Primi risultati dell'autopsia di Giovanna Pedretti: la ristoratrice è morta per annegamento, gli aggiornamenti
Arrivano i primi risultati dall'autopsia sul corpo di Giovanna Pedretti, la ristoratrice del Lodigiano: la donna sarebbe morta per annegamento
Sono stati resi noti i primi risultati dell’autopsia sul corpo di Giovanna Pedretti. Secondo una prima analisi, la ristoratrice sarebbe morta per annegamento. Il medico legale ha individuato anche ferite superficiali ai polsi, su una gamba, su un braccio e sul collo. Nelle prossime ore verrà resa nota la seconda parte delle analisi. L’esame è stato disposto dalla Procura di Lodi.
- Giovanna Pedretti, i primi risultati dell'autopsia
- La morte della ristoratrice
- Il caso della recensione
Giovanna Pedretti, i primi risultati dell’autopsia
Il procuratore di Lodi Maurizio Romanelli ha reso noto l’esito di una prima analisi effettuata dal medico legale Giacomo Belli del Dipartimento di Medicina Legale di Pavia, Istituto incaricato dalla Procura di Lodi.
Nelle prossime ore sempre Romanelli comunicherà gli esiti delle prossime analisi.
Dai primi risultati dell’autopsia sul corpo di Giovanna Pedretti è emerso che la ristoratrice sarebbe morta per annegamento
La ristoratrice di Sant’Angelo Lodigiano sarebbe morta per annegamento. Lo riporta il ‘Corriere della Sera’.
Il medico legale ha rilevato anche ferite ai polsi, a un braccio, al collo e a una gamba che tuttavia sarebbero tutte superficiali. I dati sono in aggiornamento.
La morte della ristoratrice
Il corpo senza vita della ristoratrice di Sant’Angelo Lodigiano è stato trovato domenica 14 gennaio nel fiume Lambro. La donna si era allontanata da casa alle 4 del mattino.
La sua Fiat Panda è stata inquadrata dai sistemi di videosorveglianza della zona. Una volta sul bordo del fiume, Giovanna Pedretti avrebbe tentato di uccidersi in un primo momento tagliandosi i polsi, poi sarebbe uscita dall’auto e si sarebbe lasciata andare nelle acque del fiume.
Per la sua morte la Procura di Lodi ha aperto un fascicolo contro ignoti per il reato di istigazione al suicidio e ha disposto verifiche anche con la stessa azienda Google.
Il caso della recensione
Il caso è esploso a seguito di una recensione pubblicata sui canali social della pizzeria ‘Le Vignole’ di Sant’Angelo Lodigiano.
Nella recensione, accompagnata dal voto di una sola stella, qualcuno si lamentava della pizzeria per la presenza di omosessuali e disabili. A scatenare la viralità era stata la replica della titolare, la signora Pedretti, che aveva invitato l’utente scontento a non tornare nel suo locale.
Successivamente Lorenzo Biagiarelli, fidanzato di Selvaggia Lucarelli, ha sollevato dei dubbi sull’autenticità della recensione e anche la sua smentita è divenuta virale.
Fino al tragico epilogo. Giovanna Pedretti non ha lasciato alcun messaggio per spiegare il suo gesto, ma dai social sono piovute le accuse di gogna mediatica nei confronti della coppia, specialmente contro Selvaggia Lucarelli accusata dalla stessa figlia della ristoratrice di aver “massacrato” la madre.
Per questo motivo Selvaggia Lucarelli ha difeso sia la sua posizione che – soprattutto – quella del compagno con una lunga nota nella quale ha risposto alle accuse e si è scagliata contro i colleghi giornalisti.