Regionali, perché Salvini ha perso in Emilia-Romagna: l'analisi
Stefano Bonaccini ha vinto le elezioni Regionali in Emilia-Romagna contro Lucia Borgonzoni. Ecco cosa potrebbe aver condizionato i risultati
Stefano Bonaccini ha vinto le elezioni Regionali in Emilia-Romagna contro la candidata del centrodestra Lucia Borgonzoni, rifacendosi dalla sconfitta delle Europee del 2019 in cui la Lega aveva trionfato anche in una regione rossa come l’Emilia-Romagna. Come riporta l’Ansa, Bonaccini ha così commentato: “Salvini ha giocato a Salvini contro Bonaccini. A me quella sfida non interessava, ma Salvini ha perso e io ho vinto”.
Nonostante i sondaggi avessero ipotizzato un testa a testa fra i due candidati, i risultati definitivi hanno invece sottolineato un distacco di ben 8 punti fra Bonaccini e Borgonzoni.
Ma quali sono state le condizioni che hanno favorito la vittoria del centrosinistra sul centrodestra, a distanza di meno di un anno dall’ultima votazione per le Europee?
I fattori potrebbero essere molteplici, essendo stato un anno denso di accadimenti nel mondo della politica italiana, ma ci soffermeremo sull’unico dato certo: i numeri.
Regionali Emilia-Romagna, l’analisi dell’Istituto Cattaneo
È bene notare che, secondo quanto emerso da un’analisi dell’Istituto Cattaneo sui flussi elettorali delle Europee 2019 e le Regionali 2020, “gli elettori del M5S si sono spostati in blocco, votando per il Pd e per Bonaccini”. Un’osservazione che sembra essere coerente con il calo di consensi del M5s nella regione.
“L’analisi che abbiamo condotto su 4 città (Forlì, Ferrara, Parma, Ravenna) mette in rilievo il ruolo determinante dei cinquestelle sull’esito del voto”, scrivono dall’Istituto Cattaneo. “I due candidati hanno fatto quasi il pieno dei rispettivi elettorati, quindi le scelte degli elettori delle terze forze – in particolar modo del M5s – si sono rivelate decisive”.
Regionali Emilia-Romagna, il ruolo delle Sardine
Numeri a parte, potrebbero aver giocato un ruolo determinante anche le Sardine, scendendo sistematicamente in piazza per sensibilizzare i cittadini invitandoli al voto, in aperta ostilità al leader della Lega Matteo Salvini. Un’ipotesi che Giorgia Meloni avrebbe però escluso.
Certo è che, fra citofonate, manifestazioni in piazza, dimissioni e processi, la campagna elettorale di queste Regionali è stata senza dubbio ricca di episodi.