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Neonato in terapia intensiva a Prato: la madre aveva mangiato ostriche crude al ristorante cinese

Un neonato è ricoverato in gravissime condizioni all'ospedale Santo Stefano a causa di una grave infezione contratta dalla madre durante la gravidanza

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Un bimbo è stato ricoverato, poco dopo la nascita, in terapia intensiva all’ospedale Santo Stefano di Prato. Si trova lì da 10 giorni, con sintomi molto gravi legati a un’infezione rara contratta dalla madre in un ristorante prima del parto.

Come stai il piccolo ricoverato in terapia intensiva

Mentre la donna sta bene, il neonato ha manifestato subito sintomi molto gravi dovuti a un’infezione da plesiomonas shigelloides, un batterio gram negativo.

Il suo quadro clinico rimane molto grave, e ha sviluppato sepsi, cioè una risposta infiammatoria eccessiva dell’organismo, che danneggia i tessuti e può portare alla morte.

L’infezione da questo patogeno è particolarmente rara – si contano poco più di una decina di casi nel mondo – ed è resistente ai comuni antibiotici indicati per i bambini così piccoli.

Come è avvenuta l’infezione: ristorante chiuso

Secondo quanto riportano fonti sanitarie, la madre aveva consumato, a pochi giorni dal parto, un pasto a base di ostriche crude e crostacei in un ristorante cinese di Sesto Fiorentino, in provincia di Firenze.

Neonato in terapia intensiva a Prato: la madre aveva mangiato ostriche crude al ristorante cineseFonte foto: 123RF

L’azienda sanitaria ha disposto un sopralluogo nel locale, e dalle indagini è emersa una condizione di estremo degrado e gravi criticità legate alla sicurezza alimentare.

Per questo sono stati disposti la chiusura temporanea dell’attività e il sequestro di circa 500 kg di prodotti di origine ignota o conservati male. A carico degli esercenti sono stati disposti vari provvedimenti e l’avvio di un procedimento penale.

L’avvertimento sul cibo crudo delle future mamme

Il batterio plesiomonas shigelloides si trova in natura nell’acqua dolce, in alcune specie di crostacei e in molti animali. Viene ritrovato, senza causare particolari sintomi, anche nell’intestino umano.

I neonati sono vulnerabili alle infezioni perché il loro sistema immunitario non è ancora “maturo” e non può difenderli da patogeni che in genere non sono particolarmente pericolosi.

Gli specialisti dell’ospedale Santo Stefano hanno sottolineato l’importanza di evitare il consumo di cibi crudi in gravidanza anche nei periodi che sono considerati più sicuri.

Nella prima parte della gestazione, infatti, alcuni patogeni possono causare gravi malformazioni al feto o portare all’aborto spontaneo.

Ma, come in questo caso, un’infezione trasmetta poco prima, durante o dopo il parto può essere all’origine di quadri clinici comunque drammatici per il neonato.

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