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Bossi non viene espulso dalla Lega, ma il partito caccia Grimoldi e Michieletto: la motivazione alla base

Il Consiglio federale della Lega ha deciso di non espellere Umberto Bossi. Ma alcuni leghisti sono stati cacciati, fra i quali Paolo Grimoldi e Gabriele Michieletto

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Alla fine Umberto Bossi non è stato espulso dalla Lega. Le elezioni Europee hanno portato con sé uno strascico di polemiche. Si temeva l’espulsione del Senatùr, fondatore di quella Lega Nord che un tempo reclamava la secessione da “Roma ladrona”. Invece sono stati espulsi l’ex parlamentare Paolo Grimoldi e il consigliere regionale del Veneto, Gabriele Michieletto.

Polemica fra Bossi e Salvini

Alle elezioni Europee la Lega ha ottenuto un modesto 8,98% divenendo il quinto partito, subito dopo Forza Italia e subito prima di Alleanza Verdi e Sinistra.

Le elezioni erano state accompagnate da una polemica a distanza fra Umberto Bossi e Matteo Salvini. Polemica esplosa già a poche ore dal voto: l’ex parlamentare Paolo Grimoldi aveva reso nota la decisione di Umberto Bossi di votare Marco Reguzzoni in aperta polemica con Salvini. Reguzzoni è un ex leghista oggi membro di Forza Italia.

Gabriele Michieletto e Paolo GrimoldiFonte foto: ANSA

Nella combo, Gabriele Michieletto e Paolo Grimoldi.

Il Consiglio federale della Lega

Il Consiglio federale della Lega, presieduto dal segretario Matteo Salvini, si è riunito nella giornata di martedì 25 giugno per analizzare l’esito delle ultime elezioni, i tesseramenti e le richieste di provvedimenti dai territori.

“Il Consiglio federale della Lega ha deliberato di formalizzare alcune espulsioni, tra cui l’ex parlamentare Paolo Grimoldi e il consigliere regionale del Veneto, Gabriele Michieletto. Le segnalazioni sono emerse su indicazione dei territori, per tutelare lo straordinario e generoso impegno di migliaia di militanti che per troppo tempo hanno assistito a polemiche strumentali, inutili e dannose contro la Lega. Tutti i membri del Consiglio federale si sono espressi a favore”. Questo il comunicato della Lega.

I 21 dissidenti

Grimoldi fu fra i 21 dissidenti che scrissero a Salvini sollecitando un ritorno alla Lega delle origini. I 21 chiesero anche di rivedere le candidature e le alleanze in vista delle elezioni. A Salvini venne chiesto espressamente di non candidare il generale Roberto Vannacci a Strasburgo.

Grimoldi attacca Salvini

“Una reazione scomposta alla debacle elettorale delle Europee e delle Amministrative“. Così ha commentato, parlando con l’Ansa, l’ex segretario della Lega lombarda Paolo Grimoldi dopo che il Consiglio federale del Carroccio ha formalizzato la sua espulsione.

Secondo Grimoldi “non è vero” che la richiesta di espellerlo “arriva dai territori. Il congresso in Lombardia, per esempio, non viene fatto svolgere da 9 anni e il direttivo regionale non ha formalizzato alcuna richiesta, neppure si è mai riunito”.

“Semplicemente si cerca di eliminare i leghisti storici rappresentativi. Solo così, forse – ha concluso Grimoldi – Salvini potrebbe rimanere segretario”.

Bossi non esplulso Lega Fonte foto: ANSA
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