Guerra Israele-Hamas, ultime news di oggi: Hamas al Cairo per valutare il "cessate il fuoco". Nuovo attentato
Ottantaquattresimo giorno di conflitto tra Israele e Hamas, strage di civili: il bilancio di morti e feriti
84esimo giorno della guerra fra Israele e Hamas. Il bilancio delle vittime palestinesi dovute al conflitto, in base ai dati forniti dal ministero della Salute di Gaza, è di oltre 21mila morti, di cui almeno 7mila bambini (il rapporto delle Nazioni Unite attesta che il 70% delle persone uccise a Gaza sia composto da donne e bambini) e di oltre 53mila feriti. Allo stesso tempo Israele conta circa 1.150 morti dall’attacco del 7 ottobre, cifra rivista al ribasso.
Una delegazione di Hamas si recherà al Cairo per esprimere le proprie “osservazioni” su una proposta egiziana di cessate il fuoco che porrebbe fine alla guerra a Gaza, ha dichiarato un funzionario di Hamas. Questo dopo che l’Egitto ha dichiarato di aver presentato una proposta quadro per porre fine al conflitto (che prevede 3 fasi che terminano con un cessate il fuoco) e ha detto di essere in attesa di risposte sul piano.
Hamas si è anche detto “aperto a qualsiasi idea o proposta per una cessazione completa e definitiva dell’aggressione contro il nostro popolo nella Striscia di Gaza”, ha dichiarato Osama Hamdan, funzionario del gruppo militante palestinese, in una conferenza stampa. Hamdan ha anche affermato che Hamas non è interessato a una “cessazione parziale o temporanea dell’aggressione”, aggiungendo che i restanti ostaggi detenuti a Gaza saranno rilasciati solo dopo l’attuazione di un cessate il fuoco permanente.
Nel frattempo, Benjamin Netanyahu ha cancellato una riunione del gabinetto di guerra prevista nella serata di giovedì 29 dicembre per discutere il piano di Israele per Gaza dopo la fine della guerra con Hamas. Secondo quanto riferito, il primo ministro israeliano avrebbe rifiutato le richieste dei funzionari della sicurezza di fare piani per il controllo di Gaza dopo la fine della guerra con Hamas.
Il racconto della giornata
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Israele risponde a missili dalla Siria
L’esercito israeliano ha risposto agli attacchi con razzi provenienti dalla Siria, colpendo i punti di lancio e le infrastrutture della milizia sciita libanese Hezbollah. Dopo lanci provenienti dalla Siria e scontri di fuoco incrociato con il Libano, Israele ha preso di mira la milizia sciita e un punto di lancio di razzi. Hezbollah ha rivendicato otto nuove azioni contro obiettivi militari nel nord di Israele.
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Borrell: "Urge nuovo cessate il fuoco"
L’offensiva israeliana a Gaza continua a provocare gravi perdite civili nonostante l’impegno dichiarato delle Forze di Difesa Israeliane (IDF) a proteggere i civili. Il recente bombardamento sui campi profughi di Maghazi è stato particolarmente letale, causando lo sfollamento di altre 150.000 persone. L’Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione Europea, Josep Borrell, sottolinea l’urgenza di un nuovo cessate il fuoco.
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Qatar, "Hamas accetta di riprendere colloqui per rilascio ostaggi"
Il Qatar ha riferito ad Israele che Hamas ha “accettato in linea di principio” di riprendere i colloqui per il rilascio di circa 40 ostaggi a Gaza. L’accordo proposto coinvolge una pausa nei combattimenti di una o due settimane. La proposta è emersa da colloqui tra il capo del Mossad israeliano, David Barnea, il capo della CIA Bill Burns e il primo ministro del Qatar, Sheikh Mohammed bin Abd al-Rahman al-Thani. L’intesa prevede il rilascio di ostaggi da parte di Hamas in cambio di una temporanea cessazione delle operazioni militari israeliane a Gaza e il rilascio di alcuni palestinesi detenuti da Israele.
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La replica di Israele al Sudafrica: "Diffamazione sanguinosa"
Arriva la replica di Israele dopo l’accusa di “genocidio” avanzata dal Sudafrica alla Corte internazionale di Giustizia, che rigetta “con disgusto la sanguinosa diffamazione”, come affermato dal portavoce degli Esteri Lior Haiat, che ha accusato sui social lo Stato africano di “collaborare con un’organizzazione terroristica che chiede la distruzione dello stato di Israele”.
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Sudafrica alla Corte di Giustizia: "Genocidio Israele"
Il Sudafrica ha presentato un’azione presso la Corte internazionale di giustizia (ICJ) accusando Israele di atti di “genocidio” a Gaza. “Israele si è impegnato, si sta impegnando e rischia di impegnarsi ulteriormente in atti di genocidio contro il popolo palestinese a Gaza”. Il Sudafrica sostiene che Israele abbia agito “con l’intento specifico richiesto di distruggere i palestinesi a Gaza come parte del più ampio gruppo nazionale, razziale ed etnico palestinese”.
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Scovato e distrutto nascondiglio di Sinwar
Nel nord della Striscia di Gaza, l’esercito israeliano ha individuato un rifugio di Yihia Sinwar, leader di Hamas. Il portavoce militare ha riferito che Sinwar aveva abbandonato il nascondiglio quando sono intervenuti. Sotto l’appartamento, c’era un tunnel strategico di oltre 200 metri a 20 metri di profondità, utilizzato da dirigenti di Hamas, dotato di elettricità, ventilazione e altre strutture. Il tunnel è stato distrutto. Sinwar, secondo i media, ha trasferito le sue attività a Khan Yunis nelle settimane precedenti.
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Hamas: nessun rilascio di ostaggi senza stop ad aggressione
Secondo quanto riporta il Jerusalem Post, Hamas avrebbe ribadito che gli ostaggi israeliani trattenuti dal 7 ottobre nella Striscia di Gaza non verranno rilasciati fino “alla fine dell’aggressione israeliana”. Secondo l’organizzazione estremista palestinese un eventuale accordo potrà arrivare soltanto con lo stop delle operazioni militari di Israele a Gaza.
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Al Arabiya: 11 ufficiali iraniani uccisi nel raid a Damasco
Al Arabiya riferisce che 11 leader della Guardia rivoluzionaria iraniana sono stati uccisi nell’attacco israeliano di ieri all’aeroporto di Damasco. Nel raid, precisa la tv satellitare emiratina, è rimasto ferito il comandante della Guardia rivoluzionaria iraniana nella Siria orientale, Nawzat Rashid.
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Gaza, aiuti a rilento. L'allarme dell'Oms: "Popolazione con ferite terribili e fame acuta"
“La cattiva salute e la mancanza di rifugi sono la norma nella Striscia”, ha denunciato il direttore dell’organizzazione Tedros Adhanom Ghebreyesus, che è tornato a chiedere una pausa umanitaria. Il bilancio dei morti sale a oltre 21mila, con 55mila feriti. Gli sfollati raggiungono quota 1,9 milioni. “La comunità internazionale deve prendere misure urgenti per alleviare il grave pericolo che affligge la popolazione di Gaza e che mette a repentaglio la capacità degli operatori umanitari“, ha poi continuato Ghebreyesus, che sottolinea come nella Striscia “ferite terribili, fame acuta e grave rischio di malattie” sono all’ordine del giorno.
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Auto contro israeliani in Cisgiordania
Quattro israeliani sono rimasti feriti a Hebron, in Cisgiordania, quando un’automobile guidata da un palestinese li ha travolti. Lo ha reso noto la radio pubblica ‘Kan’, secondo cui si tratta di un attentato. L’assalitore è stato ucciso sul posto. Nelle scorse ore un palestinese aveva accoltellato due militari in un posto di blocco all’ingresso di Gerusalemme.
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Ministero della Salute di Hamas: 21.507 morti a Gaza dall’inizio del conflitto
Il Ministero della Salute di Hamas ha fornito il bilancio aggiornato delle vittime di guerra palestinesi nella Striscia di Gaza: sono 21.507 le persone rimaste uccise nel territorio dal 7 ottobre scorso, di cui 187 nelle ultime ventiquattro ore. I feriti sono 55.915.
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Onu: "Esercito di Israele ha sparato su convoglio umanitario"
L’Agenzia dell’Onu per i rifugiati palestinesi ha dichiarato che l’esercito di Israele ha aperto il fuoco su uno dei suoi convogli umanitari nella Striscia di Gaza. Non c’è stata alcuna vittima. Il direttore dell’UNRWA Gaza, Thomas White, ha scritto su ‘X’: “I soldati israeliani hanno sparato sul convoglio mentre tornava dal nord di Gaza, sebbene stesse utilizzando una rotta designata dallo stesso esercito. Il leader del convoglio internazionale e la sua squadra non sono feriti, ma un veicolo è stato danneggiato. Gli operatori umanitari non dovrebbero mai essere un bersaglio”.
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Iran giustizia 4 persone accusate di legami col Mossad
L’Iran ha giustiziato 4 persone ritenute “sabotatori” legati al Mossad, il servizio di intelligence israeliano. Lo ha reso noto l’agenzia di stampa Mizan, affiliata alla magistratura iraniana.
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Nave da guerra americana abbatte drone e missile dei ribelli Houthi in Yemen
Una nave da guerra americana ha abbattuto un drone e un missile balistico antinave sparati giovedì 28 dicembre dai ribelli Houthi dello Yemen, sostenuti dall’Iran, ha dichiarato l’esercito statunitense. Gli Houthi hanno ripetutamente preso di mira le navi nella vitale rotta di navigazione del Mar Rosso con attacchi che dicono essere a sostegno dei palestinesi di Gaza. Il Comando centrale degli Stati Uniti (Centcom) lo ha dichiarato in un comunicato, riferendosi a un cacciatorpediniere con missili guidati.
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Centinaia di manifestanti in strada a New York contro la strage di bambini a Gaza
Centinaia di manifestanti filo-palestinesi sono scesi in strada a New York giovedì 28 dicembre, inscenando un finto funerale in una dimostrazione contro i continui bombardamenti di Israele su Gaza. Con in mano striscioni che chiedevano un cessate il fuoco immediato, gli attivisti si sono riuniti nel Bryant Park di Manhattan, mentre alcuni si sono fermati brevemente nel mezzo della trafficata Sixth Avenue, nel cuore del quartiere Midtown di New York, come riporta l’Agence France-Presse. Diverse donne vestite di nero tenevano in mano bambole avvolte in panni bianchi per rappresentare la carneficina di bambini dovuta ai combattimenti nella Striscia di Gaza.
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Delegazione di Hamas al Cairo per valutare proposta egiziana di cessate il fuoco
Una delegazione di Hamas si recherà al Cairo venerdì per esaminare un piano egiziano per un cessate il fuoco che ponga fine alla guerra a Gaza, ha dichiarato un funzionario di Hamas. Il piano è stato presentato la scorsa settimana ai funzionari di Hamas e della Jihad islamica, che sta combattendo anche contro le forze israeliane nel territorio. Secondo fonti vicine ad Hamas, il piano in 3 fasi del Cairo prevede cessate il fuoco rinnovabili, un rilascio scaglionato di ostaggi detenuti da Hamas in cambio di prigionieri palestinesi in Israele e, infine, un cessate il fuoco definitivo per porre fine alla guerra iniziata con dall’attacco dello scorso 7 ottobre contro Israele. Lo riferisce l’Agence France-Presse. Il documento prevede anche la creazione di un governo palestinese di tecnocrati dopo colloqui che coinvolgano “tutte le fazioni palestinesi”, che sarebbe responsabile del governo e della ricostruzione della Gaza post-bellica.
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La mappa
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L’83esimo giorno di guerra tra Israele e Hamas è stato segnato da un attacco israeliano al campo profughi di Nur Shams in Cisgiordania, che ha causato la morte di 6 persone. La “Resistenza islamica in Iraq,” un gruppo filo-iraniano, ha dichiarato di aver colpito un “obiettivo vitale” a sud di Eliad, mentre gli Stati Uniti hanno colpito basi in Iraq legate a milizie sostenute dall’Iran, cercando di interrompere la serie di attacchi e impedire il finanziamento delle milizie da parte di Teheran.