,,

Perché nel mirino dell’attentatore di Bruxelles sono finiti due svedesi: il caso del Corano bruciato

La sentenza della Corte Suprema svedese che ha annullato il divieto di bruciare copie del Corano ha alzato la tensione con la comunità islamica

Pubblicato:

L’Europa è ripiombata nell’incubo del terrorismo islamico dopo l’attentato di Bruxelles, costato la vita a due svedesi. Poco dopo le 19 di lunedì 16 ottobre un uomo ha aperto il fuoco nel centro della capitale belga urlando “Allah akbar”. Due tifosi svedesi, arrivati in Belgio per assistere alla partita contro i padroni di casa valida per la qualificazione ai campionati europei, sono rimasti uccisi. Altre persone sono state ferite dal terrorista, che si è dato alla fuga in sella ad una moto.

La scelta di colpire la Svezia

Probabilmente la scelta di colpire prima della partita Belgio-Svezia – sospesa quando si è diffusa la notizia che il terrorista era diretto verso lo stadio Heysel e poi annullata per il rifiuto dei giocatori ospiti di tornare in campo – non è casuale.

Anzi, si tratta di una decisione mirata, perché la Svezia è considerata da tempo un “nemico” per i musulmani a causa delle decisioni dei tribunali svedesi sulla libertà di bruciare il Corano, il libro sacro dell’Islam.

Perché nel mirino dell’attentatore di Bruxelles sono finiti due svedesiFonte foto: IPA

Le parole del presunto terrorista di Bruxelles

A confermare l’avversione contro la Svezia è stato lo stesso presunto terrorista di Bruxelles nei video postati subito dopo l’attentato.

“Sono Abdeslam Jilani. Viviamo per la nostra religione e moriamo per la nostra religione. Lode a Dio, tuo fratello Abdul Salam. Adesso ci siamo vendicati degli svedesi. Lode a Dio. Lode a Dio, accetta mio Signore, Gloria a Lui, in cambio Dio lo benedica e concedigli la pace”, ha detto in uno dei video postati sui social durante la fuga.

I due tifosi svedesi, dunque, non sono vittime casuali del terrorista di Bruxelles, ma si tratta di obiettivi cercati e raggiunti.

La questione del Corano bruciato

La tensione tra il mondo islamico e la Svezia è salita alle stelle la scorsa primavera, quando un verdetto della Corte Suprema ha annullato la decisione della polizia di vietare di bruciare il Corano in pubblico.

Lo scorso settembre, sulla scorta di questa sentenza, un cittadino ha bruciato il testo sacro di fronte alla moschea di Soedermalm, a Stoccolma.

A gennaio un giornalista legato all’estrema destra aveva bruciato una copia del Corano nei pressi dell’ambasciata turca a Stoccolma. A inizio settembre 2023 a Malmoe, nel sud della Svezia, diverse copie del Corano sono state bruciate, provocando la reazione di molte persone di fede musulmana.

Perché nel mirino dell’attentatore di Bruxelles sono finiti due svedesi Fonte foto: IPA
,,,,,,,,