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Il fratello di Saman Abbas racconta la telefonata tra il padre e lo zio dopo la scomparsa: la rivelazione

Ali Haider, fratello di Saman, ha svelato come teste dell'accusa il contenuto di una chiamata tra il padre e lo zio, entrambi accusati dell'omicidio

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Il fratello di Saman Abbas, Ali Haider, ha fatto importanti rivelazioni davanti ai giudici nell’ambito del processo sull’omicidio della sorella avvenuto in ambito familiare. Il giovane, interrogato dalle parti, ha infatti svelato il contenuto di una chiamata tra il padre Shabbar Abbas e lo zio.

La chiamata tra il padre e lo zio di Saman Abbas

Prendendo ancora una volta le distanze dalla famiglia, che avrebbe premeditato l’uccisione di Saman nel 2021 dopo che la giovane si era opposta al matrimonio forzato, Ali Haider si è presentato davanti ai giudici in qualità di teste dell’accusa, puntando il dito contro il padre e lo zio.

Il giovane, che ha più volte ribadito di volere giustizia per la morte della sorella, ha infatti svelato il contenuto di una chiamata tra il padre Shabbar Abbas e lo zio, avvenuta dopo una perquisizione, con il sequestro dei telefoni.

Ali Haider, raccontando la chiamata, ha svelato che lo zio si era scagliato contro il padre: “Mio zio disse: ‘adesso noi scappiamo, perché ci hanno preso i telefoni, si sono accorti’. Ma papà disse ‘dovete stare lì, perché altrimenti penseranno che è davvero successo qualcosa’”.

La testimonianza non si ferma qui, perché il giovane ha svelato la risposta dello zio al padre, sottolineando che l’uomo era a conoscenza di quello che sarebbe potuto succedere: “Mio zio rispose: ‘Non possiamo stare qui, tu sei scappato in Pakistan, non hai problemi. Se prendono qualcuno, prendono noi‘”.

La rabbia per l’omicidio di Saman Abbas

Una testimonianza importante quella di Ali Haider, che ancor di più mette con le spalle al muro i familiari indagati per l’omicidio della giovane Saman Abbas. Il giovane, tra l’altro, ha più volte ribadito la propria rabbia e frustrazione per quanto accaduto alla sorella.

“Ogni giorno soffro e mi voglio liberare. La notte non riesco a dormire. In camera mia ho attaccato le foto di mia sorella e, quando le guardo – dice il giovane rispondendo a una domanda – sbatto la testa contro il muro”.

Ali ha anche tentato di suicidarsi in passato: “Ho provato anche a farmi male, in comunità a Parma ho bevuto il profumo, non ce la facevo più, avevo troppe cose in testa”.

Le precedenti violenze in famiglia

A complicare la situazione di Shabbar Abbas, che si è più volte professato innocente e non l’autore dell’omicidio della figlia puntando però il dito contro i familiari, le dichiarazioni del figlio che ha svelato come il padre fosse violento in famiglia.

“C’è stato un periodo in cui mio padre si ubriacava e picchiava, ci cacciava fuori da casa. Passavamo le notti al freddo” la testimonianza del fratello di Saman.

Ali Haider ha poi raccontato: “Ci sono stati molti episodi in cui papà picchiava la mamma, da quando siamo in Italia succedeva quasi sempre”. E a volte, pare, anche Saman sarebbe stata colpita perché provava a difendere la mamma.

Padre di Saman in aula Fonte foto: ANSA
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