Assenteismo in ospedale, 12 arresti a Molfetta
12 arresti e 30 indagati, tra cui anche dirigenti medici e impiegati amministrativi
Scoperti 300 episodi di assenteismo all’Ospedale “Don Tonino Bello” di Molfetta (Bari). La Guardia di finanza ha concluso oggi un’indagine che ha portato a 30 persone indagate e 12 arresti, uno con obbligo di dimora. I provvedimenti sono stati notificati nei comuni di Molfetta, Giovinazzo, Bisceglie, Barletta e Foggia. Un colpo diretto al problema dilagante delle assenze programmate sul posto di lavoro, in attesa dell’entrata in vigore della legge Concretezza.
Tra gli indagati ci sono anche dei dirigenti medici. Si tratta in tutto di cinque medici, una capo sala, una infermiera professionale, diciassette impiegati amministrativi, cinque impiegati tecnici manutentori e un soggetto esterno alla Asl. Sono tutti accusati, a vario titolo, di truffa aggravata ai danni di ente pubblico, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale, abuso d’ufficio e peculato.
Le Fiamme gialle avrebbero accertato sistematiche assenze dal posto di lavoro durante l’orario di ufficio, spesso autorizzate da permessi sindacali o da Legge 104/92, ma in realtà usate per svolgere attività in altre strutture o per motivi privati. A volte anche utilizzando le auto di servizio. Secondo gli inquirenti, c’erano diversi sistemi: a volte era un soggetto esterno alla Asl a presentarsi per “smarcare” ai rilevatori la presenza, timbrando illecitamente i cartellini dei dipendenti. Altre volte, secondo quanto riporta ANSA, ad assentarsi erano gli stessi impiegati dell’Ufficio rilevazioni presenze e assenze, che avevano sotto controllo il corretto rispetto dell’orario di lavoro di tutti gli altri dipendenti. Questi, potendo accedere al sistema informatico, modificavano manualmente e fraudolentemente gli orari di lavoro.
Un sistema che è stato scardinato dal Gip di Trani, Maria Grazia Caserta, su richiesta del sostituto procuratore Silvia Curione. Il fascicolo prevede anche la richiesta della sospensione dal servizio per ulteriori indagati. Nel frattempo, proseguono le indagini per definire altre posizioni.
Fonte foto: Ansa