Poliziotto assenteista da record: manca a lavoro 540 giorni in quattro anni, condannato a risarcire lo Stato
Un ex ispettore ha accumulato 540 giorni di assenza per malattia in quattro anni, in realtà partecipava a gare di nuoto e corsi di massaggi
Ufficialmente era in malattia, in realtà partecipava a gare di nuoto e si rilassava con massaggi Shiatsu. Il protagonista della vicenda è un poliziotto di 57 anni residente in provincia di Varese, che nel giro di 4 anni ha accumulato il record di 540 giorni di assenza. A suo carico è arrivata la condanna della Corte dei conti al pagamento di 93mila euro.
- La maxi multa decisa dalla Corte dei conti
- 540 giorni di assenza in quattro anni
- L’ex poliziotto ha già pagato quasi 28mila euro
La maxi multa decisa dalla Corte dei conti
Già condannato a due anni in via definitiva per il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato, per il poliziotto, ormai fuori servizio, è arrivata anche la maxi multa dei giudici contabili. La pena è stata di fatto commutata in una multa dopo l’accertamento, da parte dei giudici, che il 57enne aveva percepito in maniera indebita 73.720 euro.
La cifra era stata ridotta a 46mila euro dopo le deduzioni difensive, ma poi è stata aumentata a 93mila euro dopo la contestazione del danno di immagine.
540 giorni di assenza in quattro anni
Ispettore presso il Servizio tecnico, logistico e patrimoniale Lombardia-Emilia Romagna, l’ex poliziotto avrebbe dovuto occuparsi della pianificazione e della programmazione del fabbisogno di beni e servizi degli organi territoriali di polizia.
Ma in soli 4 anni di lavoro, è riuscito ad accumulare ben 540 giorni di assenza per malattia. In realtà, come accertato nel corso dell’indagine, il 57enne sfruttava quelle giornate per partecipare a gare di nuoto livello master e a corsi di aggiornamento della Federazione italiana Shiatsu dedicati a insegnanti e operatori.
Le assenze, negli anni, sono state così distribuite: 68 giorni nel 2014, 126 nel 2015, 138 nel 2016 e 208 nel 2017.
L’ex poliziotto ha già pagato quasi 28mila euro
Secondo i magistrati, il 57enne, utilizzando “artifizi e raggiri” ha messo insieme quasi un anno e mezzo di congedi dal lavoro, che negli anni sono andati sempre ad aumentare.
L’ex ispettore aveva già iniziato a risarcire lo Stato dopo la condanna con il rito abbreviato. In questo modo, secondo quanto riportato dalle agenzie, avrebbe pagato la somma agevolata di 27.912 euro oltre alle spese processuali, che ammontavano a poche centinaia di euro.
Ora la pena è stata commutata in una maxi multa dalla Corte dei conti, per un totale di 93mila euro.