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Cosa sono i kibbutz israeliani e cosa è successo a Kfar Aza dove sono stati trovati morti decapitati bambini

Tutto quello che c'è da sapere sui kibbutz israeliani alla luce di quanto accaduto a Kfar Aza, dove sono stati trovati morti decapitati alcuni bimbi

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Complice l’attacco di Hamas a Israele, si è tornati a parlare di kibbutz israeliani. Ma cosa sono esattamente? E cosa è successo a Kfar Aza?

Cosa sono i kibbutz israeliani

A livello etimologico, “kibbutz” significa “ritrovo” o “collettivo“. Nati come comunità egalitarie di agricoltori, con il passare tempo i kibbutz hanno conosciuto alcune evoluzioni in materia sociale.

Con il termine “kibbutz” ci si riferisce a una sorta di piccola comunità in cui vivono principi di uguaglianza tra gli uomini e le donne che lo popolano (queste comunità possono contenere alcune centinaia di abitanti).

Nei kibbutz vige una forma di autogoverno basata su un sistema di democrazia diretta. All’interno di queste comunità, inoltre, si cucina e si mangia tutti insieme. Chi vive nei kibbutz riceve un compenso per il lavoro, che è uguale a tutti gli altri membri. Non solo: riceve anche, a titolo gratuito, una casa. Il lavoro si svolge all’interno delle comunità, nei campi o nelle fabbriche.

I bambini, in origine, non crescevano con i genitori bensì con persone deputate a questa specifica mansione. Vedevano la loro mamma e il loro papà solamente per qualche ora durante il corso del giorno. Oggi, questa regola non è più in vigore.

Le novità degli ultimi anni

Negli ultimi anni i kibbutz hanno vissuto alcune trasformazioni di carattere sociale: i primi segnali di crisi sono arrivati negli anni Settanta del secolo scorso, a causa dei debiti e della crescita delle prime città israeliane.

Al termine del secolo scorso, ai kibbutz è stato proposto di privatizzare le loro attività. In molti si sono allontanati, attratti dalle altre aree di Israele. Più recentemente, la tendenza si è invertita.

I kibbutz oggi hanno anche regole nuove rispetto a quelle “storiche”: da poco più di 10 anni, per esempio, gli stipendi non sono più uguali per tutti.

Oggi, in Israele, si contano circa 250 kibbutz, con una popolazione complessiva che si aggira attorno ai 125 mila abitanti.

Kfar AzaFonte foto: ANSA

Soldati israeliani a Kfar Aza.

Gli attacchi di Hamas

Nella mattinata di sabato 7 ottobre Hamas ha attaccato una festa all’aperto organizzata vicino al kibbutz di Urim, una comunità che vive a circa 15 chilometri dalla Striscia di Gaza, nel sud di Israele. Successivamente, ci sono stati scontri tra i miliziani palestinesi e l’esercito israeliano nel kibbutz di Be’eri e in quello di Re’im, entrambi localizzati a pochi chilometri dalla Striscia di Gaza.

Nel kibbutz di Kfar Aza, i soldati israeliani hanno raccontato di aver trovato almeno 40 bambini uccisi tra decine di persone trucidate a sangue freddo. Alcuni dei bimbi, anche neonati, sarebbero stati “decapitati“, stando a quanto riferito alla tv israeliana, in seguito al reportage di una reporter di ‘It24’.

“Un massacro, un vero e proprio massacro”, hanno ripetuto anche i giornalisti che hanno visitato Kfar Aza. Qui, al confine con la Striscia di Gaza, nella notte tra venerdì e sabato si sono infiltratati i miliziani di Hamas e delle altre fazioni palestinesi.

Kfar Aza Fonte foto: ANSA
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