La Russia ha messo al bando la Fondazione Clooney: perché l'organizzazione dell'attore è "indesiderata"
Secondo le autorità russe, la Clooney Foundation for Justice supporta "falsi patrioti" che hanno lasciato la Russia e collabora con terroristi
La Russia ha ufficialmente dichiarato “indesiderata” la Clooney Foundation for Justice, l’organizzazione no-profit fondata dall’attore George Clooney e dall’avvocata per i diritti umani Amal Clooney. La decisione è stata comunicata dalla Procura generale russa, che accusa la fondazione di svolgere attività mirate a screditare il Paese “su scala hollywoodiana“.
- Perché la Fondazione Clooney è indesiderata in Russia
- Fondazione Clooney: di cosa si occupa
- Le tensioni con Mosca sulla propaganda
Perché la Fondazione Clooney è indesiderata in Russia
Secondo le autorità russe, la fondazione supporta “falsi patrioti” che hanno lasciato la Russia e collabora con organizzazioni considerate terroristiche o estremiste, le cui attività sono vietate nella Federazione.
La Procura russa, citata dall’agenzia Tass, ha dichiarato che la Clooney Foundation, pur presentandosi come un’organizzazione umanitaria, promuove iniziative per processi penali contro i massimi dirigenti russi e diffonde “informazioni pseudo-negative” a livello internazionale.
George Clooney è il fondatore di un’organizzazione no-profit
Questo, secondo Mosca, rappresenta una minaccia per la stabilità del Paese.
Fondazione Clooney: di cosa si occupa
Fondata nel 2016, la Clooney Foundation for Justice si dedica alla difesa dei diritti umani e alla lotta contro le ingiustizie, operando in oltre 40 Paesi.
L’organizzazione si occupa di casi legati a crimini contro l’umanità e atrocità di massa, offrendo supporto legale alle vittime. La fondazione si è spesso schierata contro violazioni dei diritti fondamentali in diversi contesti, attirando l’attenzione globale e l’ostilità di alcuni governi autoritari.
L’etichetta di “organizzazione indesiderata” in Russia comporta gravi conseguenze: le attività del gruppo nel Paese diventano illegali e chiunque sia coinvolto rischia severe pene, comprese sanzioni penali.
La lista di organizzazioni indesiderate in Russia comprende ormai decine di gruppi stranieri, tra cui Ong, media e associazioni politiche, accusati da Mosca di minacciare la sicurezza nazionale.
Le tensioni con Mosca sulla propaganda
La tensione tra Mosca e la Fondazione Clooney era già emersa a giugno, quando l’organizzazione annunciò l’intenzione di chiedere all’Unione Europea e alla Corte Penale Internazionale di perseguire i giornalisti russi che promuovono la propaganda del Cremlino.
In risposta, Dmitry Medvedev, ex presidente russo, attaccò duramente Clooney, definendolo un “attore mediocre” e minacciando ritorsioni. La Duma russa si allineò, annunciando l’intenzione di inserire la fondazione nella lista delle organizzazioni indesiderate.
Clooney è da sempre attivo nel campo dei diritti umani e spesso si esprime anche in merito alla politica statunitense, come fatto a luglio in vista delle elezioni dando il suo endorsement a Kamala Harris.