Insegnante esce in bici a Genova e risulta positivo all'alcoltest: maxi multa e 60 giorni di carcere
Genova, insegnante esce in bici a fare l'aperitivo e risulta positivo all'alcoltest: 1100 euro e 60 giorni di reclusione
Francesco, 37 anni e insegnante precario, era uscito in bici per fare un aperitivo a Genova. Di proposito aveva lasciato l’auto a casa così da potersi concedere qualche bicchierino in più. Nonostante questo accorgimento, è stato sottoposto all’alcoltest e ha preso una bastonata sotto tutti i punti di vista: risultato positivo, gli è stata inflitta una multa di 1.100 euro e una condanna a 60 giorni di reclusione, convertita in 130 ore di lavori utili.
- Genova, insegnante positivo all'alcotest in bici: multa a condanna pesante
- Il posto di blocco in fondo alla galleria di piazza Dante
- Francesco: "La mia condanna un paradosso"
Genova, insegnante positivo all’alcotest in bici: multa a condanna pesante
“Una condanna a 130 ore di lavori di pubblica utilità e 1100 euro di multa: è l’epilogo di una serata in cui avevo deciso di prendere la bici, proprio per poter bere un aperitivo e festeggiare il nuovo incarico di lavoro”. Così Francesco, come riferisce Repubblica.
L’insegnante trascorre ora il suo tempo libero in una bocciofila di Genova, una delle poche strutture in cui, dopo una faticosa ricerca con il suo legale Alessandro Costa, gli ha permesso di poter scontare la pena alternativa ai 60 giorni di carcere. La condanna è arrivata circa un mese fa.
Fonte foto: ANSA
Che cosa è successo? “Era fine settembre. Sono un insegnante precario, ogni anno è un patema finché non mi chiama una scuola. Avevo appena ricevuto l’incarico e ho deciso di festeggiare con i miei amici, con un aperitivo in centro storico”. Quella piccola festicciola gli è costata carissima.
Il posto di blocco in fondo alla galleria di piazza Dante
Francesco, nel tornare a casa, in fondo alla galleria di piazza Dante, si è imbattuto in una pattuglia della polizia locale: “Avrei potuto girare e cambiare strada, ma sarebbe stato scorretto. E ho proseguito. Mi hanno fermato, chiesto i documenti e sottoposto all’alcoltest, cui sono risultato positivo”.
Multa salata e denuncia per guida in stato di ebbrezza. “La cosa assurda è che mi hanno fatto tornare a casa pedalando sulla mia bicicletta”, ha sottolineato il 37enne.
Francesco: “La mia condanna un paradosso”
Francesco ragiona sulla pena che gli è stata inflitta e qualcosa non gli torna. In particolare sostiene che, tra tutti quelli che stanno scontando una pena nel circolo in cui presta servizio, lui ha la condanna più lunga.
“Eppure – ha aggiunto -, c’è chi ha causato incidenti stradali e si trova nel regime più restrittivo di messa alla prova e però scontano al massimo 40 ore. Quasi un paradosso: mi è stato spiegato che il giudice mi ha assegnato molte ore, non potendo ritirarmi la patente, perché ero in bici”.
Il 37enne ha riferito poi che con il suo avvocato ha provato a contattare Sant’Egidio, la Croce bianca, una palestra che lavora con i ragazzi disabili e altri posti per svolgere i lavori socialmente utili. Nessuno aveva spazio: “Alla fine abbiamo trovato questa bocciofila, dove il mio contributo è quel che è”.
