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Luciana Littizzetto "spaventa" Fabio Fazio a Che tempo che fa su Nove: "Parlerò di Meloni-Salvini" ma non solo

Luciana Littizzetto è tornata a Che Tempo che Fa sul Nove con la sua lettera satirica, preannunciando un'edizione 'lontana' dalla Rai

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Immancabile e attesissima, è arrivata anche la prima “letterina” di Luciana Littizzetto a inaugurare la nuova stagione e il nuovo corso di “Che tempo che fa” su Nove. Nella prima puntata andata in onda domenica 15 ottobre, la Littizzetto ha affrontato temi politici, sociali e satira, andando a toccare (come da facile pronostico) Giorgia Meloni e Matteo Salvini, insieme a questioni gravi come i femminicidi e gli incidenti mortali sul lavoro.

La letterina di Luciana Littizzetto a “Nove”

La prima “letterina” di Luciana Littizzetto a “Che tempo che fa” è indirizzata al canale televisivo Nove, che ospita la trasmissione, dopo la rottura con la Rai. La comica ha di fatto preannunciato, nella sua lettera, quelli che saranno i temi e soprattutto i personaggi politici oggetto della sua satira.

“Sappi che parlerò di Meloni e dell’opposizione che la combatte ogni giorno, ma oltre che di Salvini parlerò anche della Schlein… e del suo fantastico modo di esprimersi che certamente avvicinerà al partito democratico i ceti più semplici e proletari” ha chiarito subito Littizzetto, con una frecciata sul ruolo di Salvini nel Governo e mentre Fabio Fazio era intento “reggere il gioco”, mostrando tensione per le sue scelte.

I politici citati

La comica ha sostanzialmente annunciato di voler ricominciare da dove aveva lasciato, non risparmiando – come era lecito aspettarsi – la sua satira verso il Governo.

“Parlerò di Crosetto e di Pichetto, di Sangiuliano e dei libri che non ha letto. Parlerò di Piantedosi che ama i migranti ma a piccole dosi, e anche di Giorgetti che toglie le tasse ai grandi e le lascia ai piccoletti” ha aggiunto Littizzetto.

Non è mancata la sua ironia verso il cambio dalla Rai al Nove, in una migrazione che la comica ha raccontato prendendo in prestito metafore “spaziali”. “Caro Nove‘, ‘Dear Nine’, ha salutato Littizzetto in varie lingue, andando a posizionare idealmente l’emittente che la ospita “ai confini dell’universo conosciuto” del telecomando, poco prima “dell’ignoto in cui si trovano ‘telesangiovese’ e ‘Cip e Ciop Channel’ ” e altre improbabili televisioni inventate.

Femminicidi e morti sul lavoro

Nella sua letterina, Littizzetto ha promesso di affrontare una serie di temi, tra cui questioni sociali gravi come i femminicidi, sottolineando che fin dall’inizio dell’anno sono state uccise 90 donne, di cui ben 75 all’interno delle famiglie.

Ha anche menzionato gli incidenti mortali sul lavoro, che sono stati 657 nei primi otto mesi dell’anno. “Più di uno al giorno, perché chissenefrega della sicurezza se bisogna fare soldi e farli in fretta. E parlerò di guerra. Di tutte le guerre”, ha aggiunto Littizzetto sottolineando, sebbene non sia un’esperta, che le guerre distruggono, mentre l’essenza umana dovrebbe essere quella di costruire.

Riflessioni e risate

Luciana Littizzetto ha però ricordato quello che sarà il suo ruolo nel programma, ovvero dispensare risate, seppure senza mai dimenticare la realtà di quello che ci circonda ogni settimana.

“E tu, Nove, accoglimi, fatti capanna” ha concluso Littizzetto. “Fatti guscio, cofanetto, scrigno e portagioie. Sii la mia ostrica, e io sarò la tua pirla”.

littizzetto che tempo che fa letterina fazio Fonte foto: ANSA
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