Maltempo Catania, trovato un altro corpo. Paura per il medicane
Il corpo della donna dispersa dopo il nubifragio a Catania è stato ritrovato. Allarme per l'arrivo del medicane
Il corpo di Angela Caniglia, la 61enne risultata dispersa dopo il nubifragio che ha colpito il paese di Scordia, nella città metropolitana di Catania, è stato trovato dopo quattro giorni. Come riporta l’Ansa, il suo giubbotto era stato ritrovato precedentemente in contrada Leonella, non lontano da dove era stato recuperato il corpo del marito tre giorni fa.
I coniugi sono rimasti vittime del maltempo che ha funestato il Sud Italia lo scorso 25 ottobre. Oltre a loro c’è una terza vittima, Paolo Claudio Agatino Grassidonio, morto a Gravina di Catania dopo essere stato travolto dall’acqua.
Maltempo Sicilia, allerta per il medicane
Ma l’emergenza maltempo non sembra finita. Dopo due giorni di furia e uno di tregua, l’anticiclone che ha provocato disagi e danni si sta nuovamente avvicinando alla Sicilia, rischiando di coinvolgere anche la Calabria; nelle prossime ore potrebbe trasformarsi in un “medicane“.
Il ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani, come riporta La Repubblica, ha dichiarato che il prossimo anticiclone potrebbe avere conseguenze anche peggiori rispetto a quello già passato: “A Catania ha causato molti danni e un altro sta arrivando, che sarà peggio di quello di ieri ed è atteso per domani”.
Il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, intercettato dai giornalisti dopo una riunione alla Prefettura di Catania, ha confermato: “L’evento non è finito. Adesso c’è un momento che sembra di attenuazione. I nostri modelli meteo ci dicono che l’evento tornerà”.
Cosa fare in caso di alluvione
Il sito della Protezione civile ha messo a disposizione un comodo vademecum di regole per mettersi in sicurezza contro le alluvioni:
- salire ai piani alti degli edifici, cantine e seminterrati possono allagarsi facilmente;
- evitare di usare l’automobile, in quanto pochi centimetri d’acqua possono far perdere il controllo del veicolo;
- stare alla larga da sottopassi, argini e ponti, che possono trasformarsi in luoghi pericolosi.