Gregoretti e Sardine, la posizione del premier Conte
Il presidente del Consiglio ha parlato anche del dossier autostrade, della riforma della giustizia e della questione libica
“Ho già chiarito sul mio coinvolgimento, poi non mi posso sostituire alle decisioni di Salvini, della Giunta o dell’Aula”. Lo ha affermato il premier Giuseppe Conte a “Sono le venti” di Peter Gomez, sul Nove, commentando il voto della Giunta delle immunità del Senato sulla vicenda della nave Gregoretti che coinvolge l’ex ministro Matteo Salvini.
“In questo caso – ha spiegato Conte – il ministro aveva fatto approvare un dl sicurezza bis che rinforzava le sue competenze, ha rivendicato a sè la scelta di se o quando far sbarcare le persone a bordo della Gregoretti. Circa il mio ruolo sull’indirizzo generale io ci sono”.
Il presidente del Consiglio ha parlato anche delle Sardine, precisando “che non è partito alcun invito da parte mia né da parte del mio staff a incontrare le sardine, come è stato scritto erroneamente, ma non per spocchia o per distanza rispetto a un movimento così fresco”.
“Semplicemente da parte mia c’è attenzione a non mettere nessun cappello. Ma se loro vogliono un incontro ne sarei felice. Più che dire, vorrei sentire dalle sardine della loro voglia di partecipazione, della loro sensibilità”, ha detto Conte.
Rispondendo alle domande di Peter Gomez sul tema autostrade, il premier ha affermato che “Questo delle concessioni è un dossier molto complesso, per questo ci stiamo prendendo tutto il tempo necessario per arrivare a conclusione e individuare una soluzione nell’interesse pubblico, portando a termine il dossier per tutelare interesse di tutti, per primi le vittime”.
“Non posso anticipare – ha detto – ma ci siamo quasi e sarà una decisione ponderata, meditata e orientata a tutelare interesse pubblico. Non cercherò di persuadere nessuno, ma metterò le basi e le argomentazioni tecnico-giuridiche che renderanno la decisione che proporrò come la più necessaria, la più plausibile”.
“Non mi affiderò al mio estro. Su un dossier del genere non valgono né valutazioni soggettive né possono valere orientamenti ideologici o preconcetti”, ha affermato Conte commentando le diverse posizioni all’interno della maggioranza sul tema.
Riguardo alla prescrizione, Conte ha risposto così al conduttore: “Non fermiamoci alla prescrizione che è la parte del tutto. Il nostro obiettivo è accelerare i processi e il processo penale. Avere una giustizia giusta è l’interesse dei cittadini”.
“Domani – ha aggiunto – c’è una riunione che considero, confido sia risolutiva sui vari interventi, in quest’ambito ci sarà una norma sulla prescrizione che va valutata nel contesto generale”.
Sulla questione della Libia, Conte ha affermato che “quando c’è il triste rumore del conflitto, paesi come l’Italia che hanno fatto una scelta ben chiara, di indirizzare verso una soluzione politica, di lavorare con le armi della diplomazia, sembrano emarginati, in secondo piano. Non è così. Non abbiamo mandato armi o uomini ma stiamo investendo tutto il nostro capitale politico per la soluzione pacifica del conflitto”.