Raffaele Sollecito parla di Alberto Stasi: "Ho sempre creduto alla sua innocenza, gli ho scritto una lettera"
Raffaele Sollecito ha dichiarato di rivedersi in Alberto Stasi: "Ho sempre creduto alla sua innocenza". Le recenti dichiarazioni sul delitto di Garlasco
Nel commentare gli ultimi eventi sulla riapertura delle indagini sull’omicidio di Chiara Poggi, Alberto Stasi ha parlato di Raffaele Sollecito. Nonostante abbia chiarito che i loro casi siano profondamente diversi, Sollecito ha confessato di rivedersi, per certi aspetti, in Stasi. “Il prezzo da pagare per chi viene coinvolto da innocente come me è inimmaginabile”, ha affermato alla stampa.
- Raffaele Sollecito sull’omicidio Poggi: “Una verità per niente chiara”
- L’opinione su Alberto Stasi: “Ho sempre creduto nella sua innocenza”
- Il delitto di Perugia
Raffaele Sollecito sull’omicidio Poggi: “Una verità per niente chiara”
Nonostante le profonde differenze tra i due casi, Raffaele Sollecito ha voluto esprimere la sua opinione su Alberto Stasi.
Intervenuto all’ANSA in merito al delitto di Garlasco, Sollecito ha paragonato l’omicidio di Chiara Poggi a quello di Meredith Kercher, per il quale fu accusato, ma poi assolto in appello.
Fonte foto: IPA
Chiara Poggi, la vittima del delitto di Garlasco
Per sollecito, la morte della Poggi è “una verità per niente chiara”.
“Mi rivedo in qualche modo in quella vicenda”, ha affermato, ricordando inoltre che, anche sotto le unghie di Meredith, vennero ritrovati capelli e sostanze organiche. Le quali, tuttavia, a detta di Sollecito non vennero mai analizzate.
L’opinione su Alberto Stasi: “Ho sempre creduto nella sua innocenza”
Raffaele Sollecito ha quindi espresso la sua opinione su Alberto Stasi, ribadendo di aver sempre creduto nella sua innocenza, nonostante la sua condanna in via definitiva a 16 anni di carcere.
Sollecito ha rivelato all’ANSA di aver anche scritto una lettera a Stasi. “Non so se l’abbia ricevuta”, ha aggiunto, lasciando intendere di non aver ricevuto risposta.
“C’è la volontà da parte di chi indaga di dare una risposta alle vittime anche correndo il rischio di non rispettare la verità dei fatti”, ha proseguito l’ingegnere informatico. “Però il prezzo da pagare per chi viene coinvolto da innocente come me è inimmaginabile”.
Sollecito ha infine parlato di “un’immagine negativa” che resta addosso agli accusati, senza abbandonarli mai più.
Il delitto di Perugia
Raffaele Sollecito, come Alberto Stasi, fu accusato di omicidio.
Nel 2007 venne arrestato per l’omicidio di Meredith Kercher, caso noto anche come delitto di Perugia. Pur dichiarandosi sempre innocente, Sollecito passò quattro anni in carcere.
Venne infine assolto in appello.
