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Kit del suicidio, allarme dell'Interpol canadese: già un morto sospetto anche in Italia, di cosa si tratta

È allarme internazionale per il kit del suicidio che da due anni circola su internet e che ha già fatto una vittima in Italia

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L’Interpol lancia l’allarme. Dal Canada sarebbe stato messo in vendita una sorta di kit per il suicidio molto pericoloso. Sarebbe venduto da un sedicente chef a cui sarebbero riconducibili diversi siti internet, in Italia ci sarebbe già una morta sospetta. 

Il Kit del suicidio

L’avrebbe elaborano un canadese, Kenneth Law, dopo aver visto la madre soffrire per un ictus, il kit che sta circolando da due anni per il mondo.

Si tratterebbe di nitrito di sodio, una sostanza innocua in piccole dosi ma che, assunta nel corretto modo, può risultare facilmente letale per un adulto.

Borgo Valsugana kit suicidioFonte foto: Tuttocittà
Borgo Valsugana, dove ci sarebbe stata la prima vittima italiana del kit del suicidio

Normalmente utilizzato nell’industria alimentare, inodore e insapore oltre che completamente legale e facile da acquistare, questo prodotto sarebbe parte fondamentale del kit.

Venduto in diversi siti internet, ora tutti chiusi dalle autorità, è arrivato dal Canada prima in Gran Bretagna, da dove poi sarebbe giunto fino in Italia. 

L’allarme dell’Interpol

È stata la polizia canadese a trovare i nomi degli acquirenti dei siti che vendevano il kit per il suicidio canadese. Tramite l’Interpol poi, le autorità hanno comunicato con le loro controparti nei paesi interessati.

Nel Regno Unito ci sarebbero centinaia di acquirenti, e già quattro morti. Il primo è stato uno studente di filosofia di soli 22 anni, il cui cadavere è stato trovato nella casa di Londra dove abitava.

Otto persone lo avrebbero già acquistato, e la polizia sta cercando gli aspiranti suicidi per evitare che succedano tragedie. Ma c’è già una morte sospetta nel nostro Paese.

Una morte sospetta in Italia

Il kit del suicidio avrebbe già colpito, secondo le autorità, nel nostro paese. Il caso che ha attirato le attenzioni delle forze dell’ordine è infatti avvenuto in Valsugana, provincia di Trento.

Un’insegnante di 63 anni, originaria dell’Aquila si sarebbe tolta la vita il 6 aprile scorso e i reperti rinvenuti nella sua abitazione farebbero pensare all’utilizzo delle sostanze vendute dal canadese accusato di aver realizzato il kit.

I soccorsi, allertati dai genitori della donna, non sono riusciti ad arrivare in tempo per impedire che il veleno facesse effetto. I carabinieri hanno aperto un’indagine con l’accusa di istigazione al suicidio.

interpol-canada-kit-del-suicidio Fonte foto: ANSA
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