Dov'è la Terra dei Fuochi e perché la Cedu ha detto che chi ci abita è in pericolo a causa dei rifiuti tossici
La Cedu condanna l’Italia per la mancata protezione degli abitanti della Terra dei Fuochi dai rifiuti tossici, definendo il rischio per la salute grave
La Corte europea dei diritti umani (Cedu) ha condannato l’Italia per non aver tutelato adeguatamente gli abitanti della Terra dei Fuochi, un’area della Campania tra il Napoletano e il Casertano devastata da decenni di smaltimento illegale di rifiuti tossici. I giudici hanno evidenziato che il rischio per la salute pubblica è grave, reale e imminente. Una sentenza durissima.
Dov’è la Terra dei Fuochi
La Terra dei Fuochi è il nome attribuito al territorio compreso tra la provincia di Napoli e quella di Caserta, un’area in cui circa 90 comuni sono stati coinvolti per anni nello smaltimento illegale di rifiuti tossici.
Le discariche abusive e i roghi frequenti, da cui deriva il nome, hanno liberato nell’aria, nel suolo e nell’acqua una miscela di sostanze pericolose, tra cui diossine, metalli pesanti e idrocarburi cancerogeni.
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La Terra dei Fuochi è un territorio compreso tra la provincia di Napoli e quella di Caserta
La popolazione locale vive da decenni circondata da terreni contaminati e falde acquifere compromesse. Campi agricoli un tempo fertili sono diventati simbolo di degrado e malattia, mentre molti residenti lamentano di non essere stati informati correttamente sui rischi per la salute.
Perché la Cedu ha condannato l’Italia
Nella sua sentenza definitiva, la Cedu ha puntato il dito contro la mancata azione dello Stato italiano nel proteggere la popolazione. I giudici hanno riscontrato l’assenza di una risposta coordinata e tempestiva e hanno accusato le autorità di negligenza sistematica.
I principali motivi della condanna includono:
- Bonifiche insufficienti: le aree inquinate non sono state ripulite in modo efficace.
- Lentezza nell’azione penale: i responsabili del traffico illecito di rifiuti non sono stati perseguiti adeguatamente.
- Comunicazione inadeguata: lo Stato non ha informato i cittadini sui rischi sanitari legati all’inquinamento e, in alcuni casi, ha coperto i dati con il segreto di Stato.
“La nostra lotta è stata ignorata per troppo tempo”, ha commentato all’Ansa Don Maurizio Patriciello, prete simbolo della battaglia contro l’inquinamento. “Un pensiero va alle tante vite spezzate dal cancro”.
Quali rischi corrono gli abitanti
Gli abitanti della Terra dei Fuochi sono esposti a un rischio sanitario concreto, causato da anni di esposizione a sostanze tossiche. Studi medici hanno dimostrato un’incidenza anomala di tumori, malattie respiratorie e altre patologie legate alla contaminazione ambientale.
Per la Cedu, la soluzione deve passare per un approccio integrato:
- Accelerare le bonifiche dei terreni e delle falde acquifere.
- Rafforzare il monitoraggio ambientale.
- Informare in modo trasparente la popolazione sui pericoli.
Tuttavia, secondo molti esperti, il cammino per risolvere questa emergenza ambientale tra Napoli e Caserta sarà lungo e complesso.
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