Gregoretti, la reazione di Salvini dopo il voto in Giunta
La Giunta delle immunità del Senato ha dato il via libera al processo a Salvini sull'ipotesi di accusa di sequestro di persona per il caso Gregoretti
La Giunta delle immunità del Senato ha dato il via libera al processo a Matteo Salvini sull’ipotesi di accusa di sequestro di persona per il caso Gregoretti. La Giunta ha respinto la proposta del presidente Maurizio Gasparri di negare la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti dell’ex ministro dell’Interno.
Contro la proposta, come riporta ‘Ansa’, hanno votato i 5 senatori della Lega (come richiesto dallo stesso Salvini), a favore i 4 di Forza Italia e Alberto Balboni di Fratelli d’Italia. In caso di pareggio, il regolamento del Senato fa prevalere i “no”.
Dopo la votazione della Giunta delle immunità del Senato, sul caso Gregoretti si esprimerà l’Aula che darà il voto definitivo. La data del voto (prevista verso metà febbraio) verrà decisa dalla conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama.
Al voto erano presenti solo i senatori dell’opposizione. La maggioranza di governo ha infatti deciso di non partecipare alla riunione e al voto della Giunta delle immunità del Senato per votare la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini sul caso Gregoretti. Assente per malattia il senatore del gruppo delle Autonomie, Durnwalder.
In una nota congiunta riportata da ‘Ansa’, i capigruppo e i componenti della Giunta delle immunità della maggioranza al Senato hanno spiegato: “Non ci presenteremo in Giunta in quanto la convocazione di oggi è frutto di gravi forzature sia del presidente Gasparri che della presidente Casellati. Non ci presenteremo anche perché non sono state accolte le richieste di approfondimenti istruttori avanzate in Giunta. Siamo contrari all’utilizzo strumentale che il centrodestra sta cercando di fare delle istituzioni”.
Matteo Salvini è accusato di sequestro di persona ai danni dei 131 migranti salvati nel Mediterraneo e sbarcati il 31 luglio scorso, con l’aggravante dell’abuso di potere e dell’aver commesso il fatto a danno di minori.
Caso Gregoretti, le parole di Salvini dopo il voto della Giunta
I senatori della Lega voteranno per l’autorizzazione a procedere per Salvini anche nell’aula del Senato. Lo ha confermato, come riporta l’Ansa, lo stesso Matteo Salvini: “Sì, sono testone. Sono curioso, faccio di testa mia e non ascolto i legali” che hanno sconsigliato il processo.
“Sono stufo di passare le mie giornate rispondendo su processi e cavilli. Se mi condannano mi condannano, se mi assolvono mi assolvono”, ha detto il leader leghista.
“Di sbarchi – ha aggiunto – ne ho bloccati non due (Gregoretti e Diciotti, ndr), ma 22. Non è che ogni volta si può ricominciare da capo: decidano se Salvini è un criminale che va eliminato dalla scena politica o uno che da ministro faceva il suo dovere per cui gli pagano lo stipendio. Questo il motivo per cui ho chiesto di accelerare”.
“I vigliacchi del Pd non si sono neanche presentati. Spero che almeno in Senato si presentino, perché voglio vedere negli occhi chi mi ritiene un criminale che merita la galera per aver difeso i confini e l’onore del mio Paese”, ha dichiarato Salvini.
“Apriremo un indirizzo email per tutti gli avvocati che vorranno partecipare alla difesa in questo processo. Magari ci sarà una difesa collettiva con 500 o mille avvocati”, ha poi aggiunto Salvini.
L’ex ministro ha spiegato che parteciperà all’iniziativa lanciata dalla Lega in sua solidarietà dopo il voto sul caso Gregoretti: “Digiuno anche io, vorrà dire che stasera faccio una cena sostanziosa e domani eviterò tortellini, cappelletti e lasagne. Per un giorno”.
Caso Gregoretti, le reazioni
Erika Stefani, a nome dei componenti leghisti della giunta per le immunità di Palazzo Madama, ha detto in alcune dichiarazioni riportate da ‘Ansa’: “La maggioranza non solo vuole processare Salvini, ma pretende anche di decidere come e quando. Se la maggioranza pensa davvero che Salvini sia un sequestratore, l’ex ministro andrebbe fermato subito. La melina di Pd, 5S e Iv dimostra che è solo una vergognosa sceneggiata per colpire il leader della Lega. La vera sentenza sarà emessa dagli elettori di Calabria ed Emilia-Romagna, e per smascherare l’ipocrisia della maggioranza voteremo sì al processo”.
Luigi Di Maio, sul caso Gregoretti, ha detto in alcune dichiarazioni riportate da ‘Ansa’: “Salvini è passato dal sovranismo al vittimismo, ma è solo tattica. Il nostro obiettivo come parlamento deve essere di lavorare per i cittadini, la magistratura si occuperà della questione Gregoretti. Ognuno si prenda le sue responsabilità”.
Graziano Delrio, capogruppo Pd alla Camera, ha commentato così la vicenda: “Salvini usa le istituzioni per la sua propaganda politica, siamo davanti a una sindrome da vittimismo acuto”.
“Voleva usare il referendum e usa questo tema. Noi – ha aggiunto – voteremo a favore dell’autorizzazione in aula, nessuno vuole scappare dal merito. Appare strano che nel momento in cui il Senato ha deciso di sospendere le attività, lui pretenda che quella roba lì venga fatta”.
“La maggioranza ancora una volta è scappata dal Parlamento, incapace di sostenere le proprie presunte convinzioni per paura di ricadute elettorali alle regionali di domenica”, ha affermato in una nota Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera.
“La vicenda Gregoretti e l’atteggiamento tenuto in Giunta al Senato hanno svelato ancora una volta l’ipocrisia di Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Italia Viva. Forza Italia ha tenuto una linea coerente e continua a ritenere che Salvini abbia agito come ministro, per l’interesse del Paese e non per secondi fini personali”.
“La sinistra vuole processare Salvini ma non se ne vuole assumere la responsabilità. Sanno che è una cosa indegna. Rimandano il voto a dopo le elezioni regionali”. Lo ha affermato la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, intervenuta a “Quarta Repubblica” su Rete4.
Caso Gregoretti, spunta il sito ‘Digiuno per Salvini’
Intanto, attraverso una nota diffusa da ‘Ansa’, la Lega ha annunciato la nascita del sito Digiunopersalvini.it, attivo dal pomeriggio di ieri, dove si può aderire all’iniziativa “Sto con lui e per un giorno #digiunopersalvini” in relazione al caso Gregoretti.
Sul sito si legge: “Caso Gregoretti, Matteo Salvini a processo, rischia la galera per aver difeso la Patria! Io sto con lui e digiunerò per un giorno in segno di solidarietà”.