stato necessario per avere altri fornitori così da non subire più i ricatti della Russia e degli annunci di Putin”. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un punto stampa. “Il price cap al gas russo può procedere molto rapidamente. Ed è molto importante”, ha aggiunto. “Negli ultimi mesi Putin ha cercato di ricattarci, 13 Paesi membri hanno avuto tagli totali o parziali del gas russo. In questo modo non ci interessiamo più a questi annunci russi, perché sappiamo che sono ricatti e che la cosa migliore è rafforzarci, avere altri fornitori e avere la solidarietà”, ha sottolineato von der Leyen.
12.55 – L’Ucraina sta valutando la possibilità di chiudere la sua centrale nucleare di Zaporizhzhia, occupata dalle forze russe, per motivi di sicurezza. “L’opzione di spegnere la stazione è in fase di valutazione”, ha dichiarato Oleh Korikov dell’Ispettorato dello Stato per la sicurezza nucleare e delle radiazioni (Snriu), citato dal Guardian, spiegando che Kiev è preoccupata per le riserve di carburante diesel utilizzato per i generatori di riserva.
11.30 – Il presidente russo Vladimir Putin durante il forum economico di Vladivostok ha affermato di “fidarsi” del rapporto dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea) sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia, ma ha asserito che l’agenzia Onu “è sotto pressione da parte degli Stati Uniti e dell’Europa e non può dire direttamente che la centrale viene colpita dal territorio ucraino”. Lo riporta l’agenzia Tass.
10.45 – “Le truppe russe hanno bombardato il distretto di Nikopol“. Lo ha affermato su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk Valentin Reznichenko, aggiungendo che l’area è stata colpita con missili grad, colpi di mortaio e artiglieria. “Stiamo quantificando i danni”, ha dichiarato.
09.15 – Il presidente russo Vladimir Putin è intervenuto al forum economico di Vladivostok. In un lungo discorso è tornato ad attaccare le sanzioni occidentali, definendole “una scelta miope” e “un pericolo per il mondo intero”. “La qualità della vita in Europa – ha detto – è stata sacrificata alla dittatura degli Usa”.
08.30 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dato il suo consenso per creare una zona di sicurezza intorno alla impianto nucleare di Zaporizhzhia. “Se il contenuto di questa proposta è smilitarizzare il territorio della centrale, allora possiamo sostenere una tale zona di protezione”, ha affermato.
08.00 – Morto Artem Bardin, il comandante dell’amministrazione di occupazione russa di Berdyansk, nell’Oblast di Zaporizhzhia. Era stato ferito ieri da una bomba nella sua automobile. Lo ha riportato il Kiev Indipendent.
07.30 – Secondo l’Institute for the Study of War l’esercito russo si sta servendo anche di armi psicologiche. Ad esempio verrebbero inviati messaggi sui telefoni personali dei militari ucraini o sulle loro pagine social per intimarli di arrendersi o disertare e fuggire. Mosca utilizzerebbe le informazioni sulla posizione di ogni soldato per calibrare le minacce.
05.00 – Secondo quanto reso noto dal portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, a differenza di quanto trapelato nelle ultime ore gli Stati Uniti non hanno alcuna indicazione che la Cina stia violando le sanzioni occidentali contro la Russia o che stia prestando aiuti militari a Mosca in Ucraina.
02.30 – “L’Ucraina continua a salvare il mondo con il suo grano. Oltre alle precedenti navi per l’Africa, nelle prossime settimane arriveranno in Somalia altre 28.600 tonnellate”. Lo ha scritto su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ricordando che proprio in Somalia l’Onu ha previsto a causa della guerra “una carestia entro la fine dell’anno”.
02.00 – Nel suo consueto videomessaggio il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha commentato la visita dell’Aiea nella centrale nucleare di Zaporzhzhia. “Il rapporto segnala la presenza di materiale militare russo nell’impianto, la pressione sui nostri dipendenti e menziona l’occupazione russa”, ha evidenziato.
6 settembre. Gazprom valuta guarda verso i mercati asiatici. Aia: “Situazione insostenibile a Zaporizhzia”
22.30 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su Twitter di essere stato il primo leader straniero a sentire la neo premier britannica Liz Truss, con la quale ha parlato di “ulteriori pressioni su Mosca”. “L’ho invitata a visitare l’Ucraina”, ha sottolineato.
21.45 – “Gli sforzi per ristabilire la centrale nucleare di Zaporizhzhia come infrastruttura puramente civile sono vitali. Come primo passo le forze russe e ucraine devono impegnarsi a non intraprendere attività militari verso o dal sito”. Lo ha detto il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres durante la riunione odierna del Consiglio di Sicurezza.
21.00 – Commentando l’annuncio della Casa Bianca secondo cui non si intende designare la Russia come Stato sponsor del terrotrismo, il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, citato da Ukrinform, ha dichiarato: “Il fatto che l’amministrazione Biden non sia pronta a prendere una decisione del genere in questo momento non significa che non possa mai essere presa. Lavoreremo per far riconoscere la Russia per quello che è veramente”.
20.30 – Gli Stati Uniti non designeranno la Russia stato sponsor del terrorismo. Lo ha riferito la portavoce della Casa Bianca Karin Jean-Pierre precisando che si tratta della “decisione definitiva” dell’amministrazione.
18.00 – L’attuale situazione nella centrale nucleare di Zaporizhzhia “è insostenibile”. Lo ha reso noto l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) nel suo rapporto diffuso oggi dopo la missione nell’impianto, la cui zona è da settimane sotto bombardamenti.
15.22 – “Un altro missile colpisce le città ucraine da parte del Paese aggressore. In mattinata a Kharkiv un condominio nella parte centrale della città è stato distrutto e l’edificio amministrativo è stato danneggiato. Un incendio è’ scoppiato in un deposito di petrolio a Kryvyi Rih. Per ogni attacco, gli occupanti dovranno affrontare punizioni e punizioni eque“. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram. “Continueremo a liberare la nostra terra ucraina passo dopo passo. È impossibile spezzarci”, ha aggiunto il presidente.
13.35 – Il Ministero della Difesa russo ha affermato che l’esercito ucraino ha sparato usando l’artiglieria per 15 volte nelle ultime 24 ore sulla città’ di Energodar, nella zona di Zaporizhzhia, sito della più grande centrale nucleare europea. Lo riferisce l’agenzia di stata statale russa Interfax.
12.55 – Dopo le 12 ora locale una potente esplosione è stata udita nella città di Energodar, nella regione di Zaporizhzhia, in cui si trova la centrale nucleare più grande d’Europa, e attualmente la città è senza elettricità. Lo riporta l’agenzia ucraina Unian citando quanto annunciato dal sindaco di Energodar, Dmytro Orlov.
11.40 – “E’ probabile che la Russia stia lottando per mantenere le scorte di droni da ricognizione, che sono limitate dalla carenza di componenti a causa delle sanzioni internazionali”. Lo scrive l’intelligence del ministero della Difesa del Regno Unito nel suo report sulla guerra in Ucraina.
09.10 – Nell’Ucraina orientale, a Dnipropetrovsk, i russi hanno bombardato il distretto di Nikopol con l’artiglieria Grad Mlrs. Lo riferisce ‘Ukrinform’. Il capo dell’amministrazione militare regionale Valentyn Reznichenko ha scritto su Telegram: “Due persone sono rimaste ferite: un uomo e una donna”. Intanto le forze armate di Kiev stanno respingendo i nuovi attacchi con cui i russi stanno cercando di prendere il controllo della regione del Donetsk.
07.02 – È atteso per oggi, martedì 6 settembre, il rapporto del direttore dell’Aiea Rafael Grossi sulla situazione della sicurezza nucleare a seguito dell’ispezione presso la centrale Zaporizhzhia. Nel frattempo Nikolay Shulginov, ministro russo dell’Energia, in un’intervista a ‘Tass’ ha riferito che Gazprom ha in progetto di accelerare il reindirizzamento delle forniture di gas da ovest a est. Per fare questo, riferisce Shulginov, i materiali per i gasdotti sono già pronti.
21.20 – La centrale nucleare di Zaporizhzhia e la rete elettrica ucraina non sono più collegate. A renderlo noto è la compagnia ucraina Energoatom, affermando che ciò è dovuto ad un incendio causato da bombardamenti. Kiev accusa la Russia di bombardare la centrale, occupata dalle forze di Mosca.
19.45– Oltre all’ex premier britannico Boris Johnson, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sentito telefonicamente anche il collega francese Emmanuel Macron, il quale gli ha ribadito “la necessità di preservare la sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia”, come fatto sapere dall’Eliseo.
18.30 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiamato al telefono il premier britannico uscente Boris Johnson per ringraziarlo “a nome di tutto il popolo per il suo coraggio personale, i principi e il grande contributo nel contrastare l’aggressione russa”.
17.15 – “Le forniture di gas riprenderanno solo se ci sarà la revoca delle sanzioni“. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ai giornalisti, evidenziando che “i motivi che hanno indotto la sospensione del gasdotto Nord Stream non sono scomparsi”.
16.45 – Kiev mette in guardia i cittadini dei territori occupati dai russi. L’invito è di “seguire le raccomandazioni dei funzionari durante la liberazione delle aree” e di “allestire bunker, fare scorte di acqua e caricare i powerbank”. La comunicazioni è arrivata dal profilo Twitter di Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente Zelesnky.
16.15 – Condannato da un tribunale russo a 22 anni di reclusione il giornalista Ivan Safronov: l’accusa nei suoi confronti è di “alto tradimento”. Lo ha riportato Novaya Gazeta Europa.
15.25 – Il ministero degli Esteri russo ha ampliato la “lista nera” dei cittadini statunitensi ai quali sarà proibito l’ingresso nel Paese, includendo gli attori Sean Penn e Ben Stiller oltre ad altre 23 persone tra cui figurano esponenti politici, funzionari e imprenditori.
15.00 – L’ultimo reattore in funzione nella centrale nucleare di Zaporizhzhia è stato disconnesso dalla rete elettrica ucraina. Lo ha annunciato su Telegram l’operatore per l’energia nucleare di Kiev, Energoatom.
13.30 – Secondo quanto affermato da Vladimir Putin, citato dall’agenzia ‘Ria Novosti’, “la tragedia nel Donbass è il risultato delle attività del regime nazionalista e neonazista che nel 2014 ha preso il potere con la forza” a Kiev e “poi ha dato il via alle ostilità nel Donbass”. Stando alle parole di Putin. “tutti i tentativi per una soluzione pacifica sono falliti a causa della posizione del regime di Kiev”.
12.15 – “Attualmente l’Ucraina esporta la sua elettricità in Moldova, Romania, Slovacchia e Polonia. Ma siamo pronti ad espandere le nostre esportazioni in Germania”. È quanto riferito dal primo ministro ucraino, Denys Shmyhal.
12.00 – Il primo ministro ucraino, Denys Shmyhal, ha twittato subito dopo il suo arrivo a Bruxelles, dove incontrerà la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola: “Dopo aver ricevuto lo status di candidato, la nostra priorità chiave è passare al processo di negoziazione dell’adesione all’Ue e contiamo sul supporto del Parlamento europeo”
11.50 – In un’intervista esclusiva a TVI/CNN Portogallo, Papa Francesco ha confermato che per ora non si recherà a Kiev né in Russia. Il viaggio, proibito dal suo medico, è però solo rimandato. Nel frattempo, il pontefice mantiene un contatto permanente con i presidenti Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin.
11.40 – Il Patriarca Ortodosso di Mosca e di tutte le Russie, Kirill, potrà partecipare al Consiglio ecumenico delle Chiese. Lo ha deciso l’Assemblea del Consiglio, rifiutandosi di votare il bando.
11.30 – Il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak ha affermato che Kiev non ha ancora ricevuto dati essenziali sulla centrale di Zaporizhzhia. “Al momento sul posto ci sono militari russi che non comprendono ciò che sta accadendo. I rischi non sono stati valutati correttamente. E ci sono diversi nostri lavoratori che hanno bisogno di un qualche tipo di protezione: avere accanto esponenti della comunità internazionale”.
Anche il presidente dell’Ucraina Volodimir Zelensky è intervenuto sull’argomento, accusando i russi di star utilizzando la centrale come un’arma nucleare.
11.15 – La Gran Bretagna ha deciso di prolungare il programma di addestramento dell’esercito ucraino da tre a cinque settimane. È quanto riporta Sky News, secondo la quale da giugno sono stati addestrat quasi 5mila soldati. Il nuovo programma di addestramento coinvolgerà decine di migliaia di soldati, che grazie alle due settimane aggiuntive potranno addestrarsi su guerra di trincea e urbana, operazioni sui veicoli e addestramento sul campo di battaglia nel combattimento simulato.
11.00 – Secondo l’Agenzia di Informazione Indipendente Unian, l’operatore ucraino Energoatom ha dichiarato che la centrale nucleare di Zaporizhzhia “opera con il rischio di violare le norme di sicurezza antincendio e radiazioni”.
10.45 – Una Corte a Mosca ha revocato la licenza di pubblicazione per il giornale indipendente Novaya Gazeta, diretto dal Premio Nobel per la pace Dmitry Muratov. Lo riferisce l’agenzia Ria Novosti. La decisione è stata presa su richiesta dell’ente statale per il controllo sui media, Roscomnadzor. Novaya Gazeta aveva comunque sospeso le pubblicazioni per decisione autonoma fin da marzo denunciando pressioni delle autorità per la sua posizione critica contro la cosiddetta operazione militare speciale in Ucraina.
10.30 – “Circa 3 milioni di bambini e bambine in Ucraina e oltre 2,2 milioni di bambini nei Paesi ospitanti hanno urgente bisogno di aiuti umanitari”: lo afferma Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia. “Mancano acqua e beni di prima necessità in alcune aree del Paese, mentre stiamo assistendo ad un ritorno di malattie come il morbillo, la polio, la difterite. Serve maggiore impegno o la situazione con l’arrivo dell’inverno peggiorerà drasticamente” conclude.
10.20 – Uno dei due reattori normalmente operativi alla centrale nucleare di Energodar, nella parte della regione di Zaporizhzhia controllata dalla Russia, è stato fermato perché necessita di riparazioni alle linee di trasmissione dell’alta tensione. Lo ha dichiarato a Interfax il capo dell’amministrazione provvisoria di Energodar, Alexander Volga. “Un’unità sta lavorando al momento; è stato deciso di fermare un reattore per consentire le riparazioni delle linee elettriche ad alta tensione, mentre l’altra unità continua a funzionare”, ha detto Volga. I livelli di radiazioni alla centrale sono normali, ha assicurato.
10:00 – “Sono stato informato che i membri della missione dell’Aiea hanno lasciato la centrale di Zaporizhzhia e che due persone sono rimaste come osservatori”. Così Vladimir Rogov, membro dell’amministrazione militare e civile della regione di Zaporizhzhia, alla Komsomolskaya Pravda radio.
08:50 – Attaccando l’Ucraina “la Russia ha violato i principi più importanti del Diritto internazionale e la Francia ha preso l’iniziativa all’Onu per far condannare l’aggressione russa. Tuttavia noi parliamo con tutte le parti e non è esatto dire che non serve. Bisogna parlare anche quando non si è d’accordo con l’altro, forse soprattutto quando non si è d’accordo”. Così la ministra degli Esteri francese, Catherine Colonna, in una intervista a Rtl. “Le conversazioni telefoniche di due settimane fa del presidente Macron con Zelensky e con Putin hanno facilitato la missione dell’Aiea a Zaporizhzhia”, ha aggiunto Colonna.
05:50 – A causa della guerra sono più di 600mila gli ucraini senza elettricità mentre in 235.700 non hanno il gas in casa: sono i i dati forniti dal ministero dell’Energia dell’Ucraina, citato dal Kyiv Independent.
05:30 – Il Cremlino ha smentito un passo indietro del leader della Cecenia, Ramzan Kadyrov, che in un video su Telegram aveva annunciato di volersi prendere una pausa “indefinita e lunga” dal suo incarico. Il portavoce del presidente russo, Dmitry Peskov, ha assicurato che Kadyrov “continua a guidare la Repubblica cecena”. “Abbiamo visto l’annuncio in merito ma finora questi annunci non si sono materializzati in alcun modo”, ha assicurato Peskov, “pertanto Kadyrov continua a guidare la Repubblica cecena”. Kadyrov governa la Repubblica cecena russa dal 2007 con il pugno di ferro ed è uno dei leader delle repubbliche federate più longevi.
00:55 – Il presidente ucraino Zelensky ha annunciato la liberazione di tre insediamenti, nella regione di Donetsk e nel sud. “Ci sono state buone notizie – ha detto -. E oggi voglio ringraziare i soldati del 63° battaglione della 103a brigata di difesa terrestre, che ha assicurato il risultato nella regione di Donetsk, l’insediamento è stato liberato”. Per Zelensky anche la 54a brigata in direzione di Lysychansk-Siversk ha fatto passi in avanti. “Voglio anche ricordare il 42° battaglione di fanteria motorizzato: grazie alle sue azioni eroiche, due insediamenti nel sud del nostro paese sono stati liberati”, ha aggiunto. Secondo Unian, che riferisce di informazioni raccolte in Rete, uno dei centri riconquistati dagli ucraini sarebbe il villaggio di Visokopillya, nella regione di Kherson. Un altro villaggio liberato sarebbe Ozerne, sulle rive del Siverskyi Donets, 32 chilometri a est di Sloviansk.
4 settembre. Le minacce del Cremlino in reazione alle reazioni: “Sta iniziando una grande tempesta globale”
23.30 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato la liberazione di tre insediamenti nella regione di Donetsk e nel sud del Paese. Nel suo consueto video serale ha ringraziato i soldati del 63esimo battaglione della 103esima brigata di difesa terrestre e il 42esimo battaglione di fanteria motorizzato.
21.00 – Nel corso della giornata sono salpate dai porti ucraini altre 13 navi, con a bordo complessivamente 282,5 tonnellate di prodotti agricoli. Si tratta della più grande carovana dalla firma dell’accordi sui corridoi marittimi per l’esportazione. Lo ha reso noto il ministero delle Infrastrutture, secondo quanto reso noto da Ukrainska Pravda.
20.00 – “Lo ricordiamo ancora una volta, i negoziati sono possibili ma solo alle condizioni dell’Ucraina, dopo la restituzione dei territori e l’eliminazione delle enclave criminali”. Lo ha scritto su twitter il consigliere del presidente ucraino, Mikhailo Podolyak.
18.00 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha tenuto un colloquio telefonico con la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen per discutere sugli aiuti a Kiev e sulle sanzioni contro Mosca. Come riportato da lui stesso su Twitter, sono stati coordinati “passi per limitare i profitti in eccesso della Russia dalla vendita di petrolio e gas”.
16.00 – Secondo quanto dichiarato dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, a causa delle nuove sanzioni dell’Occidente contro Mosca, “sta per cominciare una grande tempesta globale“. Per il portavoce, la Russia “sarà in grado di preservare la macrostabilità in mezzo a questa tempesta”.
15.55 – Come riporta ‘Ukrinform’, il servizio stampa della Marina ucraina ha reso noto che “tra il 24 febbraio, data di inizio dell’invasione, e il 4 settembre, le forze armate ucraine hanno ucciso circa 49.500 soldati russi, di cui solo 450 il 3 settembre”.
13.30 – Su ‘Twitter’, Zelensky ha reso noto di aver parlato al telefono con la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen. Il presidente ucraino ha raccontato che “si è discusso dell’assegnazione della prossima tranche di aiuti macro finanziari dell’Unione Europea il prima possibile” e si è sottolineato “la necessità di preparare l’ottavo pacchetto di sanzioni, compreso il divieto di rilasciare visti ai cittadini russi”.
10.00 – Una delle unità di potenza della centrale nucleare di Zaporizhzhia è stata colpita da un proiettile d’artiglieria durante un recente bombardamento sulla struttura da parte dell’esercito ucraino, stando a quanto riferito dalle autorità di Energodar citate dall’agenzia russa ‘Tass’. La fonte non ha specificato la data dell’incidente.
8.37 – Gli ucraini avrebbero distrutto 26,5 milioni di dollari di equipaggiamento militare russo È quanto riferisce il Kyiv Independent, citando il comandante in capo delle forze armate di Kiev, Valery Zaluzhnyi. L’operazione è stata messa a segno grazie ai droni da combattimento turchi Bayraktar. Eliminati carri armati e pezzi di artiglieria, tra le altre cose.
7.59 – Colpita una delle unità di potenza della di Zaporizhzhia, la centrale nucleare più grande d’Europa, che si trova in Ucraina. Stavolta a colpire la struttura, occupata dai russi, è stato l’esercito ucraino, nel corso di un bombardamento. Lo ha riferito l’agenzia di stampa russa Tass, citando le autorità di Energodar. Non si conosce la data dell’incidente.
3 settembre. La Russia accusa l’Ucraina, sventato attacco a Zaporizhzhia
21.57 – Secondo l’esercito ucraino, il ponte ferroviario Antonivka, nella regione di Kherson, è stato nuovamente colpito. A dirlo è Ukrinform, che cita il Dipartimento per le comunicazioni strategiche delle forze armate ucraine. Il ponte era già stato danneggiato da diversi raid delle forze di Kiev per impedire l’arrivo dei rifornimenti alle truppe russe dalla sponda orientale del fiume.
20.00 – Ramzan Kadyrov, leader della regione russa della Cecenia, ha annunciato la possibilità di prendersi una lunga pausa. Kiev commenta: “Potrebbe essere legato al fatto che Kadyrov aveva promesso a Putin di addestrare decine di migliaia di combattenti per l’Ucraina e sta fallendo”.
17.00 – L’ex leader russo Dmitry Medvedev dal suo canale ufficiale su VKontakte ha dichiarato che l’Occidente starebbe giocando “una partita a scacchi con la morte” nel suo sostegno all’Ucraina.
15.30 – La fornitura di energia dalla centrale nucleare di Zaporizhzhia ai territori controllati da Kiev è stata sospesa a causa dei bombardamenti “ucraini”. A riferirlo sono state le autorità locali filo-russe di Energodar, la città dove si trova la centrale, citate dall’agenzia ‘Sputnik’.
14.00 – Un sottomarino russo è stato localizzato nelle acque davanti alla Sicilia. Lo ha riferito ‘NavalNews’.
13.35 – Mosca ha “sventato ieri sera un nuovo tentato assalto delle forze ucraine contro la centrale nucleare di Zaporizhzhia“: lo annuncia il ministero della Difesa citato dalle agenzie russe. “Alle 23 ora di Mosca, due gruppi di imbarcazioni con una forza di sbarco di 250 unità delle forze speciali e dei mercenari stranieri hanno tentato di infiltrarsi sulla costa nei pressi di Energodar e Dneproprudny”, recita un comunicato. Sono entrati in azione “quattro caccia Su-30s e due elicotteri Ka-52 VKS che hanno distrutto 20 imbarcazioni su 42”. Le vittime sarebbero “quasi 50”.
13.00 – “L’intero arsenale nucleare strategico e’ rimasto nel nostro Paese. Ed è supportato da noi ad un livello molto alto. E questa è la migliore garanzia per preservare la potenza della Russia”. Così il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitri Medvedev si sfoga in un lungo post su telegram accusando l’Occidente di voler “approfittare del conflitto militare in Ucraina” per “un nuovo ciclo di disintegrazione” delle istituzioni russe dopo il crollo dell’Urss. “È chiaro che tutti questi sono sogni sporchi”, scrive Medvedev di chi pensa “a come farci a pezzetti. Ma tali tentativi sono davvero estremamente pericolosi”.
11.00 – Le forze ucraine hanno ripreso a cannoneggiare la centrale nucleare di Zaporizhzhia, secondo quanto affermano fonti locali dell’amministrazione russa del territorio occupato, citate dall’agenzia russa Tass. Secondo Vladimir Rogov, consigliere dell’amministrazione militare e civile (russa) dell’Oblast di Zaporizhzhia, “la centrale nucleare è di nuovo sotto il fuoco dell’artiglieria da parte dei militanti di Zelensky.
06.00 – Prosegue la missione degli ispettori Aiea nella centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia. Nonostante i russi si dicano contenti dell’attività di monitoraggio svolta dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica, la tensione tra Mosca e l’Occidente cresce ora dopo ora. Ad infiammarla la decisione di Gazprom di non riaprire il gasdotto Nord Stream dopo tre giorni di stop per lavori di manutenzione. l’annuncio ha scatenato le reazioni dell’Europa, nelle stesse ore in cui la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen si era detta favorevole all’introduzione di un tetto al prezzo del gas.
2 settembre. Esperti dell’Aiea restano a Zaporizhzhia. Ok del G7 al price cap sul greggio russo
21.35 – Gli Usa non hanno ancora rilasciato il visto al ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov (e ai membri della delegazione) per partecipare all’Assemblea generale Onu in programma a New York. In una lettera al segretario generale Onu, l’ambasciatore russo presso il Palazzo di Vetro, Vassily Nabenzia, ha definito la situazione “allarmante”.
20.00 – Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha chiesto al Congresso l’approvazione di ulteriori 13,7 miliardi di dollari di aiuti militari all’Ucraina per fronteggiare l’invasione russa. Lo hanno riferito fonti dell’Amministrazione citate da The Hill, dopo le anticipazioni delle scorse ore.
19.00 – Gazprom ha rilevato alcune perdite di olio durante i lavori di manutenzione presso la stazione di compressione di Portayova. Come spiegato su Telegram dalla stessa multinazionale russa, il trasporto di gas attraverso Nord Stream è stato completamente fermato perché “i danni non consentono una operatività sicura”.
18.30 – “Nelle località di Kherson e di Energodar attacchi precisi delle nostre truppe hanno distrutto tre sistemi di artiglieria russi e un deposito di munizioni”. Lo ha affermato l’esercito di Kiev nel suo rapporto serale. L’area colpita è a poca distanza dall’impianto nucleare di Zaporizhzhia.
17.30 – Il reattore numero 5 della centrale nucleare di Zaporizhzhia, scollegato ieri mattina a seguito di un colpo di mortaio delle forze russe, è stato collegato nuovamente alla rete elettrica. Lo ha annunciato su Telegram l’azienda energetica ucraina Energoatom.
16.00 – I Paesi del G7 sono pronti ad approvare l’introduzione di un tetto al prezzo per gli acquisti globali di petrolio dalla Russia. La decisione è stata confermata attraverso una dichiarazione ufficiale congiunta dei ministri delle Finanze al termine del vertice di oggi.
13.30 – Se l’Europa dovesse imporre un tetto al prezzo del gas la russia interromperà ogni afflusso. Lo ha dichiarato il vice capo del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev. “Sarà come per il petrolio. Semplicemente non ci sarà più gas russo in Europa.
12.20 – La presidente della commissione Ue, Ursula von der Leyen, si è espressa sul tema del tetto al prezzo del gas: “Sono delle ferma convinzione che è tempo di un tetto al prezzo del gas dai gasdotti russi in Europa”
12.00 – Secondo il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov “l’affidabilità del gasdotto Nord Stream, che porta il gas russo in Europa, è minacciata a causa della mancanza di dotazioni tecnologiche”.
11.45 – Secondo Serghei Shoigu, dall’inizio dell’invasione le forze russe e filorusse hanno ucciso “circa 3.000 mercenari stranieri”.
11.30 – Stando a quanto riporta Ria Novosti la Russia, tramite un comunicato di Mikhail Ulyanov, rappresentante permanente della Federazione Russa presso le organizzazioni internazionali a Vienna, ha informato che sei dipendenti dell’Aiea rimarranno per qualche giorno ancora presso la centrale nucleare di Zaporizhzhya, mentre altri due resteranno vi si fermeranno permanentemente.
11.15 – Serghei Shoigu, ministro della Difesa russo, ha dichiarato che la Russia si aspetta una totale e chiara condivisione dei risultati dell’ispezione dell’Aiea.
10.30 – “La battaglia che dobbiamo continuare a portare avanti nelle prossime settimane, anzitutto a Bruxelles, è quella per l’introduzione di un tetto al prezzo del gas”. Lo ha affermato durante il Forum Ambrosetti il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.
09.45 – Sempre dal Forum di Cernobbio, Vlodymyr Zelensky fa il punto anche sulla crisi alimentare: “L’Ucraina ha una delle più grandi produzioni agricole e con voi possiamo diventare un hub per il mondo intero. Confermiamo il nostro impegno a evitare una crisi alimentare nel mondo, che può evitare una nuova crisi migratoria da Asia e Africa verso l’Europa e in particolare dalle coste del mediterraneo verso l’Italia.
09.30 – Intervenuto al Forum Ambrosetti di Cernobbio, il presidente ucraino Zelensky ha affermato che “L’Ucraina è pronta ad aumentare l’export di elettricità verso l’Europa, ma per questo è importante che l’impianto nucleare di Zaporizhzhia rimanga connesso alla rete ucraina. La presenza russa nell’impianto ci impedisce di contribuire alla situazione dell’energia in Europa”.
09.00 – Secondo il ministero della Difesa britannico non accennano a diminuire i bombardamenti vicino la zentrale nucleare di Zaporizhzhia. Sull’argomento è intervenuto anche il Presidente Vlodymyr Zelensky: “La demilitarizzazione dell’area (di Zaporizhzhia) è la vera missione per tutti per prevenire il disastro nucleare”.
08.45 – Secondo l’Energoatom, agenzia per l’energia atomica ucraina, le forze russe presenti nella zona della centrale nucleare di Zaporizhzhia “cercano in tutti i modi di impedire alla missione dell’Aiea di conoscere la reale situazione” nell’impianto, oltre a “diffondere informazioni manipolate e false sulla visita” degli esperti Onu. Resta la preoccupazione tra le autorità ucraine, dato che “attuare tutte le raccomandazioni della missione con il ripristino della sicurezza nucleare e dalle radiazioni della stazione è impossibile mentre è sotto il controllo delle forze di occupazione russe”.
08.00 – Altre 8 navi cariche di alimenti sono state autorizzate a lasciare l’Ucraina. Quasi 160.000 tonnellate di alimenti verrano portate in Cina, Bulgaria, Turchia, Israele e Francia.
07.00 – La missione dell’Aiea è entrata nella centrale nucleare di Zaporizhzhia senza giornalisti indipendenti. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consueto video-messaggio serale: “Quando abbiamo incontrato Grossi e i membri della missione a Kiev, abbiamo convenuto che la missione sarebbe stata accompagnata da giornalisti dei media ucraini e internazionali. Giornalisti indipendenti, in modo che il mondo potesse vedere la verità. Sfortunatamente, questo non è stato fatto, anche se promesso”.
1 settembre. Tensione a Zaporizhzhia, Russia chiede riunione Onu. Putin vuole Donetsk
23.30 – Le truppe russe hanno ricevuto l‘ordine dal presidente Vladimir Putin di conquistare i confini amministrativi della regione di Donetsk entro il 15 settembre. Lo ha affermato il vice capo del dipartimento operativo dello Stato maggiore delle forze armate ucraine, Oleksiy Gromov, secondo cui “le forze di occupazione russe stanno ancora una volta adeguando i loro piani e le loro azioni in conformità con l’ordine di Putin”.
22.42 – “La cosa principale che dovrebbe accadere è la smilitarizzazione del territorio della stazione. Questo è l’obiettivo degli sforzi ucraini e internazionali”. È l’auspicio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consueto messaggio serale nel giorno della missione Aiea nella centrale di Zaporizhzhia.
20.01 – La Russia ha chiesto una riunione del Consiglio di Sicurezza Onu per il 6 settembre sul presunto bombardamento da parte dell’Ucraina della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo ha detto il vice ambasciatore russo al Palazzo di Vetro, Dmitry Polyanskiy, affermando che la richiesta arriva “alla luce dei continui bombardamenti della centrale da parte dell’Ucraina e dello sconsiderato tentativo del regime di Kiev di far deragliare la visita della missione Aiea”. Mosca ha chiesto che all’incontro intervengano anche il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres e il capo dell’Aiea, Rafael Mariano Grossi.
18.15 – Il capo dell’Aiea, Rafael Grossi, ha annunciato che esperti dell’agenzia rimarranno nella centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia anche dopo la fine dell’ispezione, che continuerà fino a sabato. Intanto Russia e Ucraina si sono accusate a vicenda di bombardare l’area e di aver tentato di far fallire la missione. Il pesante bombardamento ha ritardato l’avanzamento della squadra verso l’impianto. “C’è stato un aumento dell’attività militare, anche questa mattina”, ha detto Grossi durante il viaggio, aggiungendo che dopo essere stato informato dall’esercito ucraino ha deciso di continuare a muoversi nonostante i rischi: “Pensando i pro e i contro ed essendo arrivati così lontano, non ci fermiamo”.
15.00 – L’Aiea ha confermato su ‘Twitter’ che “la Missione di supporto e assistenza dell’Aiea a Zaporizhzhia (Isamz), guidata dal direttore generale, Rafael Mariano Grossi, è arrivata alla centrale nucleare di Zaporizhzhia per condurre attività indispensabili di sicurezza nucleare e salvaguardia”.
13:35 – Il capo di gabinetto del presidente ucraino, Andriy Yermak, ha accusato la Russia di voler “fermare” la visita dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. La Russia si è comportata come uno “Stato terrorista” bombardando il territorio della centrale ed Energodar, la città adiacente all’impianto, scrive Yermak su Twitter, aggiungendo: “È la Russia la responsabile di tutto ciò che sta accadendo alla centrale nucleare di Zaporizhzhia e a Energodar”.
13:00 – Il Cremlino ha definito assurda la decisione dell’Unione europea di complicare la procedura per il rilascio dei visti ai cittadini russi e ha ammonito che l’iniziativa si ritorcerà contro gli europei stessi. “Naturalmente, questo renderà la situazione più difficile anche per gli europei. Un’altra decisione ridicola dell’assurdità in corso”, ha commentato il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov. Alla domanda sulle possibili misure di ritorsione della Russia, il portavoce ha spiegato che “Mosca si sta muovendo con sicurezza lungo la strada che meglio si adatta ai suoi interessi”.
11:10 – “Stiamo facendo tutto il possibile per garantire che questa centrale sia sicura e funzioni in sicurezza. E che la missione possa portare a termine tutti i suoi piani”. Si è espresso così da Mosca il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, in dichiarazioni riportate dal Guardian riguardo la centrale nucleare di Zaporizhzhia, occupata dalle forze russe, e la missione degli esperti dell’Aiea.
11.00 – Secondo ‘Interfax’, nei pressi della centrale di Zaporizhzhia sarebbero stati esplosi “quattro proiettili di artiglieria ucraini”, come precisa il Ministero russo della Difesa. Kiev, dall’altro lato, accusa Mosca di sparare con il pretesto di gettare colpe sull’Ucraina. Nel frattempo, il presidente della compagnia petrolifera russa Lukoil Ravil Maganov è morto dopo essere precipitato da una finestra della clinica ospedaliera centrale di Mosca.
07.00 – C’è grande tensione per l’arrivo degli ispettori dell’Aiea alla centrale di Zaporizhzhia. Tra gli esperti in visita anche l’italiano Massimo Aparo. Le autorità russe hanno già riferito che gli ispettori avranno una sola giornata a disposizione.
23.30 – Secondo quanto anticipato dal portavoce del Consiglio di Sicurezza nazionale della Casa Bianca John Kirby gli Usa annuncieranno a breve nuovi aiuti militari per Kiev. “Ci siamo impegnati per oltre 13 miliardi di dollari in assistenza alla sicurezza delle forze armate ucraine e continueremo a farlo”, ha dichiarato.
21.00 – “Non lasciateci soli”. È quanto richiesto dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel discorso trasmesso nella serata di apertura del Festival del cinema di Venezia. L’intervento è stato accolto da un lungo applauso del pubblico presente. Sullo schermo sono apparsi i nomi delle vittime ucraine del conflitto.
19.30 – Secondo il media indipendente russo The Insider, La Russia potrebbe esaurire missili guidati, proiettili di artiglieria e veicoli corazzati entro la fine di quest’anno, se la guerra dovesse andare avanti agli attuali ritmi.
16.40 – L’ispezione della centrale nucleare di Zaporizhzhia da parte della delegazione dell’Aiea è prevista per domani. Lo riporta l’agenzia russa Tass, citando un funzionario filorusso. Il direttore generale dell’Agenzia, Raphael Grossi, ha dichiarato che l’obiettivo della missione è “evitare un incidente nucleare”. Intanto a Dnipro, cittadina ucraina a 200 chilometri dal sito di produzione di energia atomica, il personale di emergenza sta tenendo esercitazioni per il caso di un disastro atomico o di una perdita di radiazioni dall’impianto.
13.25 – La delegazione dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) è arrivata a Zaporizhzhia per ispezionare la centrale nucleare, non è però ancora chiaro quando potrà visitare l’impianto che è sotto controllo russo.
13.00 – L’indiscrezione secondo cui la villa di Forte dei Marmi ritenuta di proprietà di Zelensky sarebbe stata affittata a dei cittadini russi è stata smentita: cosa è successo davvero.
10:30 – Gli ispettori dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) arrivati in Ucraina raggiungeranno domani mattina la centrale nucleare di Zaporizhzhia, nel sud est del Paese. Lo riporta la Tass citando l’amministrazione regionale posta dai russi nella regione di Zaporizhzhia. Il team guidato dal Segretario generale dell’Aiea Rafael Mariano Grossi, e composto da sei-otto esperti, condurrà un’ispezione di uno o due giorni nel più grande impianto nucleare d’Europa, hanno detto i funzionari russi presenti nella città di Enerhodar.
10:25 – Gazprom ha comunicato per la giornata di oggi la consegna di volumi di gas pari a circa 20 milioni di metri cubi, a fronte di consegne giornaliere pari a circa 27 milioni di metri cubi effettuate nei giorni scorsi. A renderlo noto è l’Eni, la quale si riserva di comunicare eventuali aggiornamenti nel caso in cui vi fossero ulteriori variazioni significative nelle quantità in consegna comunicate da Gazprom.
09:45 – “La Finlandia dal 1° settembre limiterà i visti turistici ai russi e siamo qui per chiedere all’Ue una misura analoga: ora che gli ucraini stanno soffrendo non può esserci ‘business as usual’ sul fronte del turismo”. Lo ha detto Pekka Haavisto, ministro degli Affari Esteri finlandese.
07:30 – L’esercito ucraino ha abbattuto ieri sera missili russi diretti verso Zaporizhzhia: lo scrive su Telegram il segretario del consiglio comunale e sindaco ad interim della città, Anatoly Kurtev. Lo riporta Ukrinform. “Il rumore delle esplosioni che avete sentito oggi (ieri, ndr) era il risultato del lavoro delle forze di difesa aerea dell’esercito ucraino. Mantenete la calma e credete nei nostri soldati!”, ha scritto il funzionario rivolgendosi alla popolazione.
05:40 – Come annunciato ieri da Gazprom, dalle 5 ora italiana le forniture di gas dalla Russia verso l’Ue tramite il Nord Stream sono state completamente interrotte. Lo confermano gli operatori di gasdotti tedeschi Opel e Nel, citati dall’agenzia Tass. Lo stop avrà una durata prevista di tre giorni e, secondo quanto riferito dal monopolista russo dell’energia, è stato reso necessario per consentire le riparazioni dell’unica unità di compressione del gas rimasta in funzione presso la stazione di Portovaya.
00:15 – L’agenzia culturale delle Nazioni Unite ha affermato di sostenere l’offerta dell’Ucraina di inserire nella lista dei siti protetti dell’Unesco la città portuale ucraina di Odessa, il cui centro storico – si legge in un comunicato dell’agenzia – è già stato “colpito dal fuoco dell’artiglieria” e si trova “a poche decine di chilometri dalla prima linea” della guerra.
00:10 – Gli Usa sono preoccupati per la partecipazione di qualsiasi Paese ad esercitazioni militari insieme alla Russia mentre conduce la sua aggressione contro l’Ucraina: lo ha detto ai reporter la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre rispondendo ad una domanda sull’intenzione dell’India di prendere parte alle manovre ‘Vostok” (Est) annunciate da Mosca dal 30 agosto al 5 settembre e cui dovrebbero partecipare anche Cina, Bielorussia, Mongolia, Tagikistan ed altri Paesi.
00:05 – Il governo ucraino ha approvato misure per introdurre sanzioni personali contro il patriarca della Chiesa ortodossa russa, Kirill, e altri sette esponenti della stessa Chiesa. Lo ha annunciato il ministro della Cultura di Kiev, Oleksandr Tkachenko, citato dal Kiev Independent, affermando che “la Chiesa ortodossa russa sostiene la guerra della Russia contro l’Ucraina” e “tutti coloro che sono coinvolti in questo dovrebbero esserne ritenuti responsabili”.
30 agosto. 188esimo giorno di guerra: Zelensky invita i russi alla resa. Al via la missione Aiea a Zaporizhzhia
21.25 – L’Unesco ha affermato di sostenere l’offerta dell’Ucraina di inserire nella lista dei siti protetti la città portuale ucraina di Odessa, il cui centro storico – si legge in un comunicato dell’agenzia – è già stato “colpito dal fuoco dell’artiglieria” e si trova “a poche decine di chilometri dalla prima linea” della guerra. Nel comunicato, l’agenzia dell’Onu afferma di aver mobilitato esperti per sostenere l’Ucraina in modo che la nomina possa essere esaminata urgentemente dagli Stati membri del Comitato del patrimonio mondiale.
19.30 – Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto che aumenta gli effettivi delle forze armate di 137 mila unità e arrivare così a 1.150.628, con una crescita del 10%
17:00 – Il divieto di rilascio dei visti turistici ai russi “è qualcosa che dovrà essere discusso. Come sapete, questo è un Consiglio informale: non è possibile prendere alcuna decisione. Ma ne deriverà un chiaro orientamento politico, sono certo. Le posizioni sono diverse. Ci sono posizioni divergenti”. Lo ha affermato l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, al termine del Consiglio informale Ue Esteri (Gymnich) a Praga. “Alcuni Stati membri vogliono un divieto totale, altri vogliono solo lavorare sul quadro dell’attuale divieto di facilitazione del visto. Non posso anticipare il risultato finale, ma sono sicuro che saremo in grado di cercare un approccio equilibrato a questo problema essendo più selettivi”, ha spiegato il capo della diplomazia europea.
16:00 – “Abbiamo fatto circolare tra i membri del Consiglio di sicurezza dell’Onu una lettera con informazioni sul bombardamento da parte delle forze ucraine sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia lo scorso 28 agosto”. Lo scrive su Twitter la rappresentanza permanente della Russia all’Onu. “Un drone ha attaccato il tetto del blocco speciale b.1 dove si trova l’impianto di stoccaggio del combustibile nucleare e sono immagazzinate le scorie radioattive”, viene spiegato.
15:50 – I Paesi membri dell’Ue hanno stabilito oggi nel corso del vertice informale Difesa di Praga di lanciare il lavoro per definire i parametri per la missione di addestramento europeo per le forze ucraine. Lo ha detto l’Alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell, sottolineando che ai vertici informali “non si prendono decisioni”. Si tratta dunque di un lavoro “preparatorio”. L’Ue è unita nel suo sostegno all’Ucraina e i Paesi membri sono pronti a stare al suo fianco sino a quando servirà con tutto ciò che servirà per respingere l’invasione russa. Lo ha detto Josep Borrell, alto rappresentante per la politica estera Ue. “Nel corso dell’estate c’è stato un flusso continuo di aiuti militari all’Ucraina, non è diminuito ma anzi è aumentato: è quanto ci dicono i dati forniti dall’agenzia per la difesa europea”, ha sottolineato Borrell.
14:55 – “I viaggi nell’Ue non hanno avuto alcun effetto di trasformazione sulla Russia. Da quando è stata introdotta la facilitazione dei visti nel 2007, Mosca ha attaccato la Georgia, ha lanciato una guerra contro l’Ucraina, ha commesso molteplici crimini – il tutto con un sostegno popolare schiacciante. Per trasformare la Russia, bisogna chiudere la porta ai turisti russi”. Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, che si trova a Praga per il vertice informale dei ministri degli Esteri Ue.
13:25 – Mosca ha reso noto che l’esercito ucraino ha perso più di 1.200 uomini nelle ultime 24 ore nel suo tentativo di lanciare un’offensiva nella zona di Mikolayev-Krivoi Rog, a poche decine di chilometri a nord di Kherson, e in altre aree.
12:45 – Resta normale il livello delle radiazioni nella centrale nucleare di Zaporizhzhia, occupata dalle forze russe in Ucraina. Lo ha affermato il ministero della Difesa di Mosca, accusando le truppe di Kiev di aver sparato due colpi di artiglieria caduti nel complesso.
11:55 – La Russia è sempre pronta ad onorare i suoi obblighi per le forniture di gas ai Paesi stranieri. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass. Ad ostacolare le forniture di gas russo verso l’Europa sono solo “le sanzioni relative ad aspetti tecnologici” da parte dell’Occidente, dice Peskov aggiungendo che le azioni europee sono “difficili da capire e impossibili da spiegare”, costringendo i cittadini “a pagare per esse”.
11:25 – Sei navi cariche di cereali ucraini hanno lasciato questa mattina i porti del Paese: lo ha reso noto su Telegram il ministero delle Infrastrutture.
11.30 – Almeno quattro persone sono morte e altre quattro sono rimaste ferite in seguito ai bombardamenti russi di questa mattina sul centro di Kharkiv, nell’Ucraina nord-orientale. Lo ha dichiarato il governatore della regione su Telegram.
10.45 – Come reso noto dall’Amministrazione militare regionale di Zaporizhzhia le forze russe hanno catturato 485 civili e 207 di loro sono ancora tenuti in ostaggio, tra cui il primo vicesindaco di Energodar Ivan Samoydyuk e il sindaco di Dniprorudne Yevhen Matveev.
10.00 – Secondo la presidenza ucraina sono in corso “pesanti combattimenti in quasi tutto il territorio di Kherson”: le truppe di Kiev hanno lanciato una controffensiva ai nemici russi.
9.00 – Il team dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) è arrivato a Kiev. Secondo quanto riportato dal Guardian visiterà la centrale nucleare di Zaporizhzhia da mercoledì fino a sabato.
07.00 – Secondo quanto riportato dal Washington Post l’Iran ha dato il primo carico di droni da combattimento alla Russia per la guerra in Ucraina. L’operazione confermerebbe i legami sempre più stretti tra Mosca e Teheran.
04.00 – “Cacceremo gli invasori al confine, la cui linea non è cambiata”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consueto videomessaggio. “È tempo che l’esercito russo scappi – ha scandito – Se avete paura di tornare a casa vostra in Russia, arrendetevi e vi garantiremo il rispetto di tutte le norme della Convenzione di Ginevra“.
02.30 – L’esercito ucraino ha sfondato le difese russe in diversi settori della linea del fronte nei pressi di Kherson, nel sud dell’Ucraina. Lo ha riferito Oleksiy Arestovych, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un video pubblicato su YouTube.
29 agosto. Partita la missione Aiea verso la centrale nucleare di Zaporizhzhia
00.00 – Attacco ucraino contro Novaya Kakhovka, nella regione del Kherson. Lo riferisce Vladimir Leontyev, a capo dell’amministrazione filorussa locale, all’agenzia ‘Tass’. Leontyev accusa Kiev di aver colpito “diverse scuole e infrastrutture sociali”.
23.00 – Le immagini satellitari del tetto della centrale di Zaporozhzhia sono state diffuse da Maxar Technologies, di cui Vladimir Rogov, governatore regionale dominato dai russi, ha diffuso un frammento accusando Kiev dell’attacco. L’autenticità delle immagini è confermata dalla CNN, ma non la responsabilità dell’Ucraina.
19.15 – Le autorità russe hanno comunicato che il parlamentare ucraino Oleksiy Kovalev, alto funzionario responsabile del settore agricolo dell’amministrazione insediata nella regione di Kherson, è stato ucciso ieri a colpi di arma da fuoco insieme alla sua compagna. Come ricorda oggi il Financial Times, Kovalev era stato espulso dal partito del presidente Volodymyr Zelensky lo scorso aprile e accusato di “collaborazionismo” per presunto commercio di beni con la penisola di Crimea, annessa dalla Russia nel 2014.
18.30 – Un team dell’Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, guidato dal direttore generale, Rafael Grossi, arriverà stasera a Kiev. Lo ha riferito il ministero degli Esteri ucraino. Secondo quanto riferito dalla Ria Novosti il team, che poi visiterà la centrale nucleare di Zaporozhzhia, è composto da 11 persone più il direttore generale.
16.00 – Le forze russe che controllano l’area di Zaporizhzhia hanno dichiarato che gli ucraini stanno sparando “molto vicino” alla centrale nucleare, aggiungendo anche che i colpi hanno raggiunto il tetto di una struttura dell’impianto. Lo riporta l’agenzia ‘Interfax’.
14.02 – “La Germania continuerà a sostenere l’Ucraina sul piano militare, finanziario e umanitario in modo affidabile e tanto a lungo quanto sarà necessario”. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz parlando a Praga.
12.01 – Il sindaco di Energodar, la cittadina ucraina sotto controllo russo che ospita l’impianto nucleare di Zaporizhzhia, ha scritto su Telegram che gli attacchi russi di ieri hanno provocato il ferimento di almeno dieci persone, di cui due in modo grave.
10.30 – Secondo l’esercito ucraino, finora sono stati 47.100 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l’esercito ucraino indica che si registrano anche 234 caccia, 203 elicotteri e 844 droni abbattuti. Lo riporta Ukrinform.
08.10 – Altre tre navi cariche di cereali sono partite dai porti ucraini con direzione Turchia, Romania ed Egitto: lo ha reso noto il ministero della Difesa turco.
06.40 – “Il giorno è arrivato, la missione dell’Aiea a Zaporizhia è partita. Dobbiamo proteggere la sicurezza dell’Ucraina e la più grande centrale elettrica d’Europa”, ha scritto su Twitter il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Rafael Grossi, annunciando la partenza per la centrale nucleare di Zaporizhzhia.
28 agosto. Un italiano nella missione Aiea nella centrale nucleare di Zaporizhzhia.
23.00 – Fonti ucraine denunciano oltre 200 attacchi aerei sulla città di Orihiv, nella regione di Zaporizhzhia. Lo ha riferito Oleksandr Starukh, capo dell’amministrazione militare locale. Non ci sarebbero feriti. “La parte centrale della città è quella che ha subito i danni maggiori. Il centro sta andando a fuoco. Le unità dei servizi di emergenza sono uscite oltre 18 volte e stanno continuando a operare in edifici residenziali”, ha riferito Starukh.
21.30 – Nuovi bombardamenti ucraini nella zona residenziale di Energodar, nella regione di Zaporizhzhia. Cinque persone sarebbero rimaste ferite, secondo fonti filo-russe citate dalla Itar-Tass. Nonostante i nuovi bombardamenti effettuati dall’esercito ucraino nei pressi del sito di Zaporizhzhia “tutti i sistemi di sicurezza restano operativi e che la radioattività è nel quadro di normalità”. Lo scrive in un tweet l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, riportando quanto comunicato dagli ucraini. A preoccupare è una possibile fuga di radiazioni nella centrale nucleare più grande d’Europa. Energoatom, l’operatore energetico statale dell’Ucraina avverte in merito a possibili “rischi di fuoriuscita di idrogeno e di sostanze radioattive”.
20.08 – Esplosioni a Lugansk, nella zona occupata dai russi. Lo riferisce il governatore provinciale Serhiy Haidai. Intanto, gli Stati Uniti parlano di “cinisco ostruzionismo” in riferimento alla scelta di Mosca di porre il veto sul rinnovo del Trattato di Non Proliferazione della armi nucleari (Npt). “Dopo settimane di negoziati intensi ma produttivi, la Federazione russa da sola ha deciso di bloccare il consenso sul documento finale”, ha detto Vedant Patel, vice portavoce del dipartimento di Stato USA.
17.43 – Da Mosca volano accuse contro Kiev. A parlare è la portavoce del Ministro degli Esteri, Maria Zakharova, che accusa l’Ucraina di fare “terrorismo sul nucleare” e aggiunge: “Mosca spera che la visita degli ispettori dell’Aiea alla centrale abbia finalmente luogo, nonostante l’influenza distruttiva ucraina”.
15:25 – Altre dichiarazioni roboanti dell’ex presidente russo e ora vice Presidente del Consiglio di sicurezza Dmitry Medvedev. Il prezzi del gas in Europa, ha detto in un post sul suo canale Telegram, raggiungeranno entro la fine dell’anno i 5mila euro per mille metri cubi (ora sono a 3.500). “Ai capi di Stato e di governo dei Paesi dell’Unione europea, in relazione all’aumento dei prezzi del gas a 3.500 euro per mille metri cubi, sono costretto a rivedere al rialzo le previsioni sui prezzi a 5mila euro entro la fine del 2022. Caldi saluti”, ha scritto.
14.30 – Nell’est dell’Ucraina, dove forze russe e separatiste stanno cercando di prendere il controllo di diverse zone, i bombardamenti hanno colpito le città grandi e strategicamente significative di Kramatorsk e Slovyansk, ma non sono state segnalate vittime. Lo riferisce il governatore della regione di Donetsk, Pavlo Kyrylenko. Gran parte della regione di Donetsk è detenuta da forze russe e separatiste. È una delle due regioni ucraine che compongono il Donbass, insieme al Luhansk, ed entrambe le regioni sono state riconosciute dalla Russia come Stati sovrani.
14.00 – L’Ue si appresta a sospendere l’accordo con la Russia sui visti. Lo riporta il Financial Times precisando che il provvedimento potrebbe essere adottato già la settimana prossima dai ministri degli Esteri dell’Unione. Un primo passo dunque, la sospensione dell’accordo del 2007 che facilita il rilascio dei visti fra UE e Russia.
11.35 – Nel corso dell’Angelus all’Aquila, Bergoglio invoca “la Madonna affinché, come dicevo al termine dell’omelia, ottenga per il mondo intero il perdono e la pace. Preghiamo per il popolo ucraino e per tutti i popoli che soffrono a causa delle guerre. Il Dio della pace ravvivi nel cuore dei responsabili delle nazioni il senso umano e cristiano di pietà, di misericordia”.
11.00 – Le forze ucraine hanno respinto l’offensiva russa in 3 direzioni nell’Oblast’ di Donetsk. Lo riferisce lo Stato Maggiore ucraino, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Lo Stato Maggiore ucraino ha riferito che le forze russe hanno bombardato diversi insediamenti nella regione. La Russia ha condotto attacchi aerei vicino a Kodema, Valentynivka e Vodyane.
10.25 – Le forze continuano a rapire persone e a esercitare violenza fisica durante gli interrogatori dei detenuti nella parte occupata della regione di Kherson. Lo afferma l’Amministrazione militare regionale di Kherson, secondo quanto riporta Ukrinform. “A Kherson, gli occupanti hanno rapito tre uomini e una donna. Le loro case sono state perquisite con il pretesto di una ricerca generale di armi illegali. I locali sono stati saccheggiati, mentre i proprietari sono stati portati via in una direzione sconosciuta”, si legge nel comunicato.
09.10 – Le autorità russe della regione di Zaporizhzhia hanno messo a punto un piano per l’evacuazione della popolazione in caso di gravi problemi alla centrale nucleare: lo ha detto all’agenzia russa Ria Novosti il capo dell’amministrazione filorussa della regione, Yevgeny Balitsky, accusando il governo di Kiev di “spietatezza” nel mettere a rischio i propri concittadini. Il segretario ucraino del consiglio comunale della città, Anatoly Kurtev, ha intanto riportato che “questa notte, Zaporizhzhia è stata nuovamente oggetto di un attacco nemico”.
07.00 – Ci sarà anche un italiano nella missione dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea) che si recherà nei prossimi giorni alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo hanno riferito fonti diplomatiche al New York Times. La missione sarà composta dal direttore generale dell’Aeia, Rafael Grossi, e da tredici esperti. La lista ha ricevuto il via libera di Mosca, che aveva posto un veto sulla presenza di funzionari statunitensi e britannici. Il team include membri di due nazioni vicine all’Ucraina quali Polonia e Lituania e di due Paesi alleati della Russia, la Serbia e la Cina, mentre gli altri membri “provengono da Paesi che sono rimasti per lo più in disparte nella guerra in Ucraina o che hanno mantenuto canali aperti con il Cremlino, tra i quali Albania, Francia, Italia, Giordania, Macedonia del Nord e Messico”.
27 agosto. Bombardamenti russi sull’area di Zaporizhzhia. Zelensky: “Distruggeremo gli occupanti”
21:50 – Nel settimo mese dell’invasione russa su vasta scala dell’Ucraina, gli Stati Uniti hanno annunciato l’intenzione di aumentare la produzione di sistemi missilistici Himars e proiettili Gmlrs ad alta precisione. Lo ha riferito il servizio stampa del Pentagono. “Abbiamo ricevuto quasi 400 milioni di dollari per ricostituire le scorte Himars e Gmlrs del Pentagono – ha affermato il responsabile Usa per gli acquisti William LaPlante – Inoltre, prevediamo di stanziare circa 200 milioni di dollari per espandere e accelerare la produzione e prevediamo di concludere i contratti questo autunno e all’inizio del prossimo anno”. “Continuiamo a fornire assistenza per la sicurezza all’Ucraina – ha aggiunto – e stiamo lavorando con l’industria per accelerare la produzione di armi e sistemi critici”.
21:45 – “La Russia sperava di distruggere la nostra aviazione nelle prime ore dell’invasione su vasta scala. E, naturalmente, questo era un obiettivo assolutamente folle del nemico, come molti altri obiettivi simili. Ma l’aviazione ucraina è forte e dal primo giorno dell’invasione ha svolto operazioni di combattimento con incarichi d’onore”. Trattasi di un passo del discorso serale del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo quanto riporta l’Ukrainska Pravda. “In sei mesi, 18 piloti hanno ricevuto il titolo di Eroe dell’Ucraina. Altre dozzine hanno ricevuto riconoscimenti statali – ha aggiunto -. Le loro abilità e i loro risultati nei combattimenti sono diventati leggendari. Più volte ho sentito elogiare la nostra aviazione dai rappresentanti nostri partner”.
19:45 – “Se la Russia smette di combattere non ci sarà più la guerra in Ucraina, ma se l’Ucraina smette di combattere non ci sarà più l’Ucraina. Difendere la pace oggi significa stare con il popolo ucraino”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen intervenendo a Taizé, in Francia, dopo aver ricordato che “sino ad oggi l’Europa è stato il progetto di pace di maggior successo nella storia dell’umanità”. “Gli ucraini stanno lottando per la loro democrazia, per la loro autodeterminazione, per il rispetto della dignità umana – ha affermato von der Leyen -. Gli ucraini stanno lottando per la loro sopravvivenza, ma anche per i nostri valori europei. Sono fiduciosa che in Ucraina il male non avrà l’ultima parola”.
18:50 – La Russia ha restituito alle autorità di Kiev i corpi di 541 soldati ucraini caduti in battaglia. Lo ha riferito, riporta il Kyiv Independent, Oleg Kotenko, il commissario ucraino per le persone scomparse in circostanze speciali. Secondo Kotenko, 428 corpi sono giunti da Mariupol, tra cui le spoglie di 300 difensori delle acciaierie Azovstal di Mariupol.
18.30 – Il Presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto che autorizza gli ucraini – oltre ai residenti delle Repubbliche di Donetsk e Luhansk, che Mosca considera indipendenti – a risiedere e lavorare a tempo indefinito in Russia.
17.10 – Finora gli uomini ucraini in età di leva, tra i 18 e i 60 anni, dovevano restare a disposizione dell’esercito, però il consiglio dei ministri dell’Ucraina ha annunciato che sarà permesso ai marinai di poter viaggiare all’estero per lavoro. Lo riporta il Kiev Independent.
15.50 – Le truppe di Kiev “distruggeranno il potenziale degli occupanti passo dopo passo”. Lo ha assicurato il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, che ha rilasciato una dichiarazione in occasione della Giornata dell’aviazione del Paese.
14.30 – Le forze di Kiev hanno respinto gli assalti delle forze russe in direzione di Soledar, Zaitseve e Mayorsk, nella regione di Donetsk. Lo ha annunciato il comando militare ucraino. Il comando militare del sud dell’Ucraina ha riferito che un attacco aereo ucraino ha distrutto un sistema di difesa aerea russo nella regione di Kherson.
13.00 – Secondo Energoatom, l’azienda di stato che si occupa della gestione delle centrali nucleari in Ucraina, “a causa dei bombardamenti ricorrenti, l’infrastruttura della centrale di Zaporizhzhia è stata danneggiata, ci sono rischi di perdite di idrogeno e polverizzazione di sostanze radioattive, ed il rischio di incendi è alto”. Ma il portavoce del ministero della difesa russo ha replicato: “I livelli di radiazioni intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia rimangono normali”.
10.35 – Il ministero degli Esteri ucraino ha chiesto alla comunità internazionale di sostenere sulla piattaforma Avaaz la petizione ‘Metti Putin sotto processo’: lo riporta Ukrinform. “Dando l’ordine di attaccare l’Ucraina, Putin ha commesso il crimine di aggressione, il più grave di tutti i crimini contro la pace internazionale. Questo crimine non può e non deve rimanere impunito. Per questo chiediamo ai nostri partner internazionali di sostenere l’istituzione del Tribunale Speciale sul crimine di aggressione contro l’Ucraina. Il sostegno pubblico globale all’iniziativa e’ molto importante. Invitiamo le persone di tutto il mondo a firmare la petizione ‘Putin sotto processo'”, ha dichiarato il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba in un messaggio pubblicato su Facebook.
09.10 – Negli ultimi cinque giorni la Russia ha probabilmente aumentato l’intensità dei suoi attacchi nell’area di Donetsk del Donbass, nell’Ucraina orientale, in vista di una possibile controffensiva ucraina su larga scala: lo scrive l’intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano sulla situazione nel Paese. I separatisti filo-russi, sottolineano i servizi di Londra nel rapporto pubblicato oggi dal ministero della Difesa, hanno probabilmente fatto progressi verso il centro del villaggio di Pisky, vicino all’aeroporto di Donetsk. Tuttavia, nel complesso le forze russe hanno guadagnato poco territorio.
08.00 – Due civili sono morti e altri 12 sono rimasti feriti nel corso degli attacchi di ieri delle forze russe nelle regione di Donetsk, nell’Ucraina orientale: lo ha reso noto su Facebook il capo dell’Amministrazione militare regionale, Pavlo Kyrylenko, secondo quanto riporta Ukrinform. “Il 26 agosto i russi hanno ucciso due civili nella regione di Donetsk, a Bakhmut. Dodici persone sono rimaste ferite”, ha affermato Kyrylenko. Nel complesso, dall’inizio dell’invasione russa nella regione di Donetsk sono stati uccisi 766 civili e 1.971 sono rimasti feriti.
06.50 – Almeno cinque persone sono morte a causa di bombardamenti russi nella zona di Kamianka, nella regione di Zaporizhzhia.
06.20 – “L’Aiea arrivi il prima possibile” alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. “La situazione continua ad essere rischiosa. Qualsiasi ripetizione degli eventi di ieri, ovvero, qualsiasi disconnessione dell’impianto nucleare dalla rete, azione da parte nucleare della Russia che possa possa scatenare il fermo dei reattori, metterà di nuovo l’impianto a un passo dal disastro”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consueto video serale.
26 agosto. Centrale di Zaporizhzhia, breve distacco dalla rete elettrica
00.00 – Alla centrale nucleare di Zaporizhzhia ha ripreso a funzionare un’altra unità elettrica. Lo annuncia Energoatom. Mentre Zelensky ha ringraziato personalmente i tecnici, Vladimir Putin durante la parata della marina militare a San Pietroburgo ha annunciato che nei prossimi mesi sarà conclusa la consegna dei “sistemi missilistici ipersonici Tsirkon” alle truppe russe. “La Russia garantirà con fermezza la protezione dei suoi confini marittimi con tutti i mezzi”, ha concluso il leader russo.
22.22 – Dmitry Medvedev, vice presidente del Consiglio di sicurezza russo, ha negato l’intenzione della Russia di eliminare il leader ucraino Volodymyr Zelensky. Medvedev lo ha dichiarato in un’intervista all’emittente francese LCI, e ha aggiunto: “Dobbiamo fare tutto il possibile per prevenire che avvenga la terza guerra mondiale, e la politica del nostro Paese punta precisamente a questo”. Con queste parole Medvedev giustifica l'”operazione militare speciale” inaugurata da Mosca il 24 febbraio 2022.
20.00 – Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, citando fonti coinvolte, l’attesa missione degli ispettori dell’Aiea alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia si terrà all’inizio della prossima settimana. Il team dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica potrebbe portare pezzi di ricambio, dispositivi per il monitoraggio delle radiazioni e altri materiali vitali per l’impianto, sostengono le fonti, secondo cui i dettagli finali dell’operazione sono ancora in fase di definizione. Una delle fonti ha parlato di “preparativi frenetici”.
17.28 – I preparativi della Russia per lo svolgimento di pseudo-referendum nei territori temporaneamente occupati dell’Ucraina sono quasi conclusi. Lo ha affermato in un’intervista al notiziario Rbc-Ucraina, Vadym Skibitskyi, rappresentante della direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino. Lo riporta Ukrinform, citando il servizio stampa della direzione.
15.00 – La Russia “ha già perso la guerra” e ora è “sulla difensiva” nel conflitto contro Kiev. Lo ha affermato l’alto rappresentante per la politica estera dell’Unione Europea, Josep Borrell, durante la sessione conclusiva di una serie di convegni presso l’Universtià di Santander, come riportano i media spagnoli. “La guerra è a un momento decisivo e chi prende l’iniziativa in questo momento non è più la Russia, la Russia ha già perso la guerra”, ha commentato Borrell, aggiungendo che Mosca “non ha raggiunto i suoi obiettivi militari ed è sulla difensiva al momento perché l’Ucraina ha ricevuto armi che le consentono di individuare importanti obiettivi critici, di portare la guerra in Crimea e di mantenere la battaglia di Kherson, che sarà decisiva”.
14.10 – La centrale nucleare di Zaporizhzhia è stata riconnessa alla rete elettrica ucraina. Lo ha annunciato la compagnia nazionale per l’energia, Energoatom.
10.15 – Due civili sono morti e altri tre sono rimasti feriti durante dei bombardamenti compiuti nella notte dai russi sulla regione di Kharkiv. Lo ha scritto su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale, Oleh Syniehubov.
08.10 – Almeno 376 bambini sono stati uccisi dalle forze russe in Ucraina dall’inizio dell’invasione, secondo quanto riporta l’ufficio del Procuratore Generale di Kiev.
06.50 – “L’elettricità che produce appartiene giustamente all’Ucraina e qualsiasi tentativo di scollegare l’impianto dalla rete elettrica ucraina e reindirizzarlo alle aree occupate è inaccettabile”. Lo ha dichiarato il portavoce del dipartimento di Stato Usa, Vedant Patel, commentando la disconnessione della centrale nucleare di Zaporizhzhia dalla rete nazionale ucraina.
25 agosto. Zelensky: “Ucraina e Europa a un passo dal disastro radioattivo”
23.51 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è tornato a calcare la mano nel suo videomessaggio serale: “La Russia ha portato l’Ucraina e tutti gli europei a un passo da un disastro radioattivo” ha detto, parlando della situazione alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. “Oggi, per la prima volta nella sua storia, si è fermata – ha aggiunto Zelensky – Il mondo deve capire di che minaccia si tratta: se non si fossero accesi i generatori diesel, se l’automazione e il nostro personale dell’impianto non avessero reagito dopo il blackout, allora saremmo già costretti a superare le conseguenze di un incidente da radiazioni”.
21.08 – Monsignor Visvaldas Kulbokas, nunzio apostolico in Ucraina, è stato convocato dal ministro degli esteri di Kiev per parlare del commento di Papa Francesco sulla morte di Darya Dugina. Stando a Ukrinform,Dmitro Kuleba ha affermato di aver “studiato attentamente la citazione completa di Papa Francesco e abbiamo deciso di convocare il Nunzio Apostolico per esprimere il disappunto dell’Ucraina”
19.00 – L’Ucraina, attraverso un comunicato all’Aiea, ha confermato il ripristino della rete della centrale di Zaporizhzhia. L’impianto durante la giornata aveva perso almeno due volte la connessione alla linea elettrica.
17.45 – “Diverse case e una scuola stanno bruciando a Mariupol, ma gli occupanti russi non stanno facendo nulla a riguardo”. A lanciare l’allarme è stato Petro Andryushchenko, consigliere del sindaco di Mariupol, secondo quanto riportato dall’agenzia Unian.
16.30 – Secondo le autorità filorusse di Energodar la centrale di Zaporizhzhia è stata riconnessa alla rete elettrica ucraina dopo l’interruzione per i danni causati dai bombardamenti. L’annuncio è arrivato dal servizio stampa della municipalità, citato da Interfax.
15.45 – La Russia ha scollegato la centrale nucleare di Zaporizhzhia dalla rete elettrica nazionale ucraina a causa dei danni alle linee di comunicazione. Lo ha reso noto su Telegram l’operatore ucraino Energoatom.
15.15 – Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha incontrato a Kiev il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e gli ha ribadito che “l’Italia non abbandonerà il popolo ucraino”.
14.30 – Dopo aver visitato la città di Irpin, il ministero degli Esteri Luigi Di Maio ha pubblicato un post su Facebook per ribadire il sostegno dell’Italia all’Ucraina e puntare il dito sulle atrocità del conflitto in corso. “Chi minimizza è complice del massacro – si legge nel post – non potevamo ignorare il grido di dolore di un popolo coraggioso che non ha rinunciato a difendersi e a difenderci”.
14.00 – Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto che aumenta il personale militare nel 2023 di 137mila unità, portandolo a 1.150.628 soldati. Lo ha riportato l’agenzia di stampa Ria Novosti.
12.42 – Il ministero della Difesa russo ha denunciato almeno sette bombardamenti d’artiglieria delle forze ucraine sull’area della centrale nucleare di Zaporizhzhia nelle ultime 24 ore. I bombardamenti sono stati compiuti da postazioni situate sulla sponda opposta del bacino di Kakhovka, lungo il fiume Dnepr, ha detto il portavoce del ministero, Igor Konashenkov, senza riferire di danni. Lo riferisce l’agenzia Interfax.
12.25 – Nella stazione di Chaplyne, in Ucraina, i russi hanno colpito un treno militare, uccidendo piu’ di 200 soldati. E’ quanto afferma il ministero della Difesa di Mosca, citato da Interfax, aggiungendo che l’attacco e’ stato compiuto con un missile Iskander.
11.16 – Sale a 25 il numero dei morti sotto l’attacco russo contro la stazione di Chaplyne. Lo comunica Kyrylo Tymoshenko, vice capo dell’ufficio ucraino del presidente. Tra i morti ci sarebbero anche due bambini.
10.00 – Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio è arrivato stamane a Kiev, a quanto si apprende da fonti diplomatiche. Il titolare della Farnesina vedra’ il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il uso omologo Dmytro Kuleba. Nel corso della visita Di Maio si rechera’ anche a Irpin.
06.50 – Durante la notte sono state avvertite delle esplosioni nella regione di Kiev. Lo rende noto il governatore Oleksiy Kuleba dalle pagine del ‘Kiev Independent’. Le detonazioni provenivano dalle porte della capitale. I servizi di sicurezza sono sul posto, per il momento non è dato conoscere un bilancio su eventuali vittime.
24 agosto. Pesanti accuse alla Russia sui bombardamenti a Zaporizhzhia
23.00 – Sale a 22 vittime il bilancio dell’attacco russo sulla stazione ferroviaria di Chaplyne. Il presidente Zelensky ha anche affermato che “cinque persone sono morte bruciate in un’auto”.
22.45 – La Regina Elisabetta, in occasione del giorno dell’indipendenza ucraina, ha inviato un messaggio al presidente Volodymyr Zelensky: “In questo anno difficile, spero che oggi sia il momento per il popolo ucraino, sia in Ucraina che nel mondo, di celebrare la propria cultura, storia e identità. Guardiamo a tempi migliori in futuro”.
20.30 – Raid missilistico sulla stazione ferroviaria di Chaplyne, nel Dnipropetrovsk. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che almeno 15 persone sono rimaste uccise e oltre 50 risultano ferite.
20.15 – L’ennesimo attacco missilistico russo ha ucciso un bambino di 11 anni. Lo riporta il Kiev Indipendent, stando a quanto appreso dall’ufficio di Kyrylo Tymoshenko, Presidente della regione di Dnipro. Il bombardamento è avvenuto nel distretto di Synelnykivskyi. Altri due bambini sono stati estratti vivi dalle macerie.
19.30 – Il portavoce della sicurezza nazionale americana, John Kirby, ha dichiarato che la Russia potrebbe a breve annunciare un referendum “farsa” per legittimare il proprio controllo sui territori ucraini occupati. Secondo le fonti americane “la leadership russa ha incaricato i funzionari di iniziare a prepararsi per tenere referendum farsa. Il primo, o i primi referendum potrebbero essere annunciati prima della fine della settimana”.
19.20 – In una dichiarazione congiunta 54 Paesi membri delle Nazioni Unite, Italia compresa, hanno richiesto con forza lo stop alle ostilità. “Oggi riaffermiamo la nostra solidarietà con il popolo ucraino, condanniamo con la massima fermezza gli attacchi missilistici delle forze armate russe, rimaniamo impegnati per la sovranità, l’indipendenza, l’unità e l’integrità territoriale dell’Ucraina e ribadiamo la richiesta di un’immediata cessazione delle ostilità da parte della Russia e del suo ritiro incondizionato”. A sei mesi dall’inizio del conflitto, i Paesi ricordano “le clamorose conclusioni dell’Assemblea Generale secondo cui l’aggressione di Mosca è una violazione della Carta Onu. Nessuna acquisizione territoriale risultante dalla minaccia o dall’uso della forza sarà riconosciuta come lecita. Chiediamo alla Russia di porre fine alla sua totale violazione degli obblighi ai sensi del diritto internazionale, compresa la Carta Onu”.
19.05 – Secondo quanto riportato dall’agenzia Tass, l’ex presidente russo Dmitry Medvedev ha intimato all’Occidente di non attaccare la Crimea. “La Russia ha preso la decisione di iniziare preventivamente l’operazione militare speciale in Ucraina, perché non poteva accettare che la Nato venisse ospitata in quel Paese” ha dichiarato il numero due del Consiglio di Sicurezza russo. “Non possiamo accettare che l’Alleanza Nord Atlantica venga ospitata nel territorio ucraino, e lasciare che alcuni dei loro pazzi padroni, attuali o futuri, prendano la decisione di attaccare il nostro territorio”.
19.00 – Il capo della Chiesa ortodossa russa, l’Arcivescovo Kirill, Patriarca di Mosca e di tutta la Russia, non andrà al VII Congresso dei Leader delle Religioni Mondiali e Tradizionali, che si terrà in Kazakistan il 14 e 15 settembre. È quanto affermato dal metropolita Antonij, capo del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca. L’assenza di Kirill significa che non ci sarà incontro con Papa Francesco, che sarà nel Paese dal 13 al 15 del prossimo mese.
18.45 – Oltre 33mila profughi sono arrivati in Israele dall’inizio del conflitto. È quanto dichiarato dal Ministro del Lavoro e dei Servizi Sociali israeliano, Meir Cohen, stando a quanto riportato dal quotidiano Maariv. Di questi, i circa quattromila di religione ebraica sono stati riconosciuti come immigrati per la Legge del Ritorno. “Israele continuerà a dare assistenza ai cittadini ucraini fino alla conclusione della guerra, sia nel nostro territorio sia inviando aiuti umanitari per loro in Europa” ha affermato il Ministro.
18.30 – Durante la riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, il rappresentante permanente della Cina, Chang Jun, ha fermamente dichiarato che i Paesi in via di sviluppo non devono essere forzati a schierarsi nel conflitto. “Questi Paesi dovrebbero decidere la loro politica estera in modo indipendente”.
18.10 – Il premier britannico Boris Johnson nel corso della sua visita a sorpresa a Kiev ha annunciato un nuovo pacchetto di forniture militari all’Ucraina da 66 milioni di dollari, tra cui droni, munizioni e sistemi per il lancio di missili.
17.00 – “La Russia ha portato il mondo sull’orlo di una catastrofe nucleare. I bombardamenti russi su Zaporizhzhia mettono l’Europa sotto la minaccia delle radiazioni, questo è un fatto. Mosca deve porre fine immediatamente al ricatto nucleare”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky partecipando in videoconferenza alla riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu.
15.58 – A sorpresa, Boris Johnson andrà a Kiev per la giornata dell’indipendenza dell’Ucraina. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sottolineato che “Questa è la terza volta che Boris Johnson viene in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa. Non tutti i Paesi sono così fortunati ad avere un amico del genere”
13.40 – Mario Draghi lancia un appello affinché venga scongiurato il rischio di una catastofre atomica in Ucraina. “Non posso che associarmi alle parole del Santo Padre: si eviti un disastro nucleare” a Zaporizhzhia ha detto il premier Mario Draghi al Meeting Cl. “L’invasione russa dell’Ucraina ha trovato un’Italia con una posizione chiara, al fianco del popolo ucraino e del suo diritto a difendersi – ha dichiarato. Una posizione concordata con l’Ue e gli alleati. L’Ucraina è un paese libero, sovrano e democratico, non possiamo dirci europei se non siamo pronti a difendere la libertà dell’Ucraina e dell’Europa. Allo stesso tempo dobbiamo essere pronti” a cercare “una pace duratura e sostenibile”. E non c’è contraddizione tra questo e l’imposizione di “sanzioni efficaci contro la Russia”.
11.50 – Le sirene anti-aereo sono tornate a suonare a Kiev e in altre città ucraine. Le autorità locali hanno avvertito i cittadini di ripararsi nei rifugi.
10.55 – “L’Italia è vicina al vostro popolo, alle famiglie delle vittime, ai milioni costretti a fuggire. Dall’inizio del conflitto, gli italiani hanno accolto migliaia di vostri concittadini nelle proprie case, con calore, affetto, generosità. Il nostro Governo vi ha fornito e continuerà a fornirvi sostegno politico, finanziario, militare e umanitario. Vogliamo aiutarvi a difendervi, a raggiungere una pace duratura, nei termini che riterrete accettabili”. Così il premier Mario Draghi in un videomessaggio a Volodymyr Zelensky in occasione della festa nazionale dell’Ucraina.
10.25 – “La Germania sta solidamente al fianco dell’Ucraina, oggi, e tanto a lungo quanto sarà necessario”. Lo ha detto il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, in un video pubblicato sul web in occasione della Giornata dell’Indipendenza, a sei mesi esatti dall’inizio dell’invasione da parte della Russia.
09.59 – Mosca torna ad accusare gli Stati Uniti di sviluppare armi proibite in Ucraina. Secondo il ministro della Difesa, Serghei Shoigu, citato dall’agenzia Interfax, “il Pentagono ha finanziato oltre 30 laboratori ucraini dove sono state sviluppate componenti di armi biologiche”. La Tass scrive che Shoigu ha anche accusato l’Occidente di usare l’Ucraina come “strumento di guerra ibrida” contro la Russia, ribadendo concetti già espressi, come quello secondo cui le armi fornite dall’occidente a Kiev prolungano la guerra e moltiplicano il numero delle vittime, e ha affermato che “l’operazione militare speciale procede secondo i piani”.
08.52 – “L’indipendenza è rendersi conto di avere alle spalle un grande Paese, che è l’unico al mondo in grado di affrontare l’impero della barbarie. Sei mesi di guerra di liberazione. Ci hanno dato tre giorni. Ma ora tutti sono stupiti dall’Ucraina. Congratulazioni per il Giorno dell’Indipendenza”. Lo scrive su Twitter Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Voldymyr Zelensky, nel giorno in cui l’Ucraina celebra l’indipendenza nazionale dall’Unione sovietica proclamata nel 1991 e in cui ricorrono anche i 6 mesi dall’invasione della Russia.
08.00 – Il governo ucraino, insieme alla Kyiv School of Economics, ha sviluppato una strategia per la ricostruzione e il reinserimento della Crimea dopo la sua liberazione dall’occupazione russa. Lo ha reso noto il ministro delle Infrastrutture, Oleksandr Kubrakov, in un post su Facebook citato dal The Kyiv Independent. Il ministro ha affermato che uno degli obiettivi principali dell’Ucraina e’ rendere la Crimea, cosi’ come il resto del Paese, parte della rete transeuropea di trasporto, insieme di infrastrutture integrate per la libera circolazione di persone e merci nell’ambito dell’Ue.
07.00 – Le forze russe hanno bombardato in queste ore due distretti nella regione di Zaporizhzhia, a una sessantina di chilometri dall’omonimo impianto nucleare ucraino: lo ha reso noto su Telegram il presidente dell’amministrazione militare regionale, Oleksandr , secondo quanto riporta Unian. “I razzi degli invasori hanno colpito le infrastrutture nei distretti di Shevchenkovsky e Kommunarsky. Non si hanno informazioni su eventuali vittime”, ha scritto Starukh.
06.30 – Un dipendente della centrale nucleare di Zaporizhzhia e il suo autista sono stati uccisi da un colpo di mortaio russo fuori dall’impianto. Lo afferma il presidente dell’agenzia atomica ucraina Energoatom, Petro Kotin, in un’intervista al Washington Post, spiegando che Vladyslav Mitin è stato ucciso mentre era a bordo di un taxi e stava entrando nell’area della centrale.
02.30 – “Nessun occupante si sente al sicuro sulla nostra terra. Tutti i collaborazionisti sanno di non avere futuro. E tutti noi non lo crediamo soltanto: vediamo che il nostro stato ha una prospettiva”. Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel consueto videomessaggio serale.
01.00 – L’ambasciatore ucraino alle Nazioni Unite, Sergiy Kyslytsya, ha definito una perdita di tempo la riunione del Consiglio di sicurezza di oggi sulla situazione della centrale nucleare di Zaporizhzhia.”Vorrei che fossimo stati riuniti qui dalla Russia per ascoltare l’unica cosa che il mondo intero vuole sentire, una dichiarazione secondo cui la Russia smilitarizza la centrale di Zaporizhzhia, ritira le sue truppe e la consegna al governo dell’Ucraina. Invece, abbiamo perso più di un’ora per ascoltare una sfilza di brani fittizi”.
23 agosto. L’UK continuerà a sostenere l’Ucraina dopo Johnson
23.50 – La centrale nucleare di Zaporizhzhia continua ad essere oggetto di scontro: il rappresentante della Russia Vasily Nebenzya, durante il consiglio di sicurezza dell’Onu, ha parlato chiaramente di “rischio incidente radioattivo” e ha accusato l’Ucraina di “tenere l’Europa sotto ricatto nucleare”. Nel frattempo la segretaria generale per gli Affari Politici Rosemary DiCarlo ha rinnovato l’appello a Russia e Ucraina di “trovare urgentemente un accordo”. A tal proposito ha risposto Richard M. Mills, rappresentante USA delle Nazioni Unite, che vede nel ritiro delle truppe di Mosca la soluzione alla crisi su Zaporizhzhia.
20.00 – Il presidente ucraino Zelensky ribadisce: “Omicidio Dugina? Non è nostra responsabilità”, riferendosi alla morte della commentatrice Darya Dugina. Ancora, aggiunge: “Non siamo interessati a lei, non è nel territorio dell’Ucraina, occupato o no”. Nel frattempo il cancelliere tedeco Olaf Scholz, che attualmente si trova in Canada, ha annunciato che Berlino ha inviato 500 milioni di euro in armi a Kiev.
17.45 – “La restituzione della Crimea all’Ucraina, di cui è una parte inseparabile, è essenzialmente un requisito del diritto internazionale”. Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, come riporta Anadolu.
15.56 – Il premier britannico Boris Johnson ha dichiarato che il Regno Unito “non riconoscerà mai l’annessione della Crimea o di qualsiasi altro territorio ucraino da parte della Russia”. Una presa di posizione forte da parte del dimissionario Johnson, che lascerà Downing Street tra poche settimane. In attesa del successore, Johnson ha garantito sostegno “militare, umanitario, economico e diplomatico” a Kiev. Concetto ribadito anche dall’altro premier uscente, Mario Draghi: “L’Italia continuerà a sostenere l’Ucraina. Siamo con voi nella vostra lotta per resistere all’invasione russa, per ripristinare l’integrità territoriale dell’Ucraina, per proteggere la vostra democrazia e la vostra indipendenza”.
13.03 – Cresce l’allerta per un nuovo intensificarsi degli scontri in Ucraina. Secondo il Dipartimento di Stato americano, “la Russia sta intensificando gli sforzi per lanciare attacchi contro le infrastrutture civili e le strutture governative dell’Ucraina nei prossimi giorni”. Per questo, in vista del giorno dell’indipendenza ucraino, l’ambasciata ha esortato i cittadini degli Stati Uniti a lasciare l’Ucraina.
11.30 – Secondo Oleksii Danilov, segretario del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell’Ucraina, l’uccisione di Darya Dugina, figlia dell’ideologo russo Aleksandr Dugin, è stata una “esecuzione perpetrata dai servizi segreti russi”. “L’Ucraina – ha detto alla tv Channel 24 – non ha nulla a che fare con l’attentato”.
10.00 – Gli Stati Uniti esortano i cittadini americani a lasciare immediatamente l’Ucraina “utilizzando le opzioni di trasporto via terra disponibili privatamente”. È quanto si legge sul sito dell’ambasciata Usa a Kiev. Nell’avviso di sicurezza viene evidenziato che la situazione “è altamente instabile e le condizioni potrebbero deteriorarsi senza preavviso”.
08.45 – Secondo l’ultimo bilancio la Russia ha perso 45mila soldati in Ucraina dall’inizio dell’invasione. Lo ha reso noto lo Stato maggiore delle forze armate di Kiev, come riportato da Ukrinform.
07.00 – Malgrado il conflitto in corso riprende oggi il massimo campionato di calcio ucraino. Previsto un protocollo di ferro: stadi a porte chiuse, postazioni fisse della contraerea, batterie mobili pronte a intervenire e rifugi antiaerei a 500 metri dal campo.
05.00 – L’ambasciata americana a Kiev ha fatto sapere che secondo le informazioni raccolte dal Dipartimento di Stato “la Russia potrebbe rafforzare gli attacchi contro le infrastrutture civili e governative ucraine nei prossimi giorni”.
03.00 – In arrivo dagli Stati Uniti per l’esercito ucraino nuove armi ed equipaggiamenti per combattimenti a distanza ravvicinata. Lo ha riportato il Washington Post. SI tratta di blindati anti-mina, obici leggeri rapidi da spostare, fucili senza rinculo con una portata di poche centinaia di metri e lanciamissili limitati a meno di tre miglia.
01.30 – In programma oggi 23 agosto la riunione d’urgenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite: al centro delle discussioni la delicata situazione della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, recentemente bersaglio di numerosi attacchi militari.
22 agosto. Zelensky teme per il peggio per il 24 agosto
23.56 – Il governo di Kiev ha smentito ogni coinvolgimento nell’omicidio di Daria Dugina: “L’Ucraina non è certamente coinvolta nell’omicidio della signora Dugina. Non ha senso per l’Ucraina per molti motivi. La famiglia Dugin non è parte degli organizzatori e dei gestori attivi della guerra” ha dichiarato Mykhailo Podolyak, principale consigliere del presidente Volodymyr Zelensky. Per Kiev si tratta di nuova propaganda isterica russa.
22.03 – Il presidente ucraino Zelensky non è tranquillo in vista del Giorno dell’Indipendenza e il Giorno della Bandiera Nazionale (23 e 24 agosto). “Dobbiamo essere consapevoli che questa (la prossima) settimana la Russia potrebbe tentare di fare qualcosa di particolarmente terribile, particolarmente violento” ha detto in un video-messaggio riportato da Ukrainska Pravda.
19.00 – Il battaglione Azov ha smentito quanto diffuso dai media russi, cioè che Natalya Vovk, l’ucraina che l’intelligence russa sospetta di essere la responsabile dell’omicidio Daria Dugina, sia collegata al battaglione nazionalista ucraino.
18.00 – L’alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell si è dichiarato contrario al blocco dei visti turistici per i cittadini russi. “Vietare l’ingresso a tutti i russi non è una buona idea”, ha detto durante una conferenza in Spagna. “Dobbiamo essere più selettivi”.
16.40 – L’Estonia invoca nuove sanzioni contro la Russia. “Dobbiamo aumentare il prezzo dell’aggressione per l’aggressore prima dell’inverno. I sette pacchetti finora adottati non hanno esercitato una pressione sufficiente su Putin per porre fine alla guerra contro l’Ucraina”, ha dichiarato il ministro degli Esteri estone Urmas Reinsalu.
15.45 – “La propaganda russa vive nel mondo della fiction: una donna e la figlia di 12 anni sono state ‘incaricate’ di aver fatto saltare in aria l’auto della propagandista Dugina”, scrive su Twitter il consigliere del presidente ucraino, Mikhailo Podolyak, negando il coinvolgimento di Kiev nell’attentato contro Daria Dugina.
13.50 – L’Fsb – i servizi segreti russi – sostengono che l’omicidio di Daria Dugina sia stato preparato e commesso dai servizi segreti ucraini. Ad eseguire materialmente l’attentato sarebbe stata l’ucraina Natalia Vovk, 43 anni, arrivata in Russia il 23 luglio insieme alla figlia e ora in Estonia.
12.00 – L’attentato in cui è rimasta uccisa Daria Dugina, figlia di Aleksandr Dugin, è stato rivendicato da un gruppo fino a questo momento sconosciuto, che si definisce Esercito nazionale repubblicano. Lo ha reso noto Ilja Ponomarev, ex deputato della Duma, spiegando che l’attacco “apre una nuova pagina nella resistenza russa al putinismo”.
10:30 – La Germania deve prepararsi a ulteriori strette da parte russa sulle forniture di gas. Lo ha detto il ministro dell’Economia tedesco, Robert Habeck, sottolineando tuttavia che la Germania ha buone possibilità di superare il prossimo inverno senza che vengano adottate misure drastiche.
10:20 – La Russia prepara i bambini alla guerra nelle parti occupate della regione ucraina di Lugansk: così il governatore regionale ucraino, Serhiy Gaidai, riporta Ukrinform. Nell’anniversario della costituzione del villaggio di Novoderkul (Est) “si è svolto un giuramento solenne e l’iniziazione di 30 scolari al movimento militare-patriottico della Giovane Guardia”, ha affermato Gaidai: “Hanno capito le conseguenze future di ciò che è successo? È improbabile. I genitori, o meglio le madri, forse…. Ma hanno comunque permesso ai loro figli di partecipare all’evento e hanno osservato docilmente l’assurdità che alla fine porta alla morte”.
10:05 – La Russia non vede possibilità di una soluzione diplomatica della guerra in Ucraina ed è pronta a un conflitto di lunga durata: parole pesanti quelle dette al Financial Times dell’ambasciatore russo presso le Nazioni Unite, Gennadj Gatilov. Le dichiarazioni del diplomatico sono il titolo principale della prima pagina del quotidiano: “Al momento non vedo alcuna possibilità di contatti diplomatici, e più il conflitto si allunga più sarà difficile avere una soluzione diplomatica”, ha affermato Gatilov, secondo cui l’Onu è impantanata nella “politicizzazione”, e la guerra ne ha indebolito l’autorevolezza e depotenziato la sua funzione di camera di mediazione: a Ginevra, ha lamentato l’ambasciatore di Mosca, “non abbiamo alcun contatto con le delegazioni occidentali, semplicemente non ci parliamo”. Per Gatilov, “è una sventura che l’Onu non stia giocando un ruolo maggiore”.
09:30 – La Russia è aperta ai negoziati con l’Ucraina “a determinate condizioni”, che non sono le condizioni di Kiev. Lo ha detto il vicepresidente della Duma di Stato, Oleg Morozov, a Ria Novosti. “La Russia è aperta ai negoziati in qualsiasi momento a determinate condizioni. Kiev lo sa. Ma non tollereremo le condizioni di Kiev e giudicheremo i criminali”, ha detto Morozov. La dichiarazione di Morozov arriva dopo le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky che, in un videomessaggio su Telegram, ha avvisato la Russia di non oltrepassare “l’ultima linea”, oltre la quale Kiev avrebbe rifiutato i colloqui di pace. Per Zelensky questa “linea” potrebbe essere il processo ai militari ucraini che hanno partecipato alle battaglie a Mariupol.
08:20 – Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan intende parlare al telefono con il presidente russo Vladimir Putin questa settimana per discutere anche della situazione della centrale nucleare di Zaporizhzhia e della guerra in Ucraina: lo scrive l’agenzia di stampa statale russa Ria Novosti, che cita una fonte diplomatica.
07:10 – Appello congiunto dei leader di Regno Unito, Francia, Germania e Stati Uniti per la sicurezza delle centrali nucleari in Ucraina. Boris Johnson, Emmanuel Macron, Olaf Scholz e Joe Biden hanno discusso insieme al telefono del conflitto in Ucraina. E hanno concluso il loro colloquio decidendo di chiedere insieme contenimento delle attività militari intorno alla centrale di Zaporizhzhia, dopo la ripresa dei combattimenti nei dintorni del sito.
06:15 – Il comando operativo ‘Sud’ delle forze armate ucraine ha riferito di aver distrutto la roccaforte russa nel territorio di Kherson. Lo riporta Kyev Independent. Uccisi 20 soldati russi e un civile. Si contano anche 6 feriti. L’attacco ha distrutto diversi edifici residenziali
06:00 – Il governatore di Sumy, Dmytro Zhyvytskyi, ha affermato che la comunità di Khotin è stata colpita da diversi colpi di mortaio. Bersaglio dell’artiglieria di Mosca anche altri piccoli centri della regione, ma non sono state segnalate vittime.
01:25 – A due giorni dalla festa dell’indipendenza ucraina, che si celebra il 24 agosto, le autorità di Kiev annunciano il divieto di qualsiasi manifestazione pubblica da oggi e fino al 25 agosto nella capitale. La misura è arrivata dopo l’allarme del governo ucraino su possibili azioni della Russia “particolarmente crudeli” in occasione del festività che coinciderà anche con i sei mesi esatti dall’inizio dell’invasione. Per la stessa ragione, il governatore della regione di Kharkiv ha annunciato un lungo coprifuoco dal 23 al 25 agosto.
00:35 – “Se i russi processeranno i prigionieri ucraini a Mariupol, qualsiasi negoziato con la Federazione Russa sarà impossibile”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consueto intervento serale. Per Zelensky “ci sono notizie nei media secondo cui a Mariupol si sta preparando lo scenario per un processo assolutamente disgustoso e assurdo contro i difensori ucraini – i nostri soldati che sono prigionieri degli occupanti. Se ci sarà questo spregevole tribunale, se la nostra gente verrà portata in questi contesti in violazione di tutti gli accordi e delle regole internazionali, questa sarà la linea oltre la quale qualsiasi negoziato sarà impossibile. Non ci saranno più colloqui”.
21 agosto. Morta in un’esplosione la figlia di filosofo filo-Putin. Ucciso il capo dell’intelligence ucraina di Kirovohrad
23.00 – Dopo un summit telefonico, I leader Joe Biden, Emmanuel Macron, Olaf Scholz e Boris Johnson hanno lanciato un appello alla moderazione militare intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, caduta in mano russa. Nell’area da settimane si susseguono bombardamenti con accuse reciproche tra Mosca e Kiev. Con forti criticità sul profilo della sicurezza.
22.00 – Serve “chiarezza politica” da parte dei leader dell’Unione Europea “entro fine anno” sull’ingresso dell’Ucraina tra i Paesi membri. Lo dichiara la vicepremier ucraina Olha Stefanishyna, spiegando che Kiev ha completato il 70% dei suoi obblighi per l’adesione.
19.00 – I giornalisti della BBC e di Mediazona, insieme a un gruppo di volontari, sono risaliti ai dati sulla morte di almeno 5.701 militari russi in Ucraina. L’ultimo rapporto del ministero della Difesa russo parla ancora di 1.351 caduti in guerra.
17.00 – Rispondendo in conferenza stampa a chi gli chiedeva se la guerra in Ucraina non si sarebbe potuta evitare se la Nato avesse assunto una posizione meno bellicosa, il premier tedesco Olaf Scholz ha risposto che Putin “aveva già pianificato l’invasione almeno un anno o due fa”.
14.45 – La Russia sta trasferendo i propri sistemi di difesa aerea in Bielorussia. Lo ha riferito lo stato maggiore delle forze armate ucraine in un post su Facebook, come riportato dai media ucraini.
13.30 – Mykhailo Podolyak, principale consigliere del presidente Volodymyr Zelensky, ha dichiarato che l’Ucraina non ha nulla a che fare con l’omicidio della figlia di Alexander Dugin, il filosofo russo filo-Putin.
13.00 – Oleksandr Nakonechny, capo del Servizio di sicurezza dell’Ucraina (Sbu) nella regione di Kirovohrad, è stato trovato morto a Kropyvnytskyi. Sarebbe stato ucciso con un colpo di arma da fuoco.
12.15 – Stanno facendo il giro dei social le foto e i video di decine di mezzi militari russi portati dalle autorità ucraine nel centro di Kiev. Si tratta di carri armati, blindati e camion, trasformati in un’attrazione per i cittadini. La notizia è stata ripresa da vari media internazionali.
10.30 – Quattro civili sono stati uccisi dalle truppe russe nella regione di Donetsk. Lo ha reso noto su Telegram Pavlo Kyrylenko, capo dell’Amministrazione militare regionale di Donetsk, citato da Ukrinform.
07.22 – La commentatrice politica Daria Dugin, figlia del filosofo russo filo-Putin, Alexander Dugin, è morta ieri sera intorno alle 21.45 locali a bordo dell’auto su cui viaggiava, esplosa alla periferia di Mosca.
00.01 – “Dobbiamo essere consapevoli che questa (la prossima) settimana la Russia potrebbe tentare di fare qualcosa di particolarmente terribile, particolarmente violento”: lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo video-messaggio serale riportato dal giornale Ukrainska Pravda.
20 agosto. Esplosioni a Melitopol e Kharkiv. Sirene a Kiev
23.00 – L’Estonia proporrà a breve alla Commissione Europea l’adozione di un ottavo pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia.
20.30 – Crisi del grano, a Istanbul è stata ufficializzata l’intesa per avviare i corridoi per l’esportazione di cereali. Non c’è un accordo diretto tra Ucraina e Russia: i due Paesi in guerra si sono impegnati nei confronti della Turchia e delle Nazioni Unite.
18.00 – Mentre il governo italiano ha in progetto di ridurre i consumi di energia entro l’autunno, il presidente della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) cardinale Matteo Maria Zuppi è convinto che la pace col grano possa estendersi verso una pace totale. Lo riferisce, Zuppi, in un’intervista rilasciata a ‘Sussidiario.net’ con queste parole: “La pace è sempre possibile, bisogna però volerla e andarla a cercare ad ogni costo, nei modi giusti e con forte determinazione. Anche nel caso dell’Ucraina. Se è stato trovato un accordo sul grano, lo stesso si può fare per mettere fine alle ostilità. Non possiamo mai abituarci alla guerra”.
15.00 – Secondo la Russia, l’esercito ucraino ha utilizzato agenti chimici contro le truppe russe nella regione di Zaporizhzhia. Il ministero della Difesa, citato dalle agenzie ‘Interfax’ e ‘Tass’, ha parlato di segni di “forte avvelenamento” riscontrati in soldati che sono stati ricoverati in ospedale. L’agente usato, secondo il Cremlino, sarebbe “la tossina del botulino di tipo B”.
13.00 – La Russia ridurrà gli scambi con i partner in dollaro ed euro, valute diventate “tossiche”. Lo ha detto in un’intervista alla Tass il vice ministro degli Esteri russo Alexander Pankin: “Contro le crescenti pressioni geopolitiche dell”Occidente collettivo’, l’unico modo per garantire la stabilità dei legami commerciali, economici e di investimento tra la Russia e i suoi partner è quello di evitare l’uso di valute che sono diventate ‘tossiche’, in primo luogo il dollaro statunitense e l’euro, e passare a soluzioni alternative accettabili, principalmente in valute nazionali”.
11:40 – Sono quasi 45mila i soldati russi uccisi in guerra dalle forze ucraine. Lo sostiene il ministero della Difesa di Kiev, secondo cui finora sarebbero morti 44.900 miliari russi, 200 in più rispetto al giorno prima.
10:15 – Il ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu, ha definito una “manifestazione di politica nazista” il proposito di diversi Paesi dell’Unione europea di vietare il visto ai turisti russi. “Oggi stiamo assistendo a un’altra vivida manifestazione della politica nazista: l’idea russofoba, attivamente promossa dai vertici europei, di vietare a tutti i cittadini russi di entrare nei Paesi dell’Ue”, ha detto Shoigu, citato dall’agenzia Tass.
09:30 – La Russia ha riferito di nuovi attacchi di droni ucraini ieri notte. Gli ultimi attacchi hanno fatto seguito alle forti esplosioni della settimana scorsa in una base aerea della Crimea. Uno degli attacchi ha preso di mira il quartier generale della Flotta russa del Mar Nero a Sebastopoli, senza provocare feriti, ha dichiarato il governatore della città della penisola annessa di Crimea, Mikhail Razvojaev.
09:10 – Dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina sono morti 363 bambini a causa degli attacchi dell’esercito russo. Lo ha affermato il procuratore generale di Kiev secondo quanto riportato da Ukrinform.
09.00 – Secondo l’intelligence britannica, i russi sarebbero fermi nel Donbass ed è “improbabile che la situazione cambi significativamente nella prossima settimana”. Le forze russe sarebbero pronte solo a “intraprendere limitati assalti locali, raramente coinvolgendo più di una compagnia di truppe”, recia il rapporto degli 007.
05.41 – 11 attacchi aerei nella notte contro le postazioni russe da parte dell’aviazione ucraina.
02.00 – Diverse esplosioni nella notte a Melitopol, cittadina occupata dalle forze armate russe nella regione di Zaporizhzhia, nel sud dell’Ucraina. Lo riporta l’agenzia Unian. Altre esplosioni sono segnalate nella notte a Kharkiv, nel nord del Paese. Sirene anche a Kiev.
19 agosto. Ok di Putin per una visita dell’Aiea a Zaporizhzhia
23.30 – I sistemi di difesa antiaerea in Crimea hanno intercettato e respinto un attacco presumibilmente sferrato da droni ucraini a Yevpatoria e Sebastopoli. Lo hanno riferito le autorità locali.
22.15 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ringraziato il suo omologo statunitense Joe Biden per i nuovi aiuti militari, dal valore di 775 milioni di dollari. “Abbiamo compiuto un altro passo importante per scondiggere l’aggressore”, ha sottolineato.
19.43 – Una delegazione di sindaci di Eurocities, il grande network di città di medie e grandi dimensioni, si è recata oggi a Kiev per firmare un accordo per la ricostruzione delle città ucraine. Presente anche il sindaco di Firenze Dario Nardella, membro di Eurocities, che ha incontrato Volodymyr Zelensky e il sindaco di Kiev Vitalij Klyčko. Queste le parole della delegazione: “Condanniamo la guerra e chiediamo un ritiro immediato delle forze russe e il ripristino della pace”.
17.41 – Il presidente russo Vladimir Putin si è detto d’accordo ad una visita di esperti dell’Aiea (Agenzia internazionale per l’energia atomica) alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo rende noto l’Eliseo: dopo una chiamata tra il leader russo e Macron, sarebbe stato dato il consenso per una missione delicata e che potrebbe evitare una “catastrofe su larga scala”, parole di Putin citate dalla Tass.
15.01 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky rilancia l’allarme sulla situazione della centrale nucleare di Zaporizhzhya: “Il mondo è sull’orlo di un disastro nucleare a causa della sua occupazione” ha scritto in un tweet. Invoca quindi la comunità internazionale affinché risponda alle “azioni irresponsabili della Russia e al ricatto nucleare”.
10:30 – L’intelligence del ministero della Difesa ucraino conferma di avere informazioni sulla preparazione di un attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhia da parte delle forze armate russe. È quanto riferisce la stampa ucraina. Secondo Kiev, è in corso la preparazione di “una provocazione da parte degli occupanti presso la centrale nucleare il 19 agosto. Al personale autorizzato è stato ordinato di restare a casa, con l’eccezione di un piccolo numero di dipendenti che saranno ammessi nel sito”. Ancora, secondo l’intelligence, il personale dell’azienda atomica russa Rosatom ha in gran parte lasciato il territorio della centrale. “Dato il numero di armi che si trovano attualmente sul territorio della centrale nucleare, oltre ai ripetuti bombardamenti provocatori, c’è un’alta probabilità di un attacco terroristico su larga scala all’impianto nucleare”, ha concluso il ministero della Difesa di Kiev.
10:00 – I Paesi occidentali “non smettono di prepararsi a un conclamato conflitto armato con la Russia“. Lo ha detto il segretario del Consiglio di sicurezza russo, Nikolaj Patrushev. Il dirigente di Mosca ha poi ricordato che “il regime di Kiev è salito al potere dopo il colpo di Stato orchestrato dall’Occidente nel 2014”. Secondo Patrushev, ci sono gli Stati Uniti dietro gli attacchi ucraini alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Del rischio di un disastro nucleare provocato da questi attacchi, ha detto ancora il dirigente della Federazione russa, “Washington, Londra e i loro alleati saranno considerati responsabili”.
09:45 – Sono circa 44.700 i soldati russi che sono morti in Ucraina da quando la Russia ha lanciato l’aggressione militare lo scorso 24 febbraio. È quanto si legge nel bollettino quotidiano diffuso dal ministero della Difesa di Kiev, secondo il quale solo nelle ultime 24 ore hanno perso la vita circa 400 militari inviati da Mosca. Sono invece 1.899 i carri armati distrutti nel conflitto e 1.016 i sistemi di artiglieria.
08:15 – Restano alte le tensioni nella penisola della Crimea, dove quattro esplosioni si sono verificate nella base aerea a Belbek a nord di Sebastianopoli. Lo ha reso noto il governatore filo-russo di Sebastopoli, Mikhail Razvozhayev, spiegando che “non ci sono danni. Nessuno è rimasto ferito”. Le difese aeree sono state attivate anche vicino a Kerch, la città all’estremità della Crimea che si trova su una rotta di rifornimento strategicamente vitale e che molti in Ucraina vorrebbero distrutta. I media locali hanno detto che un drone ucraino è stato abbattuto.
07:50 – Nuovo attacco russo su Kharkiv, la seconda città più grande dell’Ucraina, dove secondo il sindaco Ihor Terekhov questa mattina attorno alle 5.44 sono stati colpiti i distretti di Kyivskyi, Osnovyanskyi e Nemyshlianskyi. Danneggiato un edificio residenziale, mentre un secondo ha preso fuoco. Si temono vittime.
05:00 – Gli Stati Uniti sulla questione legata alla centrale nucleare di Zaporizhzhia “non disdegnano le menzogne nei tentativi sfrenati di denigrare la Russia”: lo afferma l’ambasciata russa a Washington secondo quanto riporta l’agenzia Tass. Per i diplomatici russi, “sotto la retorica elogiativa di Washington, il regime di Kiev continua a colpire sistematicamente” la centrale di Zaporizhzhia “con razzi, e utilizzando veicoli aerei senza pilota”. L’obiettivo “è creare una zona di esclusione fino a 30 km e accusare la Russia di terrorismo nucleare”, ha affermato l’ambasciata russa. “Mettere a tacere questi fatti è inaccettabile e incoraggia solo l’impunità di Kiev”, ha sottolineato ancora l’ambasciata russa. “Avvertiamo che tale retorica irresponsabile degli Stati Uniti – conclude il comunicato – sta spingendo le forze armate ucraine ad attuare piani criminali che potrebbero portare a conseguenze con cui l’Europa dovrà far fronte per molti decenni”. La presa di posizione dell’ambasciata russa arriva dopo che il dipartimento di Stato degli Stati Uniti aveva accusato Mosca di “disprezzare la sicurezza nucleare”.
04:45 – Nella notte i russi hanno nuovamente attaccato la cittadina di Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina. Lo ha detto il sindaco Oleksandr Sienkovych, come riferisce Ukrinform. L’allerta per attacco aereo è suonata poco dopo le 4 locali e subito dopo sono state udite forti esplosioni. Mykolaiv è stata oggetto di un attacco anche ieri che ha provocato un morto e due feriti.
03:15 – Gli Stati Uniti sono “a conoscenza di rapporti secondo cui i militari russi hanno maltrattato” il personale della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia. Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato Usa, Ned Price, condannando “l’incauto disprezzo della Russia per la sicurezza e la nucleare”. Il dipartimento di Stato ha ribadito la necessità che venga garantito al più presto l’accesso alla centrale ai funzionari dell’Aiea, l’Agenzia iinternazionale per l’energia atomica.
03:00 – Il presidente cinese Xi Jinping e quello russo Vladimir Putin parteciperanno al vertice del G 20 in Indonesia. Lo ha annunciato il presidente indonesiano, Joko Widodo, in un’intervista a Bloomberg. “Xi Jinping verrà. Anche Putin mi ha detto che ci sarà”, ha detto il leader indonesiano. È la prima volta Widodo conferma la presenza dei due presidenti al vertice di novembre. Nei mesi scorsi Joe Biden ha chiesto che la Russia sia cacciata dal G20 in risposta alla sua invasione dell’Ucraina. E diversi funzionari nell’amministrazione americana ha fatto pressioni su Widodo per non invitare Putin al vertice.
18 agosto. Sale il bilancio dei morti a Kharkiv. Incontro fra Guterres, Zelensky ed Erdogan
23.53 – Luigi Di Maio a ‘Tg2 Post’: “Oggi faccio un plauso agli ucraini, che hanno raggiunto un accordo sul grano con coloro che stanno bombardando e uccidendo i bambini”. Nel frattempo lungo il confine ucraino è andato in fiamme un deposito di munizioni che ha costretto all’evacuazione di due villaggi russi. Si tratta di Timonovo e Soloti, nella provincia di Belgorod. Non si registrano feriti.
21.08 – Da una nota del governo di Helsinki riportata da ‘Reuters’ e ‘Bloomberg’, la Russia avrebbe violato lo spazio aereo finlandese nei pressi di Porvoo. La sicurezza nazionale ha riconosciuto i MiG-31 russi e ha avviato un’indagine. Nel frattempo, in Italia, Luigi Di Maio afferma al ‘Tg2 Post’: “Le bollette sono quintuplicate. Serve un tetto al prezzo del gas”.
15.15 – Le forze armate russe hanno annunciato di aver schierato tre caccia MiG-31 armati con missili ipersonici Kinzhal di ultima generazione nell’enclave del Mar Baltico di Kaliningrad.
14.30 – La Russia ha aperto alla possibilità di un incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e quello ucraino Volodymyr Zelensky, che potrebbero così negoziare direttamente un accordo di pace. Lo riferisce la Cnn turca citando fonti del governo di Ankara.
13:30 – Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan è arrivato a Leopoli per un incontro con l’omologo ucraino Volodymyr Zelensky e il Segretario generale dell’Onu Antonio Guterres. Lo rende noto Anadolu. Prima di un colloquio con Zelensky dove verranno affrontate le relazioni bilaterali Ankara-Kiev, Erdogan deporrà una corona di fiori al cimitero storico di Lychakiv. Dopo il bilaterale tra i presidenti di Turchia e Ucraina, Guterres avrà un incontro trilaterale con Erdogan e Zelensky e successivamente è prevista una conferenza stampa congiunta. Si tratta del primo faccia a faccia tra Erdogan e Zelensky da quando la Russia ha invaso l’Ucraina.
12:35 – “È davvero preoccupante l’ingerenza del governo russo nelle elezioni italiane. Un esponente russo, Dmitrij Medvedev, interviene nuovamente a gamba tesa su questioni di politica interna, questa volta dando anche un’indicazione di voto. Le forze politiche italiane prendano le distanze in maniera netta, senza alcuna timidezza, dalla propaganda russa. Noi lavoriamo per diversificare le fonti di approvvigionamento del gas, perché non si può dipendere da chi, con i soldi degli italiani, finanzia la guerra sanguinosa in Ucraina, con effetti che stanno anche facendo aumentare in maniera vertiginosa i prezzi delle bollette”. Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
11:15 – Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan potrebbe proporre un cessate il fuoco temporaneo in Ucraina durante l’incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres a Leopoli. Lo riporta l’emittente turca Ntv citando fonti del governo di Ankara. Erdogan prevede inoltre di offrire di riprendere il processo negoziale di Istanbul e di fare della Turchia una piattaforma per un incontro tra i presidenti di Russia e Ucraina. Il leader turco, secondo Ntv, sosterrà anche l’estensione del meccanismo per l’attuazione dell’accordo sul grano ad altre tipologie di prodotti e proporrà di prendere il modello come base per risolvere la situazione in Ucraina.
10:50 – Le azioni delle forze armate ucraine presso la centrale nucleare di Zaporizhzhia potrebbero portare a una situazione simile all’incidente avvenuto alla centrale nucleare giapponese di Fukushima. Lo ha affermato Igor Kirillov, capo delle truppe di protezione dalle radiazioni, chimica e biologica delle forze armate russe, come riporta Tass. “Secondo i nostri specialisti, a causa delle azioni delle forze armate ucraine, una situazione simile potrebbe verificarsi nella centrale nucleare di Zaporizhzhia”, ha affermato Kirillov, spiegando che se i generatori diesel di riserva e le pompe mobili si guastano, in caso di emergenza, il nocciolo si surriscalderà e, di conseguenza, ci sarà un danno ai reattori della più grande centrale nucleare d’Europa con rilascio di sostanze radioattive nell’atmosfera e la loro diffusione per centinaia di chilometri. Secondo Kirillov, una tale situazione di emergenza è in grado di provocare migrazioni di massa della popolazione e avrà conseguenze più catastrofiche dell’imminente crisi del gas in Europa.
10.20 – Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan proporrà al presidente ucraino Volodymyr Zelensky di organizzare un incontro con il leader del Cremlino Vladimir Putin. Lo sostengono i media turchi, mentre Erdogan è atteso a Leopoli dove vedrà Zelensky e il segretario generale Onu Antonio Guterres
08.50 – L’esercito russo ha assicurato di non aver dispiegato “armi pesanti” dentro e intorno alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, l’impianto più grande d’Europa, da marzo sotto il controllo di Mosca e obiettivo di diversi attacchi questo mese.
06.59 – Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, incontrerà oggi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e quello turco, Recep Tayyip Erdogan, a Leopoli, nell’Ucraina occidentale, per discutere della situazione nel paese quasi sei mesi dopo l’invasione russo.
06.30 – Il sindaco di Kharkiv, Ihor Terekhov, ha riferito che 7 persone sono state uccise e altre 17 sono rimaste ferite nel bombardamento russo di un edificio residenziale a Kharkiv.
17 agosto. Fino a 800 bombardamenti al giorno sull’Ucraina, i russi avanzano nel Donbass
00.16 – Attacco a Kharkiv: le autorità parlano di almeno 6 morti e 16 feriti sotto un nuovo attacco russo. Zelensky condanna Mosca: “Attacco spregevole”.
21.26 – Uomo d’affari trovato morto a Washington. Dan Rapoport, 52 anni, era un lettone-americano che in più occasioni si era espresso contro Vladimir Putin. La polizia ha confermato la notizia all’agenzia Ria Novosti. Il corpo di Rapoport è stato trovato privo di vita all’esterno di un edificio di lusso. L’uomo potrebbe essersi gettato dalla finestra ma la sua morte si tinge di giallo, anche se la polizia sottolinea che il decesso non sarebbe avvenuto in circostanze violente.
18.50 – Il presidente russo Vladimir Putin ha sostituito il comandante della flotta russa del Mar Nero. Come riporta Ria Novosti, il Cremlino ha nominato il vice ammiraglio Viktor Sokolov al posto dell’ammiraglio Igor Osipov, che era a capo della flotta dal maggio 2019. Osipov sarebbe stato rimosso in seguito all’affondamento dell’incrociatore ‘Moskva’ avvenuto lo scorso aprile.
17.20 – Il ministro dell’Istruzione ucraino Serhiy Shkarlet ha annunciato che nonostante la guerra il 41% delle scuole dell’Ucraina riapriranno regolarmente a settembre, all’inizio dell’anno scolastico.
16.30 – La Russia sta cercando di reclutare mercenari da impiegare nella guerra in Ucraina in Uzbekistan, Tagikistan e Kirghizistan. Lo riferisce l’intelligence militare ucraina, secondo quanto riporta Kiev Independent.
15.20 – Il ministero dell’Economia russa prevede che il prezzo medio del gas esportato raddoppierà quest’anno a 730 dollari per mille metri cubi prima di diminuire e stabilizzarsi gradualmente fino alla fine del 2025.
15.10 – La Cina ringrazia il sostegno su Taiwan ricevuto dal presidente russo Vladimir Putin, che rendea più forte la cooperazione e il rapporto tra i due Paesi, nella salvaguardia dei reciproci interessi fondamentali. Anche il leader del Cremlino aveva definito la visita della speaker della Camera Usa Nancy Pelosi una “provocazione ben pianificata”.
13.50 – La Cina ha annunciato che invierà i propri soldati in Russia per prendere parte a esercitazioni militari congiunte (denominate “Vostok”, che in russo significa “Oriente”), in programma tra il 30 agosto e il 5 settembre.
13.00 – Le forze russe hanno lanciato due missili contro l’Università Nazionale del Mar Nero intitolata a Peter Mohyla, a Mykolaiv.
11.00 – Il presidente ucraino Zelensky ha dichiarato al ‘Washington Post’ che “le sanzioni più importanti” contro la Russia “sono quelle della chiusura del confini, perché loro stanno portando via il territorio di qualcun altro. Allora facciamoli vivere nel loro mondo fino a quando non cambiano filosofia”.
09.00 – Secondo una ricerca internazionale della Rutgers University di New Brunswick, una guerra nucleare Usa-Russia causerebbe 5 miliardi di morti
06.30 – Gli Stati Uniti forniranno all’Onu oltre 68 milioni di dollari per acquistare e immagazzinare fino a 150 mila tonnellate di grano ucraino. Lo ha affermato Samantha Power, amministratrice dell’Agenzia Usa per lo sviluppo internazionale, parlando di un impegno per contrastare la fame e malnutrizione nei Paesi in via di sviluppo. Nel mentre l’Ucraina sta aumentando lentamente i volumi delle esportazioni di grano, passati da 1 milione di tonnellate di aprile ai 2,7 milioni di luglio.
05.30 – Il comandante in capo delle forze armate ucraine ha fatto sapere che i russi continuano la loro avanzata nel Donbass, parlando di una situazione “intensa” in particolare sull’asse di Avdiivka-Pisky-Mariinka. Secondo quanto riferito, Mosca lancerebbe bombe e missili tra le 700 e le 800 volte, utilizzando fino a 60 mila pezzi di munizioni.
16 agosto. Continuano le purghe di Volodymyr Zelensky. Allerta alta alla centrale nucleare
23.00 – L’Institute for the Study of War riporta che i russi starebbero usando anche armi non convenzionali, come sms inviati ai numeri personali dei militari ucraini o messaggi sui social. Mosca utilizzerebbe le informazioni sulla posizione di ogni soldato per calibrare le minacce, a volte dirette alle famiglie dei soldati.
22.00 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto agli ucraini che vivono nelle zone in cui sono presenti i russi, come la Crimea, il Sud del Paese, il Donbass e la regione di Kharkiv, di stare lontani dalle strutture militari dell’esercito russo. “Ogni giorno e ogni notte vediamo nuove notizie di esplosioni nel territorio temporaneamente occupato dagli invasori”, ha spiegato.
20.00 – Secondo i media russi, a Zaporizhzhia le truppe ucraine starebbero colpendo i punti deboli della centrale nucleare, compreso il sistema di raffreddamento. Se danneggiato, il reattore potrebbe diventare incontrollabile, come ha spiegato Volodymyr Rogov, membro del consiglio d’amministrazione. Che ha parlato di “una catastrofe più grande dell’incidente alla centrale nucleare di Chernobyl”.
18.00 – Sono state individuate due navi russe dirette verso il Mar Mediterraneo. Una delle due non è stata ancora identificata.
16.00 – Fonti italiane in Crimea, dove oggi si sono verificate nuove esplosioni, hanno dichiarato all’Adnkronos: “Certo che siamo preoccupati, non solo noi italiani, e tutti vogliamo la pace. Tutti gli italiani sono lontani dal luogo dove è avvenuta l’esplosione”.
14.30 – Stando a quanto riportato dall’agenzia ‘Interfax’, il ministero della Difesa russo ha firmato oggi, in occasione del forum Army 2022, un contratto per la consegna di missili balistici intercontinentali Sarmat.
13.45 – Nuove esplosioni si sono registrate in Crimea: secondo quanto riferito dal Kyiv Independent è saltato in aria un deposito di munizioni in una base militare russa vicino Sinferopoli, a un centinaio di chilometri dal villaggio di Mayoskoye. Secondo le autorità russe è stato un episodio di sabotaggio.
13.00 – Circa 43.900 soldati russi hanno perso la vita in Ucraina dall’inizio della guerra. Lo ha reso noto l’esercito di Kiev nel suo nuovo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca. Distrutti inoltre complessivamente 1.880 carri armati russi, 989 sistemi di artiglieria, 4.152 veicoli blindati per il trasporto delle truppe e 15 navi e 190 missili da crociera.
12.00 – In programma un colloquio telefonico tra il presidente francese Emmanuel Macron e il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky. Al centro della discussione la delicata situazione nella centrale nucleare di Zaporizhzhia.
11.15 – La flotta russa attiva nel Mar Nero è “in difficoltà”, non riesce “a esercitare un controllo efficace” e si limita quindi a un “atteggiamento estremamente difensivo”. Lo ha riferito l’intelligence del ministero della Difesa del Regno Unito nel suo report sulla guerra in Ucraina.
10.30 – Partite dall’Ucraina altre cinque navi con prodotti agricoli: tre hanno lasciato il porto di Chornomorsk e due di Yuzhny. Lo ha reso noto il ministero della Difesa turco.
09:40 – Putin è tornato ad accusare l’Occidente durante l’intervento di apertura della Conferenza internazionale sulla sicurezza ospitata nella capitale russa. Il numero uno del Cremlino ha sostenuto che gli Stati Uniti vogliono “prolungare” il conflitto in Ucraina, e ha accusato l’Occidente di utilizzare l’Ucraina come “carne da cannone”. I paesi occidentali — ha detto, secondo quanto riportato dall’agenzia Tass — “hanno bisogno di conflitti per mantenere la propria egemonia”, e per questo hanno “destinato il popolo ucraino ad essere usato come carne da cannone”, chiudendo un occhio sulla diffusione in Ucraina “dell’ideologia neonazista, fino ai massacri dei residenti del Donbass”. “Gli obiettivi di questa operazione – ha ribadito Putin – sono definiti chiaramente: garantire la sicurezza della Russia e dei nostri cittadini e proteggere gli abitanti del Donbass dal genocidio”. Il leader russo ha anche allargato il raggio del suo intervento al quadrante del Pacifico, e lanciato un messaggio alla Cina, sostenendo che l’Occidente punti a estendere all’estremo oriente un “sistema simile a quello dell’Alleanza atlantica”, e che la visita di Nancy Pelosi — presidente della Camera degli Stati Uniti — a Taiwan non è altro che una “provocazione, studiata, contro Pechino: una strategia per destabilizzare il mondo”.
09:35 – Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha detto durante un discorso alla conferenza internazionale sulla sicurezza di Mosca che la Russia non ha bisogno di usare armi nucleari in Ucraina. Shoigu ha anche aggiunto che le operazioni militari ucraine nel Paese sono state pianificate dagli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna e che la Nato ha aumentato il coinvolgimento delle sue truppe nell’Europa centrale e dell’Est più volte.
08:30 – Alcune esplosioni sono state registrate nel nord della Crimea: secondo i media locali, una cabina di trasformazione e un deposito di munizioni hanno preso fuoco a Maiskoye, vicino Dzhankoi. Sergei Aksyonov, nominato da Mosca a capo della regione, ha fatto sapere che “indagini sono in corso sulle circostanze dell’incidente”.
08:05 – Continuano le purghe di Volodymyr Zelensky nei servizi di sicurezza. Il Kyiv Independent dà notizia di decreti firmati dal presidente ucraino con i quali vengono rimossi i capi dello Sbu a Kiev e nelle regioni della capitale, di Leopoli e Ternopil. Secondo i decreti pubblicati sul sito web della presidenza, Serhiy Zayats è stato licenziato dal posto di capo della direzione principale dei servizi nella regione di Kiev, Yuriy Boreichuk è stato destituito dalla carica di capo della direzione principale dell’Sbu nella regione di Ternopil, mentre Artem Bondarenko è stato spostato dal posto di capo della direzione dell’intelligence nella regione di Leopoli a quello di capo della direzione principale dell’Sbu a Kiev e nella regione della capitale.
01:10 – La diplomazia russa ha allertato l’Agenzia internazionale per l’energia atomica: “L’Aiea non può attraversare Kiev per arrivare a Zaporizhzhia, è troppo pericoloso”. Qualsiasi missione intrapresa dall’agenzia nucleare delle Nazioni Unite per ispezionare la centrale ucraina di Zaporizhzhia non può passare attraverso la capitale Kiev perché è troppo pericolosa, ha affermato un alto diplomatico di Mosca citato dalle agenzie di stampa russe. “Immaginate cosa significa passare attraverso Kiev, significa che arrivano alla centrale nucleare attraverso la prima linea”, ha detto ai giornalisti Igor Vishnevetsky, vice capo del dipartimento per la proliferazione nucleare e il controllo degli armamenti del ministero degli Esteri russo, secondo quanto riportato da Reuters. Il diplomatico ha anche affermato che la missione Aiea in ogni caso non ha mandato per affrontare la “smilitarizzazione” dell’impianto come richiesto da Kiev.
15 agosto. Referendum per l’annessione del Donetsk alla Russia, apprensione per Zaporizhzhia
19.50 – Un britannico, un croato e uno svedese, tutti fatti prigionieri nei pressi di Mariupol, potrebbero essere condannati a morte da un tribunale separatista filorusso del Donetsk con l’accusa di essere mercenari e di aver combattuto a fianco delle truppe di Kiev. Lo ha riferito l’agenzia Tass.
19.00 – La Russia è pronta a offrire armi moderne ai suoi alleati. Lo ha dichiarato il capo del Cremlino Vladimir Putin durante un evento dell’esercito vicino a Mosca, la cerimonia di apertura del forum Army-2022. Si tratterebbe non solo di armi leggere ma anche di artiglieria, oltre che di veicoli corazzati.
18.00 – Nella giornata di oggi nuove esplosioni si sarebbero verificate nei pressi della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Secondo quanto riferito dall’amministrazione cittadina filorussa le forze armate di Kiev avrebbero bombardato la città vicina di Energodar.
15.15 – Usa e Ue “usino la loro influenza su Kiev” per mettere fine ai bombardamenti ucraini sulla centrale nucleare di Zaporizhzhya. Lo ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, citata dalla Ria Novosti. “Esortiamo con forza Washington, Bruxelles e altre capitali, principalmente europee, ad astenersi dai giochi irresponsabili attorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhya e ad esercitare immediatamente la loro influenza sulle autorita’ di Kiev per costringerle a smettere di bombardare l’impianto e i suoi territori adiacenti”, ha detto Zakharova in un commento diffuso sul sito web del ministero.
14.40 – Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha rimosso i responsabili degli uffici del Servizio di sicurezza nazionale (Sbu) di Kiev e della regione della capitale, di Ternopil e di Leopoli. Lo riferisce Ukrinform. I relativi decreti sono stati pubblicati sul sito del capo dello Stato. Artem Bondarenko, che era il capo dell’Ufficio Sbu nella regione di Leopoli, è stato nominato capo della Direzione principale della Ssu a Kiev e nella regione di Kiev. Gli altri due Serhiy Zayats, di capo della direzione principale della Ssu a Kiev e nella regione di Kiev e Yuri Boreichuk, capo del servizio di sicurezza dell’Ucraina nella regione di Ternopil, sono stati mandati via.-
12.50 – L’accordo firmato da Mosca e Kiev rappresenta motivo di sollievo per tutti quei Paesi dipendenti dalla cruciale materia prima e già in forte sofferenza per le mancate consegne. Obiettivo: ritornare alle quantità di esportazioni antecedenti al conflitto, ovvero 5 milioni di tonnellate al mese
11.30 – Le forze armate russe hanno colpito un distretto di Kharkiv, Saltovskij e due persone sono rimaste ferite. Lo riferisce su Telegram il sindaco di Kharkiv.
09.45 – La premier neozelandese Jacinda Ardern ha annunciato l’invio di altri 120 militari nel Regno Unito che collaboreranno all’addestramento di soldati ucraini contro l’invasione russa. “Sappiamo che una delle massime priorita’ per l’Ucraina in questo momento e’ addestrare i suoi soldati e la Nuova Zelanda e’ orgogliosa di essere solidale insieme a una serie di altri Paesi a rispondere a questa chiamata”, ha affermato la premier, precisando che la missione si concentrera’ in Gran Bretagna e nessun militare neozelandese sara’ presente in Ucraina.
8.00 – Ben 42 Paesi hanno chiesto formalmente a Mosca di ritirare il proprio esercito dalla centrale nucleare di Zaporizhzhia. L’occupazione dell’impianto atomico “non tiene conto dei principi di sicurezza, protezione e salvaguardia che tutti i membri dell’Aiea si sono impegnati a rispettare”, si legge in un comunicato della stessa Agenzia internazionale per l’energia atomica.
7.00 – Secondo l’intelligence britannica, Mosca starebbe pianificando un referendum nell’autoproclamata Repubblica di Donetsk, in Ucraina, per l’annessione alla Russia.
14 agosto. Zelensky: “Zaporizhzhia è una minaccia peggiore della Guerra Fredda”
20.15 – La polizia ucraina sta indagando su 26mila crimini di guerra commessi dai soldati russi e prevede di scoprirne altre migliaia man mano che il territorio del paese verrà riconquistato e città e villaggi verranno liberati. A renderlo noto è il ministro dell’Interno ucraino, Denys Monastyrskiy. Raccogliere prove per perseguire le forze russe è diventato uno dei compiti più importanti per la polizia del paese dall’inizio dell’invasione il 24 febbraio.
20.05 – “Un’esplosione che è stata sentita dall’intera città” ha scosso Mariupol, occupata dalle forze russe. Lo ha reso noto il consigliere del sindaco della città ucraina, Petro Andriushchenko, citato dal giornale Ukrainska Pravda. Il consigliere ha chiarito in seguito che la detonazione è avvenuta in un centro di raccolta di rottami metallici situata nel distretto di Kalmius. “Il motivo è che se raccogli rottami metallici senza controllarli, si verificano sorprese e talvolta esplodono bombe aeree abbandonate”, ha accusato. “Ancora una volta, porgiamo i nostri migliori omaggi al ministero per le Situazioni di emergenza della Federazione Russa, che lascia incustoditi gli ordigni esplosivi durante le attività di sminamento”, ha aggiunto, non segnalando morti o feriti.
20.00 – Le forze ucraine rivendicano l’attacco al ponte Antonivski, sul fiume Dnipro, strategico per i rifornimenti destinati alle truppe russe. La Russia, dall’altra parte, rivendica nuovi attacchi sul Donetsk e nella regione di Karkhiv, dove sarebbe stato preso il villaggio di Udy. Kiev, invece, comunica di aver respinto le forze russe a Sloviansk.
15.57 – Il presidente dell’ucraina Volodymyr Zelensky tramite Telegram rinnova le preoccupazioni per gli scontri nei pressi della centrale nucleare di Zaporizhzhia: ogni giorno di permanenza del contingente russo, sostiene, “aumenta la minaccia all’Europa, come non è mai successo nemmeno al picco dello scontro della Guerra Fredda”. Punta il dito poi contro “i funzionari dello Stato terrorista”, che secondo Zelensky vanno processati da una corte internazionale.
13.13 – Da Mosca arriva la richiesta alle Nazioni Unite di intervenire per garantire la sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhya, in Ucraina. Il diplomatico Mikhail Ulyanov, rappresentante della Russia alle organizzazioni internazionali a Vienna, ha chiesto di dare il via libera ad una visita della centrale da parte dell’Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica. Lo riferisce l’agenza Tass.
10.45 – Secondo Mikhail Ulyanov, rappresentante permanente della Russia presso le Organizzazioni internazionali a Vienna, il governo della regione di Zaporizhzhia sta valutando la possibilità di interrompere l’attività della centrale nucleare a causa dei continui bombardamenti da parte delle forze ucraine.
09.57 – Ancora sotto il fuoco dell’artiglieria dei russi la cittadina ucraina di Marhanets, a pochi chilometri Zaporizhzhia, la centrale nucleare più grande d’Europa: lo ha reso noto Valentyn Reznichenko, a capo dell’amministrazione militare regionale, secondo il quale nel bombardamento è anche rimasto ferito un uomo di 69 anni.
08.43 – La Russia ha commesso 28.231 crimini di guerra in Ucraina, secondo l’ufficio del procuratore generale del Paese sotto attacco. Nel dettaglio, 1.571 sono stati gli episodi di alto tradimento, 9.099 le violazioni dell’integrità territoriale e 13.181, invece, i crimini contro la sicurezza nazionale. I casi penali legati all’invasione sono stati nel complesso 41.412.
07.00 – “Nella scorsa settimana, la priorità della Russia è stata probabilmente riorientare unità per rinforzarsi nell’Ucraina meridionale“. Lo si legge nell’ultimo rapporto dell’intelligence britannica sulla guerra in Ucraina. “Tuttavia nel Donbass le forze sostenute da Mosca, per lo più la milizia dell’autoproclamata Repubblica Popolare del Donetsk, hanno continuato a tentare assalti a Nord della città di Donetsk”.
13 agosto. Mosca: “Pronti a interrompere relazioni diplomatiche con gli Usa”. Sbarcata la prima nave cargo ucraina in Italia
23.00 – Secondo l’ultimo bollettino diffuso dallo Stato maggiore ucraino sarebbero circa 43.400 i soldati russi rimasti uccisi dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina.
20.10 – La Russia ha iniziato a fornire più gas all’Ungheria. Il ministero degli Esteri ungherese ha affermato che i negoziati con Mosca “hanno portato a un accordo”, con il risultato che Gazprom ha iniziato a fornire “quantità superiori” di gas.
18.45 – Una potente esplosione è stata registrata questo pomeriggio a Mariupol, città ucraina occupata dalle forze russe. “Potente esplosione a Mariupol! Alle 15.40, una forte esplosione ha scosso Mariupol occupata. L’intera città l’ha sentita. Lo riferiscono i residenti. Forniremo successivamente i dettagli”, ha scritto su Telegram il Consiglio Comunale di Mariupol, citato da Ukrinform.
16.50 – La Russia sta bombardando la centrale nucleare di Zaporizhzhia per mettere in crisi le forniture destinate alle regioni meridionali dell’Ucraina e incolpare le autorità ucraine dell’accaduto. Lo ha scritto su Twitter il consigliere capo del presidente ucraino, Mikhail Podolyak.
15.45 – Le autorità di Mosca che controllano l’area della centrale nucleare di Zaporizhzhia hanno accusato le truppe ucraine di aver attaccato la città del sito, Enerhodar. “Dei razzi sono stati lanciati nei pressi dell’impianto”, ha scritto su Telegram il rappresentante locale russo Volodymyr Rohov.
13.00 – Due nuove navi cargo hanno lasciato oggi l’Ucraina per attraversare i corridoi marittimi alla volta della Turchia: lo ha reso noto il ministero della Difesa di Ankara. Sono cariche di tonnellate di semi di girasole e mais.
11.45 – È aumentato a 711 il numero dei bambini feriti in Ucraina dall’inizio della guerra, mentre il bilancio dei morti è rimasto invariato a 361. Lo ha reso noto su Telegram l’ufficio del Procuratore generale di Kiev, secondo quanto riportato da Ukrinform.
10.00 – Al porto di Ravenna sono iniziate le operazioni di scarico della nave cargo proveniente dall’Ucraina e contenente 15 tonnellate di semi di mais. L’attracco ha avuto forti ritardi a causa di problemi tecnici e del maltempo. Si tratta della prima nave commerciale arrivata in Italia in seguito agli accordi tra Kiev, Mosca e Ankara.
08.55 – Nuovi bombardamenti russi sulla regione di Dnipropetrovsk. Secondo il governatore Valentyn Reznichenko l’attacco non avrebbe provocato morti o feriti. Trenta i proiettili sparati sulle aree residenziali dei distretti di Nikopolskyi e Kryvorizkyi che hanno danneggiato 25 edifici.
07.05 – Antony Blinken, segretario di Stato americano, si è detto preoccupato per la situazione umanitaria nell’Est dell’Ucraina: Mosca ha il dovere di rispettare i prigionieri di guerra“.
06.30 – La Russia è pronta a rompere le relazioni diplomatiche con gli Usa se Mosca venisse bollata come sponsor del terrorismo. Lo ha detto alla Tass un alto funzionario del ministero degli Esteri, Alexander Darchiyev, con riferimento a un’iniziativa legislativa all’esame del Senato.
05.45 – È di una donna uccisa e altre due persone ferite il bilancio di in un attacco missilistico russo sulla città di Zaporizhzhia. In precedenza, il governatore ucraino della regione, Oleksandr Starukh, ha riferito che l’esercito russo aveva attaccato la città di Zaporizhzhia intorno alle 19:15 con cinque razzi.
12 agosto. Allarme per Zaporizhzhia. Partite dall’Ucraina altre due navi cariche di cereali
21.40 – Secondo un alto funzionario del Consiglio di sicurezza nazionale Usa, la Russia starebbe preparando una serie di referendum nelle città occupate allo scopo di avvicinarle alla Russia. Si potrebbe votare a Kherson, Zaporizhzhia, nelle regioni separatiste di Lugansk e Donetsk e in alcune parti di Kharkiv.
20.05 – Anche l’Italia, dopo Germania e Usa, dice “no” alla proposta di sospendere i visti turistici per i cittadini russi. Come si legge in una dichiarazione scritta rilasciata all’AGI, “la Farnesina rileva che detta misura non è attualmente in discussione da parte italiana”.
17.35 – Arresti domiciliari per Marina Ovsyannikova, la giornalista russa divenuta celebre per la sua protesta contro la guerra durante una diretta televisiva. La 44enne cronista è stata arrestata ieri e rischia una condanna a diversi anni di carcere.
15.45 – L’ex presidente russo e attuale numero due del Consiglio di Sicurezza russo, Dmitry Medvedev, ha attaccato Volodymyr Zelensky affermando che, secondo lui, nel futuro del presidente ucraino ci sono “o un tribunale o nuovo ruoli secondari in spettacoli comici”. Lo riporta l’agenzia di stampa statale russa Tass.
14.30 -Il caso di tre cittadini stranieri considerati dalle forze di Mosca e dai separatisti filo-russi come mercenari arriverà in tribunale nell’autoproclamata Repubblica di Donetsk, il 15 agosto. Lo ha riferito una fonte del sistema giudiziario in Donbass.
13.33 – Vladimir Rogov, membro dell’autorità civile-militare della parte della regione occupata dalle forze di Mosca, ha detto che ieri le forze ucraine avrebbero sparato un colpo d’artiglieria finito a soli dieci metri da un deposito di combustibile nucleare esaurito, nella centrale nucleare di Zaporizhzhia.
12.36 – Con riferimento alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, la Russia ha fatto sapere di essere pronta a contribuire all’organizzazione di una visita degli esperti dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea). “Durante la riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di oggi (ieri, ndr), il direttore generale dell’Aiea Rafael Grossi ha spiegato nel dettaglio perché la visita di una missione internazionale alla centrale nucleare di Zaporizhzhia è urgentemente necessaria. La Russia ha immediatamente confermato la propria disponibilità a fornire assistenza nell’organizzazione di questa missione”, ha fatto sapere Mikhail Ulyanov, rappresentante permanente della Russia presso le organizzazioni internazionali a Vienna.
10.30 – Riguardo l’ipotesi di vietare il visto ai cittadini russi, il vice portavoce del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, Vedant Padel, ha dichiarato che le autorità statunitensi non vogliono “danneggiare” il popolo russo ed è improbabile che il governo vieti i visti per i russi.
09.50 – La centrale nucleare di Zaporizhzhia non può essere restituita all’Ucraina perché Kiev non sarebbe in grado di garantirne la sicurezza: lo ha detto all’agenzia Interfax il vicepresidente del Senato russo, Konstantin Kosachyov.
07.40 – In partenza dall’Ucraina altre due navi cargo cariche di cereali, con destinazione Iran e Turchia. Lo riporta il Kyiv Independent.
01.20 – “La Russia ha ancora una volta superato il limite e toccato il fondo nella storia mondiale del terrorismo”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consueto messaggio serale alla nazione. “Quello che sta accadendo intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia è uno dei più grandi crimini della Russia” ha detto sottolineando come “nessuno aveva mai usato una centrale nucleare per minacciare, in modo così sfacciato, il mondo intero e porre determinate condizioni”.
11 agosto. Zaporizhzhia: “Danno ai sensori delle radiazioni”
23.53 – Russia e Ucraina continuano a scambiarsi le accuse sul raid alla centrale nucleare di Zaporizhzhia: per l’Ucraina sarebbe una “messa in scena” di Mosca, per la Russia Kiev vuole arrivare a un nuovo disastro nucleare dopo Chernobyl. Nel frattempo l’Aiea chiede collaborazione tra i due fronti al fine di evitare la catastrofe.
22.06 – Il capo dell’Aiea ha riferito all’Onu che in merito a Zaporizhzhia “il momento è serio”, ma allo stesso tempo “non c’è una minaccia immediata”. Mosca, intanto, individua nei raid ucraini la responsabilità del disastro alla centrale nucleare.
18.33 – Da Kiev arrivano preoccupanti dichiarazioni circa lo stato della centrale nucleare di Zaporizhzhia. I bombardamenti russi avrebbero danneggiato “diversi sensori di rilevamento delle radiazioni”. Lo riferisce l’agenzia nucleare ucraina Energoatom. I raid avrebbero colpito una zona vicino ad un reattore dell’impianto.
16.12 – Secondo quanto riportato da un’inchiesta condotta dalla Cnn, basata sull’analisi di video, foto, immagini satellitari e sul lavoro di esperti forensi, “La versione russa sull’attacco del 29 luglio alla prigione di Olenivka in cui sono morti oltre 50 prigionieri di guerra ucraini, per la maggior parte del battaglione Azov, è molto probabilmente un’invenzione”.
13.50 – Intervenuto in video alla conferenza dei donatori di Copenaghen, il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha ribadito che la Russia è uno Stato “terrorista” perché sta usando la centrale nucleare di Zaporizhzhia “come arma di ricatto”. “Dobbiamo proteggere l’Europa da questa minaccia”, ha dichiarato rievocando il disastro di Cernobyl.
12.45 – Le “autorità competenti” di Russia e Stati Uniti stanno conducendo trattative per un possibile scambio di detenuti: lo ha dichiarato il vice direttore del dipartimento Informazione e stampa del ministero degli Esteri russo Ivan Nechaev. Potrebbe essere coinvolta anche la cestista americana Brittney Griner.
11.30 – L’Ucraina ha ottenuto dai creditori internazionali una moratoria di due anni sul suo debito estero, che è stimato in circa 20 miliardi di dollari. Lo ha annunciato il primo ministro Denys Shmyhal, sottolineando che la misura consente al Paese “di mantenere la stabilità macrofinanziaria e reafforzare la redditività economica”.
10.00 – Dovrebbe tenersi questa sera alle 21 italiane la riunione d’emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Uniti. Al centro dell’incontro la situazione della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia dopo le accuse incrociate tra Kiev e Mosca.
9.00 – “La versione russa sull’attacco del 29 luglio alla prigione di Olenivka in cui sono morti più di 50 prigionieri di guerra ucraini, per la maggior parte del battaglione Azov, è molto probabilmente un’invenzione“. Così la Cnn al termine di un’inchiesta basata sull’analisi di video e fotografie, immagini satellitari, oltre che sul lavoro di esperti forensi e di armi.
7.30 – Le truppe ucraine hanno preso di mira due depositi di munizioni russi: uccisi 41 soldati e distrutti tre obici, un drone, un centro di controllo e sette veicoli militari. Lo ha reso noto Kiev Indipendent.
6.15 – “Quando finirà la guerra? Qualcuno dice mesi, qualcuno un anno, qualcuno anche di più. Ma la questione in realtà dipende dalle perdite che la Russia subirà. Più perdite subiscono gli occupanti, prima saremo in grado di liberare la nostra terra e garantire la sicurezza dell’Ucraina”. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky nel suo consueto video serale.
10 agosto. Mosca chiede una riunione dell’Onu su Zaporizhzhia
00.00 – La giornalista no-war Marina Ovsyannikova sarebbe stata nuovamente arrestata. Ne ha dato annuncio lei stessa attraverso il suo canale Telegram: alle 6 del pomeriggio di mercoledì 10 agosto un gruppo di militari avrebbero fatto irruzione presso la sua abitazione e l’avrebbero arrestata con l’accusa di diffondere informazioni false sulle forze armate russe.
19.55 – Il ministero degli Esteri della Svizzera ha confermato che l’Ucraina ha chiesto al Paese elvetico di assumere un “mandato di potenza protettrice” per rappresentare i suoi interessi a Mosca e fornire assistenza consolare ai suoi cittadini. Tuttavia, riferisce la BBC, una portavoce del ministero ha aggiunto che Mosca non ha ancora dato il suo consenso.
19.15 – L’ambasciatore cinese a Mosca, Zhang Hanhui, ha accusato Washington di aver messo la Russia in un angolo con ripetute espansioni della Nato e con il sostegno alle forze che cercano di allineare l’Ucraina all’Ue. Lo ha detto in un’intervista rilasciata alla Tass.
18.00 – Il giornale indipendente Novaya Gazeta è stato multato da un tribunale di Mosca per “fake news”. Dovrà pagare 350.000 rubli, pari a 5.500 dollari. La testata è diretta da Dmitri Muratov, premio Nobel per la Pace 2021.
16.00 – La giornalista russa “no war” Marina Ovsyannikova è stata fermata dalla polizia con l’accusa di “aver screditato” le truppe di Mosca attraverso la “diffusione di false informazioni”. Lo ha reso noto il suo avvocato all’Afp, aggiungendo che nella giornata di oggi è stata perquisita la sua abitazione.
14.30 – Un 19enne genovese simpatizzante del movimento di estrema destra CasaPound, di nome Kevin Chiappalone, è indagato per essere andato a combattere in Ucraina con la resistenza. L’accusa è di essere un mercenario arruolato nella Brigata internazionale di Kiev. Rischia una condanna da due a sette anni.
12.25 – Il “controllo continuo da parte della Russia della centrale nucleare” di Zaporizhzhia “mette a repentaglio la regione”: così il G7 in una nota. I dipendenti ucraini dell’impianto, si legge ancora, “devono essere nelle condizioni di svolgere il proprio lavoro senza minacce ne’ pressioni”.
12.00 – Sono passati 10 giorni dalla partenza della prima nave, salpata dai porti ucraini nell’ambito dell’accordo per il passaggio del grano bloccato dalla guerra attraverso il Mar Nero. Da allora 10 navi sono partite dai porti ucraini con un totale di 322 mila tonnellate di derrate di cereali, olio di girasole e soya, mentre altre due navi hanno ottenuto il via libera all’ingresso nel Mar Nero e sono giunte in Ucraina per essere caricate. Rimane tuttavia il mistero della Razoni, nave cargo battente bandiera della Sierra Leone, è stata la prima nave a prendere il largo dal porto di Odessa lo scorso 1 agosto e con un carico di 26.5 mila tonnellate di grano era attesa domenica scorsa nel porto libanese di Tripoli. La Razoni però non ha mai attraccato nel porto libanese e da sabato è in attesa di istruzioni al largo del Mediterraneo.
10.57 – “Fino a questa mattina il bilancio è di una persona uccisa e 13 feriti in un incidente nell’insediamento di Novofyodorovka, nel distretto di Saki”. Lo ha riportato l’agenzia di stampa russa Tass, citando il ministero della Salute regionale della Crimea.
08.48 – “La guerra, iniziata con la Crimea, si concluderà con la sua liberazione“, queste le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy nel suo consueto discorso notturno. Kiev tuttavia continua a smentire le presunte “responsabilità nelle esplosioni avvenute ieri in una base aerea russa in Crimea”.
08.43 – Mosca ha chiesto una riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Il sito nucleare più grade in Europa è stato teatro, negli ultimi giorni, di violenti scontri a fuoco che tuttavia secondo la commissaria europea all’Energia, Kadri Simson, avrebbero lasciato le radiazioni nella norma. La riunione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite potrebbe avvenire già domani.
07.10 – La Russia sta limitando internet nelle zone occupate dopo l’invasione. In particolare, sta impedendo l’accesso ad alcuni siti d’informazione e la possibilità di mettersi in contatto con le persone amate nelle città di Kherson, Melitopol and Mariupol, dalle quali è impossibile comunicare con il resto dell’Ucraina. In alcune altre porzioni del Paese sotto attacco la rete telefonica e internet sono del tutto inaccessibili.
9 agosto. Da Usa altri aiuti militari a Kiev. A Zaporizhzhia radiazioni nella norma
00.00 – Il Ministero della Difesa dell’Ucraina ha smentito la responsabilità di Kiev nelle esplosioni presso la base aerea russa in Crimea, e avverte i cittadini sulla possibilità che la Russia strumentalizzi l’episodio per dare disinformazione.
19.40 – L’attacco alla base missilistica russa in Crimea è stato rivendicato da un alto funzionario militare. “Era una base aerea da cui partivano regolarmente aerei per attacchi contro le nostre forze nel teatro meridionale”, ha detto il funzionario al New York Times.
18.50 – Secondo fonti russe è di un morto il bilancio delle esplosioni registrate nella base aerea russa a Novofedorovka, in Crimea. La comunicazione è arrivata dal governatore locale Serghei Aksyonov, come riportano le agenzie russe secondo le quali ci sono almeno quattro feriti. La vicepremier ucraina Irina Vereshchuk ha rivendicato l’attacco, dicendo che “è la prova che la Crimea è nostra”.
17.30 – Più di 10,5 milioni di persone hanno attraversato il confine dell’Ucraina da quando è scoppiata la guerra. Lo ha reso noto l’Unhcr, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, sul suo sito web.
15.00 – Diverse esplosioni si sono verificate in una base aerea militare russa in Crimea, nel distretto di Saki. Lo hanno reso noto le autorità della penisola annessa da Mosca, come riportato dalla Tass. Sono stati segnalati un morto e quattro feriti.
12.50 – La centrale nucleare di Zaporizhzhia ha subito dei danni ma le radiazioni rimangono nella norma. È quanto dichiarato da commissaria europea all’Energia, Kadri Simson, in relazione agli scontri a fuoco avvenuti negli ultimi giorni nell’area del sito ucraino di produzione di energia atomica più grande d’Europa. “Sebbene le informazioni ottenute dai sistemi di monitoraggio della radioattività dell’Ue e da fonti internazionali non indichino alcun aumento della radioattività in Ucraina o nell’Ue né alcuna minaccia immediata di radiazioni, le attività militari intorno alle centrali nucleari sono inaccettabilmente pericolose”, ha sottolineato Simson che condannai i bomrdamenti nell’area.
10.20 – Lo Stato maggiore ucraino rende noto che pesanti combattimenti sono in corso nelle zone in prima linea vicino a Donetsk, nell’Ucraina orientale. Le truppe russe, fa sapere Kiev, stanno lanciando ondate di attacchi.
9.50 – Non si può chiedere all’aggredito di rinunciare alle armi. È in sintesi il pensiero rilasciato in un’intervista a Limes dal segretario di Stato del Vaticano, Cardinale Pietro Parolin, sulla guerra tra Russia e Ucraina. Il cardinale sottolinea che, come in tutti i conflitti, “il disarmo è l’unica risposta adeguata e risolutiva a tali problematiche, come sostiene il magistero della Chiesa. Si rilegga, ad esempio, l’enciclica Pacem in terris di san Giovanni XXIII. Si tratta di un disarmo generale e sottoposto a controlli efficaci. In questo senso, non mi pare corretto chiedere all’aggredito di rinunciare alle armi e non chiederlo, prima ancora, a chi lo sta attaccando”.
08.30 – I Paesi occidentali dovrebbero vietare l’ingresso a tutti i cittadini russi. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in una intervista al Washington Post, sostenendo che la forma più forte di sanzione sarebbe quella di chiudere le frontiere ai russi.
06.50 – “Gli Stati Uniti hanno autorizzato il loro più grande pacchetto di assistenza alla sicurezza fino ad oggi per l’Ucraina. Questo pacchetto aggiunge ulteriori munizioni, armi e attrezzature all’Ucraina per aiutare a soddisfare le sue esigenze di sicurezza cruciali mentre difende il Paese”. Così su Twitter il presidente statunitense Joe Biden dopo l’annuncio del Pentagono del nuovo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina per un valore di un miliardo di dollari.
06.10 – Nel suo consueto messaggio video serale il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato la Russia di aver “creato la minaccia di una catastrofe nucleare”, riferendosi ai colpi di artiglieria che nei giorni scorsi sono stati esplosi nei pressi della centrale nucleare di Zaporizhzhia, da tempo finita sotto il controllo di Mosca.
8 agosto. Onu condanna l’attacco a Zaporizhzhia: “Azione suicida”
22.30 – Tramite la Tass la Russia ha fatto sapere di aver sospeso temporaneamente le ispezioni Usa ai suoi siti nell’ambito del trattato New Start per la limitazione delle armi nucleari. Nella nota si aggiunge che Mosca continua a rispettare tutti i limiti posti dal trattato, che scadrà nel 2026, ma si riserva di riprendere le ispezioni da “posizioni più realistiche”
19.20 – Il Pentagono ha annunciato una nuova tranche di aiuti militari all’Ucraina per un valore complessivo di un miliardo di dollari. Nel nuovo pacchetto ci sono altri sistemi lanciarazzi Himars, missili terra-aria, armi anticarro Javelin e munizioni varie.
18.50 – La Banca Mondiale ha annunciato con una nota di aver stanziato un nuovo pacchetto di aiuti all’Ucraina per un totale di 4,5 miliardi di dollari.
17.10 – Il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak ha dichiarato alla Bbc che non ci sono canali di negoziati di pace aperti tra Kiev e Mosca: “Ci sono solo negoziazioni sullo scambio di corpi e prigionieri di guerra”.
15.30 – Per Mosca si tratta di superlavoro, mentre per i media ucraini la causa della malattia del capo dell’amministrazione filorussa di Kherson, Vladimir Saldo, potrebbe essere avvelenamento. E non si esclude neppure il Novichok.
14.30 – L’ex cancelliere tedesco Gerhard Schröder può restare nel suo storico partito, la Spd. Lo ha deciso oggi una commissione dei socialdemocratici. Schroeder non avrebbe quindi violato le regole del partito con il suo impegno per le aziende statali russe.
14.00 – Il capo filorusso della regione di Zaporizhzhia Yevgeny Balitsky ha firmato l’ordine di indire un referendum sulla riunificazione dell’area con la Russia. Lo ha riportato Ria Novosti. Per il presidente ucraino Volodymyr Zelensky l’iniziativa mette a rischio ogni negoziato tra Kiev e Mosca.
12.30 – Ha raggiunto la sua destinazione finale la prima nave con grano ucraino partita dal porto di Odessa in seguito all’accordo tra Ankara, Mosca, Kiev e Onu. È approdata a Derince, in Turchia.
11.45 – Le forze di Kiev hanno bombardato nella notte un ponte strategico sul fiume Dnipro, nella città di Kherson controllata dai russi. “Il sistema di tiro che abbiamo sviluppato negli ultimi giorni mostra dei risultati”, hanno dichiarato i vertici militari.
11.00 – Dopo aver condannato l’attacco a Zaporizhzhia, l’Onu ha chiesto l’accesso degli ispettori Aiea nella centrale nucleare. Dall’altra parte Yevgeniy Balitsky, capo dell’amministrazione installata dalla Russia a Zaporizhzhia, riferisce all’Interfax: “Abbiamo informazioni dai militari e dai rappresentanti dell’agenzia russa Rosatom, che sono qui per monitorare la situazione. Abbiamo informazioni da loro che tutto sta funzionando in modalità normale, due reattori funzionano a pieno regime”.
07.06 – “Qualsiasi attacco a una centrale nucleare è una cosa suicida. Spero che quegli attacchi finiscano e che l’Aiea possa accedere alla centrale”. Con queste parole Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, ha condannato l’attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhia.
7 agosto. Tensione intorno alla centrale di Zaporizhzhia, rischio disastro nucleare
22.00 – Il presidente Volodymyr Zelensky minaccia lo stop ai negoziati di pace se Mosca ricorrerà ai referendum popolari per annettere le regioni occupate. “Ci sono sempre più notizie che gli occupanti si stanno preparando per pseudo-referendum nelle aree del sud del nostro Stato che occupano” ha detto Zelensky nel suo consueto video-messaggio, “l’Ucraina non rinuncerà ai suoi territori. E se la Russia cercherà di annettere le regioni temporaneamente occupate del sud con l’aiuto dei cosiddetti “referendum”, allora i negoziati con il nostro Paese saranno chiusi” ha avvertito.
18.30 – Visita del Papa a Kiev: “Per ora non ci sono elementi per sapere se questo viaggio verrà fatto a fine agosto o in un altro periodo. Papa Francesco ha espresso già da tempo il desiderio di recarsi in Ucraina ma deve valutare le sue condizioni di salute, stiamo aspettando”. Queste le parole di monsignor Visvaldas Kulbokas riferite all”Adnkronos’. Il nunzio apostolico aggiunge: “Per lui visitare una terra martoriata dove c’è un popolo sofferente, è un dono, in tal senso è un luogo che diventa sacro”. Nel frattempo è stato raggiunto l’accordo UE per il ribasso dell’utilizzo del gas con taglio del 15% per il prossimo inverno. Il Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani ha riferito: “Secondo questo sistema di regole, l’Italia dovrà tagliare il 7% dei propri consumi”.
14.30 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto una risposta internazionale al “terrore nucleare” provocato da Mosca dopo i nuovi bombardamenti nei pressi della centrale di Zaporizhzhia. Come riferito da lui stesso, durante un colloquio telefonico con il presidente del Consiglio Charles Michel ha chiesto ulteriori sanzioni contro la Russia.
13.20 – Dopo la nave Razoni, altre quattro imbarcazioni con prodotti agricoli hanno lasciato i porti ucraini in direzione Istanbul: lo ha dichiarato il ministero della Difesa turco. Una di queste, con a bordo 6mila tonnellate di olio, raggiungerà poi l’Italia.
12.00 – Secondo quanto riferito da Interfax, il ministero della difesa russo ha reso nota la distruzione di un arsenale con 45 tonnellate di munizioni che l’Ucraina ha ricevuto dai Paesi membri della Nato. L’attacco è stato condotto nella regione di Mykolaiv.
10.22 – L’Aiea “deve recarsi a Zaporizhzhia, proprio come abbiamo fatto a Chernobyl e nell’Ucraina meridionale all’inizio dell’anno. Possiamo mettere insieme una missione di sicurezza, protezione e salvaguardia e fornire l’assistenza indispensabile e la valutazione imparziale di cui c’è bisogno”. Lo ha detto Rafael Mariano Grossi, che dirige l’Agenzia Internazionale dell’Energia Atomica. Si teme il disastro nucleare.
9.44 – Sono 703 i bambini feriti in Ucraina dall’inizio della guerra, 361 invece quelli che sono deceduti. È il tragico bilancio, aggiornato alle ultime 24 ore, che l’ufficio del procuratore generale di Kiev ha reso noto su Telegram.
08.48 – Secondo l’intelligence britannica sei comandanti responsabili della guerra in Ucraina sono stati rimossi dai russi, ai quali si aggiunge la morte di 10 generali di Mosca. “È probabile che l’effetto cumulativo” di tali perdite “sulla coerenza del comando contribuisca alle difficoltà tattiche e operative russe“. Questa la conclusione degli 007 di Londra.
07.00 – Erano oltre mille i falsi account pro guerra che Meta, la compagnia che detiene Instagram, Facebook e WhatsApp, ha deciso di rimuovere. La maggior parte dell’operazione di rimozione si è svolta proprio su Instagram: sul social delle fotografie erano 1.037 gli account gestiti da una piattaforma russa che, queste le parole della compagnia di Mark Zuckerberg, prendeva di mira “politici, giornalisti, attori, celebrità e marchi commerciali di tutto il mondo”, i quali si erano espressi favorevolmente all’Ucraina.
6 agosto. In arrivo in Libano la prima nave col grano ucraino
21.45 – Energoatom, società energetica nucleare ucraina, ha reso noto che parti della centrale nucleare di Zaporizhzhia sono state “gravemente danneggiate” dall’attività militare russa, costringendo i responsabili dell’impianto a “interrompere” l’attività di un reattore. Lo riporta la Bbc.
20.00 – La prima nave carica di grano partita dall’Ucraina, la Razoni, è attesa in Libano per domani mattina alle 9. Lo riporta la Bild. La nave ha lasciato il porto di Odessa lunedì scorso, la prima dopo l’accordo tra Russia e Ucraina. Dopo l’ispezione sulle coste turche, prevista dagli accordi, è ripartita verso il Libano.
17.38 – Recep Tayyip Erdogan, presidente della Turchia, ha rivelato di aver proposto all’omologo russo Vladimir Putin un incontro con Volodymyr Zelensky. La sede sarebbe proprio la Turchia, fondamentale nella mediazione per l’accordo sul grano. Lo riferisce il media indipendente bielorusso Nexta. Ieri Erdogan ha incontrato Putin a Sochi, secondo incontro dall’inizio della guerra.
13.21 – Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha detto di aver offerto al presidente russo Vladimir Putin di tenere un incontro con l’omologo ucraino Volodymyr Zelensky in Turchia. Lo riporta il media indipendente bielorusso Nexta. Ieri Erdogan ha incontrato Putin a Sochi, in Russia, per rafforzare la cooperazione economica ed energetica tra i due Paesi. Si e’ trattato del secondo incontro tra i due presidenti dopo l’inizio della guerra, in luglio si erano visti a Teheran.
08:40 – Secondo quanto riferisce l’intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano sulla situazione nel Paese, le forze russe si stanno raggruppando nel sud dell’Ucraina in attesa di una controffensiva di Kiev o per prepararsi ad un possibile assalto. Secondo il rapporto, la guerra sta per entrare in una nuova fase in cui i combattimenti più pesanti interesseranno un fronte di circa 350 km, da Zaporizhzhia a Kherson, parallelo al fiume Dnipro.
07:25 – Le forze russe hanno attaccato un’azienda agricola nel distretto di Novomykolaivskyi della regione di Zaporizhzhia. L’offensiva ha distrutto un silo con 3 mila tonnellate di grano.
05:35 – Le forze russe bombardano Nikopol. Secondo Yevhen Yevtushenko, capo dell’amministrazione militare distrettuale della città, le forze russe hanno bombardato Nikopol, Dnipropetrovsk, intorno all’una. Ne dà notizia The Kyiv Independent.
05:25 – La nave da carico turca Fulmar S che venerdì mattina ha superato l’ispezione a Istanbul, raggiungerà sabato il porto ucraino a lei assegnato. Lo riporta l’amministrazione marittima di Ankara. Si tratta della prima nave che si dirige verso i porti di Kiev dopo lo sblocco dell’accordo sul grano. Il ministro delle Infrastrutture ucraino, Oleksandr Kubrakov, ha detto che 13 navi cargo sono in attesa di partire dai porti del Paese. Lo riporta The Kyiv Independent. Il ministro ha aggiunto che con l’aiuto dei garanti internazionali l’Ucraina prevede di esportare 3 milioni di tonnellate di prodotti agricoli al mese dai porti di Odessa, Chornomorsk e Pivdenniy.
03:00 – “Gli occupanti hanno creato un’altra situazione estremamente rischiosa per l’intera Europa: hanno bombardato la centrale nucleare di Zaporizhzhia per due volte in un giorno. Questa è la più grande centrale nucleare del nostro continente e qualsiasi bombardamento è un crimine aperto e sfacciato, un atto di terrore”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo video-messaggio serale su Telegram. A detta del leader ucraino, gli ultimi attacchi alla centrale offrono un ulteriore motivo “a favore dell’applicazione di severe sanzioni contro l’intera industria nucleare russa, da Rosatom a tutte le società e gli individui collegati”. “Questo è un problema puramente di sicurezza”, ha concluso, “chi crea minacce nucleari ad altre nazioni non è sicuramente in grado di utilizzare le tecnologie nucleari in sicurezza”.
02:55 – La Russia ha ribadito che, al contrario di quanto sostenuto da Kiev, sarebbero state le forze ucraine ad aver bombardato vicino a un reattore nella centrale nucleare Ucraina di Zaporizhia e ha accusato il presidente ucraino, Volodimir Zelensky, di praticare “terrorismo nucleare”. «Le unità armate ucraine hanno effettuato tre bombardamenti nell’area della centrale nucleare di Zaporizhia e nella città di Energodar”, ha affermato il ministero della Difesa russo. “Esortiamo la comunità internazionale a condannare le azioni criminali del regime di Zelensky, che perpetra atti di terrorismo nucleare”, ha aggiunto il ministero russo.
02:35 – Le attività russe nella centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia hanno probabilmente minato la sicurezza delle normali operazioni dell’impianto: lo scrive l’intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano sulla situazione nel Paese. Le forze russe, prosegue il rapporto pubblicato dal ministero della Difesa, stanno probabilmente operando nelle regioni adiacenti alla centrale ed hanno usato unita’ di artiglieria basate in queste aree per colpire territori ucraini sulla sponda occidentale del fiume Dnipro. Allo stesso tempo, Mosca ha usato probabilmente l’area piu’ estesa della zona, in particolare la città adiacente di Enerhodar, per offrire riposo alle proprie forze, sfruttando lo status protetto delle centrale per ridurre il rischio di attacchi notturni da parte delle forze ucraine.
02:30 – Un cittadino statunitense, Suedi Murekezi, è stato accusato di crimini ispirati dall’odio dalle autorità filorusse del Donetsk. Lo riporta la Tass, anche se il suo avvocato, Sergey Litvishko, ha respinto le accuse. “Il mio cliente Suedi Murekezi è accusato di aver preso parte alle proteste filo-ucraine e anti-russe a Kherson tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo. L’indagine è stata accusata di incitamento all’odio etnico contro di lui, ma si è dichiarato non colpevole”, ha detto il legale. Litvishko ha detto che Murekezi è stato arrestato a Donetsk a giugno. “Il mio cliente afferma di essere stato coinvolto nelle proteste per caso”, ha sottolineato l’avvocato. Murekezi, cittadino americano, è nato in Ruanda e “si è trasferito negli Stati Uniti con la sua famiglia nel 1994 durante il genocidio contro i tutsi”. Murekezi, aggiunge, “non ha mai preso parte all’operazione militare nella DPR, aveva solo un lavoro in discoteca a Kherson”, ha concluso l’avvocato.
02:05 – “L’Ucraina non è pronta a trattative serie e le proposte che ha avanzato sono ridicole”.Così il vice ambasciatore russo all’Onu, Dmitry Polyansky. “Sulle trattative di pace l’Ucraina anon sta mostrando alcun atteggiamento responsabile”, aggiunge.
01:30 – Il sindaco di Kharkiv, Ihor Terekhov, ha riferito che sono state udite esplosioni nel distretto Slobidskyi di Kharkiv intorno all’una. I soccorritori sarebbero sul posto. Al momento non ci sono informazioni sulle vittime. Ne da’ notizia Kyiv Independent.
5 agosto. A Sochi un nuovo incontro tra Erdogan e Putin. Ancora sotto attacco l’area di Zaporizhzhia
21:0o – “Abbiamo fatto un’offerta sostanziale” per lo scambio di prigionieri: “dobbiamo riportare Brittney Griner e Paul Whelan”. Lo afferma la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre.
20:12 – Putin e Erdogan hanno sottolineato “la necessità di garantire la piena attuazione dell’accordo sul pacchetto di Istanbul, compresa l’esportazione senza ostacoli di grano, fertilizzanti e materie prime russe per la loro produzione”. È quanto si legge nella dichiarazione congiunta dei due presidenti diffusa dopo il loro incontro a Sochi.
19:40 – I presidenti di Russia e Turchia “hanno riconosciuto l’importante ruolo delle relazioni costruttive tra i due paesi nella conclusione dell’iniziativa sull’esportazione sicura di grano dai porti ucraini”. Questo è ciò che si legge nella dichiarazione congiunta di Vladimir Putin e Recep Tayyip Erdogan diffusa al termine del loro incontro a Sochi durato oltre quattro ore. Un incontro durante il quale “è stata sottolineata la necessità di garantire la piena attuazione dell’accordo sul pacchetto di Istanbul in conformità con il suo spirito e la sua lettera, compresa l’esportazione senza ostacoli di grano, fertilizzanti e materie prime russi per la loro produzione”.
19:10 – Il presidente russo Putin ed il presidente turco Erdogan hanno concordato il pagamento parziale delle forniture di gas in rubli. Lo ha reso noto il vice premier russo Alexander Novak, dopo l’incontro durato oltre quattro tra ore tra i due presidenti a Sochi.
19.00 – Terminato dopo 4 ore il colloquio a Sochi tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Lo ha fatto sapere il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
18.30 – Fonti ucraine affermano che nuovi bombardamenti russi hanno colpito una linea elettrica della centrale nucelare di Zaporizhzhia, nel Sud-Est del Paese. La notizia è stata confermata dalla compagnia nucleare statale Energoatom, che ha tuttavia rassicurato sul mancato rilevamento di scariche radioattive.
17.45 – Da Amnesty International arriva una dura accusa nei confronti di Kiev. Secondo quanto riferito dalla segretaria generale dell’organizzazione Agnes Callamard sulla base delle prove raccolte, l’Ucraina ha messo in pericolo la vita di civili stabilendo basi militari in aree residenziali per contrastare l’invasione della Russia.
16.30 – In Russia entra in vigore una legge che limita le operazioni in Borsa a cittadini e società dei Paesi considerati ostili. A firmarla è stato il capo del Cremlino Vladimir Putin.
15:50 – L’Unione europea ha coordinato l’evacuazione di circa 1.000 pazienti ucraini che necessitano di cure urgenti negli ospedali di 18 Stati membri dall’inizio dell’invasione russa, ha affermato venerdì un portavoce della Commissione europea in una nota.
14.50 – Secondo i funzionari ucraini, venerdì ci sono stati pesanti bombardamenti nella città di Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina, in particolare intorno al porto sul fiume Dnipro.
13.58 – Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan incontrerà l’omologo russo Vladimir Putin a Sochi, in Russia. Erdogan è già partito, fanno sapere da Ankara. A luglio i due si erano già visti a Teheran: la Turchia sta svolgendo un ruolo di mediazione tra Russia e Ucraina, come testimoniato dall’accordo sul grano.
13.01 – Il Cremlino ha deciso di espellere 14 dipendenti dell’ambasciata e consolato della Bulgaria in Russia. L’annuncio arriva dal ministro Lavrov ed è ripreso dall’agenzia Interfax. Secondo Mosca, si tratta di una risposta all’espulsione di 70 diplomatici russi dalla Bulgaria.
11.00 – Il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov annuncia un’apertura per un possibile scambio di prigionieri che coinvolga la cestista Brittney Griner, condannata a 9 anni di carcere per essere stata fermata con alcune fiale di olio di marijuana. La Casa Bianca aveva annunciato di aver presentato una “proposta seria” a Mosca, per favorire la liberazione della giocatrice.
09.20 – Il ministero della Difesa turco ha confermato la partenza questa mattina di altre tre navi cariche di cereali dai porti di Odessa e Chornomorsk.
07.50 – Forti esplosioni sono state udite all’alba nella città di Mykolaiv, nell’Ucraina meridionale. Lo ha reso noto il sindaco, Oleksandr Sienkevych, secondo quanto riporta il Kyiv Independent.
4 agosto. La centrale nucleare di Zaporozhzhia “fuori controllo”. Zelensky cerca l’appoggio della Cina
22.50 – Antonio Guterres, segretario generale dell’Onu, ha parlato con il ministro degli Esteri turco Mevlet Cavusoglu in merito all’esportazione del grano che era stato bloccato nei porti dell’Ucraina. Lo riportano i media turchi spiegando che il colloquio rientra nell’accordo raggiunto a Istanbul sullo sblocco dei cereali ucraini.
21.20 – “L’unica conclusione possibile per la guerra in Ucraina è che la Russia lasci l’Ucraina e per questo forniremo armi all’Ucraina finché Putin non se ne andrà”. Sono le parole di Liz Truss, ministro degli Esteri britannico, durante il dibattito televisivo con Rishi Sunak, suo sfidante per la corsa a Downing Street.
17.20 – Le forze ucraine hanno liberato due villaggi nella regione di Donetsk. Lo ha annunciato Oleksii Hromov, vice responsabile di un dipartimento delle forze armate ucraine.
16.40 – Una comandante russa, che si vantava di divertirsi a uccidere gli ucraini, è stata uccisa in un attacco missilistico dell’aviazione di Kiev. Si tratta del tenente colonnello Olga ‘Kursa’ Kachura, 52 anni.
15:30 – Dopo il via libera ottenuto in seguito all’ispezione avvenuta ieri a Istanbul, la prima nave giunta dall’Ucraina nell’ambito dell’accordo siglato da Russia, Ucraina, Turchia e Nazioni Unite sta per attraversare lo stretto dei Dardanelli per navigare alla volta del porto libanese di Tripoli
13.37 – “Le forze ucraine hanno messo in pericolo la popolazione civile collocando basi e usando armamenti nei centri abitati, anche in scuole e ospedali. Queste tattiche violano il diritto internazionale umanitario perché trasformano obiettivi civili in obiettivi militari”. Lo denuncia Amnesty International dopo una ricerca condotta tra aprile e luglio nelle regioni di Kharkiv, del Donbass e di Mykolaiv.
11.22 – La Russia sta lavorando per creare false prove sul bombardamennto che ha colpito il centro di detenzione di Olenivka dello scorso 29 luglio, provocando la morte di 53 prigionieri di guerra, inclusi molti membri del battaglione Azov. Lo hanno rivelato funzionari dell’intelligence degli Stati Uniti all’Associated Press
10.00 – La centrale nucleare ucraina di Zaporozhzhia occupata dalle forze russe, la più grande d’Europa, è “completamente fuori controllo“: lo afferma il direttore generale dell’Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, Rafael Grossi. Lo riportano i media internazionali. “C’e’ un catalogo di cose che non dovrebbero mai accadere in nessun impianto nucleare”, ha sottolineato Grossi aggiungendo che “la situazione e’ molto fragile.
09.00 – Le forze russe hanno colpito la notte scorsa uno dei distretti residenziali della città di Zaporizhzhia, nell’Ucraina meridionale. Lo ha reso noto su Telegram Anatoliy Kurtiev, presidente ad interim del consiglio comunale della città. Lo riporta l’agenzia di stampa Ukrinform.
08.00 – “Le prossime navi con grano ucraino sono cariche e pronte a partire. Se la Russia manterrà gli impegni assunti nell’ambito dell’iniziativa sui cereali mediata dalle Nazioni Unite, il grano raggiungerà i clienti stranieri e contribuirà a contenere i prezzi dei prodotti alimentari e a scongiurare la fame. L’Ucraina rimane impegnata a combattere l’insicurezza alimentare globale”: lo scrive in un tweet il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba.
07.00 – “È uno stato molto potente. È un’economia potente? Quindi (può’) influenzare politicamente ed economicamente la Russia. E la Cina è anche un membro permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite”. Così’ affermato il presidente Volodymyr Zelensky, in una intervista al South China Morning Post. L’Ucraina – si spiega – sta cercando un contatto “diretto” con il leader cinese Xi Jinping per provare a fermare la guerra con la Russia.
3 agosto. A Zaporizhzhia situazione fuori controllo. La Russia pronta a intervenire tra Azerbaigian e Armenia
23.50 – Vladimir Putin fa sapere che la Russia garantirà “con fermezza” la protezione dei propri confini marittimi con “tutti i mezzi” e che arriveranno entro i prossimi mesi i sistemi ipersonici Tsirkon. Ha poi illustrato nel dettaglio la nuova dottrina navale del Paese.
21.30 – Il ministero della Difesa di Mosca dichiara che interverrà per abbassare la tensione tra Azerbaigian e Armenia dopo le nuove violenze nel Nagorno Karabakh.
19.50 – La Russia ha annunciato di aver distrutto un deposito di armi straniere nella regione di Leopoli, nell’Ucraina occidentale al confine con la Polonia.
19.10 – Secondo l’intelligence ucraina sono stati i mercenari del gruppo Wagner, società militare privata russa da molti definita come l’esercito privato di Putin, a bombardare la prigione di Olenivka, nel Donbass, causando oltre 50 vittime fra i detenuti di guerra.
17.51 – Cresce la tensione per l’impianto nucleare di Zaporizhzhia. Il direttore generale dell’Aiea (Agenzia internazionale per l’energia atomica) Rafael Grossi ha dichiarato che la situazione sta diventando sempre più pericolosa: “Ogni principio di sicurezza nucleare è stato violato”. La centrale è sotto controllo russo, ma ci lavorerebbero operai ucraini e sarebbero in atto presunte violenze, secondo l’Aiea, che rendono la situazione “paradossale”, oltre che grave.
15.45 – Ripartita da Istanbul la prima nave carica di grano ucraino salpata da Odessa dopo gli accordi del 22 luglio tra Russia, Ucraina, Turchia e Onu. Si sta dirigendo verso Tripoli, in Libano.
15.00 – La Russia negli ultimi mesi ha sempre imputato a Washington di combattere in Ucraina “una guerra per procura”. Ma oggi Mosca ha accusato per la prima volta gli Usa di coinvolgimento diretto nelle azioni militari. Lo ha riportato la Bbc citando il generale Igor Konashenkov, portavoce del ministero della Difesa di Mosca.
13.30 – La first lady dell’Ucraina Olena Zelenska ha firmato con l’Unicef un memorandum di intesa per la protezione e l’accesso all’istruzione dei bambini durante la guerra. Lo ha fatto sapere l’Onu attraverso una nota.
13.00 – La nave carica di cereali partità lunedì da Odessa è pronta a lasciare Istanbul dopo l’ispezione per dirigersi a Tripoli in Libano. Lo ha fatto sapere il ministero della Difesa turco.
12.00 – Il presidente ucraino, Volodymr Zelensky, è intervenuto all’Australian National University, ringraziando l’Australia per il suo sostegno contro l’invasione russa e denunciando “centinaia di migliaia di crimini militari” russi, quando si è giunti ormai al 161esimo giorno di guerra in Ucraina. Zelensky ha parlato di “esecuzione di massa di una popolazione pacifica, arresto di civili, messi in ginocchio e alcuni uccisi con un colpo alla schiena”, nonché abusi compiuti “davanti agli occhi dei propri figli”.
10.15 – Oltre dieci milioni di ucraini hanno attraversato i valichi di frontiera dall’inizio dell’invasione russa, il 24 febbraio: e’ la stima dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati. Secondo l’Onu, dal 24 febbraio al primo agosto hanno lasciato l’Ucraina 10.290.039 persone.
09.00 – “La buona notizia è che il Cremlino vuole una soluzione negoziata” per il conflitto in Ucraina. Lo ha detto l’ex cancelliere tedesco Gerhard Schroeder in un’intervista a Ntv e Stern precisando che “c’era gia’ un approccio negoziale al conflitto tra Ucraina e Russia, ad esempio a Istanbul a marzo”.
08.00 – Due esplosioni hanno scosso questa mattina la città di Kharkiv, nell’Ucraina orientale: lo ha reso noto il sindaco, Ihor Terekhov, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Terekhov ha precisato che una esplosione ha colpito il distretto di Kholodnohirskyi e l’altra una località ancora da confermare. Per il momento non si segnalano vittime o danni.
07.00 – “Non possiamo ancora colmare completamente il vantaggio dell’esercito russo nell’artiglieria e nella disponibilità di uomini, e questo è molto tangibile nelle battaglie, specialmente nel Donbass, dove la situazione è proprio l’inferno. A tal punto che non lo si può nemmeno descrivere a parole”. A dirlo il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo consueto video-messaggio serale su Telegram. “La parola ‘Himars’ è diventata quasi sinonimo di ‘giustizia’ per il nostro Paese”, ha sottolineato riferendosi ai potenti lanciarazzi forniti dagli Usa a Kiev. Poi ha aggiunto: “E le forze di difesa ucraine faranno di tutto per garantire che gli occupanti subiscano ogni settimana perdite sempre più dolorose grazie a questi sistemi molto efficaci”.
03.18 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è detto pronto a valutare la legalizzazione delle “unioni civili” fra persone dello stesso sesso, ma non a modificare in tempo di guerra la definizione di matrimonio come unione tra un un uomo e una donna come espressa nella Costituzione. Lo riporta il New York Times.Zelensky ha risposto così alla petizione popolare sui matrimoni omosessuali che sta ricevendo ampio consenso nel Paese. L’Ucraina attualmente non riconosce il diritto al matrimonio per le coppie dello stesso sesso, né dispone di uno statuto che consenta loro di contrarre unioni civili. Le richieste di concedere a queste coppie uguali diritti sono aumentate anche in seguito alla morte di soldati LGBTQ in battaglia per difendere il Paese dall’invasione russa. Il ministero della Difesa ucraino, infatti, ha l’obbligo di informare i genitori e il coniuge o altri parenti stretti di un soldato che viene ucciso. Ma queste regole non si applicano alle coppie dello stesso sesso. In Ucraina, gli omosessuali non hanno il diritto di visitare il partner ricoverato in ospedale, di condividere la proprietà, di prendersi cura dei figli di un partner deceduto, di reclamare il corpo di un partner ucciso in guerra o di riscuotere dallo stato le indennità di morte. La petizione che esorta il Zelensky a sostenere i diritti matrimoniali delle coppie dello stesso sesso è stata avviata da Anastasia Sovenko, 24 anni, un’insegnante di inglese di Zaporizhzhia che si identifica come bisessuale.
02.12 – Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, oggi si recherà a Muelheim an der Ruhr, nel Nord Reno-Vestfalia, per ispezionare, insieme all’ad di Siemens, Christian Bruch, la turbina del gasdotto Nord Stream il cui mancato ricollocamento sta venendo usato da Mosca per giustificare la riduzione dei flussi attraverso l’infrastruttura. Lo riferisce una nota dell’azienda.
01.12 – Le forze armate di Kiev affermano di aver colpito la base russa di Chornobayivka nella regione occupata di Kherson. Inoltre altri attacchi aerei sarebbero avvenuti nei distretti di Berislavsky e Bashtansky nelle regioni di Kherson e Mykolaiv su strutture dove i russi accumulavano armi e attrezzature militari. Lo riporta Unian citando il portavoce del comando operativo ‘Sud’ Vladyslav Nazarov.
2 agosto. Bombe contro minivan con profughi a bordo. Trovato accordo sul grano
20.00 – Trovata la soluzione sul grano, con l’intesa per avviare i corridoi per l’esportazione di cereali. La Turchia e le Nazioni Unite hanno siglato due diversi accordi con la Russia e l’Ucraina. I due Paesi in guerra non hanno infatti interagito direttamente. Si è sbloccato così l’export del grano, via mare, da Odessa. La prima nave cargo ha già raggiunto Istanbul.
17.15 – Due missili russi sono stati abbattuti su Vinnytsia. Lo ha riferito Serhiy Borzov, capo dell’amministrazione militare della regione di Vinnytsia su Facebook, come riporta Ukrinform. “La difesa aerea sta operando sulla regione di Vinnytsia. 2 missili sono stati abbattuti”, ha scritto Borzov.
16.00 – Mosca è pronta a interrompere le relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti nel caso in cui dovesse essere accolto l’appello del Senato Usa sul dichiarare la Russia uno stato sponsor del terrorismo. Lo ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova in un briefing, come riporta Tass. “Dopo aver esaminato tutti gli strumenti sanzionatori disponibili, che nel complesso si sono rivelati inefficaci, hanno pensato che possa essere un’arma potente dichiarare Mosca sponsor del terrorismo. Devono sapere: siamo pronti a qualsiasi sviluppo della situazione, e se Washington decide di interrompere completamente l’interazione con Mosca, sopravviveremo”, ha detto Zakharova. “Dopo di che Washington corre il rischio di attraversare finalmente il punto di non ritorno con tutte le conseguenze che ne derivano”, ha aggiunto la portavoce del ministero degli Esteri russo.
15.40 – Il bilancio delle vittime dell’attacco missilistico russo su Vinnytsia sale a 27. Lo riferisce l’amministrazione militare della regione di Vinnytsia, come riporta il Kiev Independent. Un uomo è morto dopo 20 giorni di ricovero in ospedale in seguito alle ferite e alle gravi ustioni riportate. Novanta persone sono state ricoverate in ospedale dopo che un attacco missilistico russo ha colpito il centro di Vinnytsia il 14 luglio.
14.35 – “La Russia sta cercando nuove giustificazioni ai suoi crimini di guerra“. Così il battaglione ucraino Azov ha commentato la decisione della Corte Suprema russa di dichiararlo “organizzazione terroristica” bandendone le attività sul territorio della Federazione.
14.00 – “Gli occupanti russi hanno in programma di tenere un concerto rock nell’acciaieria Azovstal dove sono morti centinaia di combattenti ucraini per difendere la città di Mariupol”. Lo scrive in un messaggio sul canale Telegram il Comune in esilio della città occupata, riportato da Unian. “I russi continuano a stabilire record del loro cinismo. Ora stanno annunciando un concerto rock nella fabbrica dove sono morti i nostri eroi. Ancora una volta, stanno cercando di distrarre i residenti da problemi reali con eventi e diversivi”, ha sottolineato il consiglio comunale, “non forniscono acqua e riscaldamento normali, ma tengono concerti in una città dove centinaia di cadaveri sono ancora sotto le macerie”.
13.35 – “È iniziata l’evacuazione obbligatoria dalla regione di Donetsk. Il primo treno è arrivato questa mattina a Kropyvnytsky”. Così il vice primo ministro ucraino e ministro per la reintegrazione dei territori temporaneamente occupati, Iryna Vereshchuk, sul suo canale Telegram. “Abbiamo evacuato donne, bambini e anziani, c’erano molte persone a mobilità ridotta. Tutti sono stati accolti, tutti sono stati aiutati”, ha spiegato la vice primo ministro. Secondo l’agenzia Ukrainian News Agency, tra i 200.000 e i 220.000 residenti dovranno essere evacuati nei prossimi giorni”.
13.20 – Il presidente russo, Vladimir Putin, incontrerà venerdì prossimo a Sochi il suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan. Lo ha confermato ai giornalisti il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo quanto riporta l’agenzia Tass. “Il presidente turco Erdogan si recherà in visita di lavoro venerdì. I colloqui tra i due presidenti si svolgeranno a Sochi”, ha affermato Peskov precisando che l’incontro toccherà anche questioni bilaterali e regionali, tra cui la situazione in Ucraina. Il faccia a faccia “sarà una buona opportunità per confrontare l’efficacia del meccanismo per l’esportazione di grano dai porti ucraini”, ha aggiunto Peskov.
13.01 – “Washington sta portando destabilizzazione nel mondo. Non ha risolto un singolo conflitto negli scorsi decenni, ma ne ha provocati molti”. Così Maria Zakharova, portavoce del ministro degli Esteri russo, ha commentato l’arrivo della presidente della Camera degli Stati Uniti, Nancy Pelosi, a Taiwan.
11.59 – È di 5.327 morti e 7.257 feriti il tragico bilancio tra la popolazione civile in Ucraina dall’inizio della guerra a oggi: lo ha reso noto l’Organizzazione delle Nazioni unite, sottolineando che la “maggior parte” delle vittime è stata provocata “dall’uso di armi esplosive”.
08.40 – Olaf Scholz, cancelliere tedesco, ha smentito che il sostegno tedesco all’Ucraina stia scemando. “Sin dai primi giorni dopo l’attacco della Russia all’Ucraina abbiamo consegnato tutto ciò che avevamo: sistemi anticarro e antiaerei, mine, cannoni, tonnellate di munizioni e assistenza non letale. Da allora siamo passati a sistemi più complessi e costosi: obici semoventi, sistemi di lanciarazzo multiplo, sistemi antiaerei, radar. Alcuni di questi sistemi sono così nuovi che ne sono stati prodotti pochissimi e alcuni di essi non sono nemmeno stati introdotti nella Bundeswehr”, ha detto in un’intervista al Globe and Mail.
07.12 – È di tre vittime il bilancio di un missile che ha colpito un minibus con a bordo persone in fuga da un villaggio occupato dai russi. La notizia arriva dal comando operativo ucraino ‘Sud’. L’attacco si è verificato vicino a Dovhove, nell’oblast di Kherson. Secondo quanto riferito, il minibus trasportava sette persone in fuga dal villaggio temporaneamente occupato di Starosillia.
06.30 – Il consigliere presidenziale ucraino Oleksiy Arestovych ha detto che circa 22.000 soldati russi si stanno preparando per un’offensiva contro le città di Kriviy Rih e Mykolaiv
1° agosto. Esplosioni nella notte, “brutale bombardamento” a Mykolaiv. Partita da Odessa la prima nave carica di grano
21.50 – “Oggi la prima nave carica di grano è partita da Odessa. Quando questa nave raggiungerà il Bosforo, sarà ispezionata da esperti di Russia, Ucraina, Turchia e Onu. Questo passo è un traguardo importante per soddisfare i bisogni umanitari. Possiamo estendere studi diplomatici simili ad altri campi, in particolare all’energia. Abbiamo compiuto grandi sforzi per porre fine alla guerra Russia-Ucraina per una pace giusta per entrambe le parti”, sono le parole del presidente turco Erdogan.
20.05 – Gli Usa stanzieranno altri 550 milioni di dollari in aiuti militari per l’Ucraina. Lo ha annunciato il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby durante una conferenza stampa della Casa Bianca.
15.25 – l ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov ha annunciato su Twitter l’arrivo dalla Germania di un lotto del sistema di difesa missilistica antiaerea Mars II. Reznikov ha ringraziato la Germania e personalmente il suo omologo tedesco Christine Lambrecht: “I nostri artiglieri salutano i nostri partner tedeschi”, ha scritto. Il 23 giugno il ministro aveva reso noto che i sistemi Himars americani erano stati consegnati all’Ucraina e il 5 luglio aveva detto che Kiev aveva ricevuto i primi sistemi di razzi a lancio multiplo M270 a lungo raggio.
14.00 – Le forze speciali della Marina ucraina hanno catturato 11 soldati russi durante una battaglia nella regione di Kherson. Lo riporta il servizio stampa della Marina di Kiev stando a Ukrinform. “Come risultato di una controffensiva di successo nella direzione di Kherson, i soldati ucraini hanno catturato 11 militari delle truppe russe. Tra loro ci sono un ufficiale, un sottufficiale e nove membri del cosiddetto ‘Dnr'”
12.50 – “I diritti dei serbi devono essere rispettati”. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Interfax, all’indomani delle tensioni in Kosovo.
11.45 – Secondo la Cnn oggi non partiranno da Odessa altre navi con cereali. I prossimi spostamenti verranno programmati solo dopo l’arrivo della prima imbarcazione a Istanbul attraverso il corridoio marittimo. Lì verrà ispezionata prima di dirigersi in Libano.
10.30 – La Turchia si augura che l’esportazione di cereali dall’Ucraina “vada avanti senza interruzioni e problemi“. Lo ha affermato su Twitter il ministero degli esteri Mevlut Cavusoglu. “Ci auguriamo – ha aggiunto – che si possa arrivare al cessate il fuoco e a una pace duratura”.
8.00 – È arrivata la conferma: all’alba ha lasciato il porto di Odessa la prima nave di grano ucraino. La notizia era stata annunciata dal ministero della Difesa della Turchia dopo l’accordo raggiunto tra Mosca e Kiev. Altri convogli sono già pronti ad attraversare i corridoi marittimi.
5.00 – L’Ucraina ha denunciato pesanti e “brutali” bombardamenti da parte dei russi sulla città meridionale di Mykolaiv, una forma di ritorsione dopo l’attacco di un drone a Sebastopoli. Il magnate del grano ucraino, Oleksiy Vadatursky, 74 anni, è rimasto ucciso. Il presidente Zelensky ha annunciato: “Oggi è avvenuto uno dei bombardamenti più brutali su Mykolaiv durante l’intero periodo della guerra”.
1.00 – Secondo le prime informazioni, un deposito di munizioni russo è stato distrutto nella città portuale meridionale di Kherson, secondo quanto riporta il media locale “Most”.