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Ravil Maganov, morto presidente di Lukoil: caduto dalla finestra dell'ospedale di Mosca, suicidio misterioso

Altra morte misteriosa in Russia: Ravil Maganov, vicepresidente del colosso Lukoil, è precipitato dal sesto piano di un ospedale

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Altra misteriosa morte in Russia: nelle scorse ore, Ravil Maganov, presidente del Consiglio di amministrazione del colosso Lukoil, è deceduto, dopo essere precipitato dal sesto piano di un ospedale di Mosca. Ne dà notizia l’agenzia internazionale Reuters. Il caso è stato confermato anche dai media e dalle agenzie di stampa russe, che citano fonti anonime. A stretto giro dalla diffusione della news, è arrivato anche uno stringato comunicato di Lukoil.

Maganov morto dopo essere precipitato dal sesto piano dell’ospedale

Maganov, 67 anni, era anche vicepresidente della società, la seconda di produzione petrolifera in Russia.

Misteriosi i motivi del ricovero del manager. Mash, sito attendibile con agganci nelle forze dell’ordine russe, scrive che Maganov era in cura per problemi al cuore. Non solo: pare che l’uomo soffrisse anche di una forma di depressione. Sempre Mash fa sapere che il 67enne ha perso la vita cadendo dal sesto piano dell’ospedale. 

Morto Ravil Maganov.Fonte foto: IPA

Per ora si parla di suicidio, ma la vicenda presenta parecchi punti oscuri.

Lukoil ha diffuso una breve nota sul decesso: “Il presidente del Consiglio di amministrazione e vicepresidente di Lukoil, Ravil Maganov, è morto “dopo una grave malattia“. Nessun altro dettaglio fornito.

Il comunicato contrario al prosieguo della guerra in Ucraina

Maganov lavorava per Lukoil da quasi trent’anni, sin dal 1993. Era a capo del board dal 2020, ed era uno dei più stretti collaboratori di uno dei fondatori dell’attività, Vagit Alekperov, uomo assai conosciuto nei corridoi del Cremlino.

Alekperov è stato ex viceministro del Petrolio sovietico e si era dimesso da Lukoil lo scorso aprile, cioè pochi giorni prima che la Gran Bretagna lo facesse figurare nella lista delle persone da sanzionare a causa della guerra scatenata da Putin in Ucraina.

Lo scorso marzo, il board di Lukoil, che fu presieduto proprio da Maganov, tramite un comunicato stampa, aveva caldeggiato “la rapida fine del conflitto armato” in Ucraina, oltre ad esprimere “sincera vicinanza a tutte le vittime”.

“Supportiamo, con forza, la ricerca di un cessate il fuoco duraturo e una risoluzione dei problemi tramite negoziazioni serie e sforzi diplomatici”, si leggeva nella nota. E ancora: “Lukoil, in tutte le sue attività, aspira a contribuire alla pace, alle relazioni internazionali, ai legami umanitari”.

Lukoil è stata un’eccezione, vale a dire che è stata una delle poche realtà russe a prendere una posizione netta contro i piani di Vladimir Putin.

Le morti misteriose nel mondo russo

Il decesso di Ravil Maganov è l’ultimo di una serie di casi di morti misteriose legate al mondo russo. Da quando è iniziata la guerra in Ucraina, si è verificata una catena di episodi fatali, tanto nebulosi e quanto ‘fumosi’.

Leonid Shulman, Aleksandr Tyuliakov, Vasily Melnikov, Vladislav Avayev, Sergey Protasenya, Andrej Krukovskij, Aleksandr Subbotin, Yurij Voronov e Dan Rapoport sono solo alcuni manager e imprenditori legati al Cremlino scomparsi in circostanze misteriose negli ultimi mesi.

maganov-putin Fonte foto: IPA
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