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Luigi Li Gotti smentisce Giorgia Meloni dopo la denuncia: "Non sono di sinistra, ero nell'MSI"

Luigi Li Gotti smentisce Giorgia Meloni: non è di sinistra, ma ha un passato nell’MSI e in AN. La denuncia sul caso Almasri secondo lui è un atto dovuto

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Luigi Li Gotti ha smentito le dichiarazioni di Giorgia Meloni, che lo aveva definito, attaccandolo, un “ex politico di sinistra”. L’avvocato, autore della denuncia per favoreggiamento e peculato contro la premier, ha precisato il suo passato politico: “Da giovane militavo nell’MSI”. La sua denuncia riguarda il controverso rimpatrio del comandante libico Osama Almasri.

Luigi Li Gotti e Giorgia Meloni: le accuse 

L’avvocato Luigi Li Gotti, 77 anni, è al centro della bufera politica per l’esposto che ha portato all’avviso di garanzia per Giorgia Meloni e tre ministri del governo.

La denuncia si riferisce alla gestione del rimpatrio di Osama Almasri, accusato dalla Corte penale internazionale di torture, omicidi e violenze sessuali.

Almasri Fonte foto: ANSA

L’arrivo di Osama Almasri all’aeroporto di Tripoli

Meloni, difendendosi dalle accuse, ha descritto Li Gotti come “un ex politico di sinistra, vicino a Prodi”. L’avvocato ha rigettato questa definizione durante la puntata di Piazzapulita del 30 gennaio: “Io di sinistra? Da giovane militavo nell’MSI”, ha detto durante l’intervista a Corrado Formigli su La7.

Ha poi sottolineato che la politica non c’entra nulla con la sua denuncia, da lui presentata come “atto dovuto da cittadino indignato”.

Dall’MSI ad Alleanza Nazionale

Negli anni ’60 Li Gotti militava nel Movimento Sociale Italiano (MSI), dove è stato segretario di federazione e consigliere comunale. Successivamente ha aderito ad Alleanza Nazionale per poi distaccarsene nel 1998.

Nel 2002, Li Gotti ha fatto il salto nel centrosinistra entrando nell’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro, diventandone responsabile del dipartimento Giustizia. Dal 2006 al 2008 è stato sottosegretario alla Giustizia nel governo Prodi, guidato dal ministro Clemente Mastella.

Possibile favoreggiamento e peculato

In un’intervista a La Repubblica, Li Gotti ha spiegato le motivazioni dietro l’esposto: “Un criminale accusato di gravi reati è stato scarcerato e rimpatriato con un aereo di Stato”. Secondo l’avvocato, il rimpatrio sarebbe avvenuto senza seguire le procedure corrette e con l’utilizzo improprio di fondi pubblici.

“Perché il governo ha preso questa decisione? Chi ha autorizzato l’uso di un volo di Stato prima della sentenza definitiva?”, si è chiesto Li Gotti.

Ha poi aggiunto che sarà la Procura di Roma a valutare se le ipotesi di favoreggiamento e peculato abbiano un fondamento giuridico.

luigi-li-gotti-giorgia-meloni Fonte foto: ANSA
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